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Autore: strayheart00    25/11/2015    1 recensioni
Quando, in una normale giornata di luglio, Logan Stuart si era svegliato non credeva che di lì a poche ore sarebbe diventato amico di Sam Ferrari. Non si aspettava nemmeno che nel corso dei mesi avrebbe perso la testa per lei fino a consegnarle il suo cuore. E di certo non poteva mai sospettare che quella ragazza gli avrebbe cambiato totalmente la vita, facendo crollare ogni sua certezza. Peccato che nella vita niente va come ci si aspetta e il destino ha sempre in serbo qualcosa. Così Logan si ritroverà coinvolta in una storia che lo porterà a toccare il cielo con un dito per poi fallo sprofondare nel gelo dell'inferno.
*Tratto da uno dei capitoli:*
«Vieni qui e guardiamo il sole sorgere brontolo. La nostra notte folle è finita» detto questo venne di nuovo a sedersi accanto a me e insieme guardammo il sole svegliare la città che non dorme mai. E insieme al sole si svegliò anche qualcosa dentro me.
Che fosse il mio cuore?
Sam Ferrari mi era entrata dentro più di quanto mi piaceva ammettere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Badboy vs Goodgirl '
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-3 giorni al ballo
Ero seduto nello studio del consulente scolastico. L'ansia mi stava attanagliando lo stomaco. Ormai tutto stava andando alla deriva e io non sapevo come comportarmi. La mia mente si era divisa tra il ballo e l'ansia per il ritorno a casa. Non stavo facevo altro che pensare che quella sarebbe stata la serata decisiva per me e Sam e se fosse andata male non avrei avuto più possibilità, sapevo di dovermi giocare bene le mie carte e forse potevo farcela, ma la parte negativa del mio cervello continuava a dirmi che avrei solo fatto un casino dopo l'altro. Odiavo tutto questo pessimismo e odiavo quello stupido ballo. Un mese fa io e Tom prendevamo per culo tutti quei ragazzi che si facevano in quattro per andarci e adesso noi eravamo come loro. Patetico. Era tutto estremamente patetico. Io ero estremamente patetico. Cercavo di pensare il minimo indispensabile alla situazione che avrei trovato a casa, mi mancava sia la mamma che Rachel, ma non potevo permettere alla donna che mi aveva concepito di rovinare tutto quello che avevo ricostruito. La porta dello studio si aprì, facendo entrare il mio secondo incubo peggiore «Buongiorno Logan, scusa per il ritardo ma mi hanno trattenuto in segreteria» per me lo potevano anche pugnalare, mi avrebbero tolto una scocciatura «Dica quello che deve così posso andare fuori da questo carcere. Non so lei ma io ho una vita al di fuori di queste quattro mura» il dottor Lion non mi ascoltò minimamente, prese posto nella sua vecchia poltrona di pelle e iniziò con una calma snervante a cercare qualcosa tra i fascicoli. Sia chiaro, non mi è stato antipatico dal primo giorno di scuola. Era lui che mi tirava fuori dai guai ogni volta e non ho mai capito il perché. Era giovane per essere un psicologo, capelli neri rasati, occhi verdi nascosti dietro spesse lenti e il classico maglione con le maniche arrotolate anche a giugno con 40°. In quel momento però avevo la voglia di riempirlo di pugni se non si muoveva a parlare. Quando finalmente sembrò aver trovato quello che cercava, sperai che un fulmine mi colpisse. «Noto con piacere che la tua media si è alzata» la sua voce profonda sembrava davvero colpita e fiera «Beh diciamo che ho avuto qualche aiuto» Lion ripose il foglio incriminato e si tolse gli occhiali «Allora è vero?» risposi velocemente «Che cosa?» non avevo la minima idea di quello che poteva dire «Tu e Sam Ferrari. Siete una bella coppia» per poco la mia mascella non crollò al suolo «l'allenatore delle cheerleader ha accusato davanti a tutti noi docenti il professore di matematica. Sostiene che per colpa tua Sam ha perso il senno» scoppiai a ridere senza riuscire a trattenermi. Lion mi osservava incuriosito «Perché ti fa ridere questa cosa?» arrestai l'attacco e cercai di darmi un contegno «Perché è ridicolo! Io non ho fatto perdere a Sam niente! Se proprio lei sta facendo perdere la reputazione di cattivo a me» non avevo capito quanto Sam mi avesse cambiato fin quando non dissi quelle parole «È un bene allora, così magari la smetterai di fare lo stronzo e inizierai a prendere sul serio i nostri incontri» feci un sorrisetto, divertito da quella situazione «Magari anche no» Lion si alzò dalla sedia e iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza «Logan devi dimostrare a tutti che puoi farcela- il suo tono di voce era fermo e sicuro- voglio che tu c'è la metta tutta per avere un ottimo punteggio ai test» si voltò a guardarmi in attesa di una risposta che io non esitai a dargli «Dottor Lion con tutto il rispetto ma a me non servono dei buon risultati al test» Lion riprese il suo posto dietro la scrivania e si passò, nuovamente, una mano tra i capelli «Logan con tutto il rispetto io credo proprio che ti servano visto che devi iscriverti all'università» era così convinto delle sue parole che non potei far a meno di scoppiare a ridergli in faccia «Mi faccia il favore! Non ho la minima intenzione di andare al college» era arrivato il momento di smetterla con quelle cretinate «Logan non buttare al vento il tuo futuro. Giurami che quando uscirai da questa stanza ci penserai su» mi alza dalla sedia e mi avvicinai alla porta «Se glielo giuro mi lascerà in pace?» Lion scoppiò a ridere «Sai che non ti lascerò mai in pace» mi ritrovai a sorridere mio malgrado «Non l'ha mai fatto in quattro anni» lui si accese una sigaretta anche se negli uffici era vietato fumare «Divertiti al ballo Logan» sorrisi a Lion un'ultima volta «Ci vado con Sam quindi divertirmi sarà scontato» poi uscì da lì, stranamente con l'idea di ragionare davvero sul mio futuro. Assurdo.
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-2 giorni al ballo
La porta del mio appartamento non mi era mai sembrata più bella come in quel momento. Erano esattamente 20 minuti e 13 secondi che fissavo con insistenza quello stramaledetto uscio, aspettando, non so, una scarica di coraggio che mi permettesse di aprirla. Dovevo vedere mamma e Rachel, sapere che qualsiasi cosa fosse successa non avrei mai perso la mia famiglia. Così mi ritrovai a bussare ancor prima di riflettere su quello che stavo facendo. Pochi secondi e mamma venne ad aprirmi, quando mi vide mi saltò al collo stritolandomi in un abbraccio «Sapevo che saresti tornato a casa! Ti giuro che farò tutto quello che vorrai ma non andartene più» la strinsi a me e inspirai il suo profumo, sapeva di biscotti e casa e in diciassette anni non era mai cambiato. Mi riportò indietro nel tempo, quando ero solo un bambino e lei era la mia roccia. Non l'avrei mai abbandonata, era mia madre e io avevo bisogno di lei «Mi sei mancata» lei mi strine più forte «Anche tu baby» poi si scostò e mi fece entrare in casa. La prima cosa che vidi fu Rachel che stava guardando i cartoni, furtivo come poteva esserlo un elefante, andai da lei e la presi in braccio. All'inizio strillò ma quando si accorse che ero io mi riempì la faccia di baci. Provai a staccarla ma era peggio di una piovra. Quella scena fece ridere mamma e io scoppia con lei. Mi erano mancate più dell'aria.
Rachel non volle sapere di staccarsi da me nemmeno per tutta la durata della cena, dove monopolizzò l'attenzione come sempre, riempiendo la casa della sua risata e delle sue incredibili avventure. Mamma guardava prima lei e poi me con un sorriso a trentadue denti sul volto, che sono sicuro fosse il riflesso del mio.
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-1 giorno al ballo
Andare in giro per negozi con Tom, Matt e Char doveva essere vietato dalla legge. Tom voleva entrare in tutti i negozi più assurdi, Matt voleva fermarsi al bar e ubriacarsi e Char, beh, lei era completamente partita con il cervello. Ogni negozio davanti a qui passavamo sosteneva non fosse quello giusto, e ormai io ne avevo sopra i capelli di quella storia. Finalmente, dopo ben due ore in qui io e Matt eravamo stati costretti a seguire Char come cagnolini e a sentire le continue lamentele di Tom sul fatto che non andassimo dove voleva lui, trovammo il negozio giusto. In vetrina c'erano vestiti di tutti i giusti, dai più orrendi ai più decenti. Quando entrammo io e Matt ci buttammo sul primo divanetto libero mentre Char e Tom svolgevano la loro attività preferita: lo shopping pazzo e sfrenato. «Non mi sento più i piedi» mi lamentai con Matt «Io ho perso la sensibilità alle gambe già da mezz'ora» ribatteva il mio amico «Credo che non sopravvivremo a tutto questo» lui mi guardò afflitto come mai l'avevo visto «Non abbattiamoci, forse Dio ci salverà» ero pronto a rispondere ma l'arrivo di Char mi bloccò. Aveva tra le mani una quantità spropositata di vestiti tanto che non si vedeva più la sua faccia. «Forza ragazzi ai camerini!» ci urlò entusiasta, io mi voltai a guardare Matt «Se non dovessi farcela di a Sam che il mio pentimento più grande nella vita è non averla vista nuda» lui annuì «Lo farò, solamente se tu dirai a Ashley che io l'ho amata più di qualsiasi altra cosa al mondo» gli diedi una pacca su una spalla «Lo farò amico. Adesso affrontiamo l'inferno» dopo Char ci costrinse ad alzare i nostri "regali fondoschiena del cazzo" a seguirla, cosa che mi fece rabbrividire di paura.
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Il giorno del ballo
Era finalmente arrivato: il giorno dei giorni. Non stavo più nella pelle, me ne andavo in giro per casa con un sorriso ebete sul volto e mia madre arrivò anche a chiedermi se avevo iniziato a farmi di qualcosa, ero scoppiato a ridere e lei aveva insistito per farmi fare gli esami tossicologici. Così mi ero ritrovato a doverle dire di Sam, non scherzo quando dico che ha iniziato a saltellare come una pazza. Era felice per me e io per una volta volevo essere egoista, godendomi questa felicità. Io, Tom e Matt avevamo deciso di prepararci da Char, in caso avessimo avuto bisogno di consigli femminili. Mi guardai nello specchio del bagno di Char e per poco non uscì di corsa da lì per andare ad abbracciare quella pazza ragazza. Aveva fatto un lavoro fantastico! Nel mio smoking facevo davvero una bella figura, sembravo quasi uno d'alta classe. Lo smoking era rigorosamente nero, la camicia bianca e la cravatta nera. Mi sentivo soffocare e allora slacciai i primi bottoni della camicia e allentai il nodo alla cravatta. Ecco adesso sembravo quasi io. Uscì dal bagno e per poco non inciampai nei miei piedi. La vista di uno dei miei amici mi causò quasi un infarto, non Matt che aveva un completo identico al mio fatta eccezione per il nodo pavilion, ma Tom. Indossava uno smoking grigio, non kaki o giallo fosforescente, ma GRIGIO. Ero davvero sconvolto «Tom ma sei davvero tu?» lui scoppiò a ridere vedendo la mia espressione scioccata «Ho pensato di dovermi mettere qualcosa di elegante, altrimenti Casey mi taglierà le palle» stavolta risi io immaginando Casey che ricorreva Tom per ucciderlo. Char uscì dalla sua stanza con in mano una macchina fotografica «Su avvicinatevi voglio farvi una foto» ci mettemmo tutte e tre in posa e, visto che eravamo tre coglioni, iniziammo a fare le facce più assurde a questo mondo «Dai ragazzi! Un po’ di serietà! Sono tutte orrende...» tutti e tre scoppiammo a ridere nel vedere la faccia delusa di Char che subito ci scattò una foto fregandoci «Mi farò andare bene questa. Adesso levatevi dalle palle e andata alla vostra stupida festa per liceali. Sta per arrivare la mia ragazza e di certo non ho intenzione di sprecare secondi preziosi». Salutammo Char stritolandola in un abbraccio. Poi uscimmo dal palazzo e ognuno di noi prese una strada diversa. Era ora di andare al ballo!
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Casa di Sam non mi era mai apparsa così spaventosa. Il solo pensiero di doverci entrare mi faceva venire voglia di correre a casa e nascondermi sotto il letto, ma lì dentro c'era la mia ragazza e io volevo vederla. Scesi dalla macchina, avevo preso in prestito quella di Char visto che di certo Sam non poteva andare in moto col vestito, e mi avviai alla porta. Bussai e venne ad aprirmi Meredith, la madre di Sam «Logan come stai? È un piacere vederti!» mi baciò sulla guancia e mi fece entrare «Tutto bene grazie Meredith, è sempre bello rivederti» mi bloccai nel corridoi quando vidi arrivare il padre di Sam, Manuel Ferrari, a lui non stavo particolarmente simpatico «Buonasera Logan, Sam non è ancora pronta» mi porse la mano che io strinsi sperando che la mia non fosse troppo sudata «Buonasera a lei signor Ferrari, non fa nulla aspetterò» e l'avrei davvero fatto, io l'avrei aspettata anche tutta la vita. Meredith mi prese sottobraccio e mi condusse nel salone dove mi fece sedere accanto a lei sul divano «Caro puoi andare a dire a Sam che Logan è qui?» Meredith lanciò uno sguardo "levati dalle palle" al marito che subito andò di sopra dal mio brontolo. «Allora... Stasera hai intenzione di andare a letto con mia figlia?» iniziai a tossire e per poco non mi strozzai con la mia saliva «Co...ome scusi?» lei scoppiò a ridere «Tranquillo stavo scherzando! E solo che io e Manuel stasera partiamo per un viaggio e so come siete voi ragazzi... Pensate solo ad una cosa e io..» la bloccai «Sam è la persona più importante della mia vita, lei merita di meglio rispetto a me» Meredith mi guardò negli occhi e poi mi abbracciò «Mia figlia è fortunata ad averti credimi» mi allontanai da lei «sono io quello fortunato» e prima che Meredith potesse aggiungere qualcosa venimmo bloccati dalla voce di Sam è Manuel. Ci alzammo dal divano e quasi corsi per arrivare nell'ingresso. Quando alzai lo sguardo sulla scale mi si fermò il cuore e, giuro, non avevo mai visto niente di più bello al mondo. Niente era paragonabile a Sam in quel momento. Indossava un vestito bianco luogo fino a terra, i capelli erano sciolti e ricchi di boccoli e il suo viso, dio era da togliere il fiato, il trucco era leggero e le labbra era ricche di un rossetto rosso fuoco. Avevo una voglia matta di baciarla. Quando il mio sguardo incontro quello di Sam dimenticai persino il mio nome. I suoi occhi erano più azzurri che mai e brillavano come fari nella notte. Lei iniziò a scendere le scale e quando me la ritrovai davanti non riuscì a dire altro che due semplici parole «Sei bellissima» Sam mi sorrise «Anche tu non sei niente male» le presi la mano e dopo aver salutato i genitori uscimmo da lì. Una volta fuori Sam mi costrinse a fermarmi «sembra che ti stia per venire un infarto» la sua frase mi tranquillizzò talmente tanto che sentì tutta l'ansia scivolarmi via «Tuo padre mi odia» le non negò ne confermò, semplicemente si diresse verso l'auto di Char. Quando vide che mi ero bloccato a guardarla mi disse «Andiamo a sto ballo o no?» le sorrisi e mi ci parai di fronte «Quanto ti piace questo rossetto?» Sam mi fissava le labbra, eravamo vicinissimi «Lo odio» sorrisi sulle sue labbra «Perfetto allora» indugiai un altro po’ «Ti muovi a baciarmi?» non me lo feci ripetere due volte.
****
Quando io e Sam entrammo mano nella mano in palestra tutti si voltarono a guardarci. Sembrava avessero davanti ai loro occhi degli zombie mangia cervelli. Cercai con lo sguardo i nostri amici e quando li vidi seduti a un tavolo, quasi mi misi a correre con Sam al seguito. Una volta che ci fummo seduti tutti gli studenti smisero di fissarci e tornarono a fare quello che stavano facendo prima. Tom si venne a sedere accanto a me sorridendomi come un cretino «Certo che voi due date sempre spettacolo!» lo fulminai con lo sguardo «Fatti i cazzi tuoi Thomas» lui ridacchio e poi passò un braccio sulle spalle di Casey che subito se lo scrollò di dosso. Era una coppia un po’ strana, non si riusciva a capire se stessero insieme oppure no. Non erano come me e Sam, che anche se incasinati sapevamo di tenerci l’uno all’altro, loro due erano come disinteressati e mi chiesi quanto di quel comportamento fosse vero. Non sapevo nemmeno se avessero già fatto sesso o no e la cosa mi incuriosiva non poco, perché se io ero il ragazzo “niente amore solo sesso”, Tom su questo era peggio di me, per lui le ragazze era semplice oggetti decorativi. I miei pensieri vennero interrotti dalla vista di Cam. Il coglione si stava avvicinando a passo di marcia a Sam che girata di spalle stava parlando con Ashley e Matt e non lo vedeva. Mi alzai da tavola, andai da Sam e le presi la mano «Ti va di ballare?» lei mi guardò scioccata ma si riprese in fretta «Sarebbe un grande onore» si alzò e proprio mentre si girava Cam ci si parò davanti. Nel suo vestito d’alta sartoria, che molto probabilmente costava più del mio appartamento, sembrava un pinguino. Il coglione si rivolse a Sam senza degnarmi di uno sguardo «Si diceva che non saresti venuta. Non ti sei stancata di fare la figura della puttana? Sai già cosa diranno tutti dopo averti visto con lui» aveva dato alla mia brontolo della puttana? Gli avrei tagliato le palle e date in pasto ai coccodrilli. Sam sembrò capire le mie intenzioni e mi mise una mano sul braccio «Cam vattene» lui si fece ancora più vicino a Sam e la guardò dritta negli occhi «Cosa lui che io non ho Sam?» lei distolse lo sguardo, come se si sentisse male a guardare i suoi occhi «Cam…» il cretino non la fece nemmeno iniziare a parlare «Ti ama come ti amo io?! O è solo sesso? Cazzo Sam! Se volevi una scopata bastava dirmelo. Adesso però lascialo perdere, tu sei mia lo sai. Io e te ci apparteniamo» Sam per la prima volta in vita sua restò senza parola e più passavano i secondi in qui lei stava zitta e più nella mia mente si faceva largo l’idea che lei potesse lasciarmi. Al solo pensiero lo stomaco mi si accartocciò su se stesso. Mi ritrovai a pregare Dio, non volevo che lei se ne andasse, l’idea che non fossi importante per Sam come invece lo era lei per me mi uccideva. Mi sembrarono passate ore invece erano solo pochi secondi quando Sam si decise a dire qualcosa «Cam adesso è meglio che tu te ne vada perché ho una voglia matta di prenderti a calci in culo» Cameron, il famoso quaterback sembrò avesse appena ingoiato cianuro dalla faccia che aveva, ma fece come disse Sam e ne andò «Ti va ancora di ballare?» le sorrisi «Puoi giurarci» e la condussi sulla pista da ballo. Proprio in quel momento la musica pop venne sostituita da un lento. La canzone degli Aerosmith-i don't want to miss a thing si diffuse in tutta la palestra. Strinsi Sam a me e lei appoggiò la sua testa sul mio petto. Non stavamo ballando, semplicemente ci muovevamo lenti ascoltando quelle parole che mi facevano battere il cuore

Lying close to you feeling your heart beating                     Disteso vicino a te sto sentendo il tuo cuore battere
And I'm wondering what you're dreaming                                E io mi chiedo di cosa stai sognando
Wondering if it's me you're seeing                                               Mi chiedo se sono io che tu stai vedendo
Then I kiss your eyes                                                                           Poi bacio i tuoi occhi
And thank God we're together                                                       E ringrazio Dio che noi siamo insieme
I just want to stay with you in this moment forever            Io voglio stare con te ora per sempre
Forever and ever                                                                                  Per sempre e sempre

Alzai il volto di Sam, la guardai negli occhi e finalmente capì. Capì perché era diventata più importante dell’aria che respiravo, capì perché il mio mondo era più bello adesso, capi perché con lei e solo con lei il mio cuore sembrava impazzito. La risposta era sempre stata davanti ai miei occhi, ma io ero troppo ceco per vederla. Mi sentivo come se un fulmine mi avesse colpito in pieno, mi parve tutto diverso, ogni cosa mi sembrò più luminosa, bella, proprio come era lei. In un solo istante la verità mi si parò davanti così chiara che mi fu impossibile negare l’evidenza: io ero perdutamente e irrimediabilmente innamorato di Sam Ferrari, lei aveva rimesso insieme i pezzi infranti del mio cuore, riuscendo a rendermi una persona migliore, una persona capace di amare.























Spazio autrice
Mi dispiace per lo scandaloso ritardo! Ma sono stata sommersa di interrogazioni e compiti. Per farmi perdonare ho postato un capitolo più lungo dell solito, in cui succedono tante cose interessanti! Credo che la "scoperta" di Logan sia la più importante ma *spoiler* passeranno ancora alcuni capitoli prima che lui si dichiari a Sam, e non per paura di perderla...
Detto questo grazie per i commenti e grazie a tutte quelle persone che inseriscono la mia storia tra le preferite/ da ricordare/ da seguire. Grazie mille e scusate ancora per il ritardo! 
Logan SamTom Casey Charlotte Ashley Matt 
   
 
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