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Autore: SaruzzaPower    26/11/2015    2 recensioni
Liam è un'insegnate di musica costretto ad una vita dentro e fuori gli ospedali.
Louis è un medico, adorabile e ammaliante fra le mura del suo reparto, ma scorbutico e irriverente nella vita di tutti i giorni.
E se Louis fosse il nuovo medico di Liam, come gestirebbe la sua innata e spigliata gentilezza?
Cosa succede quando una persona fa cadere tutte le tue difese e ti ritrovi inerme, scoprendo che l'unico che potrebbe salvarti è la stesso che ti distrugge?
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Non ho mai scritto una Lilo, ma diciamo che negli ultimi mesi questa coppia di amici mi ha incuriosito e fatto sospirare, così alla fine mi è venuta un'idea e l'ho semplicemente seguita.
Per scrivere questa mini long non ho usato solo la fantasia, ho passato notti intere a studiare mal funzioni ai reni, trapianti, dialisi e tutto quello che può riguardare le insufficienze renali. Ormai potrei laurearmi in nefrologia insomma XD!
Spero che possiate amare con me questi Lilo, io ho pianto tanto scrivendola, se capiterà anche a voi, mi scuso già, ma fa anche tanto ridere, è condita con dei Niall, Harry e Zayn molto esilaranti!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGO

 

 

- Louis, ci suoni qualcosa tu? - 

- Sì, Zayn lo fa sempre! - 

- Lui canta meglio di te, ma tu sei più bravo a suonare! - 

È pomeriggio inoltrato e Louis è nella scuola di musica a tenere una lezione con una delle classi di Liam. 

Ormai ama anche questo, avere piccoli marmocchi esuberanti che ridono, scherzano e lo prendono in giro, quei piccoli visetti felici, ingenui e indifesi; forse non sapranno mai di che atrocità è capace il mondo, ma capisce che è meglio così, che le cose brutte del mondo è meglio che rimangano celate ai cuori puri per far sì che essi rimangano tali.

Per quanto riguarda il suo di cuore invece, finalmente il peggio è passato, è riuscito a superare la parte peggiore, ora il più delle notti sono tranquille ed molto più facile e spontaneo sorridere ai passanti. Ora a Louis, l'amore non fa più tanta paura.

- Siete delle piattole! Se preferite Zayn, mi dispiace, domani torna a casa sua! - fa la lingua a tutti, un sorriso furbo e soddisfatto sulle labbra e le dita piccole e dalle unghie mangiucchiate, si posizionano sui tasti, iniziando a danzare libere.

Tutti si zittiscono e lo guardano incantati, ascoltano la sua voce dolce e leggera, correre dietro alle note; chiude gli occhi perdendosi nella musica, sperando che il ragazzo al piano di sopra la senta e capisca che in realtà sta suonando per lui.

Quello che è successo, quello che Louis ha fatto, li ha uniti, connessi, tanto che alle volte gli sembra di essere legato al più piccolo in un modo quasi spirituale. 

Un applauso generale lo travolge appena finisce di suonare, tante piccole manine si scontrano veloci, alcuni si alzano in piedi, le bocche un po' aperte e gli occhi sognanti.

- Sai, abbiamo fatto bene a tenerti! Da grande voglio diventare anche io come te! - Cam gli si avvicina e allunga il pugno con enfasi, Louis lo guarda preso un po' alla sprovvista, finché si tratta di Liam o Darcy, le manifestazioni di affetto gli risultano più naturali, ma queste, il solo pensare di essere un esempio per qualcuno ancora lo scombussola e un po' lo lusinga, così scoppia a ridere, una risata che gli esce dal cuore, stringe il pugno e lo batte contro quello del piccolo - Sarai molto meglio di me! - lo rassicura.

Non c'è stato bisogno che Zayn gli chiedesse di prendere il posto di Liam durante i mesi di convalescenza, semplicemente un giorno è sceso ad aprire la porta ad una mamma scusandosi per il ritardo del castano, ed è finito lui stesso a tenere banco davanti a una delle classi stranamente assortite del castano.

Quando chiude la porta dietro l'ultimo bambino, si gira verso la stanza in disordine, raccoglie velocemente gli strumenti sparsi, spegne la luce dando un'ultima occhiata soddisfatta e sale piano le scale, in cucina prende un bel bicchiere pieno d'acqua e le medicine. Non si accorge nemmeno di quanto siano involontari ormai quei gesti, eppure se ci pensa è sempre stato così, si è sempre sentito al suo posto vicino a Liam, in quella casa, dalla prima volta che ci ha messo piede con dei sacchetti di cibo d'asporto e la paura che lo vestiva come un mantello.

Entra in camera e trova Liam addormentato.

- Dormiglione? - lo scuote piano, aprendo la tenda della camera - E pensare che io ti avevo suonato una canzone, ma no, tu dormi! - fa il finto offeso, mentre Liam sbatte piano gli occhi, tornando alla realtà.

- E cosa dovrei fare? Mi tenete prigioniero qui! - brontola - Tu puoi uscire, lavorare, fare quello che ti pare, io no! Tre mesi chiuso in casa, bell'affare che ho fatto! - 

Louis alza sopracciglia e occhi al cielo, sospira forte, fingendosi scocciato e porge il bicchiere e le pastiglie al ragazzo - Puoi evitare di brontolare? Fare lezione a casa tua è una passeggiata, sono venticinque giorni oggi che sto lontano dall'ospedale! - gli fa il verso.

- Solo come dottore! - ridacchia Liam - E poi stai per caso dicendo che faccio un lavoro da femminuccia? Un passeggiata... - incrocia le braccia al petto, fingendosi offeso.

Lou spalanca gli occhi - Hai una gran bella faccia tosta! Hai qualcosa di mio e non vuoi nemmeno prendertene cura. Ti sembra giusto avere tre reni e non tutelarli? - si siede accanto a lui e la finzione di entrambi svanisce, si guardano, gli occhi sempre emozionati di Liam mentre si tocca il fianco, lì giù, vicino all'inguine.

- Come sono stati i ragazzi? - cambia discorso.

- Fantastici come sempre! Oggi ho scoperto che suono il piano meglio di Zayn, ma la mia voce fa schifo! - ride.

- Perdonali, sono bambini, non ti hanno mai sentito gridare di piacere! - un respiro caldo arriva sulle labbra di Lou, ma il citofono smonta l'attacco che Liam stava per fare a quella bocca e - Chi è ora? - chiede infastidito ed allo stesso tempo curioso.

- E io cosa ne so? - risponde un po' scorbutico l'altro, facendo spallucce, per poi accorgersi del tono acido usato e porgere la mano a Liam - Dai vieni, ti concedo di venire a vedere - lo aiuta ad alzarsi e una volta aperta la porta, trovano Zayn, Niall e Harry con le mani occupate da scatoloni dall'aria pesante.

- Ma... - li guarda stranito, voltandosi verso Louis che, facendo finta di nulla, si rivolge alla piccola Darcy, apparsa fra le gambe dei tre ragazzi - Abbiamo preso proprio tutto Lou, queste sono le tue chiavi! - gli porge un mazzo e si alza sulle punte abbracciandolo - Ci piacerà averti per casa! - 

- Da oggi in poi mi toccherà dormire sul divano quando vengo qui, a me non so se piace poi così tanto questa idea! - Zayn passa davanti a tutti e inizia a fare le scale, barcollando ogni tanto sotto il peso del suo scatolone.

Liam guarda Louis sempre più basito - Non dirmi che non glielo hai ancora detto! - Niall ride e segue Zayn.

- Veramente no... - Louis gioca con il suo ciuffo e lo sposta indietro.

- Detto cosa? Mi volete spiegare? Cosa sono questi scatoloni? - Liam protesta seguendo tutti dentro casa, mentre fingono di non sentirlo.

- Sai, avrei voluto dirtelo prima, ma ormai lo faccio ora... - sta in piedi vicino alla porta d'ingresso e si dondola tra punte e talloni, leggermente in imbarazzo - Sì, beh... - indugia - È possibile che da stasera io abiti qui! - le mani dietro la schiena, uno sguardo ed una posa che lo fanno sembrare molto più giovane della sua età, mentre la risata generale degli amici riempie la stanza.

- Ma... - Liam è incredulo.

- Io ti amo e tu hai bisogno di qualcuno che ti tenga d'occhio! - fa spallucce, si avvicina con un sorriso furbo che spunta sulle labbra sottili.

- Un dottore personale? - Liam arrossisce.

- Esatto! - si avvicina e lo bacia piano. Un piano che diventa sempre più forte, mani che corrono sui visi e un tossicchiare che li interrompe - Avete ospiti e siete in presenza di un minore! - la voce profonda di Harry li fa tornare alla realtà.

Altre risate, tutti in cucina insieme e una tavola imbandita con ogni cosa, anche quei cibi che per anni erano stati proibiti a Liam.

Mangiano allegri, Louis racconta della lezione, Zayn gongola per la battuta dei bambini, anche se dice che non poteva essere che così e lui è il migliore e Harry interviene dicendo che non è veramente d'accordo, e che se non fosse così arrugginito, sarebbe lui il migliore.

Si sono sempre goduti le loro cene, i loro momenti insieme, ma quanto è più bello farlo senza sapere di correre contro il tempo, quando ogni minuto che passa non è un minuto in meno per stare insieme, ma un minuto in più, da aggiungere alla loro storia, alle loro emozioni?

- Louis, ora che abiti qui, ti devo chiamare zio Louis? - Darcy coglie tutti alla sprovvista, soprattutto Niall, che sgrana gli occhi e mette il broncio - NO! Non chiami zio me, perché dovresti chiamare zio lui, è l'ultimo arrivato! - arrossisce all'istante e tutti ridono come matti. 

Ridono, ridono e ridono ancora, anche dopo essere rimasti soli, dopo aver salutato Zayn di ritorno al suo piccolo paese sperduto.

- Eppure zio Louis suona bene! - Liam si avvicina al compagno, che seduto sul letto si spoglia per la notte.

- Tutto quello che esce dalla tua bocca suona bene, anche quando ti facevo arrabbiare, o quando mi chiami dottorino. Tutto! - si guardano attenti, Liam lascia che Lou lo aiuti a far volare via la sua maglia.

- Hai sempre amato essere chiamato così! Ammettilo! - ammicca.

- Può essere.. - fa il vago, avvicinandosi sempre più - Sai, il dottorino dice che mi sembri in forma, ottima forma - appoggia le mani sul suo petto e le fa scivolare piano verso il basso, soffermandosi poi su quella cicatrice lunga e ancora arrossata che dal fianco arriva fino al basso ventre - stasera - sussurra facendo proseguire le dita oltre - potremmo festeggiare il mio trasferimento! - si sporge e gli bacia una spalla.

- Il dottore sei tu, io mi fido! - anche le dita di Liam scivolano sul fianco, su quelle cicatrici più piccole e meno invasive del suo compagno - Ancora non mi sembra vero che ti avrò con me per sempre. Mi hai donato una parte di te. Louis tu mi hai salvato, lo sai? - gli prende il viso fra le mani e gli accarezza le guance con i pollici.

- Ne avevo uno in più, oltretutto credo stia molto meglio a te - prova a fare il sarcastico ma lo sguardo pieno di ogni cosa del castano, lo fa tornare serio - Credimi Liam, sei tu che hai salvato me! - 

 

THE END

 

__________________________________

Nda 

Fine. 

La prima cosa che ci tengo a spiegare è che quando avete letto che Liam ha tre reni e Louis uno, non stavo dicendo un'eresia.

Il trapianto di reni ho scoperto, che non implica l'asportazione dei due reni non funzionanti, in quanto i reni se non compromessi da tumori o necrosi, vengono comunemente lasciati al loro posto, perché il sangue circola comunque al loro all'interno, irrorando i tessuti, che non si deteriorano, semplicemente non compiono più la loro funzione di filtraggio.

Il nuovo rene, viene posizionato più in basso, nella parte anteriore dell'addome, nel basso ventre, grazie ad un nuovo collegamento ai vasi sanguigni e all'uretra. 
Questa posizione rende più facile la palpazione e il controllo da parte dei medici dello stato del nuovo rene, in quanto la possibilità di rigetto è sempre latente.
Il trapianto di reni può avvenire da donatore vivo o morto, e può essere "specifica" (nel caso in cui il donatore sia parente o conoscente del paziente affetto da insufficienza renale) o anonima, ovviamente deve essere un gesto totalmente volontaria e non come spesso per scherzare viene detto, per andare ai concerti dei ragazzi mi toccherà vendere un rene.

La vita di chi dona un rene è spesso più sana e longeva di chi ne possiede due sani, a parte qualche piccola accortezza nella dieta, il ricevente al contrario dovrà prendere medicinali per tutta la vita, ma è una piccola pecca, quando ci guadagni la vita.

La cosa fantastica è che ho scoperto che abbiamo tutti un rene che funziona meno dell'altro, e che in caso di donazione ovviamente, viene espiantato quello meno funzionante.

E poi basta, ve lo avevo detto che ormai mi sentivo nefrologa, ma effettivamente anche se io trovo affascinante tutto questo, a voi potrebbe non fregarvene assolutamente nulla.

Non mi sono data un tono, è solo che la parte nerd di me che ama informarsi, si esalta in queste occasioni.
Che altro dire, Louis ha donato il rene a Liam, (so che nella vita reale sarebbe stato assolutamente rasente allo zero la possibilità che lui fosse compatibile, ma in realtà ho scoperto che con le tecnologie di oggi in casi eccezionali e con particolari tecniche - che per vostra fortuna non ho intenzione di prolungarmi nella spiegazione - è possibile anche trapiantare organi con gruppi sanguigni diversi) tornando a noi, a loro, trovo molto bello e romantico che Liam abbia salvato la vita di Louis, spiritualmente, e anche materialmente se vogliamo, rendendolo di nuovo una persona capace di correlazionarsi e amare, e che Louis gli abbia donato una nuova possibilità di vivere la vita e questo suo nuovo amore.
Scrivere questa storia è stata una delle decisioni più belle che abbia preso, ringrazio chi ha supportato questa mia idea e sopportato i miei pianti isterici a tutte le ore del giorno della notte in cui minacciavo di non aver la forza di continuarla, e ringrazio anche chi l'ha letta chiamandola scempio finendo però per piangere con me, chi era contro i LiLo perché la ritiene una bromance non tramutabile in slash e ringrazio tutti quelli che si sono emozionati con me! Questo vale più di ogni cosa!

 

La logorroica ha finito

Un bacio

SARA

 

   
 
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