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Autore: The_Lock    05/12/2015    1 recensioni
A grande richiesta, il secondo capitolo della saga It's Up to You. Ashley è una matricola che si trasferisce nel campus St. Collins. Tra confraternite e segreti, il gioco interattivo ritorna: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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3

 

Jason sentì sulle nocche un lieve dolore e un forte formicolio. Gli ci volle un po', prima di realizzare che aveva in tutti gli effetti tirato un pugno a Freddie il quale, ora, giaceva dolorante per terra, con una mano che cercava di fermare il sangue che fuoriusciva dal naso ora ferito. Il ragazzo respirò più lentamente, vide l'amico che non osava guardarlo negli occhi, poi Tristan e Michael che aiutavano il biondo a rialzarsi da terra e poi Logan si sovrappose tra i due, spingendo via Jason in malo modo.

“Idioti!” sbottò Madison con voce stridula, prendendo a colpi di borsetta l'aria e poi ripresero tutti a urlare e a insultarsi o giustificarsi, mentre l'unica che rimaneva estranea a tutto era Linsday che decise proprio in quel momento di controllare le doppie punte della sua chioma.

“Non dovevamo rimanere lucidi!?” gridò Logan, guardando Jason negli occhi: una cosa che il ragazzo proprio non sopportava era l'incoerenza che a volte Jason dimostrava.

“Dillo a quei cretini che si sono drogati quando avevo espressamente ordinato loro di non farlo!” si difese Jason.

“Non mi interessa! Tu sei il capo, devi dare l'esempio!” sbottò.

“Ci dispiace...” mormorò Tristan, dopo che con Michael e Freddie si erano alzati e posizionati uno affianco all'altro come pronti a ricevere la fucilata da parte del battaglione di esecuzione. Jason sembrò calmarsi, più per compiacere Logan che per altro, e respirò profondamente, premendo con pollice ed indice il setto nasale.
“Mettete a posto voi il casino della festa.” ordinò, come punizione, ed i tre ragazzi annuirono, ed entrarono in casa.
“Tu sì che sei un leader.” commentò Madison, velenosa.

“Sta' un po' zitta, tu.” ringhiò Jason, facendo per andarsene ma poi ripensandoci e tornando indietro, affrontando Madison “Ah, e mi farò Ashley, sappilo.” la sfidò, puntandole contro l'indice.

“Non accadrà mai.” sorrise la ragazza, scuotendo la chioma bruna “La sto facendo diventare la mia seconda beta, e sai cosa vuol dire questo.” commentò Madison, passandosi la lingua sui denti bianchi e perfetti.
“Cosa?” domandò Linsday, rimanendo a bocca aperta, ma la leader della TPK la zittì con un gesto della mano.
“Come vedi, Jason, sono sempre ad un passo avanti a te.” spiegò Madison, sorridendo sadicamente.

Il moro inspirò profondamente, pronto a mangiarsi viva Madison con qualche insulto, quando l'urlo di Tristan che chiamava i ragazzi a gran voce interruppe la loro conversazione. Tutti e quattro presero a correre superandosi a vicenda finché non arrivarono nella sala grande dove Freddie, Michael e Tristan fissavano la parete con pelle pallida ed occhi spalancati. I quattro ragazzi si voltarono e videro una scritta sul muro: Linsday lanciò un urlo mentre gli altri leggevano la scritta che recitava “So cosa avete fatto!”, marcata con quello che sembrava sangue.

 

 

Il mattino dopo Ashley si svegliò di buon'ora e scese le scale per fare colazione. Era il primo giorno di lezione al campus e la ragazza aveva impostato la sveglia abbastanza in anticipo per potersi godere una lenta colazione ed una preparazione del materiale scolastico meticoloso: penne, matite, quaderni su quaderni ed i libri di letteratura comprati già con mesi di anticipo. Indossando il semplice pigiama rosa la bionda arrivò in cucina dove vide Madison ferma vicino al lavabo, mentre fumava e beveva caffè da una tazza.

“Buongiorno.” disse Ashley, e la ragazza si voltò e rivelò due occhiaie segnali di una notte priva di sonno. Anche la pelle era più tesa e stanca, tutto d'un tratto Madison sembrava invecchiata di vent'anni. La bionda non ci fece molto caso: evidentemente Madison aveva fatto qualche pazzia la sera prima ed ora ne pagava le conseguenze.

“Che fai? Mangi?” domandò Madison, vedendo la ragazza prendere una scatola di cereali dalla dispensa. Ashley rimase interdetta da quella domanda e non rispose, rimanendo con la scatola dei cereali in mano; poi i suoi occhi scivolarono sul corpo di Madison. La bruna indossava solo intimo ed una vestaglia di seta bianca aperta, che lasciava vedere un fisico allenato eppure al limite dell'anoressia: le si vedevano le costole e le cosce erano sottili come due sigarette.

“Non puoi essere la mia seconda beta se pesi più di 50 kg.” spiegò Madison, “Spero tu voglia vomitare la colazione, dopo.” mormorò, sedendosi sul bancone della cucina e tirando una boccata dalla sua sigaretta il cui filtro era sporco di rossetto rosa.

“Uhm...” mormorò Ashley, sentendo già la bocca secca da quelle insinuazioni.

“Senti, bionda. Ho un compito per te. La TPK è una confraternita piena di tradizioni: tra anoressia, bulimia, prostituzione per soldi o per passione... insomma, ci teniamo ai valori moderni. Ma una delle tradizioni a cui tengo di più è la festa di Halloween. Pensi di riuscire ad organizzarla tu?” domandò Madison, alzando un sopracciglio “Linsday non sa neanche come si usi un computer ed io non ho la testa di organizzare nulla, al momento.” si giustificò, fermandosi un attimo a fissare il vuoto.
“S-sì, certo.” spiegò la bionda, annuendo.
“Bene. Ci vediamo a pranzo.” mormorò, scendendo dal bancone e sparendo dietro la porta, lasciando un lieve odore di profumo alla lavanda dietro di sé.

 

Ashley si diresse in biblioteca a passo spedito, sperando di trovarla aperta a quell'ora del mattino. La ragazza non voleva deludere Madison ma neanche perdere il primo giorno di lezione e se davvero doveva organizzare una festa di Halloween almeno in biblioteca avrebbe trovato il Wi-fi per vedere le ultime tendenze del momento.
La bionda spinse la porta ed esultò lievemente, trovandola aperta, e si diresse nell'aula computer dove accese il primo apparecchio che trovò ed aspettò con devozione la sua attivazione, approfittando dell'attesa per fare mente locale. Non era arrivata al campus neanche da due giorni che già doveva organizzare una festa e aveva ricevuto le avances di un bellissimo ragazzo; la bionda sorrise pensando a quanto fosse bella la vita del college. Certo, un po' sregolata, ma alla fin fine non poteva mica lamentarsi.
“Ehi.” disse una voce alle sue spalle e Ashley si voltò di scatto, come colta in fallo, e trovandosi proprio Jason alle sue spalle.
“E-ehi...” balbettò lei, aggrottando la fronte, osservando il ragazzo: anche lui aveva un'aria distrutta ed era evidente che non aveva dormito affatto.
“Ho una faccia così stanca?” domandò Jason, sedendosi al fianco della bionda.
“Un po'...” sorrise lei, attivando internet e iniziando a navigare in rete. “Hai dormito almeno un po'?” chiese con aria innocente.

“Non proprio... abbiamo pulito per tutta la sera...” mormorò, con voce sottile come stesse confessando un'atrocità.

“Bella festa, comunque.” mormorò Ashley, iniziando a pigiare i tasti “Hai qualche idea da suggerirmi per la festa di Halloween della TPK?” domandò lei.
“Esagera. Con tutto.” scherzò lui. “Una volta Madison affittò una villa, riempì la piscina di champagne e servì solo caviale...” sorrise, sbadigliando.

“Wow...” mormorò Ashley, spalancando gli occhi e ingoiando aria. Davvero era possibile una cosa del genere? Riempire una vasca di champagne? Doveva esser stata una festa epocale, pensò, ma un suono proveniente dal computer la distrasse: era una mail.

“Chi ti invia una mail a quest'ora?” domandò Jason, rilassando il collo.

“Non è per me...” mormorò lei, girando lo schermo per lasciar vedere l'oggetto della missiva al ragazzo. Jason impallidì all'istante quando lesse l'oggetto della mail: “Per Jason Fowers”. Il ragazzo strappò il mouse dalle mani della ragazza e vi cliccò sopra, per poi leggere il contenuto, impallidire ulteriormente e alzarsi di scatto.

“Io... d-devo andare.” spiegò, uscendo con passo frettoloso dalla biblioteca. Incuriosita, Ashley, girò lo schermo e lesse il contenuto della mail.

La prossima volta, controlla che tu abbia fatto un buon lavoro.

Guardatevi le spalle,

D.M.”

 

 

La lezione di letteratura era stata interessante, il professore del corso aveva spiegato ai suoi alunni che avrebbero letto ed analizzato il Conte di Montecristo e subito i pensieri di Ashley volarono ai ragazzi, alla festa, alla mail e all'espressione di Jason quando l'aveva letta o quando aveva strappato il cavo dalla consolle.

Ogni confraternita aveva i propri segreti e Madison aveva spiegato alla bionda che, se avesse superato quel semestre da beta-due, l'avrebbe resa partecipe dei segreti della TPK; ma ad Ashley interessava un altro segreto: quello che aleggiava tra i ragazzi della BBK e Linsday e Madison. Doveva esser successo qualcosa, qualcosa di brutto, e forse la ragazza aveva un primo indizio dalle iniziali di quel nome: D.M. Il suo flusso di pensieri fu interrotto, però, quando vide Madison da lontano avvicinarsi a lei, sempre vestita in bianco, perfetta in ogni dettaglio, come appena uscita dalla copertina di Vogue. La bruna prese posto difronte alla ragazza e ordinò un calice di vino bianco ed un insalata di cui mangiò solo cinque foglie.

“Allora?” domandò la ragazza, spazientita. La bionda tirò fuori dalla tracolla due fascicoli, ognuno contenente una proposta per la festa di Halloween.

“La prima proposta sarebbe fare la festa all'interno della TPK: musica, piscina e tanto alcol. La seconda si tratterebbe di farla nell'Hotel St. Jude: il famoso hotel infestato della città, in periferia.” spiegò Ashley “Il posto è abbandonato e non credo sarà difficile ottenere un permesso.” aggiunse la ragazza, ma si bloccò nel vedere che Madison non la stava ascoltando ma era intenta a guardare con disgusto la pasta alla carbonara nel piatto di Ashley. La bruna fece di no con la testa e aprì entrambi i fascicoli.

“Non mi pare tu abbia preso sul serio la faccenda del peso...- mormorò Madison -Una volta ho costretto una matricola a mangiare cotone e bere solo acqua, poi ha avuto un'occlusione intestinale ed è dovuta andare in ospedale dove l'hanno aperta in due come un panino e svuotata... ma almeno era magra.” sorrise, sbuffando una nuvola di fumo dalle labbra.

“Quale delle due opzioni ti piace di più?” domandò Ashley, cercando di cambiare argomento.

 

A) Madison sceglie la villa TPK
B) Madison sceglie l'hotel St. Jude

 

Carissimi e Carissime,
nuovo capitolo, nuovo bivio! Dove preferireste che la festa di Halloween della TPK si svolga? All'interno di un Hotel abbandonato ed infestato dai fantasmi o nella sfarzosa villa della TPK? Ovviamente tenete bene in conto che i due luoghi sono parecchio differenti e, siccome si sa la piega horror che prenderà questa storia, provate a scegliere quale dei due spazi secondo voi può essere migliore per lo svolgimento della storia. Questo bivio è un punto abbastanza focale della storia, vi prego di pensarci a lungo... ah, dimenticavo: secondo voi qual è il segreto che condividono i ragazzi?
Un abbraccio,
The_Lock

  
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