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Autore: The_Lock    02/12/2015    1 recensioni
A grande richiesta, il secondo capitolo della saga It's Up to You. Ashley è una matricola che si trasferisce nel campus St. Collins. Tra confraternite e segreti, il gioco interattivo ritorna: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'It's up to you!'
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2

 

 

Ashley boccheggiò, guardando alternativamente Jason e Linsday. Di certo il primo era un bel ragazzo, il classico adone del college, il più bello dell'istituto, e molte ragazze avrebbero ucciso per un appuntamento con lui, ma se questo significava mettersi contro Madison, Ashley non credeva di essere pronta ad un passo tanto grande. Era appena arrivata al college, era senza amici, si era unita alla TPK per poter contare su una confraternita durante i periodi difficili che le attendevano, e un tiro mancino direzionato alla regina del campus non era di certo la mossa più intelligente. Chissà, magari con Jason sarebbe potuto nascere qualcosa, ma non quella sera.

“O-ok.” disse Ashley, allora Linsday la prese per il polso e la condusse fuori dalla cucina. La bionda si girò solo una volta per sillabare senza voce un “mi dispiace” direzionato a Jason che, nervoso e deluso, guardava quella scena con impotenza.

“Sta' tranquilla.” disse Linsday “Non dirò a Madison che c'hai provato con Jason.” disse Linsday, dondolando leggermente il capo e allontanandosi dalla ragazza.

“Ma, veramente...” mormorò la bionda, ma prima che potesse aggiungere qualcosa Linsday era già sparita tra folla.

Nel frattempo, in cucina, Jason serrò i pugni e sbatté il palmo contro la superficie del tavolo, facendo tremare le bottiglie di vetro.
“Wo-oh! La regina ha colpito ancora.” mormorò Logan, versandosi dell'aranciata nel bicchiere.

“L'ammazzo! L'ammazzo, la resuscito e la ammazzo ancora!” ringhiò, dirigendosi fuori dalla cucina, ma Logan scivolò in mezzo e fermò Jason con un gesto della mano.
“Se Ashley non vuole casini con Madison, il che la trovo una mossa abbastanza saggia, non devi essere tu a rovinare tutto. La ragazza vuole vivere tranquilla! E poi potrete fare le cose nascoste per un po', no?” propose Logan, facendo spallucce.

“Ma cosa vuole dalla mia vita?” domandò Jason. “Ci siamo lasciati, basta!”
“No, l'hai lasciata tu! Il che è diverso, per una ragazza come Madison; sai che affronto alla sua dignità?” ghignò sadicamente Logan.

 

Freddie sbuffò, mentre sorseggiava il suo cocktail analcolico vicino alla consolle. Jason l'aveva eletto addetto alla musica di quella sera, ma questo significava principalmente due cose: non poter divertirsi insieme agli altri e non poter andare a letto con Madison- non quella sera, almeno. Vide la ragazza ballare sul tavolo, sventolando i capelli perfetti ed ancheggiando come solo lei sapeva fare e, per un attimo, i loro occhi si incrociarono. Freddie provò a sorridere, ma Madison lo fulminò e tornò a dimenarsi sul tavolo, lasciando il ragazzo a bocca asciutta. Era davvero stressante tenere nascosta quella loro storia. Non erano fidanzati, andavano solo a letto abbastanza frequentemente- solamente quando lo diceva Madison -eppure dovevano comportarsi come dei criminali. Jason l'aveva lasciata ormai da quattro mesi e non c'erano restrizioni sociali sul debutto pubblico di un nuovo fidanzamento, ma la verità era ben diversa e Freddie la sapeva bene: Madison si vergognava di uscire con un membro che non fosse un'alfa e lui non era neanche un beta.

Freddie sbuffò e si voltò, sussultando nel trovarsi vicino Michael con un sorriso sornione a fior di labbra.
“Che c'è?” domandò il biondo e Michael tirò fuori dalla tasca una bustina piena di marijuana.
“Vieni a spararti qualche cannone con me, Tristan e Linsday?” domandò il rosso, sbattendo le lunghe ciglia nel tentativo di ammaliare Freddie.
“Cosa? Jason ci uccide! E poi io sono l'addetto alla musica...” mormorò Freddie.

“Andiamo a fumarla in camera mia: Jason non verrà mai a cercarci lì. Dai, senti quant'è buona!” lo provocò Michael, aprendo la bustina e mettendola sotto al naso dell'amico che si morse le labbra “Metti una playlist a caso e vieni!” lo tentò e, vinto, Freddie annuì.
 

Ashley uscì dalla porta d'ingresso e si poggiò ad una delle colonne che formavano il colonnato del portico. L'aria di Settembre era fresca ma perfettamente sopportabile e la ragazza decise di godersi un momento di pausa da quella festa troppo calda per i suoi gusti. Sentì dei passi dietro di sé e si voltò, trasalendo nel vedere che Madison si avvicinava a lei con andamento minaccioso. Prese dalla pochette il pacchetto di sigarette, ne estrasse una e ne offrì una alla ragazza che rifiutò con un cenno del capo.
“Linsday mi ha detto che ci hai provato con Jason.” disse lei, sbuffando il fumo in faccia alla ragazza. La bocca di Ashley si seccò immediatamente, fiutando il pericolo, mentre vedeva gli occhi freddi di Madison che la osservavano con uno sguardo penetrante.
“Io...” mormorò Ashley.

“Mi ha anche detto che appena ti ha informata, l'hai lasciato perdere.” spiegò, tirando nuovamente dalla sigaretta. “Come ti chiami?” domandò, infine.

“Ashley.”
“Bene, Ashley. Diventerai la mia seconda beta.” spiegò Madison. “Di solito si ha una sola beta, ma Linsday, poverina, ha il quoziente intellettivo di un coniglio nano. Inoltre quest'anno mi laureo e devo essere certa di lasciare la TPK ad una persona competente, e tu mi sembri tale.” mormorò ed Ashley annuì come un automa prima ancora di capire cosa Madison le stesse dicendo. La mora aprì la bocca per parlare ancora, ma si bloccò immediatamente, spalancando gli occhi e rabbrividendo, come avesse visto un fantasma.

“Tutto bene?” domandò Ashley, ma Madison s'era già mossa ed era rientrata, seguita da Ashley, e si diresse verso la consolle dove Logan cercava disperatamente di cambiare canzone mentre Jason gli urlava qualcosa alle orecchie, ma il volume era troppo alto e gli ABBA che cantavano Dancing Queen non permettevano ad Ashley di capire cosa stesse accadendo, allora si mosse verso di loro con fare ignaro e si fermò solo quando fu capace di carpire qualche parola.

“Fa' qualcosa!” urlò Jason.
“Il computer è bloccato!” spiegò Logan.

“Siete degli idioti!” sbottò Madison “Cambia canzone!” disse in tono febbrile. Ashley aggrottò la fronte: cosa c'era di sbagliato negli ABBA? Certo, erano un po' fuori luogo con la musica elettronica di poco prima, ma la gente sembrava divertirsi lo stesso.
Nel frattempo, Freddie, Tristan, Michael e Linsday scesero le scale di corsa, il primo pallido come un cencio e gli altri tre tremanti come foglie d'inverno. Alla fine, spazientito, Jason prese a tirare il cavo che collegava il computer all'amplificatore e lo strappò con uno strattone spietato. La gomma tutta recisa, i fili elettrici tutti scoperti e l'improvviso silenzio.
“La festa è finita!” urlò Jason, affannato come avesse appena salvato la vita di qualcuno. Ci furono proteste, ma Jason ripeté con voce più alta di uscire e tale fu l'imperio e la minaccia che seguì l'ordine, che tutti gli invitati uscirono.

Indecisa ma troppo incuriosita, Ashley fece finta di uscire ma si nascose dietro lo stipite della porta per sentire meglio i discorsi del gruppo.
“Tu...” ringhiò Jason, avvicinandosi a Freddie con aria omicida. Il moro era ben più alto del biondo e Freddie indietreggiò lentamente, sentendo la propria vita in pericolo.

“I-io... mi spiace, mi sono assentato un attimo e...” mormorò Freddie con voce quasi impercettibile. Infuriato, Jason lo afferrò per il colletto e subito Logan cercò di allontanare l'amico dal povero ragazzo.

“SEI UN IDIOTA! AVEVI UN COMPITO SEMPLICISSIMO!” urlò Jason mentre Logan lo tratteneva con difficoltà.

“Jason, non qui!” intervenne Logan “Potrebbe esserci ancora qualcuno.” sussurrò “Andiamo nel retro.” propose, facendo cenno a tutti di precederlo. Cosa era successo? Era una semplice canzone, ed anche abbastanza carina, quindi perché infuriarsi tanto? Di sicuro c'era qualcosa che non andava e i sette ragazzi erano andati nel retro per parlare. Quanta curiosità la pervadeva ora! La bionda sapeva da sempre che le confraternite condividevano dei segreti, ed ecco che uno di essi le si era palesato davanti! Che voglia di origliare i loro discorsi, condita ancora di più dal rischio di essere scoperta. Si sentiva come una bambina.

 

A) Ashley origlia gli altri
B) Ashley torna alla sede della TPK


Carissimi e carissime,
ringraziamo La_Effe per la scelta del capitolo precedente! Purtroppo mi sono scordato di spiegarvi le regole del gioco nel capitolo precedente, quindi ecco qui una breve spiegazione. Il primo a inserire nel commento l'opzione che vorrebbe che il personaggio segua, avrà il diritto di scegliere. Tutti possono giocare, che voi siate lettori assidui o semplici curiosi di passaggio, ma badate di inserire l'opzione nel commento poiché siccome è un gioco al quale tutti possono partecipare, tutti hanno il diritto di sapere con chiarezza che non sia stato effettivamente io a scegliere ma uno di voi.
Un abbraccio,
The_Lock

  
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