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Autore: vitto00    08/12/2015    1 recensioni
Niente è facile, ma nulla è impossibile.
Perché però qualche volta nella nostra vita commettiamo degli sbagli che sembrano difficili da rimediare?
Recitare nei panni di un personaggio è facile, ma la situazione si complica quando si inizia a provare i sentimenti che si dovrebbe far solo finta di provare e la cosa diventa quasi irrealizzabile quando ci sono di mezzo un matrimonio e un figlio:una famiglia. Jennifer e Colin ormai si conoscono da più di due anni e tra loro c'è da subito stato un bellissimo rapporto d'amicizia, ma forse qualcosa sta per cambiare oppure le loro vite sono già cambiate dal momento che si sono presentati e il loro passato era solamente uno dei tanti ostacoli che il destino li ha posto sulla strada e che insieme dovranno superare.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla
Note: Cross-over, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 3

COLIN POV.

Ero rimasto con Rebecca a girare una scena mentre Jennifer se ne era andata, immaginavo fosse solo uscita dato che l’avevo accompagnata io, ma quando tornai in camerino verso le sette trovai un suo messaggio sul cellulare.
“Josh e Ginnifer mi hanno riaccompagnata a casa, ci vediamo domani. Jennifer.”
Diceva, era tutto oggi che mi trattava in modo strano: come se fossi malato e dovesse starmi lontana. Mi cambiai i vestiti e tolsi l’uncino, andai alla macchina e salì, poi tornai a casa. Quando arrivai a casa scaraventai tutto sul divano e mi diressi in bagno per farmi una doccia, ero stanco. Uscì dal bagno e presi un paio di boxer a caso e una vecchia maglia, ordinai una pizza e nell’attesa aprì qualche social. A dirla tutta odiavo quasi tutti i social network, tranne twitter; nessuna foto, solo parole e in un certo senso le parole le digitavo senza pensarci sullo schermo del mio cellulare quasi sempre. Jennifer aveva inviato un twitter poche ore fa, aveva scritto che era confusa. Così tanto confusa da mettere in dubbio anche la nostra amicizia?
Il fattorino suonò al citofono e sobbalzai tanto ero immerso nei miei pensieri, gli aprì e lo aspettai alla porta. Divorai la pizza in poco tempo mentre guardavo un film su Netflix, quanto mi era mancato passare del tempo da persona normale!
Verso le undici e mezza andai a letto, ma mi sembrava mi mancasse qualcosa… come se l’altra parte del letto fosse più fredda del solito.

JENNIFER POV.

Avevo scelto di andarmene senza salutarlo né spiegargli nulla e ora mi ritrovavo a rigirarmi nel letto come una cotoletta. Solitamente non avrei sprecato nemmeno un’ora di sonno, ma non capivo come Colin oggi mi importava in modo particolare. Be’, era sempre stato un bel uomo: capelli scuri e occhi da far mozzare il fiato però io l’avevo sempre visto come amico sia perché quando l’avevo conosciuto ero concentrata su altro sia perché dopo ho pensato che di relazioni sul lavoro era meglio evitarle poiché se avessimo rotto saremmo stati costretti a vederci e peggio, in questo caso anche a essere intimi.
Forse era vero che le amicizie tra maschio e femmina non durano, ma in quel momento non era rilevante. Non volevo perderlo per una stupida infatuazione, in fondo si era sempre comportato così con me e il fatto che volesse attirare l’attenzione nonostante aveva un famiglia perfetta a casa era una delle cose che più odiavo.
La mattina dopo mi svegliai con ben più occhiaie del solito, per fortuna il trucco riuscì a fare miracoli! 
Il vento gelido mi fece rabbrividire non appena misi piede fuori di casa, ma purtroppo dovevo andare al lavoro. Le riprese di questa quinta stagione erano più difficili del previsto dato che mi ritrovavo spesso a piangere e per farlo dovevo mantenere la concentrazione a livelli altissimi poiché odiavo letteralmente fingere. Pensai a quanto ero dura prima di iniziare quest’avventura e quanto ero diventata sensibile e emotiva, prima non ero così e la cosa non mi piaceva molto. 
E’ contradditorio il fatto di voler conoscere sempre più persone e il fatto che io alzavo sempre un muro tra me e loro, ma Once Upon A Time, o meglio le persone con cui lavoravo, mi avevano cambiata sia in meglio che in peggio. Odiavo essere debole eppure avevo capito che talvolta sfogarsi con qualcuno a cui teniamo serve.
Quando arrivai agli studi mi accorsi che Colin mancava, un po’ mi spiaceva però parte di me era sollevata.
“Jen, Colin arriverà un po’ in ritardo oggi. Scusami se non ti ho avvisata, ma girerai solo nel pomeriggio…” mi avvisò Adam.
“Oh, certo. Ormai sono qua, aspetterò.” Dissi annuendo.
Misi le cuffie nelle orecchie e mi abbandonai al ritmo della musica.
Feci avanti e indietro dal camerino e tra una scena e l’altra riuscivo a scambiare qualche chiacchera un po’ con Ginnifer e Lana.
“Dovresti uscire di più, Jen!” disse Ginnifer.
“Sì, magari con qualcuno di sesso maschile… sai com’è!” specificò Lana.
“Buongiorno a tutti!” esordì Colin spuntando tutto d’un tratto.
“E’ arrivato…” disse Lana scuotendo la testa ridacchiando.
“Di cosa parlavate, ragazze?” ci chiese guardando in particolar modo me.
“Nulla, stavamo solamente dicendo che forse la nostra amica dovrebbe vedersi con qualcuno…” spiegò Ginnifer.
“Qualcuno? E chi sarebbe questo qualcuno?” chiese lui alzando il sopracciglio.
“Che ne so! Qualcuno e basta.” Rispose Lana.
“Sì, be’ magari uno che la capisca davvero…” sottolineò Ginnifer.
“Mmh…” fece lui.
“Per favore, piantatela. Sto bene così, non ho bisogno di qualcuno che mi compatisca.” Ribattei acida.
“Va bene, tanto al momento posso bastare io no?” chiese sfoggiando il suo sorriso.
“Ah sì? Sei sicuro che tu mi capisca?” chiesi scuotendo leggermente il capo.
“Per ora sì, al cento per cento.” Sussurrò.
Gli lanciai un’occhiataccia e andai da Adam.
Dio, quanto non sopportavo quando faceva così!

COLIN POV.

“Hai ragione, vuoi sapere perché sto facendo tutto questo? Lo sto facendo per te.” Disse Jennifer.
Cercai di guardarla senza capire.
“Stop, va bene.” Ci annunciarono dopo qualche secondo.
Tirai un sospiro di sollievo, almeno questa scena c’era venuta al primo colpo. Osservai il copione e la prossima scena, dovevo dire ad Emma che non mi importava cosa avesse fatto e che l’amavo lo steso. Jennifer si stava preparando, amavo il modo in cui lei entrava nel personaggio. Era come se ci fosse a tutti gli effetti Jennifer e non Emma, riusciva a ridere e a piangere spontaneamente ed era incredibile. Fissai ancora un pochettino le parole che avrei dovuto dire poi annunciai di essere pronto e qualche minuto dopo iniziammo la scena.
“Lo sai, uso questi anelli come trofei, ma tutto è cambiato quando ho incontrato te.” Recitai.
“Cosa sono loro, adesso?” chiese con gli occhi lucidi. Perfetto era già nella parte.
“Un avvertimento, tutto quello che hai fatto può cambiare quando sei amato e ho assolutamente sbagliato prima, ti amo Emma Swan. Non m’importa cosa hai fatto.” Dissi prendendole la mano.
Aspettammo qualche secondo dopo di che ci dissero che andava bene, allora girammo qualche altra scena insieme agli altri e poi arrivò il momento di andare via.
“Noi stasera usciamo, vieni anche tu?” sentì dire da Lana a Jennifer.
“No, davvero non mi va.” Rispose lei.
“Jennifer, non scherzavamo quando prima ti dicevamo che avresti bisogno di uscire. Sei giovane e ti comporti come una vecchia!” esclamò Ginnifer.
“Ragazze, sentite, lo so che lo dite per me. Ma non mi va.” Sbuffò.
“Okay, allora ti passiamo a prendere alle dieci. Vestiti per andare in discoteca.” Disse Lana e entrambe scomparvero prima che lei potesse ribattere.
Sorrisi, lo sapevo che non ci sarebbe mai andata e un pochino anche io avrei voluto così, ma d’altra parte avevano ragione. Era da ben due anni che non usciva con un ragazzo e forse era giunta la sua ora.
Andai a casa e mi feci una doccia, poi indossai dei jeans e una maglia bianca. Presi le chiavi della macchina e andai sotto casa sua, suonai e aspettai che aprisse il portone per poi poter salire in casa.
Mi aprì e quando salì la porta era socchiusa.
“Ehi, dove sei?” chiesi.
“Sono in camera, potresti aiutarmi a tirar su la zip?” mi chiese facendo capolino dal corridoio.
La squadrai per un po’, era davvero bella. Aveva un vestitino nero attillato e troppo corto per i miei gusti e degli stivali anch’essi dello stesso colore.
“Wow.” Esclamai colpito, non l’avevo mai vista così in tiro e non avevo considerato l’idea che avesse potuto accettare la proposta di Lana e Ginnifer.
“Grazie, ma mi potresti aiutare?” chiese di nuovo.
“Certo, certo.” Dissi riprendendomi.
“Dove vai stasera, non ti ho mai vista così…” dissi poi.
“Attento, mi hai appena detto che di solito sono spenta, brutta e noiosa.” Mi ammonì sorridendo.
“Non volevo dire questo, lo sai…” ribattei io.
“Lo so, Colin. Comunque vado in discoteca.”Rispose.
“Wow.” Dissi.
“E’ la seconda volta che lo dici in neanche cinque minuti.” Rise.
“E’ da tanto che non esci la sera…” dissi.
“Anche tu, se è per questo.” Disse facendo una smorfia.
“Sì, ma io sono sposato. Tu sei libera e vestita così non mi sorprenderebbe se domani mattina tu non tornassi affatto a casa oppure se io arrivassi e trovassi in camera tua qualcuno.”dissi sogghignando.
“Ah ah ah, davvero spiritoso. Non ho intenzione di portarmi a letto nessuno.” Sbuffò facendomi a linguaccia.
“Scommettiamo, se stasera conosci qualcuno mi offri le tue doti culinarie per un mese.” Dissi.
“Ci sto, capitano.” Disse in tono di sfida.
“Perfetto, chiedi a Lana dove sono dirette stasera e io ti ci accompagno.” Risposi.
“Okay.” Disse prendendo il cellulare.

TO BE CONTINUE


Spero vi sia piaciuto, mi spiace se ci ho messo tanto a scriverlo... ma con la scuola ero nel periodo prima della fine del trimestre :)
Anyway, spero di aggiornare presto. Un bacionee <3

 
   
 
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