Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lily_Luna    10/12/2015    4 recensioni
Apparentemente, la vita di Rose Weasley è perfetta. E' probabilmente la migliore studentessa di Hogwarts, Caposcuola, influente e carina.
Eppure...
La gente non la sopporta granché, ma la teme. I suoi cugini non le parlano più di tanto. I suoi parenti quasi preferiscono quello smidollato di Malfoy a lei. E Rose comincia a capire che le cose non vanno poi così bene. Nel momento stesso in cui riesce ad ottenere ciò che voleva, forse si rende conto di aver sbagliato tutto.
Basterà un incidente a farla ricominciare da zero?
"[...]Mi lanciai giù, senza guardare dove mettevo i piedi, e fu così che dimenticai di saltare il solito gradino che puntualmente spariva. Per evitare incastrarmi mi sbilanciai in avanti, perdendo l’equilibrio. Lanciai un grido, prima di rotolare giù.
All’improvviso ricordai una frase che mio padre mi aveva sussurrato il primo settembre di sette anni prima, come fosse un segreto “Alle scale piace cambiare… fai attenzione, Rosie!” [...]"
Rose/Scorpius
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

11 - Trying to Escape the Inevitable

 

I corridoi della scuola erano illuminati dalla luce delle torce, mentre dalle finestre non era più possibile scorgere alcunché, se non il blu intenso del cielo. La sera era giunta rapidamente, più fredda del solito, ed io non potei impedirmi di rabbrividire. Ancora una volta avevo dimenticato il mantello in Sala Comune.

- Sono le nove e mezza, rientrate nei vostri dormitori. - dissi ad alcuni ragazzi del quarto anno di Tassorosso. I tre annuirono, ma quando li superai li sentii ridacchiare. Sollevai gli occhi al cielo - Sto per togliervi cinque punti ciascuno! - sollevai il braccio e tenni ben in alto la mano, in modo da mostrargli le dita mentre contavo alla rovescia - Tre, due, uno...

Sentii uno scalpiccio e mi voltai in tempo per vederli allontanarsi tra mugugni e lamentele. Non mi piaceva non essere presa sul serio e supponevo che questo non mi rendesse poi così diversa da com’ero prima... ciononostante, ogni volta che tentavo di punire qualche studente mi sentivo in colpa, come se la “novellina” della situazione fossi io, non loro. Sospirai e proseguii verso la Sala Comune, continuando a stringere tra la braccia l’ultimo libro che ero riuscita a trafugare dalla Biblioteca.

- Ehi Rose! - non appena svoltai l’angolo che portava al ritratto della Signora Grassa, mi accolsero le voci di Frank e Al. Erano davanti all’ingresso della Sala Comune e mi fecero cenno di avvicinarmi. - Ciao, che fate?

- Ti aspettavamo! - rispose Frank per entrambi - Che cos’è quello? - chiese poi, indicando il libro che stringevo. Per tutta risposta, serrai le mie braccia attorno ad esso - Questo? Questo è un... un romanzo Babbano!

- Ma non mi dire... - disse Al, guardandomi male, prima di sfilarmelo con un gesto veloce e preciso. - Ehi! - protestai - Mollalo!

- “Storia della Trasfigurazione dall’anno 1000 ad Oggi”!  - lesse Frank ad alta voce - Il titolo mi sembra un po’ pretenzioso. Sarà sicuramente un romanzo rosa...

Al strabuzzò gli occhi - Non è possibile, ancora libri per la prova di domani! Non volevo crederci!

Sporsi il mento in fuori e battei il piede sinistro contro il marmo del pavimento. Sapevo che era un gesto piuttosto stupido ed infantile, ma non riuscii ad impedirmelo - Lo so che è stata Dominique a fare la spia, cosa credi?! Restituiscimi il mio libro!

- Tecnicamente, il libro è della scuola - mi corresse con un sorriso Frank - e quindi non puoi accampare alcun diritto su di lui.

- Ho fatto richiesta alla bibliotecaria “comediavolosichiama”! Se lo perdo...

- “Comediavolosichiama” bel nome! Potrei chiamare mio figlio così! Non rischierei di dimenticarmene! - esclamò Al e Frank annuì ridendo. Li guardai male - Non è divertente!

- Te lo dico io cosa non è divertente - disse Al, restituendomi l’occhiataccia - Non mi interessa se non ti senti preparata o altro; la prova è domani e tu hai martoriato il tuo cervello abbastanza. Non puoi veramente sperare di sapere tutto, lo sai?

- Beh, adesso non so neanche il minimo, quindi... ridammi quel libro! - allungai le mani, ma lui lo sollevò in alto, ben fuori dalla mia portata - Perché sei così dannatamente alto?! - esclamai frustrata, dopo alcuni vani tentativi di recuperare il prezioso tomo.

- Geni Weasley suppongo... - ribatté mio cugino facendo un sorriso modesto. Sollevai gli occhi al cielo - D’accordo! Fate come volete, voi due! Quando poi non saprò cosa dire...

- Risponderemo noi per te! Siamo una squadra, no? Perché dovrebbero prenderti di mira? - chiese Frank con un sorriso ed io scossi la testa - Perché sanno del mio problema.

- Bah, non sarà un piccolo problema di memoria a fermare i “Senza Capo”! - disse Al - Mi piace come nome, rende bene il caos che regna nella nostra squadra - aggiunse poi, mentre noi scuotevamo la testa.

- Siete davvero testardi, ma giusto perché lo sappiate, non tutti nella squadra la pensano come voi!

Frank fece spallucce - Ma no, è un tua impressione, Rose. Beh, dato che la nostra missione “Salviamo il cervello di Rose” è andata a buon fine, ora  posso andare. Buonanotte ragazzi! Dormite abbastanza e... in bocca al lupo per domani - aggiunse con un sospiro nervoso, prima di andarsene.

- Voi siete pazzi - dichiarai, mentre io e mio cugino entravamo in Sala Comune. Lui sorrise serenamente - Chi è quella che dieci minuti fa ha lasciato la Biblioteca con un libro di Trasfigurazione di ben oltre mille pagine? Se io sono pazzo, tu sei paranoica.

- Tu non capisci, Al... - cominciai, ma lui scosse la testa - Sta’ tranquilla, Rose. Cerca di dormire - aggiunse, accompagnandomi alla mia stanza. 

- ‘Notte... - replicai, spalancando la porta con un gesto stanco. Bastò una semplice occhiata al suo interno per capire che... - AAAAAL! HAI PRESO TUTTI I MIEI LIBRI?!?!

- Buonanotte anche a te, cuginetta!

 

*

 

Silenzio.

Nella grande sala non si sentiva volare una mosca. L’unico suono, delicato ma costante, erano i sospiri dei suoi occupanti. Me compresa.

Improvvisamente un ticchettio fastidioso, continuo, spezzò quella tranquillità. Mi voltai verso la fonte del rumore, per scoprire che proveniva da un nervoso studente australiano. Sovrappensiero, senza farci caso, continuava a battere ritmicamente la bacchetta su un vecchio banco di legno. Per i nostri nervi tesi fu troppo.

- Ehi. - Matt Thomas sollevò il viso dai propri appunti per guardarlo male - Perché non ci dai un taglio? Dai piuttosto sui nervi con quel ticchettare.

Olivia Taylor, capo della squadra di Oceania, rispose all’occhiataccia di Matt, ma fece un cenno al suo compagno, che smise immediatamente ed incrociò le braccia - Problemi inglesino?

- Mai quanto quelli che ti ritroverai tu, se non la smetti immediatamente - replicò Zabini, sporgendosi in avanti. Frank gli diede una pacca sul braccio - E dai Marcus, Matt. Smettetela.

Zabini si risedette e l’australiano scosse la testa, per poi concentrarsi nuovamente sui suoi appunti.

- Tutto bene, Rose? - soffiò Lily nella mia direzione. Io cercai di sorridere - Certo, è... - ma prima che potessi aggiungere alcunché, la porta della sala in cui ci avevano praticamente stipati prima della prima prova, si spalancò. Neville Longbottom entrò e ci rivolse un cenno incoraggiante prima di rivolgersi a tutti gli studenti.

- Ci siamo. Seguitemi; prima l’Istituto delle Streghe di Salem, poi l’Accademia di Stregoneria di Rio, quindi la Scuola d’Arti Magiche di Oceania e, infine...

- I “Senza Capo”! - gridò qualcuno tra i nostri avversari, e molti di loro risero. Alcuni dei miei compagni imprecarono e Lily borbottò qualcosa su certe Caccabombe Plus andate a male e sull’uso che - finalmente - poteva farne.

Più ci avvicinavamo alla Sala Grande, più la tensione aumentava. Alle mie spalle sentivo Ann Grant bisbigliare formule e complicate regole a mezza voce, nel tentativo di ripassare, mentre Pucey fissava davanti a sé - lo sguardo vitreo di chi sta riflettendo attentamente - e per ben due volte Zabini dovette tirarla per un braccio per evitare che si schiantasse contro le armature.

- Hanno aperto le porte della Sala Grande - disse improvvisamente Amelia Davies, sporgendosi per vedere oltre la confusione. Aveva ragione; dal suo interno provenivano luce ed un chiacchiericcio concitato, segno che molti studenti erano venuti a vederci.

- Hai visto, Potter? - Christian Lyndon, che fino a quel momento era rimasto in silenzio accanto a me, si sporse verso mia cugina - Se i nostri compagni sono venuti a vederci, forse non è poi così sfigata come gara!

Lily si limitò a scrollare le spalle, ma non rispose. Dopotutto, sembrava che anche lei fosse piuttosto concentrata.

Dopo che le squadre avversarie furono entrate, venne il nostro turno. Sorprendentemente, fummo accolti da applausi ed incoraggiamenti. Incassai la testa tra le spalle e puntai lo sguardo in avanti. Non riuscii neppure a notare se Hugo o i nostri cugini fossero tra la folla, ma era probabile. Nel tentativo di svuotare la mente focalizzai la mia attenzione sulla Sala Grande, che era stata totalmente modificata per ospitare la prova.

Ai suoi lati erano state create delle gradinate di legno, molto simili a spalti, sulle quali erano seduti i nostri compagni di scuola, più gli ospiti stranieri. Al centro, i quattro tavoli delle Case erano stati ridimensionati e adesso somigliavano più a delle lunghe scrivanie, alle quali ogni squadra stava prendendo posto. Raggiungemmo il nostro tavolo e mi accorsi che un terzo spalto, proprio davanti al tavolo dei professori, ospitava la giuria. Lì erano seduti i presidi delle quattro scuole, due perfetti sconosciuti in abiti da cerimonia e tutto il corpo docente, compreso il professor Longbottom, che dopotutto era il vero organizzatore delle gare.

- Tuo padre è proprio fico, Frank! - bisbigliò Caroline Flint, facendo sorridere alcuni di noi. Frank sorrise serenamente - Lo so.

- Benvenuti a tutti! Partecipanti e pubblico - cominciò Longbottom - Innanzi tutto, diamo il benvenuto a Clarissa Burke e a Marcus Belby, funzionari del Ministero della Magia. Grazie al lavoro svolto dalla squadra da loro presieduta è stato possibile organizzare le Gare di Conoscenza Magica! - tutti applaudimmo educatamente, mentre i due membri del Ministero annuivano e sorridevano senza particolare entusiasmo.

- Adesso, la parola alla Preside.

La Preside McGranitt si alzò in piedi e il brusio della folla si spense immediatamente.

- Le regole della Prima Prova sono semplici. La gara è costituita da venti domande a cui ogni squadra avrà la facoltà di rispondere. Ad ogni risposta esatta verrà assegnato un punto. Ogni tavolo è provvisto di un campanello magico, opportunamente modificato e controllato dalla giuria imparziale  - e così facendo indicò il nostro tavolo, sul quale era installato uno di quei classici campanelli Babbani che normalmente si utilizzavano nei negozi - quindi, se pensate di conoscere la risposta, battete con la bacchetta su di esso. Il campanello riconoscerà immediatamente quale tavolo si è prenotato per primo. Ricordiamo che questa breve prova non prevede eliminazione, ma fate comunque del vostro meglio per scalare la classifica. E adesso... le domande - la Preside indicò la busta che il Direttore della nostra Casa, con qualche difficoltà, stava cercando di aprire. Qualcuno ridacchiò e lui arrossì - Ehm, eccole!

La McGranitt gli scoccò un’occhiata significativa - Le domande - ripeté - verranno lette dal professor Longbottom (quest’ultimo abbassò immediatamente il braccio e strinse il foglio tra le mani) una e una sola volta in maniera chiara e precisa.

- Da questo momento in avanti diamo inizio alle Gare di Conoscenza Magica. Vincano i migliori! - esclamò, tra le urla di incitamento del pubblico. Il mio stomaco fece una capriola.

- Forza ragazzi! Vinceremo! - sbottò Al, dando un pugno al tavolo. Gli altri approvarono con sospiri e borbottii.

Strinsi più forte la mia bacchetta, e in quell’istante il professor Longbottom si fece avanti, puntandosi la bacchetta alla gola.

- Buongiorno a tutti, studenti! Siete pronti? - chiese, la voce magicamente amplificata. Tutti risposero con entusiasmo e confusione e lui sollevò una mano - Iniziamo!

- Potreste pronunciare la corretta formula dell’Incantesimo di Evocazione, accompagnata dal giusto movimento della bacchett..? Si prenota per prima la squadra dell’Istituto delle Streghe di Salem! - esclamò poi, indicando il gruppo delle studentesse in rosso.

- Dannazione! - sbottò Malfoy, che aveva colpito più e più volte il campanello con la bacchetta. Lasciai scivolare il mio sguardo su di lui per non più di un secondo; avevo evitato di guardarlo sin dalla nostra discussione ad Hogsmeade, e lui aveva fatto esattamente lo stesso.

Avrei voluto non mi importasse, ma non potevo fare a meno di ripensare alle sue parole crudeli e al suo... - Ouff! - Lily, nella foga di battere con la bacchetta sul campanello, mi aveva dato una gomitata. Mi lanciò un brevissimo sguardo di scuse, prima di scattare in piedi.

Battei le palpebre; eravamo già passati alla domanda successiva? Sopra le teste delle ragazze americane si era formato, come se fosse fatto di fumo, un bel numero 1 in rosso.

- Molto probabilmente, il termine Banshee deriva dall’Irlandese “bean si”, ovvero donna delle colline. Si tratta di creature che prendono, normalmente, l’aspetto di donne alte, emaciate, e dai lunghi capelli neri. L’apparizione di una Banshee, seguita immediatamente dalle sue grida agghiaccianti, stanno ad indicare l’appressarsi della morte di un membro della famiglia di chi la vede. - Lily tacque e tutti restammo a fissarla in totale silenzio.

- Ottima risposta. Un punto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. - mormorò con riluttanza il preside dell’Accademia di Rio. I nostri compagni esultarono e rivolsero complimenti e sguardi meravigliati alla più piccola di casa Potter, che rimase calma e concentrata. Non potei impedirmi di sorridere soddisfatta.

La gara proseguì a ritmo serrato, ma le capacità delle studentesse di Salem erano ben evidenti. Erano più veloci a rispondere e sembrava quasi avessero inghiottito i libri di testo. Erano saccenti e, ogni volta che davano una risposta esatta (spessissimo) sollevavano le  bacchette, facendo esplodere scintille bianche e rosse in onore dei colori della loro scuola. La folla rumoreggiava. Amelia, Ann e Samantha le fissavano imbronciate.

Facevo del mio meglio per incitare gli altri, battendo le mani ad ogni risposta corretta, ma mentre i miei compagni partecipavano alla gara, rispondendo alle domande o suggerendo le risposte agli altri, io faticavo a stargli dietro. Metà degli argomenti trattati mi erano assolutamente incomprensibili, e l’ultimo dei miei desideri era di far perdere punti alla mia squadra. Eppure mi sentivo terribilmente in imbarazzo. Non sapevo se fosse semplice suggestione o la realtà, ma mi sembrava di avere gli sguardi dei nostri avversari puntati addosso.

- Accidenti! La Scuola d’Arti Magiche di Oceania commette un clamoroso errore a vantaggio delle squadre avversarie - commentò Neville, mentre gli studenti d’Oceania si lamentavano e scuotevano la testa. Avevano un solo punto, mentre noi ne avevamo tre, e l’errore commesso ci fece tirare un sospiro di sollievo.

- Dobbiamo rispondere correttamente a tutte le domande rimanenti - disse improvvisamente Ann - se ce la facessimo potremmo piazzarci secondi dietro a quelle smorfiose..!

Eppure l’Accademia di Rio non sembrava disposta a cederci il suo momentaneo secondo posto. Al suo tavolo vidi Guilherme Luiz sporgersi in avanti, la bacchetta stretta in pugno e i riccioli danzanti sulla fronte. Sembrava molto diverso da quando avevamo parlato, qualche pomeriggio prima.

- Attenzione studenti. Chi di voi può descrivermi in maniera corretta le caratteristiche dell’Incanto Fidelius?

Come al solito, cercai di concentrarmi, frustrata. Avevo letto qualcosa di quel tipo, ma non avevo idea di che diavolo significasse. Al aveva ragione; mi ero costretta a leggere argomenti di tutti i tipi, ma avevo ottenuto solo un’incredibile mix di informazioni inutili. Sbuffai e, in quell’istante, miracolosamente Lysander riuscì a prenotarci per primi. Tutti ci voltammo nella sua direzione, in spasmodica attesa.

Dal canto suo il Corvonero sembrava perfettamente a suo agio in quella situazione. Il ragazzo sorrise verso la giuria - L’Incanto Fidelius è un incantesimo antico e molto potente. Permette di riversare un segreto di massima importanza dentro una sola persona vivente, chiamata Custode Segreto. Solo il Custode Segreto può rivelare, chiaramente di sua spontanea volontà, l’informazione. Il caso più recente e noto di Incanto...

- Basta così, può andare. Un punto per la squadra di Hogwarts! - sbottò la strega hippie che aveva accompagnato le americane.

- Sì! - esultò Lysander.

- Grande! Siamo alla pari con i brasiliani! - Lily saltellò sul posto e poi si sporse sul tavolo per scoccare un bacio sulla guancia del suo migliore amico, che rimase interdetto, mentre lei continuava a saltellare insieme ad Ann. I nostri compagni di scuola esultavano rumorosamente intorno a noi.

- Molto bene! - esclamò Neville, sorridendo orgoglioso - la situazione si è fatta interessante. Ogni squadra ha un ottimo motivo per puntare la bacchetta sul campanello... e il risultato della prossime due domande sarà decisivo ai fini della classifica!

- La penultima domanda è semplice. Vi invito a riflettere. Potreste indicare con precisione Le Cinque Principali Eccezioni alla Legge di Gamp sulla Trasfigurazione degli Elementi?

- La so! - sibilò Al, e in quell’istante lui, Isabel Corner e Christian Lyndon si prenotarono; lo stesso fecero i nostri avversari. Restammo in silenzio, mentre i professori determinavano l’ordine di prenotazione e...

- Oh, La Scuola d’Arti Magiche di Oceania si prenota per prima... - mormorò Neville, senza riuscire a nascondere la delusione. Io e gli altri restammo in attonito silenzio, mentre una studentessa con i lunghi capelli castani citava a menadito le Cinque Eccezioni con voce monotona.

- Risposta esatta; un punto per La Scuola d’Arti Magiche!

- Maledizione! - sbottò Zabini - Sono stati inutili per tutta la durata della gara... e proprio adesso decidono di partecipare?!

- Sono ancora alle nostre spalle; basterà rispondere correttamente ad almeno un’altra domanda e... - tentai di dire, ma Philip Nott mi zittì con un gesto stizzito - Facile dirlo per te! Fai fare il lavoro sporco a noi e tu non ci provi neanche!

I nostri compagni di squadra si voltarono a guardarmi ed io arrossii violentemente.

 Al e Lily lo guardarono male - Ma che diavolo stai blaterando?

- Ragazzi, la domanda! - sussurrò Isabel nel panico, ma era troppo tardi.

- L’Istituto delle Streghe di Salem conquista un altro punto, piazzandosi primo con ben 8 punti! Squadre, un po’ d’attenzione per favore - Sbottò Neville, lanciandoci un’occhiata ammonitrice. Al e Nott continuavano a discutere - Apri la bocca solo per dare aria ai denti Nott? Perché non ne parli con Longbottom?

- Attenzione; ultima domanda!

Deglutii - Al, lascia stare, c’è l’ultima domanda, possiamo...

- Proprio quello che ho intenzione di fare, Potter. Nulla di personale, Weasley, ma io voglio vincere. Lo hai detto anche tu una volta, sai? Non smetterò mai di dire al professor Longbottom che non vedo per quale motivo noi dovremmo avere questo “handicap” rispetto alle altre squadre! E dato che non sono l’unico a pensarla così...

Sollevai lo sguardo di scatto, mentre Neville iniziava a leggere la domanda, continuando a tenerci d’occhio. Christian Lyndon scuoteva la testa, la bacchetta pronta prenotarsi, Malfoy guardava il professore, ma dal suo sguardo vitreo capii che stava ascoltando tutto. Al aveva i pugni serrati e fissava Nott con sguardo omicida. Isabel Corner cercava di placare gli animi, mentre Ann gesticolava freneticamente intimandoci di tacere. Tutti gli altri fissavano me.

- Citate per favore i Dodici Usi del Sangue di Drago.

- Non la so! Aiutateci. – esclamò Isabel stizzita – Smettetela di litigare!

Nott mi fece un mezzo sorriso di scherno – In un altro momento tu avresti saputo la risposta, Weasley.

Strinsi gli occhi e cercai di ricordare. Non capivo perché ma tutto ciò che mi veniva in mente erano le Cioccorane. Stupido cervello. Scossi la testa – Io non…

- Non abbiamo bisogno di lei, lasciala perdere Nott – Malfoy fece per battere la bacchetta sulla campana, ma venne battuto sul tempo dai brasiliani.

- No!

Guilherme Luiz si alzò in piedi e ci lanciò un’occhiata divertita, prima di citare in perfetto ordine la risposta corretta. Strinsi i pugni, mentre Nott si voltava nuovamente a guardarmi.

- Ti rendi conto che abbiamo bisogno di qualcuno che sia alla nostra altezza?

- … fine della gara! L’Istituto delle Streghe di Salem si piazza primo con 8 punti, seguito dalla Accademia di Magia di Rio con 6 punti. Al terzo posto la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts con 4 punti, mentre al quarto posto, con 2 punti, troviamo la Scuola d’Arti Magiche di Oceania. Complimenti a tutti! Non dimenticate lo speciale Banchetto di stasera! – stava dicendo Longbottom, cercando di mantenere un tono di voce allegro e vivace, nonostante fosse più che evidente la sua rabbia. I nostri compagni iniziarono a lasciare la Sala Grande, le espressioni annoiate e deluse e le ragazze americane esultavano.

Al e Nott avevano ripreso a discutere animatamente, Samantha e Ann si erano voltate per andarsene, soffiando come gatte arrabbiate. Non potevo biasimarle.

Stando bene attenta a non farmi notare da nessuno, anche io mi voltai e me ne andai.

 

 

Lo so che non ci credete, che non ci speravate più... ma sì, ho appena pubblicato un nuovo capitolo! Sono felicissima di esserci riuscita, perché l'ispirazione era partita per le Bahamas e aveva deciso di non tornare!
In ogni caso, eccoci con la prima gara... nulla di esageratamente magico, come potete vedere, ma prometto che le cose si evolveranno presto! Il titolo del capitolo è il titolo di una canzone che mi piace molto dei Pencey Prep! :D

Bene, sono già a buon punto col prossimo capitolo... spero di postare molto presto!
Ciaooooo!

Lily_Luna
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lily_Luna