Tamburellando le dita sul tavolo, aspettavo che Kyal si degnasse di presentarsi al mio cospetto, cosa che era costretto a fare dato che ero il suo comandante.

Quella sottospecie di sanguisuga era uno dei Fae più disgustosi che esistessero ad Avalon, un'opportunista e un falso.

Gli interrogatori erano utili per una ragione: potevo avere un quadro generale di tutte le persone che avevano un movente, tuttavia dovevo fare una cernita di persone che avevano avuto a che fare con i maghi non potevo certo interrogare tutta la popolazione di Avalon. Ci avrei messo un mese.

No, dovevo assolutamente restringere il campo e sapevo già a chi chiedere.

Kyal è veramente un individuo increscioso ma al suo comandante non poteva mentire, aveva fatto un giuramento che intendevo fagli rispettare. Inoltre sapeva tutto di tutti, cosa utile nel suo lavoro di contrabbando a cui ero disposta a chiudere un occhio ma solo se mi dava ciò che volevo.

Non era un comportamento molto etico da parte mia ma io non ero più presente ad Avalon e sapevo che la visione dell'attuale Regina era molto accomodante sull'illegalità.

Sebbene mi piacesse l'idea di contraddirla non potevo mettere in mezzo alle mie guerre personali anche i maghi, loro dopotutto non c'entravano nulla.

Severus si stava agitando sulla sedia, probabilmente iniziava a sentire la tensione che saliva. Loro non erano al sicuro e lui lo sapeva bene.

-Calmati.- gli dissi, cercando di essere il più gentile possibile.

-Sono calmo.-

-Non mentirmi, sprechi solo il tempo. Ti stai agitando sulla sedia, continui a tormentarti il mantello e i tuoi occhi saettano in tutte le direzioni. Devi calmarti, altrimenti non ti prenderanno sul serio.-

Lui mi guardò sorpreso -Perché dovrebbero prendermi sul serio? Io non devo parlare.-

-Beh, io non ti impedirò certo di fare qualche domanda se vuoi.- risposi facendo spallucce.

Stava per rispondere quando la porta scricchiolò e un Fae totalmente purosangue fece il suo ingresso a testa alta e con un ghigno sgradevole sul viso ovale.

-Levati quel sorrisino dalla faccia e siediti.- dissi brutalmente alzandomi dalla mia sedia sghemba.

-Come desideri, cara.-

Accomodare era un verbo troppo elegante, lui si buttò letteralmente sulla sedia, stendendo le gambe sotto il tavolo e posando il braccio sullo schienale.

I capelli biondo cenere erano lunghi fino alle spalle e dritti come spaghetti, gli occhi marroni ti scrutavano in modo attento e la divisa che indossava fasciava i muscoli non molto sviluppati.

Il ghigno che deformava le labbra sottili scomparve immediatamente mentre sul mio si formò lo stesso ma molto più crudele. Era ora di chiuderla.

-Allora Kyal come stai?- chiesi con tranquillità, appoggiando I gomiti sul tavolo.

Lui mi guardò strabuzzando gli occhi -Come al solito, mio supremo Comandante.-

-E il tuo contrabbando? Immagino che di questi tempi sia più facile il commercio illegale.-

-Meglio di quando c'eri tu, sicuramente.- sbottò, sedendosi più composto.

-Non avevo dubbi. Sai perchè sei qui.-

-Si. Non ho ucciso io quegli insulsi maghetti. Ho un lavoro che si basa sulla fiducia e capita che anche loro talvolta comprino da me. Mi sarei inimicato una clientela particolarmente profiqua. Non avrei avuto nessun vantaggo dagli omicidi. Mi chiedo quanto vali come investigatore privato, in fondo ci saresti potuta arrivare benissimo da sola.-

-Oh, si Ma è più divertente in questo modo, non credi? Non ne sono così sicura, in fondo sei disgustato dalla magia e odi qualunque cosa che ci abbia a che fare. So anche che c'è qualcosa di molto importante che fa gola a molti...- la buttai lì con disinvoltura. Non avrebbe abboccato, era intelligente ma la pulce nell'orecchio almeno l'avevo messa.

E poi sapeva che era un sospettato.

-Non è niente che possa interessarti.-

-Questo lo farai decidere a me. Non vorrai metterti nei miei panni, spero.-

-Certo che no, non sono un'idiota. So perfettamente cosa mi faresti.- rispose con un lampo di consapevolezza negli occhi marrone scuro.

-Avanti allora. Chi ha avuto rapporti con I maghi?-

-Io, Mork, Tatiana e Siliar.-

-Bene, sei stato molto esaustivo. Parlami di te.- mi alzai andando ad appoggiarmi al tavolo in parte a lui ma girata in modo da guardarlo in viso. Volevo metterlo un po' in difficoltà e ci riuscii.

Si agitava leggermente sulla sedia e si passava la mano tra I capelli. Aveva paura di qualcosa anche se cercava disperatamente di nasconderlo.

-Non ho molto da dire. Ho incontrato qualche mago per vendergli delle armi fatate e un po' di Acqua Della Giovinezza, nulla di più.-

-Chi erano?- chiesi a bruciapelo, avvicinandomi ancora di più.

-Non so il nome...-

-Menti. Lo sai benissimo ma non vuoi dirmelo... perchè?-

-Non lo so davvero.-

-Oh, si che lo sai. Sbrigati, non vorrai farmi perdere la pazienza.- sussurrai maligna.

-Smettila di torturarmi in questo modo. Non li ho uccisi io.-

-E allora chi è stato? Chi stai cercando di proteggere?-

-Nessuno.- sospirò esasperato, mettendosi le mani tra I capelli.

-Dimmi chi erano.-

-NON ERANO LORO!- urlò alzandosi di scatto dalla sedia per poi risedersi in visibile difficoltà.

-Ci voleva tanto?- chiesi contenta, ritornando alla mia sedia mentre Severus mi guardava in modo crudo.

-Cosa mi hai fatto dire, essere insulso.-

-Mork ti aveva intimato di tenere la bocca chiusa, ma davanti al reale Comandante non puoi mentire, hai giurato. Sebbene tu sia un Fae altamente pietoso sei pur sempre ligio a quelle poche regole che la tua terra ti ha dato.- gli dissi, seria in volto.

-Ora mi ucciderà...-

-Non lo farà.-

-Non credo mi proteggerai tu.- ironizzò, passandosi una mano sul viso.

-Beh, semplicemente non può altrimenti verrebbe mandato al Campo Unanime instantaneamente su mio ordine.- spiegai accavallando le gambe.

Lui sospirò sollevato e io continuai con le domande -Non mi hai detto nulla di questo oggetto così interessante.-

-Perchè non ho intenzione di dirtelo. Tu piuttosto da quando ti porti dietro la merce avariata?- mi sfottè cercando di irritarmi.

Io chiusi gli occhi e dissi -Visto che ti piace tanto scherzare perchè non parliamo dell'effettiva merce avariata che vendi. Immagino che questo oggetto così misterioso lo abbia messo in circolazione proprio tu.-

Sgranò gli occhi, sbiancando all'improvviso. Si vedeva benissimo che fingeva. Questo presuntuoso mi credeva davvero una stupida.

-Come lo sai?-

-Non ci vuole molto. Penso anche che sia solo una cometa, una falsa pista. Sei un bugiardo di prima categoria ma sai perfettamente che puoi mentire ad un tuo superiore solo nel caso che lui stesso esponga dei fatti sbagliati. -

-E brava la nostra Sel. Ci sai fare vedo. Bene, non l'ho messo in circolazione io ma so chi è stato.- rise in modo agghiacciante.

-Illuminami allora.-

-E' stato Jens.-

Accusai il colpo cercando di essere il più imperscrutabile possibile e ce la feci, la faccia delusa di Kyal mi fece pensare a un piccolo cadavere Fae.

Sarebbe stato un buon contrabbandiero se non lo avessi ucciso prima, s'intende.

NOTA: Salveeeeee!

Come state? Io sono davvero molto incasinata, mi rendo conto di seguire davvero troppe cose.
Coooomunque eccoci arrivati ai mitici interrogatori della nostra Sel, chissà cosa scoprirà?

Ci stiamo avvicinando alla fine della storia, manca davvero molto poco... ora come ora sto giusto scrivendo il capitolo finale.
Avevo una mezza idea di fare una seconda serie, dove portavo avanti la vicenda magari calcando un pò di più sulla parte Fantasy della storia ma non so ancora se buttarmici... 
Vedremo, se avete qualche idea fatemelo sapere!

Spero che questo capitolo vi soddisfi, ci sentiamo al prossimo!