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Autore: NinaS24    17/12/2015    1 recensioni
|| 3 song-fic che hanno in comune la morte dei tre personaggi della saga || Riferimenti Everlack/ Everthone ||
La morte arriva per tutti, anche per le tre persone più famose di Panem. Ma come reagiranno gli altri quando la Signora con la falce arriverà? Riusciranno a mettere da parte orgoglio e antipatie? Ho provato a descrivervi l'ultimo giorno di vita di ognuno dei tre protagonisti.
Enjoy!!
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Last Day Of Gale Hawthorne
 
Ambientato 5 anni dopo l’epilogo di Mockingjay. Gale vive al Distretto 2
Come soldato. Lui e Katniss non si sono più rivisti da quel lontano addio.
Ma un giorno Gale viene colpito da una bomba.
I medici non possono fare niente.
Gale è destinato a morire.
Sembra quasi un paradosso, ma Katniss non può
Fare a meno di partire, per dare un ultimo saluto a quello che un tempo era stato
Il suo migliore amico.

 
Pov Katniss
 
Your fingertips across my skin
the palm trees swaying in the wind
images
You sang me Spanish lullabies
the sweetest sadness in your eyes
 
“Breaking-news: edizione straordinaria del telegiornale. Interrompiamo la programmazione a causa di un ordigno esplosivo nella sede militare del Distretto 2. Il dispositivo, costruito con una tecnologia avanzata, è scoppiato circa mezz’ora fa, causando il caos nel distretto. I soccorsi, intervenuti tempestivamente, stanno ancora cercando di recuperare le persone rimaste intrappolate nelle macerie. Per ora si possono contare cinque morti e numerosi feriti, ma le ricerche sono ancora in atto. Tra la lista delle persone che erano nel capanno al momento dell’esplosione, figura Gale Hawthorne, conosciuto da tutto Panem per la sua partecipazione attiva alla Rivoluzione. Di lui, come degli altri, non si sa ancora niente.”
-Peeta. Peeta. Corri- non poteva essere vero. Non stava succedendo veramente. Sentivo già le lacrime che mi pungevano gli occhi. Mi aggrappai al bordo del divano, cercando un qualunque sostegno che non mi facesse cadere.
-Katniss! Stai male? – Peeta corse verso di me, prendendomi per il braccio ed accompagnandomi sul divano. I miei occhi non lo videro nemmeno. Non si staccavano dalla televisione
Sullo schermo la giornalista stava ancora parlando, ma non la sentivo più. Anche mio marito continuava a chiedermi cosa ci fosse di così terribile, fino a quando non riuscii ad indicargli la televisione. Le immagini del notiziario erano cambiate, ora stavano facendo vedere il capannone dell’esplosione. Parecchi uomini correvano da destra a sinistra, cercando di spostare le macerie che si potevano spostare.
“Ecco delle nuove notizie. Pare che Hawthorne sia vivo, insieme al collega che era di guardia insieme a lui. Gli uomini della sicurezza li stanno per tirare fuori.”
Un sospiro di sollievo. Gale era vivo. Strinsi più che potei la mano di Peeta mentre aspettavo che il volto del mio ex migliore amico spuntasse sullo schermo.
Finalmente, dopo interminabili minuti, un corpo venne estratto da un buco. Era ricoperto di sangue e aveva il viso sofferente. Non poteva essere Gale. Non si muoveva.
“Ed ecco che Gale Hawthorne è stato portato in salvo dagli uomini della squadra speciale. A primo impatto riporta gravi lesioni su tutto il corpo e sembra incosciente, ma speriamo tutti che possa sopravvivere. Ancora da accertarsi le cause dell’esplosione. Rimanete sintonizzati per ulteriori informazioni.”
Era tutto un incubo. Gale non poteva essere ridotto in quello stato. Lui era quello che mi proteggeva sempre, quello che mi tranquillizzava quando facevo degli incubi su mio padre. Lui era quello che avevo abbandonato a se stesso dopo la morte di mia sorella. Gale era stato il primo ragazzo a toccarmi ed io ero stata la prima che aveva amato. Forse l’unica. Sicuramente ero stata l’unica a spezzargli il cuore.
-Katniss.. Katniss, ce la farà, ok? Gale è un ragazzo forte. Ce la farà – Peeta mi girò a forza verso di lui, prendendomi il viso tra le mani. Annuii, anche se poco convinta.
-Devo andare da lui. Non può morire senza il mio perdono. Non.. non posso avere questo peso sulla coscienza. –
-Ti accompagno … Partiremo con il primo treno disponibile. Controllo gli orari – mio marito si alzò di colpo, mettendosi immediatamente in moto. Gli era stato subito chiaro che io non sarei stata in grado di fare nulla.
-Peeta? – lo chiamai, prima che si dissolvesse a risolvere tutti i miei guai –Ti amo-
Mi sorrise – Ti amo anche io-
Lentamente, mi alzai , andando verso la camera. Aprii il primo cassetto del comodino, tirando fuori il medaglione che Peeta mi aveva dato durante l’Edizione della Memoria. Tra mia madre e Prim, c’era la foto di Gale. Aveva l’espressione fiera in quella foto, ma i suoi occhi quando mi guardavano non erano così. Con me quegli occhi grigi erano pieni di dolcezza. Era uno sguardo che riservava solo a me e ne ero gelosissima.
Era stato la mia ancora di salvezza da quando era morto mio padre e stava per morire.
Peeta interruppe i miei pensieri – Si parte tra mezz’ora-
 
I never want to see you unhappy
I thought you’d want the same for me
 
Il viaggio in treno fu qualcosa di angoscioso. Ero nervosa, nervosa per l’idea di rivedere Gale, nervosa per il fatto che non sapevo come avrebbe reagito alla mia visita. Sempre che avesse modo di farlo. Peeta non lasciò la mia mano nemmeno una volta e gliene fui grata. Non parlammo molto. Mi sentivo in colpa perché stavo andando da lui solo perché stava male. Gale me lo aveva detto una volta: stare male era l’unico modo per far si che gli prestassi attenzione. Mi venne da prendermi a schiaffi da sola. Come potevo essere così egoista senza nemmeno accorgermene?! Non avevo mai avuto intenzione di ferirlo eppure lo avevo fatto migliaia di volte: la mia storia con Peeta alla prima edizione degli Hunger Games, i miei continui baci illusori, nonostante io non provassi i suoi stessi sentimenti, il mio rifiuto a scappare con lui prima che tutto l’incubo iniziasse. Mi resi conto di poter andare avanti all’infinito con quella lista. Lui invece con me non l’aveva mai fatto. Aveva dato qualunque cosa pur di proteggere me e la mia famiglia. Quelle stupide bombe non erano nemmeno colpa sua. Forse erano state progettate da lui, ma non sapeva che la Coin le avrebbe usate in quel modo. Me l’ero presa con lui perché era l’unica persona su cui potevo riversare la mia rabbia. E lo avevo perso.
 
Goodbye, my almost lover
goodbye, my hopeless dream
I’m trying not to think about you
can’t you just let me be?
 
-Katniss.. siamo arrivati – Peeta mi scosse leggermente per farmi svegliare. Guardai fuori dal finestrino di fianco a me, vedendo paesaggi che avevo visto durante il Tour della Vittoria. C’era qualche palazzo in più e una grande struttura bianca che doveva essere l’ospedale. Mi venne un brivido pensando che era proprio li che ero diretta. Scendemmo dal treno sentendo tutti gli occhi puntati addosso. Una telecamera ci riconobbe e si avvicinò, ma Peeta li mandò via in un modo brusco che non era per niente da lui. Lo ringraziai con lo sguardo e ci dirigemmo verso l’ospedale. C’era un grande via vai di gente e mi ci vollero cinque minuti per riuscire a fermare un’infermiera a cui chiedere indicazioni.
-Sto cercando Gale Hawthorne. Sono .. –
-Katniss Everdeen. Ma certo. Mi dispiace doverle dire che il suo amico non sopravvivrà altre 24 ore. Si sbrighi. Le ferite erano troppo estese – mi interruppe la donna, guardandomi con occhi tristi –Stanza 412-
Peeta la ringraziò al mio posto e mi condusse verso la stanza che ci era stata indicata. La camera era asettica, totalmente bianca. Gale era da solo, sdraiato su un letto con gli occhi chiusi. Temetti di essere arrivata troppo tardi.
-Ti aspetto fuori- Peeta mi diede un bacio sui capelli e si allontanò per il corridoio. Mi avvicinai al letto, sedendomi sulla sedia di fianco ad esso.
-Gale? Mi senti? – mi sporsi verso di lui, passandogli la mano nei capelli sporchi di terra e sangue. Non mi rispose. Sospirai, avvicinando la sedia al bordo del letto e giochicchiando nervosamente con i miei lunghi capelli che dalla fretta avevo lasciato sciolti sulle spalle. Mi ritrovai a non sapere cosa dire, a come impostare il discorso. Avrei voluto dirgli tutto in fretta, per far si che non morisse con la consapevolezza del mio odio verso di lui.
Non volevo lasciarlo andare. Lui stesso, seppure inconsapevolmente, non mi lasciava andare. Mi sentivo legata a lui in un modo che mai avrei voluto esistesse. Gale era il mio quasi amore, era il mio “forse”. L’uomo che se ne stava sdraiato davanti a me era la mia imperfetta anima gemella e non riuscivo a staccarmi da lui.
So long, my luckless romance 
My back is turned on you 
I should've known you'd bring me heartache 
Almost lovers always do 
 
-Ti ho allontanato da me per 5 anni, senza mai smettere di volerti bene, senza mai smettere di tenerci. Ti ho voltato le spalle dopo la morte di mia sorella perché mi avevi fatto stare male. Quelle bombe, quelle stupide bombe cadute dal cielo che avevano ucciso migliaia di innocenti, erano probabilmente una tua idea . Nessuno ha mai accertato la cosa, ma la logica è quella. In quell’esplosione sono rimasta ferita anche io e tu, Gale,  non sei venuto nemmeno una volta in ospedale da me. Ti ho rivisto poco prima dell’uccisione della Coin e ti ho detto addio perché la mia fiducia era stata tradita. Perché sono sempre le persone a cui teniamo che ci distruggono.
O almeno questo era ciò che pensavo in quel momento, Gale. Ho sbagliato. Ho sbagliato tutto. Forse saremmo dovuti fuggire alla prima mietitura. Forse adesso saremmo insieme, io e te, da qualche parte. La mia vita sarebbe diversa, non ci sarebbe Peeta e ci saresti tu. Saresti stato felice, non avresti dovuto sopportare tutte le mie ferite. Il nostro quasi amore non conoscerebbe la parola “quasi”. Sarebbe un amore e basta. Un amore puro, come lo era la nostra amicizia. Mi dispiace di averti mandato via, ma ero arrabbiata. Avresti dovuto insistere Gale, insistere come hai sempre fatto. Ma mi hai lasciato andare perché io ero veleno per te. Hai fatto bene. Non avrei mai potuto darti l’amore che tu provavi per me. I nostri caratteri sono incompatibili. Siamo imperfette anime gemelle, destinate a fallire. – le lacrime avevano iniziato a scendere dalla seconda parola del mio stupido monologo. Il corpo di Gale era ancora caldo e lo sentivo respirare, seppur debolmente. Il colore abbandonava sempre di più il suo viso, segno che non sarebbe vissuto ancora a lungo. Era tutto così ingiusto.
 
so you’re gone and I’m haunted
and I bet you are just fine

Mi alzai, iniziando a camminare su e giù per la stanza, pregando che si svegliasse almeno un’ultima volta. Gli presi il viso tra le mani, accarezzando le sue guance pallide e ruvide a causa della leggera barba che si era fatto crescere. –Ti prego Gale, apri gli occhi. Sono Katniss. Sono qui. Svegliati-
Ma Gale non si svegliava. Pochi minuti dopo, la macchina a cui era attaccato lanciò un lungo segnale sonoro, mentre il battito del mio migliore amico si fermava per sempre. I dottori entrarono correndo, facendomi spostare di lato per cercare di salvarlo. Sapevo sarebbe stato inutile. Peeta mi guardava dalla soglia della porta, gli occhi spaventati di chi non sa cosa fare. Mi abbracciò, lasciandomi piangere.
 
“Ciao Gale.
Sembra stupido scrivere una lettera ad una persona che non c’è più, ma volevo farlo. Da quando te ne sei andato non faccio altro che pensare al fatto che non sei mai venuto a conoscenza del mio perdono. Ci ho provato a dirtelo, ma come al solito il mio tempismo ha fatto schifo. So che tu ora stai bene. Sei con tuo papà, che di sicuro sarà amico anche del mio perché sono loro ad averci fatto incontrare. Salutameli tanto. Gioca con Prim, anche se è grande e di sicuro si sarà affezionata a Rue. Mi mancate tutti. Aspettatemi.
Katniss”
 
Rilessi la breve lettera e corsi nel bosco, nel punto in cui io e Gale eravamo soliti incontrarci quando andavamo a caccia. Strappai il foglio il piccoli pezzi e li lanciai nel vento – Addio Gale – sussurrai. 
 
Nota dell'autrice: mi piange il cuore non aver fatto svegliare Gale, ma ho voluto farmi del male da sola e.e 
Niente, spero che questo secondo capitolo vi piaccia e ci vediamo con l'ultimo, la morte di Peeta. 
La canzone presente nel testo è "Almost Lover" - A Fine Frenzy ( https://www.youtube.com/watch?v=EDEEzS7OV2k ) 
Se vi va, lasciatemi una recensione con la vostra opinione! Un bacio!
  
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