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Autore: Carmenkodocha400    21/12/2015    1 recensioni
Sana Kurata è appena tornata nella sua terra Natale, il Giappone, da Los Angeles, ma ad accoglierla non c'è il ragazzo di cui è follemente innamorata, Akito Hayama. La loro relazione era stata interrotta quattro anni prima per evitare di apparire insieme sui giornali, dato il lavoro nel mondo dello spettacolo di Sana. Nonostante tutto, i due ragazzi cominciano ad essere molto intimi tra di loro e sembra andare tutto bene, quando delle fotografie...
Una storia romantica e introspettiva che porta Sana e Akito davanti a scelte, che porta loro problemi, che li porta a trovare delle soluzioni. Cosa succederà se il loro amore verrà mostrato al mondo intero?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se non ho aggiornato prima, ma tra studio e preparativi alle vacanze natalizie, non he ho avuto il tempo, inoltre temo che la storia stia diventato troppo noiosa, è solo che in questo periodo sono a corto di idee, è solo che quando ho inventato la storia non avevo l’inizio (perdonatemi!!) .In ogni caso buona lettura, e spero che mi perdoniate per la mia lentezza nell’aggiornare!!

Capitolo 3: Discussione dietro le quinte
Akito si buttò sul suo letto, incazzato come un leone: vedere Sana lo aveva fatto arrabbiare davvero! Cominciò a fissare il soffitto, era disgustato quasi da tutto, gli sembrava che la vita non avesse più un senso.
’’Vivere? Non ha più un senso per me!’’
esclamò tra sé continuando a fissare il soffitto con insistenza. La sua vita era cambiata praticamente del tutto da quando Sana era andata via. Posò lo sguardo sul comodino, e in uno scatto di rabbia buttò tutto all’aria ciò che c’era sopra.
Il display del cellulare si ruppe, e Akito guardò con disgusto l’oggetto con cui avrebbe potuto chiamare Sana in questi anni. Ora non c’era nessun altro se non Sana nei suoi pensieri. Dall’altra parte della città, una piccola ragazza era immersa nei suoi pensieri proprio come Akito. Sana rimase a fissare la finestra a lungo, a pensare a ciò che gli aveva detto Akito: perché il padre era morto? Era l’unico pensiero che affliggeva la mente e soprattutto il cuore di Hayama? Lo sguardo le cadde sull’orologio a forma di orsacchiotto sul suo polso, e quando videro che ore erano chiamò a gran voce:
- Rei, sbrighiamoci, altrimenti faccio tardi agli studi televisivi!!!-
Intanto Akito era affamato di ricordi, e decise di andare in un posto dove andava spesso a trovare una ragazza dai capelli rossi quattro anni prima. Sana arrivò veramente in ritardo agli studi televisivi.
-Sbrigati, avremmo potuto sostituirti con Rina-chan!- le urlarono
-Arrivo!- esclamò Sana, mentre Rei ringhiava:- Rina-chan no!-
Sana si sedette per farsi truccare, e mentre le buttavano cipria e cipria su quelle guance già perfette, non notò affatto la presenza di qualcuno dietro le quinte. –Sana-chan, vestiti che è già tardi!- la intimò la truccatrice, e Sana corse nel camerino per indossare il vestito per la prova del nuovo film a cui doveva partecipare. Mentre si spogliava, sentì un fruscio e un sospiro.
–Eh…Naozumi-kun, sei tu?- chiese Sana.
Credette che forse aveva sbagliato e si tolse anche la gonna per infilarsi il vestito, quando sentì dei passi.
 –Mah…chissà chi è!- esclamò tra sé, quando la porta del camerino si aprì e…
-Hayama!!!- urlò lei indignata.
Akito rimase di stucco nel vederla seminuda, e il piko che lo colpì lo distolse dalla visione.
-Sono passati quattro anni e sei rimasto il solito pervertito!- disse Sana raccogliendo velocemente qualsiasi cosa che si trovava ai suoi piedi per coprirsi.
-E tu invece sei sempre rimasta la solita violenta!- rispose piccato Akito, massaggiandosi la parte dolorante sulla testa.
-Io violenta?! Al massimo sei tu il violento, se non ci fosse stato il piko…non oso immaginare cosa mi avresti fatto!-  esclamò Sana sul punto di esplodere.
-Per tua informazione, questo è quello che TU pensi di me-
-E’ la pura e sacrosanta verità!- sospirò Sana, ansimando: trattenere la tentazione di lasciarsi andare era difficilissimo!
Dopo un paio di sospiri, riprese parola:
- Vorrei sapere una cosa, Hayama: perché quando sono tornata non ti sei fatto vivo?-
La sua voce era rotta dall’emozione.
-Che cavolo di domande fai, Kurata?- disse lui, evitando di aprire l’argomento.
-Rispondi- ordinò, ma Akito non era certo quel tipo da ubbidire subito a una persona che gli ordinava qualcosa, anzi, odiava quando qualcuno gli faceva richieste con prepotenza.
Squadrò da capo a piedi la ragazza che aveva amato davvero nella sua vita, e con aria scettica disse:
-Sei disgustosa, Kurata-
Sana rimase di stucco, ma cercò di non dare a vedere la sua impressione. –Come, scusa?-
-Pulisciti le orecchie. Te lo ripeto: sei disgustosa.- si avvicinò a lei con aria prepotente, e alzando il mento disse:-Mi fai schifo-
-Cosa ti ho fatto di male per farti così schifo?- disse Sana, cercando di sembrare il meno turbata possibile dalle parole del biondino.
-Te ne sei andata- rispose lui –e questo è già un motivo sufficiente per dirti che mi disgusti-
Sana esplose:
-Questo l’avevamo deciso insieme, ricordatelo!!-
-Sì, ma avremmo potuto incontrarci come amici, invece sei sempre stata lontana!!- la incolpò Akito
-Io ho sofferto a stare lontana da te!!-
-Beh, se per questo non sei stata l’unica!- disse per tutta risposta Akito
-Credi di essere l’unica al mondo ad aver sofferto? Non hai mai pensato a me?!-
-Ti ho pensato ogni santo giorno, e quando volevo incontrarti quella maledetta sera, tu non c’eri!- lo incolpò a sua volta Sana –Credi che tu non mi abbia fatto soffrire con la tua assenza?!-
-Ti aspettavi che ti avrei accolta a braccia aperte dopo avermi rimasto solo come un cane qui?!-
-Anche io sono stata senza di te a Los Angeles!!-
-Certo, con un lavoro del cavolo e un attore damerino che ti sbavava dietro! Bella la vita agiata, eh Kurata?!- ironizzò lui –E mentre eri lì a scattare fotografie con quel damerino con i capelli d’argento io ero rimasto qui senza un padre e senza di te!-
-Non offendere Naozumi-kun!- rispose Sana
-Ah, giusto, perché lui ha fatto di tutto per te!- aggiunse Akito –Ti ha portato a spasso a scattare fotografie e quindi lui si merita di tutto, io invece sono una pagina voltata, giustamente!-
-Naozumi-kun è un amico, ma non occuperà mai il posto che occupi tu nella mia vita!- disse Sana
-Non sparare cazzate, Kurata- si avvicinò a lei –Non ti saresti allontanata se mi avresti amato!!-
-Dubiti dei miei sentimenti?!- esclamò Sana, che stava già perdendo la pazienza.
-Non dubito- negò lui –Sono sicuro al cento per cento che la bella vita che fai ti ha fatto montare la testa- detto questo, si sedette su una poltrona e si mise le mani fra i capelli –I-io…avrei voluto averti vicina- riprese a parlare –Quando te ne sei andata, credevo di riuscire a superare tutto, ma poi mio padre è morto e…-  sospirò –Insomma, Natsumi se n’è andata con il suo ragazzo chissà dove e io sono rimasto da solo in Giappone come un’eremita-
-Un tempo stare solo non ti faceva male…-disse Sana, che provava profonda tenerezza per quel ragazzo.
-E poi sei arrivata tu e mi hai incasinato la vita- assunse un’aria pensierosa –Stare solo per me è adesso la tortura più atroce che mi potrebbero fare-
Gli occhi di Sana si riempirono di lacrime,–Mi dispiace…- si morse un labbro –davvero- la sua voce era rotta dal pianto. –perdonami-
Si avvicinò a lui. Le lacrime ormai avevano inondato il viso di Sana. Akito si alzò, e dato che non riusciva a rimanere con le mani in mano quando Sana piangeva, assunse un’espressione dolce. Sana tese le mani, e Akito non fece altro che accoglierla tra le sue braccia.
Sana venne inondata da un profumo bellissimo, pazzesco, quasi soprannaturale.
Il profumo che non sentiva da quattro anni.
Il profumo che da tempo caratterizzava Hayama, come i suoi occhi ambrati e il suo sguardo glaciale che sapeva assumere in diverse situazioni.
-Stringimi forte- disse Sana.
’’Oh, Hayama, quanto vorrei non staccarmi mai dalle tue braccia, rimanere sempre con te qui, a stare con te e sentire il tuo profumo, per sempre’’ pensò Sana ’’Quanto vorrei che non esistessero altre persone al mondo’’


-Sana-chan, ma dov’eri finita?- chiese Rei a Sana –ti stavamo cercando dappertutto!-
-Sono qui, Rei- rispose
-Ehm… sì, lo vedo, però hai perso le prove e il regista sembra molto arrabbiato…-
-Non importa, posso anche non partecipare- sorrise Sana
-Cosa?! Ma che dici?! E’ importantissimo per te!!-
’’Mai quanto Hayama’’ pensò Sana, ma ovviamente non lo disse ad alta voce.
-Comunque faresti meglio ad impegnarti, altrimenti vieni sostituita con Rina-chan, eh…- Rei interruppe i suoi pensieri –Sai quanto non la sopporto!-
Sana rise. Dentro di sé si sentiva felice. Aveva la sensazione che quella felicità fosse indissolubile, che nessuno potesse sconfiggerla, solamente offuscarla.
L’amore che provava per Hayama era infinito, e sentiva di essere ricambiata. Era ancora stordita dallo sguardo e dal profumo di quel benedetto ragazzo che occupava i suoi pensieri.
Aveva la testa sconvolta di pensieri.
’’Hayama…adesso possiamo stare insieme?...’’ si domandò.


A casa si sedette vicino a sua madre, ascoltando la parte che doveva interpretare.
-E’ una parte molto piccola- spiegò Rei
-Come? Mi avevi detto che era importantissima!- esclamò indignata Sana
-Cosa? Eh,.. era una una scusa… per farti partecipare nel film…- si giustificò Rei.
-La protagonista sarà….COOSA? RINA-CHAN?!!!- Rei era indignato.
Sana rise. –Vi dò la buonanotte, vado a dormire!!- esclamò.
-Buonanotte!-
Sana si infilò la camicia da notte. ’’Non so proprio che aspettarmi nella giornata di domani!’’ pensò ’’In ogni caso…Buonanotte a me!’’





Mi scuso per il capitolo breve! <3

 
   
 
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