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Autore: vitto00    25/12/2015    1 recensioni
Niente è facile, ma nulla è impossibile.
Perché però qualche volta nella nostra vita commettiamo degli sbagli che sembrano difficili da rimediare?
Recitare nei panni di un personaggio è facile, ma la situazione si complica quando si inizia a provare i sentimenti che si dovrebbe far solo finta di provare e la cosa diventa quasi irrealizzabile quando ci sono di mezzo un matrimonio e un figlio:una famiglia. Jennifer e Colin ormai si conoscono da più di due anni e tra loro c'è da subito stato un bellissimo rapporto d'amicizia, ma forse qualcosa sta per cambiare oppure le loro vite sono già cambiate dal momento che si sono presentati e il loro passato era solamente uno dei tanti ostacoli che il destino li ha posto sulla strada e che insieme dovranno superare.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: colin o'donoghue, Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla
Note: Cross-over, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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CAPITOLO 4

JENNIFER POV.

“Wow!” esclamò Lana sorpresa.
“Anche te… siete tutti fissati con sto’ wow eh!” dissi serrando gli occhi.
“Perché? Chi altro te lo avrebbe detto?”disse con aria maliziosa.
“Lasciamo perdere va…” risposi.
“Buonasera belle signore!” salutò Colin arrivando da dietro.
“Ah, ecco chi te l’ha detto…” disse Lana indicandolo.
“Cosa?”chiese Colin.
“Niente.”sbuffai.
“Josh c’è?” chiese poi.
“Sì sì, è andato a prendere da bere. Non preoccuparti non sei l’unico uomo.”lo rassicurò Ginnifer.
“Perfetto, vuoi qualcosa da bere Jen?” chiese prima di andare al bancone.
“Uhm, sì. Una vodka lemon, grazie.” Risposi.
“Hai capito la signorina.” Ridacchiano Lana e Ginnifer.
“Vi spiace se bevo?” chiesi.
“No no, anzi!” mi urlò Ginnifer prima di trascinarmi a ballare.
Diciamolo, mi piaceva un sacco ballare, però in pubblico non mi era mai piaciuto più di tanto.
“Mmm, dobbiamo per forza?” chiesi.
“Ovvio.” Rispose sicura Lana.
Okay, se cinque anni fa mi avessero detto che sarei diventata loro amiche non ci avrei mai creduto perché siamo troppo diverse, eppure insieme ci completiamo.
Dopo un paio di minuti mi lasciai andare e iniziai a sentire il ritmo dettato dalla musica.
“Ehi, ecco qui.” Disse Colin porgendomi il bicchiere.
“Oh, grazie. Come hai fatto a trovarmi tra tutta questa gente?” chiesi assaggiando un sorso della bevanda.
“Ti trovo sempre, Jennifer.” Soffiò sui miei capelli.
Sorrisi e me ne andai buttando giù tutto il bicchiere facendo bruciare la mia gola per via dell’alcool.
Dopo qualche canzone mi andai a sedere ad uno dei tavoli mentre Ginnifer e Lana continuavano a ballare e Colin insieme a Josh parlavano da qualche parte della sala.
“Ehi.”disse qualcuno al mio orecchio facendomi sobbalzare.
“Ci conosciamo?”chiesi inarcando il sopracciglio.
“No, non credo. In ogni caso ho bevuto un po’ troppo per riconoscerti se ci siamo già visti da qualche parte. Piacere, Daniel.” Disse porgendomi la mano che dopo qualche secondo strinsi più per cortesia che per piacere.
“Jennifer M… Miller.”mentì per far sì che non mi riconoscesse per via del nome.
“Bel nome, Jennifer…” affermò sorridendo.
“Già.”risposi senza interesse.
“Vieni a ballare?”chiese poi.
“Ho già ballato troppo, per cui no.”sospirai.
“Non essere timida, ti ho visto prima. Ti muovi bene.”disse con aria maliziosa.
Lo guardai male, ma questo non lo intimidì… anzi, servì solo a incuriosirlo di più.
“Bene, ho capito. Per stasera ti lascio stare, ma sta certa che ti cercherò, Jennifer.” E così dicendo scarabocchiò qualcosa su un foglietto e alzandosi me lo mise proprio nella scollatura del vestito, non feci in tempo a protestare che se n’era già andato.
Okay, menomale che avevo dato un nome falso. Non lo avrei cercato mai e poi mai nonostante fosse un bel ragazzo. Era biondo con gli occhi azzurri, il classico principe delle fiabe.
“Jen, balla insieme a noi l’ultima canzone. Poi ce ne andiamo, promesso.” Disse Ginnifer.
Annuì e la seguì. Un’oretta più tardi uscimmo dal locale dove io salì in macchina con Colin e Ginnifer insieme a Lana e Josh.
“Allora, com’è andata?” chiese Colin con un sorrisetto strano.
“Bene, come sarebbe dovuta andare scusa?” chiesi borbottando.
“Chi era quel ragazzo biondo che hai cacciato?” mi chiese dopo un po’.
“Ma come… Hai gli occhi dappertutto!” esclamai.
“Te l’ho detto che ti avrei controllata, su… chi è?”chiese.
“Un tipo, si chiama Daniel, credo. Come vedi però l’ho liquidato alla svelta!”risposi.
“Se lo dici te…”disse.
“Certo che lo dico, mi sono anche presentata con un nome falso. Era ubriaco!” dissi spazientita.
“Va bene, va bene. Siamo arrivati.” Disse.
“Grazie del passaggio.”dissi scendendo dalla macchina.
“Jennifer, aspetta. Ti è caduto questo, be’ da lì.” Disse indicando il mio seno.
“Oddio, dammi va..”dissi arrossendo.
“E’ di quel tipo vero?”chiese curioso.
“Forse, ci vediamo. Notte.” Dissi scappando nell’atrio del palazzo.
Quando salì in ascensore tirai un sospiro di sollievo, che figuraccia! Va be’ che era solo Colin, ma pensavo di averlo perso ballando e non di averlo ancora con me soprattutto non ancora lì.
Mi struccai e mi accasciai sul letto e ancora con i vestiti sprofondai nel sonno. Era da troppo tempo che non facevo così tardi la sera, cioè, andavo spesso a dormire verso le tre o quattro, ma dopo essere stata fuori era diverso. Ero molto più stanca e infatti la mattina seguente quando la sveglia suonò alle undici mi pentì quasi di aver seguito le idee pazze delle mie amiche. Abbandonai le mie calde coperte e mi trascinai in bagno, cavolo, avevo il vestito spiegazzato e i capelli per aria.
Mi svestì e entrai nella doccia, dovevo assolutamente presentarmi sul set senza avere segni del fatto che non ero più abituata ad uscire. Per fortuna oggi avevo le riprese solo nel pomeriggio perché se no sarebbe stato un bel guaio. Uscita dalla doccia mi vestì con dei jeans e una felpa, asciugai i capelli e li piastrai. Quando mi osservai dopo essermi truccata un po’ più del solito allo specchio notai che era incredibilmente a posto. Niente capelli sparati di qua e di la, niente occhiaie, niente di niente se non un leggero mal di testa.
Per la prima volta mi sentivo come se tutto stesse andando per il meglio, o quasi. Mi squillò il cellulare, era Lana.
“Jennifer, che diavolo hai combinato?” disse in tono spazientito dall’altro capo del telefono.
“Non lo so… dimmelo tu…” dissi sconcertata.
“C’è qua un ragazzo che chiede di vederti e non se ne vuole andare. Insiste, chi è? Lo conosci davvero?” mi chiese.
“Non ne ho idea, sarà uno dei soliti fan scatenati!” ipotizzai.
“No, dice che vi conoscete. Non sarà mica un tuo ex..?” disse.
“Figurati, nessun mio ex è così pazzo da venire a disturbarmi al lavoro anche perché non mi sento più con nessuno di loro.” Sbottai.
“Ok, okay. Ti conviene venire qua al più presto, altrimenti sto tipo farà un casino.” Rispose.
“Va bene, il tempo di arrivare.” E misi giù.
Chi è che mi aveva rovinato la mia così bella giornata?
Non avevo la minima voglia di andare prima a lavoro, ma giusto per sistemare per bene questo “famoso” ragazzo l’avrei fatto. Cercai di fare più in fretta possibile.
“Eccoti, vedi. Il ragazzo è quello.” Disse Lana indicando con la mano Daniel.
“Oh mio Dio, cazzo no! Mandalo via, ti prego!” implorai.
“Quindi lo conosci! Chi è?” mi chiese puntandomi un dito contro.
“E’ uno tutto matto, so che si chiama Daniel e deve aver scoperto che ieri sera l’ho ingannato. Il punto è che è un ubriacone, mi ha anche ficcato il suo numero di telefono nel vestito!” puntualizzai.
“Ah, ma guarda un po’ te. Già alla prima uscita fai colpo su qualcuno. Daniel, ecco Jennifer!” urlò al biondino davanti a noi.
“Cosa hai fatto?!” chiesi sottovoce arrabbiata.
“Oh, niente. Mi ringrazierai.” Disse prima di scomparire.
Mi stava venendo incontro, aveva un faccia strana: non era né arrabbiato né felice.
“Perché non mi hai detto chi fossi davvero ieri sera?” esclamò.
“Ciao eh, comunque non te l’ho detto perché non mi andava di uscire con qualcuno solo perchè è avido di soldi e di fama…” affermai.
“Oh, quindi io sarei questo?” chiese accigliato,
“Bene, mi spiace che tu la pensi così. Non ti avrei nemmeno sfiorata se l’avessi saputo, è che sembravi un’altra… ma fa niente, scusami ancora, non sarei dovuto venire qui.” Dichiarò voltandosi e uscendo dall’area riservata alle riprese.
“Aspetta!” urlai facendolo voltare.
“Voglio conoscerti meglio, mi spiace averti mentito.” Aggiunsi.
“O-Okay, ti passo a prendere stasera?” chiese sorridendo.
“Sì, ti scrivo l’indirizzo più tardi.” Risposi.
“Sicura? Non è che poi mi dai buca?” chiese preoccupato.
“No, davvero. Voglio saperne di più su di te, Daniel.” Lo rassicurai.
Sorrise ancora e lasciò il set. Non sapevo il perché, ma mi aveva suscitato sicurezza e in qualche modo io mi fidavo di quello che aveva detto.
“Ho vinto la scommessa, Jennifer. Per stasera passi, ma da domani voglio qualcosa di buona per cena.” Disse ridacchiando Colin spuntando dal nulla.
“Cretino!” dissi facendogli la linguaccia.
TO BE CONTINUE
Spero vi piaccia, vi auguro un buon Natale e buone feste!
Spero le passiate con la vostra famiglia in allegria, a presto :)
   
 
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