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Autore: sihu    09/03/2009    9 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 36
SCOPPIA IL PUTIFERIO

Lily sedeva al solito banco insieme a Hermione e Alice ma continuava a guardarsi nervosamente intorno. Stev e Ron avevano raccontato alle ragazze quello che era successo quella mattina. Lily sperava con tutte le sue forze che Sirius e James riuscissero a fare ragionare Remus. Il ragazzo sapeva essere proprio un testone a volte. Hermione teneva la testa china sui libri, tormentata dai sensi di colpa. Possibile che fosse tutta colpa della gelosia che provava per lei?
D’un tratto la porta si aprì e i ragazzi si voltarono di scatto, speranzosi di vedere entrare i malandrini. Le loro speranze si infransero quando Ginny entrò di corsa in classe e prese posto vicino alle ragazze. Ginny fissò gli amici, cercando di individuare quale fosse il problema. Lily sospirò e poi gli comunicò tutte le novità.
“Tutto a posto con Teddy?” chiese Lily sorridendo. Cercando di scacciare dalla sua mente l’immagine di Remus che lasciava la scuola. Sarebbe stato un duro colpo per Sirius e James, forse troppo duro.
“Si, l’ho appena lasciato in infermeria.” rispose Ginny prendendo fiato. Se ci fossero stati anche i ragazzi forse la conversazione sarebbe andata avanti ma nessuno dei presenti aveva voglia di parlare. Ginny lanciò un’occhiata ad Harry per capire se stava un po’ meglio e passò un braccio intorno alle spalle di Hermione. La ragazza si lasciò andare a quell’abbraccio e pianse tutte le sue lacrime sulla spalla di Ginny. Ron ed Harry se ne stavano in disparte, senza dire nulla. Il rosso soffriva a vedere la sua Hermione in quello stato. Qualcosa gli diceva che non si trattata di gelosia, che c’era altro ma non riusciva a dare voce a quest’idea. Non c’era nulla da dire. Il comportamento del ragazzo era davvero troppo strano. Una vocina nella testa di Harry diceva al ragazzo che era colpa sua e delle sue bugie. Il ragazzo cercò di scacciare quelle voci ma era così difficile.
Improvvisamente la porta si aprì e i tre malandrini entrarono scherzando tra loro. Sembrava che tutto fosse tornato alla normalità, almeno fino a che Remus non entrò nell’aula.
“Remus!” esclamò Lily, correndo incontro ai ragazzi e saltando al collo di Remus.
“Mi spiace, non volevo farvi preoccupare così.” si scusò il ragazzo, notando gli occhi tristi di Lily. Si maledisse mentalmente. Per colpa di quei traditori aveva fatto soffrire i suoi amici e Lily, proprio le persone che voleva proteggere.
“Remus.. È colpa mia?” chiese Hermione tra le lacrime, guardando negli occhi il ragazzo. Remus a quella domanda non seppe rispondere. Aveva passato tutta la notte a odiare lei e i suoi amici ma ora Hermione sembrava così indifesa. La sua espressione cambiò di colpo. Il sorriso fraterno che aveva rivolto a Lily si trasformò in una maschera di indifferenza.
“Non sono geloso di te e Ron se è quello che intendevi dire.” rispose Remus, sedendosi nella fila dietro quella di Lily. James e Sirius si guardarono senza capire. Era evidente che il problema fosse Hermione e gli altri, e non loro o Lily ma non riuscivano a capire che stava passando per la testa dell’amico.
“Come mai non ti siedi al solito posto?” chiese Sirius stupito.
“Oggi mi va di cambiare..” rispose enigmatico Remus. James scosse la testa e fece segno a Ron e a Stev di avvicinarsi.
“Dannazione, c’è qualcosa sotto.” mormorò Harry piano, prendendo la sua borsa.
“Che dici?” chiese Ron confuso. Non capiva che stava succedendo. Prima Remus dice che non era geloso e poi si sedeva lontano da loro? Non era decisamente normale.
“Evita noi. Sospetta qualcosa.” rispose Harry piano, stavo attendo che nessun altro sentisse quelle parole. Il moro era preoccupato e non riusciva ad allontanare la sensazione che stava per succedere qualcosa di brutto.
Quella lezione passò senza che nessuno di loro facesse scherzi o disturbasse la lezione. Nessuno aveva voglia di giocare perché nessuno di loro capiva che stava succedendo. Le giornate a ridere e scherzare lieti erano di colpo un ricordo lontano. Persino Lily arrivò a desiderare che i malandrini organizzassero qualche scherzo ai professori. Tutto era così complicato, quasi irreale. L’aria era molto tesa e fu una liberazione per tutti poter andare a mangiare. I ragazzi si divisero in due gruppi, da una parte Lily e i malandrini e dall’altra Ron, Stev, Hermione e Ginny. Venne istintivo. Lily non capiva il perché di quella divisione e soffriva.
I due gruppi si mantennero anche nelle lezioni pomeridiane e anche il giorno dopo.
Era Remus a volere quella stupida divisione ma Sirius e James non provavano nemmeno a fargli cambiare idea. Volevo fidarsi di lui anche se non capivano. Se capitava che i ragazzi fossero tutti insieme Remus si chiudeva in un assurdo mutismo. Smetteva di parlare, apriva un libro con quell’aria indifferente e fredda stampata sul volto.
Andò avanti così per qualche settimana. Sirius, James e Lily erano arrivati a dover parlare con gli altri di nascosto. Hermione e Ron erano sempre più abbattuti, in compenso Harry si era distratto dai suoi pensieri tristi con gran sollievo di Ginny. Lo strano comportamento di Remus non lasciava ad Harry tempo per pensare ad altro. Anche raccontare la verità come aveva suggerito Ron era fuori discussione in quel momento così incerto. Remus non diceva nulla. Si era chiuso in uno strano mutismo da cui usciva solo per parlare con James, Lily o Sirius. Quella situazione sembrava destinata a durare in eterno, poi una sera la situazione precipitò.
“Hey Remus” chiese Harry titubante. Il ragazzo si era avvicinato a Remus per cercare di capire perché ce l’avesse tanto con loro. Erano nella stanza dei ragazzi ed anche Lily, Hermione e Ginny erano lì.
“Che vuoi?” rispose in malo modo Remus. Tutti i presenti voltarono la testa di scatto, non era da lui rispondere in modo così sgarbato. Sirius si preparò al peggio. Sapeva bene quanto poteva diventare pericoloso e irascibile Remus alle volte.
“Posso parlarti?” chiese ancora il moro mantenendo la calma, per nulla intenzionato a farsi spaventare dall’aggressività dell’altro. Remus sospirò. Era arrivato il momento di chiarire. In quelle settimane aveva pensato a lungo a cosa fare, a come iniziare il discorso. All’inizio aveva pensato che con il tempo si sarebbe calmato e avrebbe ritrovato il sangue freddo necessario per affrontare l’argomento senza che volassero parole grosse o incantesimi. Sapeva bene che quello non era il luogo migliore, non con James lì presente. Ormai però era tardi. Era il momento della verità.
“Se proprio non puoi farne a meno.” mormorò ancora Remus scocciato.
“Che sta succedendo? Ci state evitando da settimane, anzi. Ci stai evitando da settimane e stai costringendo Lily, James e Sirius a fare lo stesso.” iniziò Harry, deciso a farsi dire la verità una volta per tutte.
“Non capisco quale sia il problema. Dopo tutto loro sono miei amici, sto solo cercando di proteggerli.” esclamò Remus sottolineando miei. Sirius e James si guardarono increduli. Perché Remus avrebbe dovuto proteggerli dal fratello di James? Lily tremava e teneva la testa bassa.
“Proteggerli? Non capisco da cosa tu li stia proteggendo.” continuò Harry.
“Da te..” gli urlò in risposta Remus. Non era riuscito a trattenersi. Ron, Hermione, Ginny, Lily, James e Sirius osservavano allibiti la scena. Anche lo stesso Harry era rimasto pietrificato, come di sasso. Improvvisamente si rese conto di quello che era successo. Lui sapeva. Per quanto incredibile ed assurdo potesse sembrare Remus sapeva delle bugie che avevano detto loro-
“Remus sei impazzito? Ti rendi conto che quello che stai trattando a quel modo è il fratello di James?” biascicò scandalizzato Sirius. Remus ormai era completamente fuori di sé e non ragionò prima di parlare.
“È quello che credete voi. James, ascolta. Stev non è quello che credi.. È un impostore! Ho sentito Ginny parlare con Ron ed Hermione. Non è davvero il tuo gemello, ha solo finto.”urlo Remus tutto d’un fiato. James era impietrito. Dopo quelle parole sulla sala crollò il silenzio più totale. Sirius fissava attonito il suo migliore amico, pallido come un cencio e tremante. Anche gli sguardi di Lily e Remus erano fissi su di lui. Hermione, Ron e Ginny si erano voltati verso Harry. Ginny era terrorizzata. Le parole di Remus erano come lame che avevano ferito l’anima di Harry.
“Che stai dicendo?” chiese Lily sconvolta e confusa.
“Che questi tizi ci hanno mentito. Si sono presi gioco di noi per mesi. Forse sono stati persino loro a fare scappare Peter dal castello.” rispose Remus cercando di calmarsi. James era crollato su una poltrona che Sirius aveva prontamente fatto apparire. Remus si maledisse in tutte le lingue che conosceva. Alla fine aveva fatto avverare proprio la cosa che temeva di più. James era sconvolto.
“No, ti sbagli. Noi non centriamo nulla con la fuga di Peter!” urlò Hermione, tentando una debole ed inutile difesa. Non aveva più senso negare.
“Da quanto lo sai?” chiese Sirius, tenendo stretto a sé il suo migliore amico. Anche Lily si era precipitata da James. Il ragazzo era completamente apatico, fissava un punto imprecisato davanti a sé e non diceva nulla. Né Lily né tanto meno Sirius l’avevano mai visto in quello stato. Remus realizzò che nemmeno all’inizio dell’anno, quando l’avevano trovato sulla torre era in quello stato.
“Due settimane.” rispose Remus apatico.
“Per questo eri così strano. Perché non hai detto nulla?” chiese Lily.
“Non volevo fare soffrire James. Volevo essere sicuro.” disse Remus piano, con tono sconsolato.
“Hai ascoltato i nostri discorsi..” mormorò Hermione arrabbiata.
“Adesso la colpa sarebbe mia? Siete voi quelli che avete mentito.“
“È vero? Sta dicendo la verità? Ho bisogno di sapere se sei o no il mio gemello, Stev!”biascicò James piano. Aveva bisogno di sapere se Remus stava mentendo oppure No. Non poteva essere vero. Aveva ritrovato il suo adorato gemello dopo tanti anni solo per scoprire che era un impostore?
“No, non lo sono.” rispose Harry a testa bassa. Una vocina dentro di lui gli urlava di dire tutto. Di raccontare loro la verità. Tuttavia era così difficile.
“Come hai potuto farti passare per un membro della famiglia di James e farlo soffrire a questo modo?” urlò Remus perdendo le staffe. Quelle parole ferirono a morte Harry. Il coraggio di parlare e spiegare le sue ragione svanì all’improvviso.
“Sta zitto. Non sai niente di lui!” urlò Ron, paonazzo di rabbia. Non potevano dire quelle cose al suo migliore amico. Remus era un perfetto idiota, lui non sapeva. Harry faceva parte della famiglia di James, era suo figlio. Va bene, aveva sbagliato a mentire ma non potevano trattarlo a quel modo. Harry non era un criminale.
“Nemmeno lui sa nulla di James o di noi. Ha detto solo menzogne per chissà quale fine.” si intromise Lily. James stava in silenzio, senza dire nulla. Sperava con tutte le sue forze che quello fosse un brutto sogno e che di lì a poco si sarebbe svegliato.
“Basta, non ti permetterò di fare soffrire a questo modo il mio migliore amico.” rispose ancora Rom, ormai completamente fuori di sé.
“Wow, allora qualcosa di vero c’era nella vostra storia. È davvero il tuo migliore amico?” sibilò Remus in tono velenoso. Ron reagì afferrando la bacchetta e cercando di lanciare un incantesimo ma Ginny ed Hermione lo bloccarono.
“SMETTETELA TUTTI! È solo colpa mia, va bene? Prendetevela con me, sono io quello che ha mentito.”
Era stato Harry ad urlare. Improvvisamente tutto era diventato troppo. Era successo tutto a causa sua. I suoi genitori, Remus e anche Sirius pensavano che lui fosse un traditore. Li aveva delusi e non se lo sarebbe mai potuto perdonare.
“Harry!“ mormorò Hermione, leggendo negli occhi di Harry tutto il suo dolore.
“Così in realtà ti chiami Harry?” chiese Sirius stranamente calmo. Si era obbligato a mantenere la calma, per quanto difficile fosse.
“Mostra il tuo volto. Mi disgusta guardare in faccia un impostore con la faccia di James.” urlò Remus disgustato. Harry realizzò che quello era davvero il fondo. Non aveva più senso stare in quella stanza, in quella torre. Persino quell’epoca era troppo vicina a quello sguardo pieno di disgusto e rimprovero. Decise in pochi secondi, imboccò la porta e corse via.
“Aspetta Harry!” urlò Ginny. Continuando a trattenere Ron per impedirgli di fare incantesimi.
“Dannazione, se ne sta andando.” si disperò Hermione.
“Meglio, non penso sia una grave perdita.” commentò Remus.
“NON HAI CAPITO NULLA REMUS!”urlò Ron, liberandosi dalla presa di Hermione e Ginny. Avrebbe voluto lanciare qualche maledizione su Remus ma sapeva bene che era inutile. La cosa più importante in quel momento era trovare Harry.
“Che stai dicendo?” chiese Sirius confuso. Ormai non ci stava più capendo nulla. Era come se qualche dettaglio fosse sfuggito loro.
“Ha mentito solo sul nome, il suo aspetto era davvero quello che hai visto..” spiegò Ginny infastidita. Dopo le loro parole velenose si mettevano a chiedere spiegazioni?
“Come? Che vuoi dire?” chiese ancora Lily.
“Non c’è tempo..” esclamò Ron.
“Dobbiamo trovarlo prima che faccia qualche stupidata!” annuì Hermione, ignorando completamente i malandrini e Lily. Prima che i ragazzi se ne fossero resi conto Hermione, Ron e Ginny si erano precipitati fuori dalla stanza sperando di arrivare in tempo per fermare Harry.

ANGOLO DELL'AUTRICE
e rieccomi qui con qualche giorno di ritardo a causa di troppi festeggiamenti.
grazie mille a chi legge la mia storia, commenta e la aggiunge ai preferiti. siete davvero fantastici.
TONKS17: grazie mille per il tuo commento! scusa per qualche giorno di ritardo, spero questo capitolo ti sia piaciuto. il capitolo scorso è servito per chiarire un po' le cose. al momento ci sono molti personaggi e andando troppo veloce ho paura che non si capisca nulla. spero che ti sia divertita o ti stia divertendo in Sardegna. xD
LYRAPOTTER: grazie mille per il commento, anche se Tonks17 ti ha battuto per qualche minuto. XD in questo capitolo sono stati un po' tutti in crisi. al momento i problemi di Harry si sono decisamente complicati, bisogna vedere che deciderà di fare. per la famosa fidanzata di Sirius hai pienamente ragione, Luna sarebbe stata perfetta. sarebbe stata fuori di testa come Sirius, una coppia perfetta. dannazione, avrei dovuto pensarci un po' prima di uccidere la povera Luna nell'esplosione. xD
SHIHO93: grazie mille per il commento. diciamo che le cose sono sfuggite di mano a Remus e alla fine ha dovuto parlare di fronte a James. al momento non so chi sia più a terra tra lui ed Harry. grazie mille per i complimenti, sei troppo buona! xD
SMEMO92: grazie mille per il commento. è stato davvero grande Ron, vero? non per nulla è il suo migliore amico.  spero che questo capito sia stato di tuo gradimento.
PRINCESSMARAUDERS: grazie per il commento, sei troppo gentile a dire che ti piace la mia storia. sei un angelo. lascia pure stare la lista per Harry, ultimamente dorme poco e gli è tornato tutto in mente (tra una paranoia e l'altra). Remus alla fine non ha parlato con Harry ma gli ha urlato in faccia il suo disprezzo davanti a tutti. Peter al momento sta bene, è in Francia e non ha nessuna intenzione di tornare indietro (grazie a Merlino!)
penso che in caso di petizione per la Rowling ci sarebbero davvero tante persone che ci appoggiano. XD
FINLEYNA 4 EVER: grazie mille per il commento, mi fa davvero molto piacere che la mia storia ti sia piaciuta. alla fine Remus è esploso e qualcosa di avventato lo ha fatto. povero Harry, non si aspettava tanto astio da parte dei malandrini.. XD
  
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