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Autore: Isuzu    30/12/2015    2 recensioni
La vita di Alyssa, ragazza pigra e svogliata, viene completamente stravolta.
Assieme al fratello Chord e all'amica Nora, si vedrà costretta a partire per un’avventura imprevista che la porterà a scoprire i grandi misteri di Paradox, una misteriosa entità che pare voglia creare un’essenza in grado di donare vita eterna e pieni poteri a chiunque la beva e Paradox non sembra affatto armato di buone intenzioni.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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All’inizio Alyssa aveva pensato che fosse una pessima idea dividersi, avrebbe preferito restare sempre assieme a Nora e a Chord, ma non era riuscita ad imporsi in maniera eccessiva.
La scelta di lasciare sola l’altra ragazza non le piaceva per niente, ma si era dovuta arrendere alla necessità.
Era preoccupata per l’amica, in un primo momento.
Poi, si preoccupò maggiormente per se stessa e per suo fratello, il motivo? Ly.
Leonard era un giovane saggio e di buone maniere, almeno così le era parso, mentre il suo compagno di avventure era decisamente l’opposto; aveva perso il conto delle volte in cui si era fermato per “intrattenersi” con qualche donna, o delle volte in cui aveva rubacchiato qualcosa con un’abilità impressionante, per poi vantarsi, passandosi una mano tra i folti capelli, e Alyssa stava decisamente perdendo la pazienza.
-Ora vai da lui e gli dici che la deve piantare e subito! – disse al fratello, a modi ordine, prendendolo per un braccio e spingendolo leggermente in avanti. – Sei il maggiore, quindi devi sacrificarti tu!
Chord spalancò gli occhi e arrossì.
-Cosa? Non eri per la parità uomo e donna? E cosa dovrei dirgli? Di… di tenerlo nei pantaloni?
La sorella ridacchiò, per via dell’espressione che il fratello aveva assunto, con gli occhi spalancati e le guance rosse. Su certe cose era ancora un bambino, nonostante l’età.
-Oh… non ti facevo così malizioso… - lo prese in giro, peggiorando il colore del suo volto; il ragazzo stava per replicare, ma l’arrivo di Lynx gli fece morire le parole in bocca.
L’espressione del giovane uomo era piuttosto soddisfatta, nella mano destra stringeva un grosso sacco contenente del pane di vario tipo, mentre nella sinistra stringeva una sorta di piccolo fagotto. Diede il più piccolo a Chord e gli disse.
- Riesci a reggere la nostra preziosa carne essiccata? – il tono era un po’ canzonatorio e Chord dovette mordersi la lingua per non rispondergli male, anche se forse non avrebbe avuto neppure il coraggio di rivoltarsi contro Lynx.
-Come hai ottenuto tutta questa roba? – chiese Alyssa curiosa. – L’hai forse… rubata?
Ly si passò la mano libera tra i capelli, con fare vanesio.
-Le tue insinuazioni mi offendono cara… Il mio charme e la mia bella presenza hanno fatto sì che due poveri orfanelli avessero del cibo… - disse enfatizzando ogni parola e dando una piccola pacca sulla testa di Chord.
-Tu stai… facendo il cascamorto con quelle donne per avere la roba senza pagare?!
Alyssa era sconvolta da questa cosa, non credeva esistessero davvero persone simili. Quando era piccola, leggeva storie di ladri e di briganti, ma pensava che fossero frutto della fantasia dell’autore, non credeva certo che esistessero uomini capaci di tanto.
Lynx la guardò con un sorriso furbo e si avvicinò pericolosamente al suo viso, facendola indietreggiare leggermente con il volto arrossato, per via della vicinanza.
-Sai… Quelle che fanno più le moraliste sono quelle che in realtà vorrebbero fare le peggio co…
Non fece neppure in tempo a finire la frase, perché Alyssa aveva deciso di tirare una cinquina proprio sul viso del giovane uomo.
-Ahi, accidenti, ma avete entrambi gli artigli? Un povero ragazzo non può nemmeno scherzare?
-Povero ragazzo? – chiesero all’unisono i due fratelli, guardando stralunati Ly.
Il giovane sembrò non sentirli e si guardò intorno, per avvistare la prossima preda.
Un ghigno si formò sul suo viso e si voltò verso i due.
-Ehi, ragazzo, è il tuo turno!
Chord lo guardò stravolto.
-Il mio turno per cosa?
-Sedurre… quel tipo, lo vedi? Alto, rossiccio… quello che vende le stoffe, ti ha guardato un paio di volte, quindi io direi che dovresti andare tu. Vedrai sarà incredibilmente divertente.
In un primo momento, Chord credeva che l’altro scherzasse, ma dopo diversi minuti capì che era serissimo, quel pazzo voleva mandarlo incontro a morte certa.
Alyssa non credeva che il fratello accettasse una simile proposta, per questo rimase sorpresa di vederlo avvicinarsi con passi incerti a quella bancarella.
Fu quasi tentata di seguirlo, ma il giovane la fermò prendendola con delicatezza per un braccio, sorprendendola.
-Se la caverà? – chiese a Lynx, con tono preoccupato.
-Tuo fratello è oggettivamente un bel ragazzo e poi ha costantemente quell’espressione da cucciolo spaventato… Non devi angosciarti, andrà tutto bene!
Si sentì in dovere di dire quelle parole.
Era certo che tutto sarebbe andato secondo i suoi piani, insomma che cosa poteva andare storto?
 
Nel frattempo, Nora e Leon stavano camminando verso le scuderie della città, la ragazza ancora non sapeva come avrebbero fatto prendere i cavalli, e visto che non avevano soldi, sicuramente aveva intenzione di rubarli, il che era davvero disdicevole, ma non avevano alternative.
Si sentiva anche un po’ eccitata.
Quando era piccola, assieme alla sua amica Alyssa, leggeva spesso di ladri e briganti e si ritrovava spesso a fantasticare su di loro: doveva essere una vita movimentata, ricca, piena di emozione e di…
-Gradini…- disse la bassa voce di Leonard.
La ragazza sobbalzò e si rese conto di essere proprio davanti a una scala, ma non riuscì a fermare in tempo il suo incedere. Rischiò di cadere in avanti, il suo vestito svolazzò pericolosamente, ma un braccio la bloccò, prendendola per la vita. Era una fortuna che Leon avesse scelto di camminare dietro di lei.
-Ma a cosa stavi pensando, accidenti sei quasi peggio di Ly! – borbottò a bassa voce.
Nora arrossì vistosamente visto com’erano avvinghiati e si liberò dalla sua stretta, abbassando il capo imbarazzata.
-Perdonami, stavo solo… fantasticando sul viaggio… - mormorò sapendo di mentire, ma sperando che questo bastasse all’altro per non fare più domande.
Il giovane la guardò con occhi indagatori, ma decise di lasciar perdere, sospirando semplicemente.
-Dobbiamo muoverci…- si limitò a dire, proseguendo il cammino, lasciando Nora poco dietro.
La ragazza si morse la lingua, doveva fare molta più attenzione.
Con lei non c’erano Alyssa o Chord.
Doveva riuscire a badare a se stessa senza i suoi amici.
Le scuderie si trovavano poco fuori dalla città, dal lato opposto dal quale erano arrivati i ragazzi. Era un edificio abbastanza grande e rettangolare, con una grossa stalla e un grande recinto. Dentro c’erano diversi cavalli di tutti i tipi: bianchi dalla criniera lunga, piccoli e pezzati, neri e potenti.
Nora si perse un po’ rimanendo meravigliata da quelle maestose creature mentre Leon aveva subito visto un uomo avvicinarsi a loro, a quanto pare era il guardiano di quel posto e se ne era stato seduto un po’ prima di avvicinarsi ai due.
-Avete bisogni di cavalli? – chiese gentile, in fin dei conti la presenza di Leonard aveva un che di inquietante; sembrava ottenere il rispetto degli altri attraverso la paura.
-Io e mia moglie stiamo cercando dei cavalli per noi e per dei nostri amici… - disse con naturalezza sorridendo leggermente.
Nora per poco non scoppiò a ridere. Chi cavolo era la moglie di Leonard? C’erano solo loro due lì.
Ci mise un po’ a realizzare quello che aveva detto l’altro e lo guardò leggermente sorpreso, poi guardò il guardiano.
-Ehm, già ci siamo sposati da poco… mi fa ancora strano essere moglie… moglie di qualcuno… - disse reggendogli il gioco.
Leon aveva voluto mettere subito le cose in chiaro, conosceva i metodi molto poco ortodossi con cui spesso si vendevano i cavalli e di certo voleva mettere in chiaro che Nora non era in vendita.
-Ah, un vero peccato… - mormorò l’uomo. – Cioè… congratulazioni…. Allora per i cavalli…
Il guardiano iniziò ad elencare le varie razze e a spiegare pregi e difetti, informandoli anche del costo. Decisamente non potevano permetterseli.
Leon fece qualche domanda su alcuni cavalli, esattamente su tre cavalli che erano già sellati.
-Oh, quelli sono di alcune guardie di Valiam…
Nora spalancò gli occhi e cercò di non far vedere la sua sorpresa e il suo disagio a Leonard. Com’era possibile che fossero già arrivati lì?
Era assurdo!
La distanza era troppa, forse era un caso, forse erano delle guardie che non erano a Valiam al momento dell’assassinio del druido.
Anche Leon fu abbastanza sconvolto da quella notizia, ma non lo diede a vedere. Possibile che quella donna gli avesse mandato dietro le guardie? Conoscendola era molto probabile.
Se era così… non avevano molto tempo.
Uno strano vociare si levò dalla città alle loro spalle; poco dopo, apparvero tre figure che correvano trafelate, tre figure molto familiari, troppo familiari.
Alyssa, Chord e Lynx si stavano muovendo molto velocemente: Alyssa reggeva alcune stoffe o vestiti, Lynx aveva in mano un grosso sacco che sembrava pieno di cibo, mentre Chord aveva in mano un fagottino più piccolo e altri pezzi di stoffa.
Qualcosa era andato storto, sembrava quasi fossero inseguiti.
-Ma cosa sta succedendo? – domandò sorpreso e spaventato il guardiano che, velocemente, cercò di afferrare il proprio pugnale, ma non fu abbastanza svelto. Leon infatti lo stese a terra con un colpo alla nuca, lasciandolo svenuto. Per poco Nora non urlò.
Leon le mise una mano sulla bocca, intimandole di stare zitta e velocemente aprì i cancelli dei cavalli.
-Veloci, veloci! – bisbigliò cercando di mantenere la calma, mentre i tre giungevano da loro. Con una forza quasi sovraumana, caricò Nora su un cavallo e Alyssa su un altro, fu tutto molto veloce, quasi frenetico.
-Moccioso, sai cavalcare? – gli chiese Leon, e appena questi annuì gli diede l’ultimo cavallo.
Lynx salì su quello su cui c’era Nora e le diede il sacco, intimandole di stare attenta e di reggersi bene, anche se era un’operazione abbastanza difficile, la ragazza trovò comunque una soluzione: incastrò il sacco tra lei e il giovane e si strinse a lui.
Leon, invece, salì su quello di Alyssa che si sistemò come Nora; Chord fu lasciato solo sul suo: mise le stoffe sotto il suo sedere, sopra la sella.
Il tempo era ormai agli sgoccioli. Proprio mentre stavano per sopraggiungere da lontano alcune guardie, i tre cavalli partirono al galoppo lasciando la città alle loro spalle.

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Angolo Autrice
Rieccomi!
Chiedo profondamente scusa per il ritardo, ma non pensavo di essere così occupata, tra feste e studio non sono riuscita a stare molto al computer.
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo.
Le cose si stanno facendo piuttosto movimentate e c'è parecchia confusione.
Cosa mai sarà successo al mercato? E' colpa delle guardie di Valiam?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
A settimana prossima!
^^Isuzu^^

 
  
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