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Autore: Tramonto_Scarlatto    11/03/2009    1 recensioni
Questa storia non ha come protagonisti persone speciali o incredibilmente fortunate. è una storia che mi è stata raccontata e che mi ha talmente commossa che ho deciso di scriverla. Un'amica di Viola
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso per i trascorsi e gli eventuali ritardi, in particolare con l'utente nafasa, che ha sempre seguito e recensito aspettando anche i miei lunghi tempi.
Il fatto è che nella mia sbadataggine ho perso alcuni capitoli della storia e dopo aver tentanto di cercarli disperatamente, mi sono rassegnata a riscrivere quelli perduti.
Sono desolata.

Tramonto


Viola aveva avuto il permesso di passare la notte fuori, in fin dei conti aveva 18 anni adesso e sua mamma doveva riconoscerle una certa prudenza avuta in passato, inoltre sembrava fidarsi dei ragazzi della band.
E così, mentre Michele portava a casa Giovanni e si dirigeva nel suo bilocale sopra l'internet point, Viola e Johnny andavano a portare gli strumenti nel vecchio magazzino.
La notte era gelida e illuminata unicamente dai lampioni: una notte senza luna.
Era inutile restare in silenzio o parlare d'altro, Viola voleva spiegazioni.
"Che storia è?"
Non aveva trovato un modo meno scortese.
"Che storia?"
"Non mi risultava di essere la tua ragazza"
Johnny fermò la macchina davanti al magazzino e la guardò negli occhi con un mezzo sorriso
"Non mi risulta che non ti vada"
In effetti lei l'aveva assecondato nei contatti fisici che avevano avuto.
"Non mi risulta di dispiacerti, non me l'hai mai dimostrato. Avevo inteso tutto come un tacito assenso"
Si avvicinava sempre di più dicendo queste parole, ormai era molto vicino al suo viso.
Viola non era una persona forte, non sapeva resistere.
"Se non vuoi, basta che tu me lo dica"
Come dire di no a quelle labbra sottili piegate in un sorriso di compiacimento pronto a sciogliersi in un bacio?
"Non ho certo detto questo"
Anche Viola sorrideva, stava al gioco.
Il loro riso si trasformò in bacio.
Portarono gli strumenti nel magazzino e si chiusero dentro.
Viola rimase in piedi, appoggiata al muro, vicino all'unica fonte di calore.
"Non ho voglia di tornare a casa da mia madre, si starà scopando il suo compagno"
Johnny accese lo scaldabagno e la luce al neon.
Viola gli prese una mano
"Non andare allora"
Lo tirò a sè e si baciarono ancora.
Quella notte tutti ebbero la loro piccola soddisfazione.
Richard tornò a casa piuttosto contento della band che aveva trovato e contento di essere stato ancora una volta trattato come un re dai ragazzini in cerca di fama.
Michele, nel fare l'amore con la ragazza di turno, si rese conto che suonare per il pubblico lo faceva stare bene: come un orgasmo.
Giovanni si addormentò come un bambino nel proprio letto, dopo aver fatto il proprio spettacolino ed aver vomitato il vomitabile, con un sorriso compiaciuto stampato in faccia.
E Viola e Johnny? Bhè credo che a loro sia toccata una soddisfazione fisica e psicologica pari, se non superiore, a quelle degli altri.
  
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