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Autore: Queen_V_Introspective    06/01/2016    6 recensioni
1842. È il 24 dicembre, in una Londra di metà ottocento. Il giovane baronetto Julian Ebenezer Scrooge, altezzoso, avaro e scorbutico figlio di un banchiere deceduto sette Natali addietro, mal tollera le festività natalizie e tutti coloro che coinvolgono con allegria la città in questo evento. Restio nel concedere una giornata di ferie in vista del 25 dicembre, costringe la sua malpagata dipendente, Amy Ross, a trascorrere la vigilia di Natale al lavoro. Una visita alquanto bizzarra ed inaspettata, avrà il potere di mutare per sempre la vita del giovane Julian.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jun Misugi/Julian Ross, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly, Yayoi Aoba/Amy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.

The Ghost of Christmas Future: A new beginning.
 
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Era giunta al suo cospetto una figura tetra ed incappucciata, con una falce tra le mani. Un’ombra silenziosa lentamente si avvicinava al giovane Julian terrorizzato. Lo spirito del Natale futuro rappresentava la morte. Un'entità altissima, avvolta da un nero mantello e un cappuccio da cui nulla traspariva se non una mano nera che sporgeva da una manica.

Invano Scrooge aveva chiesto allo spettro chi fosse o cosa volesse da lui. Esso agli occhi di Julian appariva forse come la figura più triste tra i tre spiriti. Lo aveva guidato, indicandogli la direzione solo con un dito, per tutto il tempo in silenzio, per incutere paura al ragazzo in modo tale da fargli capire che avrebbe dovuto essere gentile se avesse voluto mutare il suo futuro.

Spaventato ed esasperato, il ragazzo aveva iniziato una folle corsa, quando un carro trainato da alcuni purosangue, neri come la pece e dagli occhi amaranto, lo aveva inseguito sino a giungere a destinazione.

Lo spettro aveva mostrato a Julian, in una Londra più emancipata, una serie di scenari ove l’argomento principale era la morte di un vecchio tirchio, deriso da tutti. Due banchieri, venivano messi in risalto: uno affermava di recarsi al funerale per pura cortesia e dovere, l’altro invece lo faceva con la mera intenzione di schernire l’avarizia del defunto, abbuffandosi alla cena del funerale.

Cambiando scenario, lo spirito aveva mostrato al cattivo e ingrato Julian una verità che lo feriva: alcuni ladri si erano appropriati delle sue ricchezze e avevano rivenduto tutto il bottino deridendolo. Poco più distante veniva sottolineata la felicità della zia di Amy. La donna non aveva nascosto il suo sollievo mentre chiacchierava con una vicina per la morte del vecchio e avaro Scrooge, a cui era debitrice, perché era certa che chiunque fosse stato il futuro creditore di sicuro sarebbe stato migliore del vecchio avido baronetto.

« Ssspirito di chi è quella tomba vuota? »

Lo spirito gli aveva fatto solo cenno di sporgersi. Quando il ragazzo si era sporto e aveva scorto il nome del defunto aveva avuto quasi un collasso.

C'erano  tre bare, vicino a quella tomba vuota.

« Vi prego spirito, mostratemi qualche scena di tenerezza, il mio cuore non può sopportare tale dolore. »

 


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« È tardi, vostro padre rincasava prima. » aveva esclamato Patricia tra un singhiozzo e l’altro.

« Madre, lui cammina più lento da qualche sera in qua. »

« Oh, lui con Timmy sulle spalle era velocissimo. Il piccolo Timmy era leggerissimo. » e la donna era scoppiata in un pianto incessante. La morte prematura del figlio la stava conducendo nel baratro della disperazione. La porta si era aperta ed era comparso un Oliver devastato.

« Allora ci sei andato anche oggi? »

« Sì mia cara, saresti dovuta venire anche tu. Ti avrebbe di sicuro giovato. Dovresti vedere quanto è verde quel bel posto… gli ho pr – promesso di fare una pa – passeggiata ogni domenica… il mio piccino… il mio piccino » la voce rotta dal pianto aveva commosso tutti i presenti nella piccola cucina.

« Papà ti prego non addolorarti… »

« Oh Tom, non preoccuparti, è passato. Va tutto bene ora. »


 

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Dilaniato  e devastato il buon vecchio Oliver si stava dirigendo verso il piano superiore, ma, fermatosi di fronte alla stanza del piccolo Timmy, aveva ripreso a piangere incessantemente fino al momento in cui non era caduto tra le braccia di Morfeo. Una stilla di dolore aveva attraversato non solo il viso, ma anche il cuore di Julian che stava assistendo alla scena.

Lo spirito aveva riportato Scrooge al cimitero e proprio lì vicino alla tomba del piccolo Timmy, vi era un altro defunto. Julian si era avvicinato e aveva letto con timore la scritta: Amy Ross.


 

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« Signor Scrooge, vorrei parlarle. »

« Ditemi pure, cosa vi occorre questa volta? »

« Io, beh io… mi sposo… »

« COSA?! »

« Ho trovato un brav’uomo, come ben sapete mia zia è anziana e viviamo da sole da troppo tempo. Non è prudente per due donne indifese continuare a vivere in questo modo. »

« E così ve ne andate via. Bene, questo è il modo di ringraziare un gentiluomo che vi ha sollevato dalla miseria? »

« Julian, ecco… lei conosce i miei sentimenti… »

« Andate via, uscite subito razza di ingrata. »

 

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La giovane, non essendo riuscita a superare il dolore di quelle parole, e a causa della cattiveria gratuita di Scrooge, aveva deciso di togliersi la vita.

Alla fine Julian aveva capito, dilaniato dal dolore, che se non fosse cambiato dinanzi a lui avrebbe trovato solo la morte. Infine lo spirito gli aveva mostrato la terza ed ultima tomba: la sua. Non vi erano fiori, né ornamenti o luci. Niente. Questo aveva fatto comprendere al ragazzo tutti gli errori commessi e finalmente era riuscito a pentirsi.

Lo spirito lo aveva riportato nella sua dimora e se ne era andato.

Julian si era risvegliato nella sua camera. Felice di essere ancora vivo e soprattutto di essere ancora giovane per poter rimediare a tutti i suoi errori, aveva spalancato le finestre per poter respirare l’aria pulita e pura che emanava quella fredda mattina del 25 dicembre.

« Ragazzo, che giorno è oggi? »

« Il 25 dicembre signore. Oggi è Natale. Felice Natale. »

“ Allora gli spiriti sono giunti tutti da me in una sola notte, hanno deciso di velocizzare per darmi un’ultima occasione. Non posso sprecarla! ”

 Aveva ordinato ad un ragazzo che stava passando per le strade di comprare un tacchino, aveva chiamato una carrozza e lo aveva fatto spedire a casa della giovane impiegata.

Nel frattempo aveva ordinato ad un suo servitore di raggiungere il cugino, per invitare tutta la famiglia a pranzo a casa propria. Insieme alle domestiche aveva adornato tutta la dimora con luci natalizie, un albero gigante e tantissimi regali per accogliere al meglio i componenti della sua famiglia.

Fu forse la cena più bella di tutta la sua vita.

L’indomani si diresse al lavoro con ben un’ora d’anticipo. Sapeva che Amy di sicuro avrebbe tardato di molto. Inquieto, non riusciva a tollerare il ritardo della giovane: aveva voglia di manifestare tutta la sua gioia per la ritrovata felicità.

Non appena aveva scorto la ragazza affrettarsi con le gote arrossate a causa del freddo, una gioia improvvisa gli aveva scaldato il cuore. Amava quella donna dalle iridi ambrate più di qualsiasi altra cosa al mondo. Ricompostosi, aveva assunto il suo solito atteggiamento scorbutico ed altezzoso.

« Ben quindici minuti di ritardo! Secondo voi sarebbe questa l’ora di arrivare in ufficio? »

« Mi dispiace signore, io… io… sono un po’ in ritardo signore. Non succederà più… »

« Lo siete senz’altro.  Venite un po’ qua. »

« Ma è solo una volta l’anno signore... »

« Ora ascoltatemi bene signorina Ross. Non sono disposto a tollerare questo genere di comportamento, e pertanto… E PERTANTO »

I suoi occhi quasi erano usciti fuori dalle orbite per quanto aveva gridato, poi d’improvviso, Julian, come qualsiasi altro gentiluomo, si era inginocchiato e aveva estratto dalla tasca una scatolina blu in tessuto di velluto.

« M – ma ssignore i – io… »

« Volete farmi l’onore di diventare mia moglie? »

« Io… io… Sì! »

Il giovane estrasse l’anello ricoperto di diamanti blu, e lo infilò nell’anulare di Amy. La ragazza esterrefatta e stupita si chiese se per caso il suo datore di lavoro fosse impazzito da un momento all’altro. Julian iniziò a raccontarle tutta la vicenda, e la dolce promessa sposa ascoltava con un misto di stupore e curiosità. Infine, erano usciti dall’esercizio, chiudendolo per le vacanze di Natale e felici avevano sigillato l’inizio di quella nuova vita insieme con un caldo e dolce bacio.

Da quel giorno il giovane imprenditore divenne l’uomo più generoso di tutta Londra, versò un’ingente somma di danaro, per tutte le associazioni ed istituzioni che ospitavano i poveri, compresa quella dei due benefattori che aveva scacciato in malo modo pochi giorni prima. Aveva ricucito il rapporto con suo cugino e Timmy era divenuto il suo migliore amico, mentre per il bambino Scrooge era come un secondo padre. Grazie all’amore smisurato di Amy, Julian non solo era mutato nell’animo, ma aveva anche imparato a donare oltre che il danaro tutto sé stesso agli altri. Quel grande maniero avrebbe ancora visto innumerevoli Natali all’insegna della felicità e dell’amore, grazie alla bontà d’animo e alla purezza di Julian Ebenezer Scrooge e Amy  Ross.



 

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The End.

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© Credits.

Il personaggio di Ebenezer Scrooge e la storia " A Christmas Carol" appartengono al celebre autore: Charles Dickens.

Alcune battute o scene appartengono alle opere originali. Esse sono state tratte dal film "A Christmas Carol"diretto da: Robert Zemeckis e dal romanzo del suo autore originale: C.Dickens.

Il tutto è stato fatto senza fini di lucro o fini commerciali.



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Note dell'autrice:

 Vi lascio qui un link: è una canzone di natale, da ascoltare durante la lettura del capitolo, ovviamente se vi fa piacere. Cliccate sul titolo in rosso Joy the World (Orchestra)

Ringrazio: Tamarinda e Gratia per la gentile revisione dei testi.
Ed eccoci qui, al termine di quest’altra bellissima avventura. Spero di non avervi deluso con il finale, in cui la reazione di Amy è forse un po’ troppo scontata, però ci tenevo a dirvi che ho cercato di rispettare sia l’opera originale di Dickens, sia il carattere originale dei personaggi di Takashi. Dinanzi ad un amore sofferto seppur quasi a senso unico, come ci si può tirare indietro? Ho voluto comunicare a voi proprio come Dickens, che l’amore ci porta oltre qualsiasi confine. È stato per me un piacere allietare le vostre feste Natalizie con questa piccola Fanfiction. Ormai è poco più di un anno che sono ritornata su EFP con costanza. Conosco questo sito da un decennio, in questi anni mi ha regalato l’opportunità di conoscere non solo virtualmente tantissimi autori ed autrici bravissimi/e. Sono felicissima di aver avuto questa grande opportunità, ho imparato tanto anche solo leggendo le storie appunto di  Autrici bravissime (anche se alcune non le conosco) che scrivono ormai in questo fandom da così tanto tempo e hanno allietato con le loro emozioni, i loro sogni e la loro passione le mie giornate difficili, le mie giornate cupe. Il mio grazie speciale quest’oggi va proprio a loro.

Gemini, Kiku77, OnlyHope, Yoshiko, WYWH, Betty, Bubysan, Melanto, Sakurachan, eos75, Saerith, Anjulie, Akikochan, Gratia, Solerena, Tamarinda, Reggina, Reika2910, Ai_1978, Sigfrido di Xanten, Eldarion e qualcun altro ancora che sicuro avrò dimenticato! (Spero di non aver offeso nessuno né di aver violato il regolamento, se così fosse vi prego avvisatemi tramite messaggio privato così rimuovo subito il messaggio, il mio voleva solo essere un ringraziamento.)

Grazie di vero cuore a tutti voi.

 

Grazie ai lettori silenziosi, ai lettori che cliccano mi piace sulla scritta Facebook e Google+ in alto in questa pagina di EFP, a coloro che recensiscono e a chi ha inserito la mia storia tra le Preferite/Seguite/ da Ricordare. Dedico questa fanfiction a tutto il Fandom di Captain Tsubasa. Mi scuso per eventuali refusi, errori di battitura ecc. In tal caso li notaste evidenziateli pure, provvederò a correggerli subito.
 

 
 

Questa è la mia pagina personale di Facebook, ove potrete seguire in tempo reale tutti gli aggiornamenti sulle mie fanfiction: Queen_V_Introspective
Gestisco anche un gruppo nel fandom di Captain Tsubasa: Captain Tsubasa (EFP)
(Basta cliccare sopra i Nickname scritti in azzurro e potrete giungere alle pagine o sul gruppo).

Con affetto,
Annalucia.



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© Disclaimer. Tutti i personaggi tratti dal Manga/Anime Captain Tsubasa non mi appartengono, il suo autore originale è Yoichi Takahashi e le case editrici che pubblicano le storie di Captain Tsubasa nei vari paesi.
La storia “A Christmas Carol”appartiene all'autore Charles Dickens.
La Fanfiction non è stata scritta con finalità di lucro.

 
 
 
   
 
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