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Autore: itsmegeorg    08/01/2016    2 recensioni
Questa FF è Una raccolta di one shot-missing moments Captain Swan.
Dal testo:
"Ci separammo per riprendere fiato e decisi di dire io qualcosa. "Ti amo, Killian. Ti amerò per sempre", mi sorrise "Ti amo anch'io, Emma Swan". Era diventato così semplice dire quelle paroline. Tutto era diventato più semplice; persino amare."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV KILLIAN
 La luce del primo mattino stava illuminando il suo viso. Era così bella e pura. Giurai che non avrei permesso a nessuno di portarle via quella pace, poteva finalmente assaporare un po' di serenità e felicità ed ero così fiero di lei. I suoi lineamenti erano perfettamente distesi. Era rilassata come mai prima. Mi voltava le spalle, allora io mi avvicinai e accostai il mio petto alla sua schiena, dimenticandomi del suo sonno leggero. Era rilassata ma relativamente, era pur sempre lo sceriffo e ne aveva passate così tante.
"Ehi, splendore. Sta tranquilla, siamo solo io e te", dissi io ricordando quella notte tormentata a Camelot.
"Mi hai spaventata...ma sono contenta sia tu". Pian piano si girò e appoggiò la sua fronte alla mia. Ci guardammo negli occhi e ci scrutammo l'anima. Era da quando Milah mi lasciò per sempre che non provavo sensazioni del genere con qualcuno. Complicità. Non mi importava più solo di me, ma di lei. Mi importava solo ed esclusivamente di lei.
 "Qual è il tuo programma per la giornata? Sono libera oggi, capitano!" -adoravo quando mi chiamava così. Capitava di rado ma era musica per le mie orecchie.
"Voglio portarti in un bel posto"
"Ah si?! E dove?" affermò, spalancando i suoi grandi occhi verdi.
"In mezzo al mare. Potrei insegnarti a navigare con la Jolly Roger". Mi guardò in un modo strano, diverso dalle altre volte. Sembrava confusa: non avrei saputo descrivere quei pochi secondi che passarono prima di ricevere una sua risposta.
 POV EMMA

Oh santo cielo! La Jolly? Stava scherzando o era serio? "Ci allontaneremo da Storybrooke per chissà quanto tempo...", pensai. Quella degli ultimi giorni non era altro che la quiete prima della tempesta. Non avrei voluto lasciare la città per molto, ma non potevo di certo dirlo a Killian. 
"Oh, wow. La Jolly...beh io non credo di esserne capace. E se dovessi commettere qualche errore e rompere qualcosa?", pareva una scusa assurda ma fu l'unica plausibile che mi fosse venuta in mente. Mi mordicchiai il labbro e guardai in basso, presa dai sensi di colpa. Killian sembrò rendersene conto.
 "Rompere una nave centenaria che ha addirittura vissuto in una bottiglia?". Era incredibile come parlasse della sua Jolly Roger. Per lui era proprio come una donna, iniziavo ad essere gelosa.
"C'è qualcosa che non va? E non tagliarmi fuori, Swan."
Colpita in pieno.
"Ascolta io...io non vorrei adagiarmi troppo. Lo so che sei stato tu a dirmi di godermi i momenti tranquilli ma tutta questa tranquillità mi spaventa". Gli dissi tutto d'un fiato. Aveva ragione sul fatto che non dovessi mentirgli; avevamo fatto tutti quei passi avanti e non potevo tirarmi indietro. Mi posò una mano fra i capelli e cominciò a ridere. Cosa c'era di tanto divertente? Se lo avessi fatto io in quella situazione sarei passata dalla parte del torto.
"Su, sentiamo, così avresti da ridire sta volta?", sbuffai.
 "Mio piccolo cigno, sei davvero testarda. Non puoi tenere sempre tutto sotto controllo. Dovrai pur farti trasportare qualche volta, maledizione!" Si fece improvvisamente serio. Forse dire le cose come stavano le aveva rese più reali. E sì, mi faceva male ammettere che avesse ragione. Di nuovo.
"Non puoi aspettarti che tutto vada per il meglio. Ci sarà sempre una crisi ma perché ti ostini a voler cambiare le cose! Non ti ho mai vista fallire: in caso d'emergenza ritorneremo in men che non si dica. Ora, potresti fare quello che ti chiedo per una buona volta?", continuò lui non sentendomi controbattere. Come ci riusciva? A sistemare sempre tutto? Ad azzerare ogni mio dubbio con uno sguardo o una parola? Il mio dolce Killian, dopo tutto quello che aveva m sopportato in quel dannato posto sarei dovuta essere io a proteggerlo, io a prendermi cura di lui. Lo avrei fatto, non avrei perso altro tempo. Mi alzai di scatto, aprii del tutto le tende e feci entrare i raggi fin fuori il corridoio. Killian strizzò gli occhi e fissava ogni mio movimento, perplesso. Mi misi una sua camicia, rigorosamente nera e lo presi per mano. Senza dire una parola, ma ben cosciente di quello che stavo facendo, lo parti al piano di sotto facendolo accomodare sul divano.
 "Swan, che diavolo stai facendo? Adesso che ti passa per la testa?". Non mi importava, quasi non lo sentivo. Preparai un vassoio e in qualche minuto avrebbe mangiato e bevuto i suoi cibi preferiti. Del nostro mondo, ovviamente. Avrei dovuto approfittarne dato che si stava finalmente abituando alla nostra epoca. Rimase meravigliato, credo.
POV KILLIAN 
"Swan, che diavolo stai facendo? Adesso che ti passa per la testa?" A che gioco stava giocando? Aveva finto con me o le avevo fatto davvero cambiare idea?! Stava...preparando...la colazione?! Non avrebbe mai smesso di stupirmi quella donna. 
"Ecco qui, la tua tazza di caffè nero coi biscotti e il succo d'arancia. Per iniziare al meglio la giornata", esordì così come se avesse dimenticato il nostro battibecco di poco prima. 
"Tesoro, iniziare? E' il tuo modo di evitare il discorso lasciato in sospeso?" Dovevo spronarla in qualche modo, non poteva tenersi sempre tutto dentro. 
"Hook, ascoltami. Non sto cercando di scappare da te o dalla verità. Almeno questa volta, sono sincera. Ho compreso di aver sbagliato quindi farei a meno anche di discutere. Vorrei pensare a noi due, ora. È ancora disponibile l'invito sulla tua maestosa nave?". No, non avrebbe mai smesso di stupirmi. Come potevo rifiutare. 
"Certo, dolcezza. Ti consiglierei di rimanere vestita così, il nero ti dona" dissi, ammiccandole. Sapevo di farla impazzire.
 POV EMMA

 Impazzivo quando mi faceva l'occhiolino. Risi di gusto e lo baciai. Mi leccai le labbra per sentire ancora il suo sapore...dovevo smetterla di pensare a lui sempre così intensamente.
"Ora, mangia. Vado a cambiarmi: Oggi esco con un affascinante pirata.", sarei stata al suo gioco. Lo vidi arrossire, sì sì. Killian Jones stava proprio arrossendo. Non potei dire che quella mattina fosse cominciata nel verso giusto ma mi aspettava sicuramente una giornata incredibile. Gli avrei dato tutto: Dalle mie labbra al mio cuore...insomma anima e corpo.
   
 
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