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Autore: the dreamergirl    11/01/2016    2 recensioni
[Post Mockinjay - Pre pilogo - Everlark]
La storia è ambientata dopo il ritorno di Peeta nel Distretto 12. Ho immaginato come avrebbero potuto reagire Peeta e Katniss al ritorno di Gale nel Distretto 12.
Dalla storia:
Peeta mi accompagna alla porta ma prima di aprirla si avvicina a me, mettendo le sue mani sulle mie spalle. Mi sta guardando negli occhi con un’intensità perforante quasi volesse imparare a memoria il mio viso. Poi lentamente fa salire le sue mani sul mio collo e poi sul mio viso. Questo semplice gesto fa esplodere in me tanti piccoli brividi che partono dal punto in cui le sue mani hanno toccato la mia pelle e si irradiano in tutto il corpo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Suzanne Collins; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

 
POV Peeta
Chi mai potrà essere a quest’ora? Katniss è andata ad aprire la porta ma non si sente alcun suono. È già passato qualche minuto, inizio a preoccuparmi. Decido di andare a controllare, per questo mi alzo e mi dirigo all’ingresso. Quando giungo alla porta vedo Katniss di spalle con la mano appoggiata ancora allo stipite della porta e davanti a lei c’è una figura che lì per lì non riesco a riconoscere ma poi lo faccio. Sento il mio piccolo mondo fatto di equilibri precari andare in mille pezzi su questo pavimento.
-Gale- mi lascio sfuggire.
Questo sembra scuotere i due protagonisti della scena davanti ai miei occhi. Katniss si gira in un sussulto come se fosse stata beccata a fare qualcosa di sbagliato. Ha il viso spaventato ma non so se per la figura che ha davanti o perché io li ho sorpresi. Anche Gale si riscuote e alza la testa. Per un attimo dai suoi occhi passa quello che mi sembra un lampo di rabbia ma poi il suo sguardo si rilassa.
- Ciao Peeta – dice solamente.
Katniss che nel frattempo sembra essersi ripresa del tutto invita Gale ad entrare.
Perché lo sta facendo? Perché non lo caccia via? Immagini confuse mi stanno annebbiando la mente. Sento che sto perdendo il controllo. Non ora! Non qui! Non voglio che succeda.
Ma poi percepisco una mano di Haymitch sul mio braccio che mi riporta alla realtà.
- Guarda chi è tornato. Il cacciatore!- dice con la sua solita ironia.
Gale non bada a lui, anche se sembra sollevato della sua presenza. Poi si rivolge a Katniss.
- Non volevo disturbarti. Se sei impegnata passo più tardi-
- Noi…noi stavamo cenando- risponde Katniss.
Sento che non riuscirò a mantenere il controllo per molto. Devo andare via di qui.
- Non ti preoccupare avevamo finito. Io e Haymitch stavamo andando via- dico nel tono più calmo che mi riesce.
Katniss mi guarda sorpresa. Sa bene che di solito io rimango per molto tempo dopo la cena. Alcune volte lei mi chiede di restare e dormiamo di nuovo assieme come facevamo sul treno. Ma non oggi Katniss, non se lui è qui con te. Ho paura di quello che potrebbe succedere.
- Davvero ragazzo? Stiamo andando via? Anche tu? Come! Oggi non rimani qui fino a notte tarda con dolcezza?-
Il solito Haymitch! Vedo le guance di Katniss prendere fuoco all’affermazione di Haymitch! Cosa ti imbarazza Katniss? Non vuoi far sapere a Gale che io e te rimaniamo fino a notte fonda abbracciati sul divano? Perché Katniss, perché?
- Si Haymitch stavamo proprio andando via- dico mentre lo trascino fuori dalla porta.
- Buonanotte Katniss-
Lei mi guarda un po’ sperduta e un po’ impaurita.
- Peeta non devi andar via- mi dice con un tono che sembra quasi una supplica.
- Devo Katniss. Arrivederci Gale- dico con un cenno a Gale, che ha seguito con una punta di sospetto questi scambi di battute tra me e Katniss.
Riesco a portare fuori Haymitch che cercava in tutti i modi di restare. Arriviamo quasi alla mia porta quando esclama:
- Perché lo hai fatto ragazzo? Perché li hai lasciati soli? Sembra quasi che tu stessi fuggendo!-
-Ed è così! Nel momento in cui ho visto Gale sulla soglia della porta la mia mente ha iniziato ad annebbiarsi. Una serie di immagini modificate mi sono passate per la mente come un flash. Quando poi ho visto che Katniss lo invitava ad entrare, tutti i miei dubbi, tutte le mie insicurezze sono venute a galla. Non potevo restare-
- Peeta senti…_
- Fermati Haymitch non voglio sentir niente e non voglio parlare- lo interrompo.
Detto questo apro la porta di casa mia e la chiudo alle mie spalle lasciando fuori Haymitch e il mondo intero.
I pensieri mi si accavallano nella mente in maniera confusa. Devo cercare di calmarmi. Per questo vado in cucina per bere un bicchier d’acqua. Non funziona molto perciò decido di andare sul divano.
 
Mi chiamo Peeta Mellark. Ho 18 anni. Vivo nel Distretto 12. Sono al sicuro. Niente di quello che vedo è reale.
 
Mi chiamo Peeta Mellark. Ho 18 anni. Vivo nel Distretto 12. Sono al sicuro. Niente di quello che vedo è reale. Katniss non mi odia e non vuole uccidermi.
 
Il trucco che mi hanno insegnato al 13 sembra funzionare, inizio a calmarmi. Quando la mia mente riacquista il suo equilibrio, inizio a riflettere su quello che è successo stasera. Come mai Gale è tornato qui al 12? La risposta non tarda ad arrivare. È qui per Katniss. Vuole sistemare le cose con lei e farla sua.
Questi pensieri mi spaventano più di quelli depistati. Se Katniss decidesse di perdonarlo, tornerà da lui. Lo ha sempre amato e io finirò per perdere l’unica persona che mi sia rimasta. L’unica ragazza che ho amato e per cui darei la vita.
 
Note dell'autrice: Ringrazio tutti quelli che hanno recensito la mia storia, l'hanno inserita fra le ricordate e l'hanno letta. Spero che anche quetso capitolo vi possa piacere ;)

 
  
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