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Autore: PersephoneAm    15/01/2016    0 recensioni
Volevo aspettare a pubblicare la storia. Aspettare che la terminassi, ma visto che oggi è un brutto giorno per chi fa parte della casata dei Serpeverde, allora voglio dedicare questa piccola fanfic al grande Alan... ti ricorderemo sempre, professor Piton....
Arya è una lontana cugina di Draco Malfoy e lei rivoluzionerà tutta la storia del mondo magico.
Nulla sarà come lo ricordavate...
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Lestrange, Famiglia Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Maledizione!

Cosa avevo fatto per meritarmi tutto ciò che stavo passando in quel momento?

Io, Arya Swan, che avevo sempre avuto tutto dalla vita, adesso ero costretta a frequentare Hogwarts? Facevano sul serio? Che orrore! Il mio caro cugino non sarebbe stato per niente contento della mia persona, io che frequentavo la scuola più prestigiosa del mondo magico, ero stata sbattuta fuori per colpa di una babbana schifosa! Però quando le misi le mani addosso mi sentii davvero.. Bene!

Per fortuna mi avevano messa in Serpeverde! Ringraziando Morgana!

-Arya!-.

Mi voltai verso chi mi stava chiamando e subito un sorriso comparve sulle mie labbra. Davanti a me si fermò sorridente un ragazzo con i capelli biondo chiaro, gli occhi grigio acciaio e la carnagione pallida, proprio come la mia.

-Draco!-esclamai, sollevando le braccia per abbracciarlo stretto a me. Ero sempre stata attratta in maniera quasi ossessiva e sbagliata da lui, ma mi ero sempre guardata bene dal mostrare sentimenti che andavano oltre all'affetto.

Io e Draco eravamo cugini per parte di suo padre, che era cugino di mia madre. Zia Cissy mi aveva raccontato che mia madre purtroppo era morta subito dopo avermi partorita per colpa di un'infezione. Mentre di mio padre non mi dissero mai molto, se non che era un discendente dei Black e che era morto durante la Guerra dei maghi. Fortunatamente zia Cissy e zio Lucius mi avevano fatto da padre e da madre in tutti questi anni e non mi avevano mai fatto mancare nulla: non facevano che viziarmi con le cose migliori e i vestiti più belli e pregiati, tanto è che, quando ero piccola, a casa spesso mi chiamavano 'Principessa' e alcune volte quel nomignolo spuntava ancora sulle loro labbra, facendomi sorridere. Ero fortunata ad avere una famiglia così, che mi aveva accolto nonostante io non fossi la loro figlia naturale.

Una volta, tre anni fa, avevo chiesto alla zia se per caso fossi un peso per loro, visto che comunque non erano i miei genitori e sentivo come se li stessi solo usando. Lei prontamente mi aveva risposto che non dovevo assolutamente pensare a queste cose e che mi crescevano e mi viziavano con piacere, soprattutto lei, poiché ero femmina e le piaceva comprarmi vestiti, scarpe e altro. Mi aveva fatto capire anche che non dovevo minimamente preoccuparmi di far spendere loro poco, perché potevano permettersi questo ed altro. Mi ricordo che dopo quella piccola discussione uscimmo per Londra a fare acquisti.

-Sei davvero bellissima!-disse Draco in un sussurro, riportandomi alla realtà, mentre lui mi guardava dalla testa ai piedi.

Sentii le guance andare a fuoco e abbassai lo sguardo. Non ci vedavamo da quasi due anni, perché ero rimasta in Italia, nella casa di mio padre. Forse proprio durante l'estate appena passata mi ero resa conto di provare qualcosa per Draco, qualcosa che per noi, che siamo cugini, non andava assolutamente bene.

-Non dire queste cose, ché poi arrossisco!-risi, coprendomi il viso con le mani.

Draco mi prese i polsi tra le dita, leggermente, quasi con delicatezza, e mi scoprii il viso, cercando di guardarmi negli occhi.-Perché? È la verità. Sei stata via una sola estate e sei cambiata così tanto, Arya...-.

-Pazzo!-mormorai, dandogli un bacio dolce sulla guancia.

-Come è andata il viaggio?-mi chiese lui, schiarendosi la voce e facendomi segno di seguirlo.

Sorrisi.-Bene, anche se avrei tanto voluto non farlo. Non che mi lamenti di Hogwarts... Ma sai, quella che frequentavo è la migliore scuola del Mondo Magico!-.

-A proposito, cosa hai combinato per farti espellere?-domandai, sghignazzando.

-Ho solo pietrificato una figlia di babbani e, quando mi ha accusata, l'ho schiaffeggiata!-risposi io, con tono annoiato.

Draco sghignazzò.-Ma non hai potuto evitare di farti beccare? Insomma, le lanciavi l'incanto da dietro le spalle e ti divertivi di più!-.

-Già, ma sai.. Mi aveva fatto così tanto arrabbiare, che non avevo pensato a una punizione esemplare. Mi conosci bene: sono troppo impulsiva!-.

Scoppiammo a ridere tutti e due, mentre Draco mi conduceva alla Sala Comune nei sotterranei del castello.

-I miei genitori si sono adirati?-mi chiese, girandosi a salutare un ragazzo.

-Non tanto...-feci,-Se la sono presa molto di più con la direttrice: madame Jorjaitte è stata davvero troppo dura con me! D'altronde può capitare che qualcuno si arrabbi e faccia sciocchezze. Ma da qui ad arrivare alla espulsione, per una Nata Babbana poi!-.

-Allora preparati, perché qui molti sono Nati Babbani e il preside non accetta aggressioni!-.

-Immaginavo... Oramai se solo li sfiori con un dito, sei praticamente mandato ad Azkaban!-.

Draco scoppiò a ridere.-Quasi!-annuì,-Il Secondo anno che sono venuto qui ce ne erano state tante di aggressioni. È un peccato che non siano continuate!-.

-Si, me l'avevi raccontato, Draco!-dissi, mentre una parte della parete del sotterraneo scorreva e ci apriva il passaggio per entrare nella sala. Rimasi senza parole nel vedere l'ampiezza della camera, che aveva delle strette vetrate, dalle quali si poteva ammirare il fondale di un lago. La Sala Comune era arredata con divani e poltrone in pelle nera, con cinque camini di pietra e con vari ritratti e dipinti sopra. A destra c'era la biblioteca, dove molti manoscritti scuri e logori arricchivano gli scaffali, mentre un lungo tavolo abbellivano la camera.

-Che meraviglia!-mormorai, sentendolo sbuffare.

-C'è di meglio...-disse,-Buongiorno!-.

Tutti si voltarono incuriositi a guardare me, la nuova arrivata e iniziai a sentirmi a disagio, con tutti quegli occhi puntati addosso a fissarmi con diffidenza.

-Blaise, Tiger, Goyle!-esclamò Draco,-Lei è mia cugina Arya. E' stata espulsa dalla sua scuola ed ora è venuta qui a frequentare!-.

-E perchè?-chiese il ragazzo di colore, chiamato Blaise, con un'aria piuttosto curiosa, avvicinandosi a me e sorridendomi.

Draco iniziò a sghignazzare.-Ha aggredito una figlia di babbani,una Mezzosangue!-.

I tre ragazzi risero.-So già che questa scuola mi piacerà tantissimo,cugino!-esclamai, mordendomi il labbro.

-E ancora non hai visto niente!-disse Draco, strizzando l'occhio verso di me,-Ti innamorerai dei nostri compagni, ne sono sicuro!-.

-Oh, il mio cuore lo hai già rubato di sicuro!-sussurrò ironico il ragazzo di nome Blaise, facendomi l'occhiolino,-Sperando che Draco mi dia il consenso!-.

-Non è lui a doverti il consenso!-replicai, alzando un sopracciglio,-La decisione spetta a me, sai?-.

-Uuuh, amico!-fece quello di nome Tiger,-Credo che la signorina ti abbia già dato il colpo di grazia!-.

Blaise rise.-È una cosa di famiglia, credo!-.

Risi anche io, voltandomi verso Draco, che mi fissò intensamente.-Dove sono le mie cose?-gli chiesi, facendo finta di nulla.

Draco si portò una mano alla fronte.-Già, mi ero dimenticato di dirtelo: sono tutte nella vostra stanza, vicine al tuo letto. Vieni, ti faccio vedere!-.

Per l'accesso ai dormitori vi era una scala a chiocciola in mogano e, come per tutte le rifiniture sulle pareti della camera, vi erano serpenti intarsiati nel legno. In cima a questa scala c'era un lungo corridoio, da cui si accedeva ai dormitori.

-Secondo me i letti ti piaceranno molto!-esclamò Draco, aprendo la porta e facendomi segno di entrare.

Quando fui dentro rimasi allibita. Non avevo mai visto una camerata così bella: i letti a baldacchino avevano tende verdi-argentate e delle poltroncine arredavano le stanzette. L'unica stanza che eguagliava in bellezza il dormitorio era la mia camera a Malfoy Manor, che era stata disegnata e arredata da mia zia Cissy.-Vedo che mi conosci molto bene, Draco: è bellissima!-.

-Beh, il letto con il baldacchino c'è anche nella tua stanza alla villa, mentre il colore verde è il tuo preferito, quindi...-fece lui, un po' a disagio.

Sorrisi.-E pensare che i nostri genitori hanno dormito su questi letti...-.

-Sei diventata una nostalgica?-sghignazzò Draco, stendendosi sul mio letto, con le braccia dietro la testa e il viso rivolto verso l'alto.

-No, solo che certe volte cerco di pensare a chi fosse mia madre e cosa le piacesse fare...-dissi, raggiungendolo sul letto e lasciando che lui mi abbracciasse.

-Scusa, Arya. Non ci stavo proprio pensando...-iniziò.

-Non fa nulla, tranquillo!-.

Silenzio. Ad un certo punto il mio stomaco iniziò a brontolare e sentii Draco scoppiare a ridere, mentre lo seguivo anche io.

-Ma hai mangiato?-mi chiese, con le lacrime agli occhi.

-No!-risposi io, riprendendomi e alzandomi per prendere la borsa, nella quale avevo messo un po' di cioccolata,-Ma ho questa. Ti va?-.

-Come quando eravamo piccoli!-disse.

Lo vidi andare indietro con i ricordi a quando rubavamo la cioccolata dalle mensole della cucina, anche se poi sapevamo che la zia ci avrebbe sicuramente colti in pieno a farlo. Ne avevamo combinate tante, da piccoli e sicuramente non ci saremmo fermati ora.

Tornai sul letto, di fianco a lui, che era ancora sdraiato e scartai la cioccolata, per porgergliene poi un pezzo e mangiandone un altro io.

-Sai, nonostante tutto, sono felice che tu sia qui!-disse, lasciandomi senza parole a guadarlo.

-Davvero?-gli chiesi, dopo qualche istante, con un sorriso.

Lui voltò la testa verso di me e immerse i suoi occhi grigi nei miei azzurri.-Davvero. Non sono mai stato più felice!-.





Sera ragazze, come ho già scritto nella descrizione, questa storia (che magari qualcuno di voi ha già letto) non doveva essere pubblicata ora, ma dovevo prima revisionata e poi pubblicarla, ma con ciò che è avvenuto oggi... volevo ricordare il nostro amato professor Piton e dedicare questa sorta di fanfiction, tutta rivisitata, ad Alan, un grande attore con un grande personaggio.❤❤❤
   
 
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