Si ritrovò ben presto nella radura contornata da tre fila di betulle, aprendo finalmente gli occhi e liberandosi dalla posizione autoimpostasi, e passò velocemente la mano destra sul manto nero, facendo volare via le piccole tracce di terra sulle vesti. Improvvisamente una delle betulle si mosse, abbassando i rami carichi di foglie e mostrando un viso rugoso tra le varie pieghe della corteccia, contornato da qualche foglia a mo' di capigliatura. La prima Driade* si voltò verso l'uomo, gli occhi gialli puntati su di lui, mentre piano un fischio acutissimo risuonò nella radura. Con un ghigno, l'uomo si abbassò in un inchino profondo verso l'Elementale della Terra, aspettando una di lei reazione, la mano destra sulla schiena, la sinistra sotto il collo.
Stringendo le pupille, la Driade si spostò di lato, ancorando i piedi al suolo, dal quale uscirono delle radici che la immobilizzarono, facendola tornare alla forma silvana. Lo stesso identico fischio risuonò nella radura, e mal celando la propria soddisfazione, l'uomo si avvicinò alla fila più esterna delle betulle, ed inoltrandosi nella foresta immobile. Continuò a vagare sui sentieri appena tracciati ancora per qualche minuto, con la strada illuminata solo da una luna a metà, il rumore del tacco delle scarpe come sua unica compagnia.
-Stavamo cominciando a pensare che avessi dimenticato la strada. - disse una voce quando fu vicino ad una quercia nodosa piena di radici coperte da licheni, ed un viso etereo si dipinse per qualche istante nell'Aria, svanendo immediatamente dopo accompagnata da una risata. L'uomo sbuffò, stringendo un poco il mantello, continuando a camminare, anche se più lentamente.
-Una Driade mi ha bloccato. - rispose piano lui, lo sguardo in avanti, incurante dei soffi di vento proprio al di sotto della sua nuca, senza fermarsi. -Pensavo ci fosse una migliore difesa dei territori. Se non avessi saputo il saluto.. - lasciò la frase in sospeso, arrestandosi.
La risata continuò ancora per qualche istante, aleggiando leggiadra nell'Aria, anche se con una tonalità diversa, più di scherno che di vero divertimento. -Non mi dirai- cominciò allora una voce differente, leggermente più sottile, e una figura si stampò, apparentemente palpabile, vicino all'uomo, che le rivolse una sola occhiata veloce -Che ora temi anche la Terra, nevvero?
L'uomo tacque, girando attorno ad un punto, dove sembrava essere stato seppellito qualcosa, data la terra appena smossa. -Quante ametiste?- domandò agitando entrambe le mani sul terreno, costruendo dei cerchi ampi con le dita. La Ville storse il naso (o almeno ciò che si trovava normalmente al posto del naso) e si allontanò di qualche centimetro dall'uomo, quando piano la terra smossa si illuminò di bagliori violacei, segno che le pietre venivano attivate. -Cinque.
-Molto bene. - l'uomo si alzò di scatto, battendo nuovamente il tessuto del vestito per liberarlo dalle piccole tracce di terriccio appena depositatesi. -Mi stanno già aspettando?- chiese facendo un passo in avanti, oltrepassando il punto ancora luminescente.
La Ville si disperse nell'Aria, abbandonando la sua forma palpabile, ma sempre seguendo l'uomo. -Manca la Banshee... Ma per il resto siamo tutti.
L'uomo annuì, e si portò la mano sinistra sul viso, che divenne improvvisamente scuro, indistinguibile, una maschera nera che impediva di riconoscerne i tratti del volto. -Allora cominciamo.
-Appunto, non è possibile.- disse alla fine, quando finalmente ebbe la forza di parlare, volgendo la testa tutt'intorno.
Gaior si portò una mano al petto, rilassandosi. Dannazione, ma che razza di novellina le avevano mandato? Bastava una minima oscillazione per farla uscire di senno? Eppure non aveva mai visto nessuna delle nuove Specialiste agire in questo modo, soprattutto le Psicogus. E Diana lavorava per loro da due anni...
-Tutto bene, Ecchins?- le chiese, quando la ragazza si portò la mano alle orecchie, tappandosele. Si, erano tutti i sintomi di un risveglio improvviso; evidentemente la ragazza era molto più giovane di quanto sembrasse ad una prima occhiata, e non era ancora abituata al topazio. E il delirio sul Sonazion... Tipico, asserì tra sé l'Ispettore, richiamando con la mano il tenente Sereas poco lontano. Ma quelle profonde occhiaie sotto gli occhi della ragazza...
-Sì, capo?- chiese Vincent avvicinandosi a Gaior, gli occhi fissi sulla ragazza che aveva ancora le mani sulle tempie, massaggiandosele. E pensare che aveva temuto chissà che quando aveva visto il topazio al collo della ragazza! Invece era una Novizia! Abbozzò con le labbra un sorriso, che si spense subito quando Gaior si volse verso di lui, seriamente preoccupato. Di cosa poteva crucciarsi il capo? Era solo una ragazzina appena Graduata, una misera ventenne ancora incapace di regolare il potere tramandatole dai suoi antenati.
-Ecchins?- domandò Gaior, quando finalmente Diana alzò gli occhi su di lui, due iridi semplici, senza nulla dentro. No, c'era qualcosa di strano, di questo ne era certo. Se una Psicogus aveva risposto in questo modo, allora... Gaior si passò la mano sulla fronte, asciugandosi con le dita le goccioline di sudore che gli imperlavano il viso. -Sereas -si rivolse di nuovo verso di lui, allungando la mano verso la tasca della giacca -Tu sei l'unico che sa guidare. Porta la Signorina Ecchins allo Studio. Così portà dirci qualcosa di più... su questi sassi.-
-Cosa?- ripetè Diana, ormai completamente in sé. -No, ispettore Gaior, non è necessario...
-Non credo sia una buona scelta, capo....- si intromise Vincent, senza ancora prendere le chiavi di ferro dalla mano dell'Ispettore Capo. Ma era pazzo o cosa? Lui? Guidare? -Sarei più utile qui, ne sono certo.
-Silenzio!- tuonò Gaior, lanciando le chiavi a Vincent, che le prese, chiaramente colpito. -Abbiamo appena visto che il campo qui impedisce un corretto funzionamento del topazio.- aggiunse, con un'occhiata verso la ragazza, che aveva alzato la mano per toccarsi la piccola goccia sul collo. -Quindi la Signorina Ecchins non può lavorare con l'influsso di queste maledette lanterne. Ti sto chiedendo, Sereas- sillabò Gaior verso Vincent, mettendo in mostra i denti leggermente ingialliti – di accompagnare la signorina allo Studio, per venire a capo di questa situazione, cosa che, mi sembra di ricordare... Sia il tuo lavoro.
-Ma capo...- cercò di controbattere Vincent, porgendogli nuovamente le chiavi.
-NO, Sereas. Non ho bisogno di te, qui. Io e Creos faremo gli ultimi rilevamenti, e poi andremo in Centrale... Dove rivedremo te e la Signorina Ecchins, che ci porterete i risultati delle analisi. Tutto chiaro?
Vincent strinse le mascelle una contro l'altra, rimarcando i suoi lineamenti in maniera molto squadrata. Tutto il suo lavoro, tutto il suo impegno, tutto perso per fare da balia ad una stupida Psicogus incapace di trattenere il suo potere? No, è solo per questa volta... Un solo caso...
-Sì. Tutto chiaro, Capo.
La Bestia non sembrava minimamente intenzionata a smettere di ringhiare, e Deanna fece sibilare la frusta un altro paio di volte. Ma che aveva quella Chimera**, anche lei ci si metteva? Non che fossero animali rinomati per la loro intelligenza (La testa di capra nel mezzo era scientificamente impossibile da rimpiazzare con quella di un delfino) tuttavia non ne aveva mai vista una che temeva uno stupido pezzo di legno... E dall'alto dei suoi quattro anni da Domatrice*** questo Deanna lo sapeva bene.
-Ma che ti prende?- domandò all'animale, quando quello ignorò completamente il colpo ricevuto sul fianco per allontanarsi di altri due metri dalla sedia, chiaramente spaventato. Persino la testa di serpente non faceva altro che mostrare le zanne... Ma di cosa avevano timore?
-Che cos'hai?- chiese alla fine, abbandonando la frusta per avvicinarsi alla Chimera, allacciandosi con uno sguardo i copriavambracci di pelle. Era un animale dell'esercito, la cavalcatura degli ufficiali di Eldorado; non era possibile che una Chimera temesse una stupida sedia. Ormai in prossimità dell'animale, allungò la braccia verso la testa di leone, abbozzando ad un inchino con la testa. Era uno dei modi per essere avvicinati da una Chimera senza essere inceneriti dalle fauci di fuoco dell'animale; uno dei pochi, pensò la ragazza, quando avvertì il pelo leonino nelle mani, ed alzò gli occhi verso quelli di lui, o almeno, quelli della testa felina.
-Ma che..? - Cos'era ciò che leggeva in fondo a quelle iridi, si chiese Deanna. Paura? Non era possibile... Le Chimere avevano paura di una sola cosa. E quella cosa era stata perduta dieci anni prima.
Possibile davvero che un Sonazion fosse stato recuperato?
L'uomo annuì, facendo sbatacchiare la barba grigia di qua e di là, sopra le guance rosse. -Il locale è ben protetto, e io stesso ho portato il carico di rubini al signor Sonsfel, stamattina. Rubini, tenente, non sassi.
-Ma non è possibile!- sbottò Francis, dando un colpo al tavolo, non abbastanza forte per impressionare il custode. -Abbiamo trovato solo sassi, è sicuro..
-Rubini, tenente, non sassi. Rubini.- continuò Nivoder, sbatacchiando la barba in segno di diniego.
-Ma allora come spiega il fatto che non c'erano rubini nel Laboratorio, ma solo sassi?- domandò Francis, portandosi la mano davanti agli occhi.
Il custode rimase in silenzio, stringendo ancora più forte il cappello. -Non sono uno Specialista, Tenente. Sono solo un custode. Tuttavia ho lavorato in quello stabile per venti anni, e ho visto una sola pietra capace di fare una trasformazione da rubino a sasso... O da qualsiasi altra pietra a sasso. Ed è perduta da dieci anni.
Francis sgranò gli occhi. -Ma non è possibile...
-Figliolo -disse Nivoder, un sorrisetto sul viso, quasi completamente coperto di rughe. -Nulla è impossibile, se si parla di quelle pietre.
-Dimmi, Quopezo. Cosa avviene?- chiese una voce eterea, la Ville che accompagnava l'uomo biondo, che ora giocava con un sasso perfettamente levigato, facendolo rotolare su per i braccioli dello scranno boschivo.
-Signora- esclamò il Siona, colpito.- Signora, mi avevate detto che dovevo avvertirvi non appena... Uh...
-...Trovavano l'uomo, sì, Quopezo. L'hanno trovato?- domandò gentilmente l'Elementale, rivelando il proprio viso al Siona, che per poco non cadde, dato il movimento improvviso dell'Aria.
-Sì, mia Signora... Lo hanno trovato.- sibilò piano Quopezo, riassestandosi in piedi, e rivolgendo un lungo inchino verso il viso appena definito nell'Aria. -Tuttavia, mia Signora... Volevo informarvi che...
Il sopracciglio disegnato della Ville si alzò appena, curioso. -Che?
-Oh, beh, ecco... C'è una Psicogus. Con loro.
La Ville si disperse nell'Aria, nel momento stesso in cui l'uomo scattò in avanti, riuscendo a sillabare due parole. -Una Psicogus?
-Si, Signore...- disse piano il Siona verso di lui, offrendogli un profondo inchino come quello rivolto alla Ville poco prima. -Una Psicogus che, beh...- ma il folletto non terminò nemmeno di parlare, che un soffio di vento lo portò via, lontano dai due, ad una distanza tale che il suo udito era ben incapace di intendere le parole pronunciate dei due.
-Che facciamo?- chiese la Ville non appena Quopezo fu allontanato, la voce che seguiva l'uomo in continuo movimento intorno allo scranno.
Il biondo non rispose. Una Psicogus? Di già? Dannazione... -C'è solo una cosa da fare.- rispose piano, afferrando il sasso e lanciandolo lontano, verso un albero secco completamente nero. -Metti in atto il piano B.- disse alla fine, volgendo lo sguardo verso l'Aria, mentre una flebile risata si spargeva tutt'intorno, mescolandosi per bene in tutto lo spazio.
*Elementale della Terra.
**Esseri favolosi, col corpo di leone e tre teste, una propria del felino, una di capra posta sulla schiena, e una di serpente, al posto della coda. Nella mia storia sono le cavalcature degli Ufficiali, L'Esercito di Eldorado, che arruola nei suoi ranghi anche i Gladiatori.
***Un particolare plotone dell'Esercito, impegnato nella cura delle creature del fuoco: Chimere, Fenici, Viverne.
****Folletti boschivi, creature della terra al pari dei Satiri, caratterizzati da una pelle rugosa, simile ad un tronco di radice, coperti solo dai lunghi capelli e dalla barba incolta, entrambi simili ai licheni.
Salve a tutti! Beh, che dire... Innanzitutto ringrazio tutti coloro che hanno letto questa storia!Spero davvero che vi incuriosisca almeno un po'! :-*
Cos'altro? Nulla... Fatemi sapere se vi è piaciuto, mi raccomando!!!
Baciotti
Dia