Quando uscirono dall’aula Helena e Severus si ripromisero di
incontrarsi in biblioteca per fare i compiti insieme. Arrivò alla sala per il
pranzo in ritardo e mentre cercava un posto dove sedersi vide Remus farle
segnale di un posto accanto a lui. Non appena si sedette si rese conto che si
era seduta proprio davanti ai ragazzi del treno Sirius e James e questo la
innervosì molto.
-Questi sono James Fraser e Sirius Black.-disse Remus- lei è Helena
Potter.
-Ah ci conosciamo già.
-Davvero?-disse James- non mi ricordo.
-Sul treno-disse Helena- quando hai dato sfogo al tuo ego.
Lui la guardò attentamente poi disse:
-Certo, quella che voleva andare a Serpeverde!
-No, non era lei, era l’altro che voleva andare a Serpeverde - lo
corresse Sirius.
-Ah, vero. Dov’è ?-si girò per scrutare il tavolo dei Serpeverde - ah,
eccolo lì e stato accontentato il mocciosus.
-Come hai detto scusa?-disse Helena arrabbiata.
-Ho detto mocciosus, somiglia molto ad uno appena uscito da sotto
le gonne di sua madre. Sai non dovresti stare con certa gente.
Helena non poteva credere all’arroganza di quel ragazzo.
-Hai ragione-disse sprezzante- non dovrei stare con certa gente. Si
alzò e se né andò. Remus la fermò imbarazzato e disse:
-Mi spiace, non è un cattivo ragazzo e che a volte si fa
trasportare.
-Certo come no, ci vediamo- disse Helena e uscì dalla sala.
Non riusciva a credere che potessero esserci persone tanto tronfie
e arroganti. Ogni volta che vedeva James camminare con baldanza per i corridoi
avrebbe voluto tirargli un libro in testa e rimase di stucco quando un giorno mentre stavano studiando nella sala
comune Mary Finch disse:
-è davvero affascinante, non credi?
-chi?-chiese Helena.
-Lui- e le indicò James che si stava scompigliando i capelli, come
faceva sempre quando si metteva in mostra.
-James Fraser?-chiese stupita.
-lo conosci?
-avrei preferito di no.
-oh, ti prego presentamelo!
-cosa? Non c’è bisogno che te lo presenti basta che ti prostri
adorante ai suoi piedi ed è fatta. E poi non ho nessuna intenzione di perdere
il mio tempo a parlare con uno stupido.
-di chi state parlando?-chiese Elisabeth sedendosi.
-di James Fraser - rispose Mary - Helena dice che è uno stupido ma
io lo trovo a dir poco affascinante.
-beh, sarà anche uno stupido ma ha un grande talento a quiddich. È
stato ammesso nella squadra di Grifondoro. Si dice che il capitano si sia
addirittura messo a piangere quando James ha segnato un punto da 20 metri.
-davvero?-disse Mary .
- Helena perché non entri anche tu in squadra? Sei brava a volare
quanto James, la professoressa non faceva che ripeterlo durante l’ultima
lezione.- chiese Elisabeth.
-E passare il mio tempo a volare dietro una palla? No, grazie.
Anche Severus era della stessa opinione di Helena rigurdo a James
ed ai suoi amici.
-sono degli spacconi, e se ne infischiano delle regole, e poi
vorrei sapere dove va sempre quel Lupin, a volte sparisce insieme
all’infermiera.-disse Severus.
-dicono che è malato.
-sarà- disse poco convinto Severus.
La domenica non c’erano lezioni ma si poteva assistere alle partite
di quiddich. Ad Helena piaceva molto assistere tranne quando Mary si metteva a
gridare “forza James” a squarciagola.
Anche se doveva riconoscere che il ragazzo aveva talento. Quest’anno la squadra
di Grifondoro non aveva perso una partita e alla fine di ogni vittoria facevano
una festa nella sala comune.
Durante una di queste Mary le corse incontro, mentre lei ed
Elisabeth cercavano di avvicinarsi al tavolo delle bibite, e la spinse fuori
dalla folla.
-devi presentarmi a James- le disse.
-stai scherzando?
-ma non capisci, ho saputo che una del secondo anno Angelina gli
corre dietro.
-E allora? Se qualcuno vuole suicidarsi può farlo, questo è un
paese libero.
-oh ti prego puoi farlo per me? Ti prometto che non ti chiederò più
niente.-Helena la guardò come se le avesse chiesto di tagliarle una mano.
-non mi chiederai più di farti da ruffiana, e non parlerai più di
quanto lui sia affascinante. È la mia offerta.
-va bene-disse Mary felice e sistemandosi i capelli disse- come
sto?
-oh dio! ti prego facciamo in fretta-disse Helena sospirando. Si
diressero verso il gruppetto dei ragazzi dove c’erano proprio tutti James, Sirius,
Peter (un ragazzo piccolo e timoroso) e Remus e uno stuolo di ragazzi della
squadra e non, che discutevano della vittoria. Helena si trovava a suo agio solo
con Remus, di certo il più modesto dei quattro amici, mentre Peter le era
indifferente. Ma la sola vista di James e Sirius la innervosiva. Avrebbe
preferito nuotare nel lago con la piovra gigante. Si avvicinarono al gruppo e
Helena decise di non tergiversare oltre. Si rivolse verso James e disse:
-Ciao, bella partita. Ti presento Mary. Mary, questo è James.
E fece per andarsene mentre Mary allungava la mano a James, ma
quest’ultimo si alzò e, senza rivolgere nemmeno uno sguardo a Mary, la fermò e disse:
-aspetta, non puoi arrivare così ed andartene, pensavo ti piacesse
fare conversazione.
-certo, con le persone normali-rispose sarcastica.
-allora quale momento della partita ti è piaciuto di più?-chiese
baldanzoso scompigliandosi i capelli. Se avesse avuto qualcosa di pesante,
Helena glielo avrebbe rotto in testa.
-di certo quando quel bolide è passato a un centimetro dalla tua
testa. Che occasione mancata!
-oh, su dai, sei ancora arrabbiata per quel tuo amico Serpeverde,
volevamo solo farci una risata e poi non capisco cosa ci trovi in lui.
-in poche parole: non è te!-disse Helena sprezzante e se ne andò.
Quando Mary salì in dormitorio era furiosa, a quanto pare non era andata come
voleva.
-perché ti sei comportata così?-gridò.
-così come? volevi essere presentata e ti ho presentata.-disse
Helena mentre si infilava il pigiama.
-potevi essere più cortese?
-non avevamo discusso che dovevo essere anche gentile, mentre tu
avevi promesso di non parlare più di lui.
-non mi ha nemmeno guardata si è messo lì a chiedere perché avevi
risposto così-e si sedette sul letto.
-è con ciò? dovresti ritenerti fortunata tu potresti avere una
ragazzo migliore di un tronfio arrogante; se vuoi posso presentarti a Remus è
davvero simpatico anche se non capisco come possa essere amico di James.
-Ma a me piace lui!-protesto Mary- e tu mi hai rovinato il momento
più bello della mia vita!
Mary si distese sul letto e Helena non sapeva che dire.
-non preoccuparti le passerà- le disse Elisabeth.
Ma Mary non era dello stesso avviso, non parlo ad Helena per tutta
la settimana e quando era lei a cercare di parlarle la evitava. Elisabeth le
disse che massimo sarebbe stata arrabbiata con lei per un paio di settimane ma
erano passati due mesi e la situazione non migliorava. Ne parlò con Severus un
pomeriggio che stavano studiando in biblioteca.
-Sinceramente avrei fatto lo stesso. Quel Fraser è troppo arrogante
per i miei gusti.
-sarà ma Mary non mi parla da allora.
-non appena avrà capito che non ha perso nulla ti parlerà di nuovo.
Pensi d tornare a casa per il natale?-le chiese.
-no, gli zii e Petunia vanno a trovare nonna Rose e io non le sono
molto simpatica. Pensa che gli zii siano stati degli stupidi ad accogliermi.
-che carina-disse Severus sarcastico.
-già, e tu?
-scherzi, mi ci vedi a cantare bianco natal con mio padre.
-allora lo passeremo insieme- disse felice Helena.
-fantastico- rispose allegro Severus.
-che cosa è fantastico, mocciosus?-chiese James che intanto era
arrivato insieme a Sirius alle spalle di Helena.
-beh, se è fantastico per lui deve essere una vera noia-disse
Sirius .
-niente che ti riguardi-rispose Severus irritato.
-che cosa ci fate qui?-chiese Helena.
-siamo venuti per studiare cosa si dovrebbe fare in biblioteca?
-sinceramente non credevo che tu sapessi dove fosse-disse ironica.
-ha,ha,ha davvero divertente. È molto simpatica sai anche se non
capisco perché sta con te-disse James a Severus- non siete per caso fidanzati?
Helena sta già per rispondere quando arrivò la bibliotecaria
rimproverandoli di fare troppo rumore e buttandoli fuori.
-vieni,Severus, troviamo un altro posto per studiare- e lanciando a
James e Sirius uno sguardo omicida se ne andò.