Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: The Land Of Disagio    03/02/2016    4 recensioni
Auruo e Petra stanno insieme fin dal secondo anno di arruolamento nell'esercito, scegliendo di unirsi entrambi nella Legione Esplorativa. Qualcosa, però, cambierà quando il loro destino si intreccerà con quello di un misterioso Capitano dagli occhi sfuggenti come la nebbia e freddi come il ghiaccio.
Il loro destino è incerto, la loro vita sospesa ad un filo e, si sa, il cuore di una persona può essere davvero particolare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Auruo Bossard, Levi Ackerman, Petra Ral
Note: Lemon, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Where is she?

"Accidenti”, sbuffò Hanji “Ci abbiamo messo un eternità per cavarti quella roba di dosso". La donna si asciugò il sudore dalla fronte, prima di rendersi conto delle condizioni del ragazzo che, steso sul pavimento, sembrava svenuto. "Umm...Auruo stai bene?".
"S-sì, sto bene, Hanji. Ho solo un po'di difficoltà a respirare", la rassicurò, cercando di portare quanto più ossigeno possibile nei polmoni.
"Posso aiutarti?", gli suggerì la donna, con un sorriso compassionevole nel viso. "No, grazie. Posso cavarmela da solo", respinse gentilmente la sua offerta appoggiandosi alla parete di legno, portando la mano sulla cassa toracica, respirando lentamente "Comunque, ho intenzione di andare dalla mia fidanzata" la informò, uscendo dalla porta.
“La tua ragazza è quella con i capelli arancioni? Petra, giusto?" cercò di indovinare, aggrottando le sopracciglia. Quella ragazza l’aveva incuriosita molto.
"Sì, è lei. Sai dove è?" le chiese con un sorrisetto. Aveva voglia di passare un po’ di tempo con la sua adorata nanerottola.
“Beh, forse potrebbe essere nella sala da pranzo in questo momento, oppure è in camera sua per riposarsi" suggerì Hanji, raccogliendo i suoi effetti personali "Potresti raggiungerla lì".
"Ok. Grazie per l’aiuto, Hanji", la salutò il ragazzo con un cenno della mano.

Quando Auruo arrivò nella sala da pranzo, scoprì che era completamente vuota. Tutti dovevano aver già finito il pasto mentre si stava togliendo l’attrezzatura.

"Deve essere uno scherzo", mugolò tra sé e sé, "forse è nel dormitorio, andrò trovarla adesso". Il ragazzo si precipitò verso il dormitorio femminile, prima di scontrarsi contro Erd.
"Dannazione, Erd” gli urlò contro rabbiosamente “che diavolo combini?".
"Accidenti, amico, che cavolo hai?" sbraitò a sua volta il biondo, confuso dalla reazione eccessivamente aggressiva di Auruo.
"Non sono affari tuoi", lo liquidò spicciolò, dirigendosi verso il corridoio, venendo però fermato dalla voce di Erd. "Non andare a disturbare Petra, sembrava piuttosto stanca stasera, e scommetto che non vuole vedere nessuno in questo momento".
"Stai zitto", ribatté Auruo, ignorando il suo suggerimento.

Erd, ancora allibito, era rimasto lì immobile come un fesso. "Bah! Fai come ti pare, stronzo" mormorò sottovoce, tornando nella sua stanza.

"Che cosa sa di Petra, quel coglione”, sbottò tra sé, avvicinandosi alla stanza della giovane “Non sta con lei. Sono io sono il suo fidanzato!".

Quando finalmente si trovò di fronte alla porta, bussò almeno cinque volte, ma dalla stanza non proveniva alcun suono.
Petra non era lì.

"Ehi? Piccola, ci sei?", la chiamò a bassa voce, afferrando la maniglia e facendo scattare la serratura.
Era una strana sorpresa, di solito Petra teneva sempre la porta chiusa a chiave, senza eccezioni, a meno che non fosse…"Andata", sbuffò il ragazzo.

Il giovane fece irruzione nella camera, ma non c'era traccia di lei. Tutto era al suo posto, non era stato portato via niente.
Petra non era stata nella sua stanza per tutto il giorno.

“Forse è in bagno”, realizzò, "L’aspetterò qui".
Auruo aspettò a lungo con pazienza, in attesa che la sua amata tornasse, ma lei non si fece viva. Non passò troppo tempo prima che la stanchezza vincesse su di lui, e gli occhi assonnati si chiusero, cadendo in un sonno profondo che sarebbe durato tutta la notte.


***

"Ehi, ragazzina, sei sicura di quello che stai per fare?", le domandò il moro, con una galanteria tutta sua, sfiorandole delicatamente i fianchi. Voleva essere certo al 100% che lei ne fosse consapevole, non voleva spaventarla.

La soldatessa si morse nervosamente il labbro, improvvisamente ansiosa. Una morsa fastidiosa si fece largo nel suo stomaco, non sapeva se fosse senso di colpa o semplice paura, ma non voleva tirarsi indietro. Quel che sarebbe stato, sarebbe stato.
“Mai stata più sicura” rispose con determinazione, sfiorandogli il collo con un lieve bacio.





Spazio della traduttrice
Lo so, magari non era quello che vi aspettavate e siete rimasti delusi, ma all'autrice piace molto tenerci in sospeso, lo noterete anche in futuro.
Sto ancora riflettendo se mettere di nuovo il raiting rosso, dipende da come saprò svilluppare i capitoli...secondo voi, cosa dovrei fare? Sono in seria crisi! D-:
Va beh, ho ancora tempo per decidere, intanto spero che il capitolo vi sia piaciuto :D
Alla prossima!
   
 
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