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Autore: Vic    21/03/2009    3 recensioni
{ D o m i n i q u e / J a m e s }
Seguito di: Solo Io e Te;;
Dal Prologo:
Questo è quello che rimane.
Dolore. Vuoto. Silenzio. Sofferenza.
[Ed un senso incancellabile di Disperazione]
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Hugo Weasley, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hopeless ~

La gelosia è un mostro dagli occhi verdi, che dileggia il cibo di cui si nutre. W. Shakespeare

 

 

Capitolo Due ~ Angelo Ribelle

 

 

 

Rose mi mandò un gufo telegrafico con scritto che sarebbe venuta il pomeriggio successivo. Attesi,attesi,attesi. Alla fine,mia cugina si materializzò con suo padre Ron sulla porta di casa, ed io la trascinai dentro.

Seppi di sbagliare,seppi che non dovevo dirle di quella strana sensazione di desiderio; ma dovevo,dovevo confidarmi con qualcuno.

-Allora? Che diamine succede di così importante con James da svegliarmi nel mezzo della notte?-

La sua voce era di scherno,quasi cantilenante. Rideva di me. Sbuffai.

-Allora? Perché lo voglio baciare?-

Sputai quelle parole come se fossero velenose. Mi facevano male e mi logoravano,perché sapevo che erano completamente e totalmente vere. Volevo baciarlo; per me si limitava lì.

-COSA?!-

Rose sbottò come se le avessi detto che sarei andata in Katmandu in costume da bagno. Evidentemente questa storia era troppo per i suoi fragili ed iperattivi neuroni.

-Hai sentito.-

Mi guardò scioccata. I folti capelli rossi le cadevano sulle spalle come una colata di rame, e le guance si erano intonate con quelli.

-Ma cosa diamine ti salta in testa,Dominique?-

-Non. Strillare. Per. Favore.-

Alzò gli occhi al cielo,esasperata. Poi,incredibilmente,sorrise.

-Nah,non è niente. La solita cotta. Anch’io mi ero invaghita di un cugino, Alexander. Da parte di mia madre,sai.-

Mi voltai ad ascoltarla,interessata.

Naturalmente,il fatto che Rose stesse attualmente con George Smith, Corvonero, figlio di uno dei membri dell’ES che mio padre odiava – Zacharias Smith – era un dettaglio insignificante.

Se lei,pragmatica, ambiziosa e perfetta riusciva ad innamorarsi di un cugino era quasi naturale che lo facessi anch’io.

Era una cosa involontaria.

Ma la parola che mi fece sussultare,nel rincorrersi dei miei pensieri,fu innamorarsi. Io non mi stavo innamorando di James. Era desiderio. Colpa dei miei ormoni impazziti.

Ero adolescente,cosa potevo saperne?

-E…?-

-E niente. Poi mi sono messa con Geoge.-

Sbuffai. Tipico comportamento da Rose Weasley. Dimenticare per non dover risolvere. Non dovevo chiedere consiglio a lei.

-Magari se chiedessi a mia madre…-

Lasciò la frase in sospeso quando mi vide sbiancare, scuotere il capo e strillare –NO!-

Fece un salto sul mio letto,e poi si appollaiò sul davanzale,come un piccolo uccello dai boccoli rossi e cesellati.

Sospirò,guardando un punto sopra la mia testa. Poi scosse il capo e disse:

-Non so come aiutarti,Nicky. Ho bisogno di tempo. Per pensare.-

Certo. Naturale. In fondo era LEI a voler baciare suo cugino no? Bidonatrice del diavolo.

Annuii senza parlare. In un volteggio mi superò,e andò verso la porta della mia camera. Scese le scale strette,e sentii la porta sbattere.

Guardai distrattamente mio padre e Ron che discutevano in giardino sulle scope più adatte per volare a bassa quota,e vidi Rose che raggiungeva suo padre.

Mi lanciò uno sguardo.

Mi voltai verso la stanza,rientrando.

Ero sola e senza sapere cosa fare.

 

 

 

Quella notte fu la prima in cui sognai James. Era lì,a pochi centimetri da me,dal mio letto.

E mi guardava come se fossi la cosa più straordinaria del mondo.

-Non temere,Dominique. Tu sei mia.-

Il brivido che mi diedero quelle parole scosse le fondamenta di me stessa,accendendo una scintilla che non avevo mai provato.

Si chinò lentamente verso di me,circonfuso da un’aura di luce,come un’angelo. Ecco cos’era. Il mio Angelo Ribelle.

E quando le sue labbra sfiorarono appena le mie,mi svegliai in preda agli spasmi.

Un velo di sudore mi inumidiva la fronte ed il collo. Mi sfiorai le labbra,convinta che sino a pochi secondi prima di fronte a me ci fosse James.

Il mio James.

Deglutii,mentendo a me stessa. Non lo amavo. Come potevo? Lo detestavo,ecco.

L’odio e la passione sono due sentimenti che vanno di pari passo.

I miei si erano scontrati e fusi,e avevano assunto la forma di James.

Senza alcuna razionalità,ricordai che da piccola lo picchiavo.

Come un maschio.

E lui mi chiamava Dominic,per prendermi in giro.

E lo battevo di nuovo.

Adesso invece lo volevo baciare,volevo fare mie quelle labbra sottili.

Trasalii,travolta dal mio desiderio.

Tornai a letto cercando di riprendere sonno,ma non arrivò.

Quando finalemtne scivolai nell’incoscienza,i miei sogni furono popolati dal ghigno di Potter.

 

 

 

-Dom,passami la scodella.-

Fissai imbambolata la scodella di fronte a me,senza capire. Quale scodella? Perché?

-Dominique?-

Non mi chiamavo Dominique. O sì? Fino ad un momento prima avevo solo James Potter in testa.

-Dominique!-

Chi era quella là? Oh. Era  Victoire. Mi guardava con un’espressione indecifrabile.

Prese la scodella dalle mie mani e mi sorrise,maliziosamente.

-Chi è?-

-Chi è…chi?-

Sbuffò,e rimestò l’impasto che stava preparando. Ted Tonks giocava nel salone con Louis,che rideva con la sua voce acuta e dolce.

Posò la scodella sul tavolo e mi trafisse col suo sguardo di ghiaccio.

-Chi è quello che ti sta facendo perdere la bussola?-

Scossi il capo e tornai in me. Feci una smorfia e presi la tovaglia per apparecchiare tavola.

Oggi Victoire avrebbe pranzato con noi. Ciò significava domande a raffica ed indiscrezioni.

E vergogna.

Detestavo Victoire.

Era troppo troppo bella per me.

Mi sentivo insignificante quando eravamo nella stessa stanza.

-Nicky,ti aiuto?-

Louis si fece avanti preoccupato. Evidentemente stavo facendo qualcosa che non andava.

Infatti stavo tentando di mettere una tovaglia piccola,cercavo di coprire tutti i lembi.

Guardai sconfitta il tavolo,e capii che avrebbe vinto lui.

-Fai tu,Lu. Vado un po’ fuori a pensare.-

Deprimente. Ero deprimente. Superai un confuso Ted, e uscii dalla porta sul retro.

Mia madre Fleur non c’era,almeno avrei avuto un po’ di tranquillità.

Andai dove mi rifugiavo quando avevo da pensare.

Era una roccia sporgente,che dava a strapiombo sul mare,un costone di roccia duro e solido che si abbarbicava sul ciglio della scogliera.

Lì James aveva inciso qualcosa quando eravamo piccoli.

Mi sporsi verso il lembo di pietra sul quale,con l’aiuto di suo padre,aveva scritto qualcosa.

Quando vidi le lettere scavate,mi venne un groppo in gola.

Jamie and Dom.

 

 

 

 

Francamente,ne avevo abbastanza di quella storia. Avevo bisogno di sfogarmi,ma nessuno riusciva ad ispirarmi abbastanza fiducia.

Solo James,il diretto interessato. Ma sapevo che tra una settimana sarei tornata ad Hogwarts,e lì avrei parlato liberamente con Rose.

Forse mi avrebbe aiutata.

Magari mi avrebbe detto cosa fare.

O con ogni probabilità,avrebbe liquidato la faccenda come aveva fatto quella mattina.

Perciò presi il telefono babbano di mio padre e chiamai a casa di James.

-Pronto?-

Rispose Ginny. Benissimo.

-Ciao zia,sono Dominique. Posso parlare con James?-

-Che ha combinato?-

Zia era già ansiosa.Certo, non era da James fare qualcosa di buono.

-No,niente. Devo solo dirgli una cosa.-

Sentii il segnale di attesa,poi qualcuno che rispondeva.

-Pronto?-

La voce di James mi fece sussultare.

Perché? Perché quelle sensazioni troppo forti da controllare? Che casino.

-Ciao,James.-

-Ehi Nicky. Dimmi.-

-Senti… hai scordato qui lo spartito.-

Sentii la perplessità nelle sue parole.

-E’ per questo che mi hai chiamato? Non puoi mandarlo con un gufo?-

-Perché non vieni tu a prenderlo?-

Un tacito invito.

Almeno non avrei fatto la figura della smaniosa.

-Mmm. Okay. Passo domani mattina con la Metropolvere.-

-Okay. A domani,Jamie.-

Rimase sorpreso. Non lo chiamavo mai con nessun diminutivo.

Idiota,idiota Dominique!

-A domani,Dom.-

Andai in sala da pranzo,sedendo vicino al pianoforte,e guardando intensamente lo spartito,come se da quello potesse uscire James per placare i miei dubbi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Autrice.

Sì. Fa schifo. Lo so. Non linciatemi per questo.

….okay. Che dico? Che mi invento?

Non so che dire su questo capitolo °-° Francamente queste note servono solo a riempire lo sclero.

Vabbè,passiamo ai ringraziamenti vah.

Railen: Ma grazie *-* Chi se lo aspettava? Magari non faccio schifo come credo. Speriamo,altrimenti mi dovrò sgozzare,e prima sgozzerò voi per avermi detto balle *______*’’

Alemalfoy: James pieno di schiuma… *sbava* Arf. *ç*  Le pervertite mi piacciono,mi fanno sentire a casa ò_O E poi nemmeno a me Rose sta simpatica. Ha lasciato Dominique più confusa di prima. Poretta,maledetta Rosie XD

Draco92: Ma grazie anche a te ^O^

Nipotina: Guarda,la continuo solo perché ci sono recensitrici come te che mi fanno contenta sempre °_________° Perché sinceramente fa un po’ schifo. Ma lasciamo perdere; James è strafottente e per questo lo adoro *_* Dominique è indecisa invece,magari si deciderà tra qualche capitolo a smetterla di mentire a sé stessa

 

Un bacio a tutte coloro che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti.

E grazie anche solo a chi ha letto.

Vic

  
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