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Autore: Artist_at_Work    12/02/2016    1 recensioni
Per lui: Una lettera arrivata all'improvviso cambierà tutto il suo mondo.
Per lei: Una lettera decisamente imbarazzante scritta per il suo idolo.
Per loro: Una lettera che cambierà le loro vite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ed Sheeran
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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*Jolene Martins

 

Non riesco a crederci.

Le pareti della stanza sono di un rosa delicato, ci sono disegnate delle farfalle di una tonalità leggermente più scura, le stelle fosforescenti si illuminano al buio. Al centro della stanza vedo un lettino di legno color miele, e proprio sopra pende una giostrino con le api. Le lenzuola sono bianche, e sopra c’è una copertina dello stesso rosa delle pareti, con raffigurato un orsetto con un pigiamo che dorme. C’è un grosso armadio con una cassettiera vicino, si intonano perfettamente con il lettino. In fondo alla stanza vedo un fasciatoio attrezzato di pannolini e salviette umidificate, c’è un tappeto proprio davanti. Noto persino una grossa cesta con dei giocattoli, ed una sedia a dondolo.

 

“Ed, ma che cosa…”

 

“Apri l’armadio e la cassettiera.”

 

Apro le ante dell’armadio, dentro ci sono vari capi di vestiario di tutte le tonalità possibili di rosa. Sono a bocca aperta, non riesco a credere che abbia fatto tutto questo.

Apro i cassetti del mobile a fianco, uno contiene una quantità spropositata di body, uno di calzini e l’altro di bavaglini e cuffiette.

Come faccio ad arrabbiarmi con lui? Ha fatto tutto questo per la bambina, ma non riesco a giungere una conclusione. 

 

“Perché hai fatto questo? Non fraintendermi, sono davvero sorpresa ed entusiasta, ma perché a casa tua?”

 

“Ecco, questo è il punto. So che è passato poco tempo da quando ci siamo incontrati, ma come ti ho già detto il mio istinto non sbaglia mai. Voglio davvero con tutto il cuore che tu e la tua bimba veniate ad abitare qui, con me. Per questo ho voluto farti questo regalo.”

 

Non riesco a trattenermi, gli butto le braccia al collo e lo bacio.

 

“Sei dolcissimo, davvero non so come ringraziarti. Avrai speso migliaia di sterline per tutto questo, e sapere che lo hai fatto per noi mi rende davvero felice.”

 

“Dammi una risposta positiva, ti prego.”

 

“Ed, è prematuro…”

 

“Lo so, ma io voglio davvero stare con te e voglio davvero crescere la bimba insieme a te. Siete diventate il mio mondo in pochissimo tempo, e non voglio perdere tutto quello in cui credo.”

 

“Allora suppongo che dovrei ringraziare il fatto di essere impulsiva.”

 

“Già, grazie alla tua lettera ora sei qui con me, e non ho intenzione di lasciarti andare.”

 

Mi bacia la punta del naso, mi abbraccia forte. Il mio cuore sta scoppiando di gioia, nonostante non sia molto convinta di fare questo passo gigantesco verso di lui.

 

 

 

Rimango per quasi un ora ad ammirare tutte le cose che ha acquistato per la piccola, ma poi mi ricordo che devo vedere Jim.

 

“Ed, devo passare da Jim, gli devo delle spiegazioni.”

 

“Ok, ma vengo con te.”

 

 

 

Ci incamminiamo per la strada, quando un brivido tutt’altro che piacevole mi percorre la schiena. Mi volto, e vedo il mio ex dietro di noi. Una maschera di paura mi si dipinge in volto, e mentre Ed mi sta per chiedere cosa sta succedendo, Peter lo afferra sgarbatamente per una spalla e lo fa voltare verso di lui.

 

“Oh, quindi saresti tu quello che se la fa con la mia ragazza.”

 

“Peter, lascialo. Non sono più la tua ragazza, ho il diritto di uscire con chi voglio.”

 

“Ah, davvero? E di chi è lo sgorbio che porti in grembo? Eh? Questo - Dice indicando il pancione - è la prova che tu sei MIA.”

 

D’istinto mi abbraccio la pancia, e con un disprezzo che non credevo di poter esprimere replico: “Non azzardarti a chiamare sgorbio MIA figlia. Questo bambino non è più stato tuo da quando hai alzato le mani su di me per la prima volta!”

 

Non riesco a credere che dopo tutto l’inferno che mi ha fatto passare stia dicendo davvero queste eresie. Io sua? Puah.

 

“Senti amico, per prima cosa mollami, e per seconda lei non ti vuole.”

 

Peter lo sta prendendo in giro cercando di fargli il verso, e vedo Ed diventare rosso dalla rabbia.

 

“Davvero credi di potertela fare con una donna incinta? Tu sei pazzo. Lei ora viene via con me, punto e basta.”

 

“Lei non va da nessuna parte, a meno che non lo voglia. Dopo tutto quello che le hai fatto credi che possa anche solo avvicinarsi a te? Qui quello pazzo non sono io. Ora vattene, prima che succeda qualcosa di brutto.”

 

“Non mi intimidisci per niente.”

 

“Allora vediamo… - Edward estrae il cellulare dalla tasca - aspetta che faccio il numero della polizia. Jolene, ti ricordi qual è?”

 

E Peter scappa via a gambe levate. Ha già avuto problemi con la legge e sa che se io provassi a denunciarlo un’altra volta starebbe in prigione per un paio di anni sicuramente. Dopo la mia prima denuncia evidentemente è uscito.

 

*Ed Sheeran

 

“Scusami Jolene, ma non sapevo come risolverla, e non ho la minima intenzione di fare a pugni con una persona così meschina.”

 

“No, hai fatto la cosa giusta. Non ti ho detto che ha avuto problemi in passato, e se avessi chiamato davvero la polizia sapeva che sarebbe stato dentro per un bel po’, quindi ha preferito scappare.”

 

“Ma non è giusto, dovrebbe avere quello che si merita…”

 

“Se ogni volta che lo incontriamo prendi il cellulare in mano e gli mostri il numero, vedrai che ci lascerà in pace.”

 

“Ok.”

 

La bacio su una guancia, la tensione si allenta. Ero davvero preoccupato, stavo fumando di rabbia ma sudavo anche freddo per la paura. Non ho mai fatto a botte, sono buono come il pane e non sapevo cosa fare. Volevo difenderla, davvero, ma non so come si fa. Per fortuna si è risolto tutto bene e in fretta.

 

Lei è la prima a rompere il silenzio che è calato tra di noi.

 

“Ed, ti ringrazio davvero di quello che stai facendo per me.”

 

“Non devi, per me è un piacere. Anzi sono io che devo ringraziare te, mi hai fatto di nuovo credere nell’amore.”

 

Svoltiamo l’angolo, ed entriamo nel bar. Jolene corre ad abbracciare Jim, e gli racconta brevemente cos’è successo durante i giorni in cui non si sono sentiti, Nel frattempo mi siedo ad un tavolo e ordino una birra all’altro cameriere, devo tranquillizzarmi un pò. Quando lei torna da me è raggiante, con la mano sinistra sorregge la pancia e con l’altra si aiuta a sedersi. Nonostante sia enorme è davvero bellissima, e sono orgoglioso di me stesso per essere arrivato prima di Jim. Non avrei mai perdonato me stesso se me l’avesse portata via. Ripenso solo adesso che Tony aveva promesso di aiutarmi, ma non l’ha più fatto. Evidentemente sapeva che mi bastava un piccolo incoraggiamento per aiutarmi a raggiungere il mio obbiettivo.

 

Jim porta una tazza di the fumante alla bella ragazza seduta di fronte a me, e io le faccio segno di venire invece a sedersi di fianco a me. Lei si alza dalla sedia e scivola sulla panca, io alzo il braccio per permetterle di accoccolarsi contro di me.

 

“Sei un ragazzo dolcissimo, lo sai? Di questo passo mi farai venire il diabete.”

 

“Allora se la metti così, dovrei dirti che hai davvero un sedere enorme.”

 

Fa partire un pugno che mi arriva diretto su una coscia.

 

“Ehi, calmati! Stavo dicendo che sì, hai un culo enorme, ma appartiene alla ragazza più bella che io abbia mai visto!”

 

“Ok, sei scusato per questa volta!” 

 

Ride di gusto, mentre Jim si siede al tavolo con noi.

 

“Ragazzi, vi va di uscire a cena stasera? Non lavoro, quindi mi sentirei un po’ solo in casa al buio.”

 

“Certo, vorrei conoscere meglio il migliore amico della mia ragazza.”

 

Lei si volta stupita verso di me. “Io? La tua ragazza? Di già?”

 

“Certo!” Le lascio un bacio sui capelli. Jim fa una faccia disgustata, annuncia che deve tornare al lavoro. Io e Jolene prendiamo le nostre cose e ci avviamo verso casa sua, dice che deve cambiarsi e darsi una rinfrescata.

 

Apre la porta di casa, sale le scale e io decido di aspettarla in salotto, mi siedo sul divano e prendo in braccio Pongo. Sembra contento delle coccole, perché si addormenta distrutto tra le mie braccia.

 

Dopo pochi istanti Jolene ritorna da noi, indossa un paio di pantaloni da ginnastica ed una maglia leggermente grande per lei, ma è bella lo stesso. Si accoccola di nuovo contro di me e perdiamo del tempo a guardare e commentare i programmi spazzatura della tv, tra i tanti ci concentriamo quasi maniacalmente su Geordie Shore, commentando quasi tutte le azioni che compiono i protagonisti. Mi mancava davvero questa parvenza di normalità, e sono davvero felice di averla trovata con lei. Ancora non riesco a credere di essere stato così fortunato, e mentalmente spero che lei lo abbia capito.

   
 
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