Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger, Ginny Weasley, Luna Lovegood e Neville Paciock si trovavano fuori da casa Riddle. Avevano catturato molti Mangiamorte, ma i Malfoy erano riusciti a fuggire. Erano riusciti? Diciamo che qualcuno aveva voluto chiudere un occhio. Ora aspettavano il loro compagno di Serpeverde, Boniak Black, impegnato, per quanto ne sapevano loro, nella sua dolce e tanto aspettata vendetta.
Improvvisamente dalla casa dinanzi a loro uscì Boniak, il passo lento, il viso dritto davanti a sé. Harry gli corse incontro. Non servirono parole, solo l’ annuire di Boniak fece capire loro che vendetta era stata fatta. Harry abbracciò l’ amico, ed insieme si diressero verso gli altri. Hermione si avvicinò a Boniak e gli scoccò un leggero bacio sulle labbra, che voleva dire: - Sei grande, amore mio - .
- Gli Auror arriveranno tra poco. Ho fatto un incantesimo ai Mangiamorte, non si muoveranno di qui fino al loro arrivo, possiamo stare tranquilli - , li informò Ginny. – Possiamo tornare - .
Salirono sui loro Thestral, ma prima Boniak si appartò con Ginny e le diede un libricino. – Tieni - , le disse. – Questo è il diario di Draco. Penso che sarebbe meglio se tu lo leggessi - .

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“ Certo che Noir è proprio strana: si preoccupa così tanto per i Weasley ed i loro schifosi amici, sembra quasi che li conosca. Sempre a difenderli o a fare una faccia offesa quando li prendo in giro. Vorrei sapere cosa gliene importi... ” …
“ Noir è così bella… Vorrei stringerla sempre fra le mie braccia, per non lasciarla mai… Mi accorgo che questi non sembrano i pensieri di un freddo Malfoy, ma non posso fare a meno di pensare a lei e di amarla… Voglio poterla amare per sempre, anche quando verremo spazzati via dal mondo, anche se qualcuno o qualcosa ci impedisse di amarci… Non la lascerò mai ” …
“ Oggi è stato il gran giorno: io e Noir l’ abbiamo fatto. Io… io non so perché sia successo, era la mia prima volta. Ma sento che la amo, che nulla potrà mai dividerci. E vorrei poterla stringere ancora, sentire ancora il suo respiro, baciarla ancora dolcemente, toccarle il petto e sentire ancora i battiti del suo cuore… Ti amo, Noir… ” .
Il diario di Draco cadde dalle mani di Ginny e sbattè forte sul pavimento della sua stanza, mentre la ragazza, sdraiata sul letto, piangeva.

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- Gli hanno sbattuti ad Azkaban! - , urlò Neville lanciano “ La Gazzetta del Profeta ” sul tavolo dei Grifondoro. – I Dissennatori gli hanno dato quel che meritavano: il bacio! - .
Luna, giunta lì in quel momento attirata dalle urla di Neville, prese il giornale. – Fantastico! - , disse.
- Abbiamo compiuto il nostro dovere! - , si complimentò con sé stesso e con gli altri Ron.
- Ne mancano ancora molto, purtroppo - , lo frenò Harry.
- I Malfoy e Minus sono ancora in circolazione - , disse Boniak.
- Ed anche Voldemort - , concluse Hermione. – Ma noi saremmo così bravi da riuscire a fermarli tutti! Nessuno può ostacolarci! - .
In quel momento, Draco Malfoy si alzò dal tavolo dei Serpeverde e si avviò verso di loro.
- Fortuna sfacciata, Potter - , disse ad Harry.
- Ti riferisci alla tua, Malfoy - , rispose Hermione. – Fuggito per puro caso… -
- Non riuscirai a fermare gli altri Mangiamorte, Granger - , continuò Draco. – Loro ti scapperanno sempre - . Fece per andarsene, ma poi si voltò verso di Ginny. – E tu non cantar vittoria, Weasley - , le disse. – Sarai la prima a soccombere - . Lanciò un sorriso malvagio a Ginny, ma che a lei, come a Boniak e ad Hermione, sembrò un sorriso pieno di dolcezza che aspettava il momento giusto per uscire dalla sua bocca. Ginny sorrise a sua volta: forse poteva smettere di piangere per Draco, forse lui l’ avrebbe accettata per quello che era. Non una Weasley, non Noir: solo e semplicemente la piccola Ginny.