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Autore: Signorina Granger    25/02/2016    8 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
Tra il 1930 e il 1940 Cantankerus Nott scrisse "Sacre 28", una lista che comprendeva le 28 famiglie Purosangue che Salazar Serpeverde ritenne degne, al suo tempo.
Oggi alcune di queste sono sparite, ma diverse ci sono ancora, e a molti anni dalla caduta di Voldemort gli eredi delle Sacre 28 si riuniscono per competere.
Chi ne uscirà vincitore?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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~~Capitolo 8: Match improvvisato

 

 
“Ciao, a che cosa stai pensando?”         Simone scrollò le spalle alle parole di Haidi, che sedette di fronte a lei per fare colazione.

“Niente di che, solo che molto probabilmente oggi ci sarà una sfida, visto che ieri Scorpius ci ha lasciato liberi.”         Haidi annuì, sperando in cuor suo che la ragazza avesse ragione: il giorno prima dopo un po’ aveva finito con l’annoiarsi al non aver nulla da fare, aveva passato un paio d’ore in camera a leggere e poi aveva fatto una passeggiata con Nessie nel labirinto, finendo pure con il perdersi.

“Lo spero, ieri è stato strano non avere nulla da fare.”   Osservò Haidi mentre spalmava sul pane tostato del burro, con Irina e Michela che quasi si azzuffavano sul tavolo accanto a loro.

“Nessie, visto che è tua cugina, non puoi dirle qualcosa?”   Domandò Margaret inarcando un sopracciglio, guardando Hydra che tentava di far tornare seduta Michela, con Scarlett che cercava di fare lo stesso con Irina dall’altra parte del tavolo.

“Preferisco astenermi, credo che farei solo danni ulteriori.”   Decretò in tono neutro la giovane Paciock prima di bere un sorso di the: in realtà ere abbastanza certa che Michela se la sarebbe presa con lei se avesse osato avvicinarsi… meglio strane fuori.

“Scusate, ma c’è qualcuno che ci darebbe una mano?”   Sbottò Hydra a voce alta lanciando un’occhiata inceneritoria in direzione di Declan, Stephen e Charles.  I tre ragazzi stavano tranquillamente seduti dall’altra parte del lungo tavolo rettangolare, come se fossero abituati alla scena.
Charles alzò gli occhi al cielo e si alzò, senza essere imitato dai due amici.   Il biondo prese Irina di peso e la fece sedere a forza sulla sedia, mentre ad una muta minaccia oculare di Scarlett anche Declan si alzava per fare la stessa cosa con Michela.

“So che non la sopporti, so che ti provoca… ma per favore, lasciala perdere.”    Irina sbuffò e borbottò qualcosa d’incomprensibile alle parole di Charles, che piegò la bocca in un sorrisetto prima di tornare a sedersi.   Scarlett tirò un sospiro di sollievo e sedette accanto alla mora, che lanciava occhiate truci a Michela (peraltro ricambiate).

“Si può sapere perché vi stavate per prendere per i capelli?”    Domandò l’ex Grifondoro rivolgendosi ad Irina, che scrollò le spalle mentre anche Simone e Haidi ascoltavano, curiose:

“La solita storia, lei fa frecciatine e commenti poco gentili e io ad un certo punto mi stanco.”

“Secondo me dovresti ascoltare Charles e stare calma, se non le dai corda e la ignori lascerà perdere.”    Consigliò saggiamente Haidi con un sorriso e Irina annuì: lo sapeva, se lo era detto tantissime volte… ma era più forte di lei, dopo un po’ esplodeva.


“Ascolta Michela, so che non ci siamo mai adorate, ma per favore evita di parlare con Irina se sai che non vi sopportate e che lei tende a stancarsi delle frecciatine.”

Sospirò Nessie alzando gli occhi chiari al cielo, mentre la cugina incrociava le braccia al petto guardandola con stizza:
“Non sono affari tuoi Nessie. E a dirla tutta nemmeno tuoi, Shacklebolt.”

Hydra assottigliò gli occhi mentre guardava la ragazza, annuendo appena:

“Vero. In effetti la prossima volta lascerò che vi uccidiate con l’argenteria dei Malfoy. Abbassa la cresta Michela, credo che dovresti portare rispetto ad Irina visto che è più grande di te e anche a me, visto che non mi conosci.”

Margaret, Nessie e Haidi stavano per farle l’applauso mentre Simone e Scarlett soffocavano le risate nelle tazze, con la diciottenne che rivolse uno sguardo seccato ad Hydra, senza però replicare.


“Innalzerò un monumento ad Hydra.”   Decretò Irina a bassa voce con un sorrisetto soddisfatto stampato in volto: non aveva mai giocato la carta dell’età perché alla fin fine avevano solo un anno di differenza, ma il tono duro e seccato di Hydra avevano probabilmente fatto più effetto delle parole.

Simone sorrise, divertita come non mai mentre William la raggiungeva, sedendo accanto all’amica:

“Ehy, che facce da funerale. Mi sono perso qualcosa?”

“Sapessi Will, ti sei perso la scena migliore del giorno.”     Margaret abbozzò un sorriso in direzione del Corvonero, che rivolse a Simone uno sguardo accigliato senza capire le parole della bionda; Margaret sembrava divertita, dell’opinione che una bella raddrizzata non potesse che essere utile a Michela.


 
                                                                                                                              *

 

“Buongiorno ragazzi.  Ieri vi ho lasciato tranquilli dopo due sfide molto vicine, ma oggi si torna in gioco.  Letteralmente, visto che oggi la sfida consiste in un gioco, in effetti.”

“Se è la versione di giorno di Alce Rossa Signor Malfoy, se lo può scordare.”    Decretò Simone in tono piatto facendo sorridere William e Nessie, seduti accanto a lei sul divano di pelle.
Scorpius finse di non sentirla e continuò a parlare: no, non era di nuovo Alce Rossa…

“E’ un gioco che conoscete tutti molto bene, a prescindere che vi piaccia o meno. Ragazzi, oggi mi mostrerete che cosa siete in grado di fare a cavallo di un manico di scopa.”

“EVVAI!”    Charles alzò le braccia sorridendo con gioia, dando il cinque a Declan mentre invece Haidi e Scarlett si scambiavano uno sguardo quasi schifato: a nessuna delle due piaceva troppo il Quidditch.

“Che bello…”  Commentò Irina a mezza voce in tono sarcastico, pensando a quanto avrebbe preferito starsene in pace, in camera sua e con dei fondi di the piuttosto che rincorrere una pallina d’orata, schivarne una di cuoio scuro e passarne un’altra rossa.

“Si, ma a Quidditch si gioca in sette, noi siamo in sei per squadra.”    Obbiettò Hydra inarcando un sopracciglio, ricevendo un cenno del capo da parte di Scorpius come risposta, che stava in piedi davanti ai 12 ragazzi:

“Lo so, purtroppo l’idea mi è venuta in un secondo momento. Ma non importa, giocherete ugualmente e la squadra vincente vincerà naturalmente la sfida. Basterà togliere un Cacciatore: due anziché tre.”

“E possiamo decidere noi i ruoli, giusto?”     Domandò Margaret in tono speranzoso: non moriva esattamente dalla voglia di stare in porta o tirare Bolidi a destra e a sinistra senza contare che se fosse stata colpita da un bolide avrebbe rischiato grosso, stare in porta era abbastanza rischioso…

Con gran sollievo della ragazza e di tutti gli altri il padrone di casa annuì, rispondendo che potevano mettersi d’accordo tra di loro per i ruoli.

“Fortunatamente qui abbiamo diversi manici di scopa… non abbiamo ovviamente un campo, giocherete sopra al labirinto e ho già fatto comparire gli anelli, quindi avete tutto quello di cui c’è bisogno per una partita di Quidditch.”

“Che bello. Non so perché ma sarei stata felice anche senza anelli e quant’altro.”   Commentò Simone in tono aspro alzandosi, mentre Charles sembrava invece felice come una pasqua.

“Scommetto che ora vi spiace di aver fatto fuori Arthur, vero ragazzi?”   Scarlett rivolse un sorriso a Charles e Declan prima di girare sui tacchi e seguire Hydra e Haidi fuori dal salone.  I due Serpeverde si guardarono, senza osare dire ad alta voce che la ragazza aveva ragione: Weasley gli avrebbe fatto più che comodo, bravo com’era a scuola…

“Che tempismo nonno, non c’è che dire.”  Commentò Charles a mezza voce mentre Irina lo prendeva sottobraccio e se lo trascinava dietro, fuori dalla stanza insieme agli altri.
Declan preferì non esprimersi, tenendo una mano in tasca e una tra i lisci capelli scuri, riflettendo: effettivamente Weasley avrebbe quasi di certo garantito la vittoria, purtroppo per loro.
La sua attenzione però era presa maggiormente da altro: soffriva di vertigini. Aveva superato quella stupida paura anni prima, ma in parte era sempre rimasta e non era mai facile salire su un manico di scopa… ma non era il momento di farsi prendere da stupide debolezze: era in sfida, in competizione.
Doveva vincere, non c’era spazio per la preoccupazione e la paura.

 

                                                                                                                          *


“Ok, allora… fate come volete, ma io sto in porta.”   Dichiarò Charles in un tono che non ammetteva repliche, facendo scorrere i freddi occhi chiari sui compagni di classe come a sfidandoli ad obbiettare. Ovviamente il suo sguardo si soffermò sulla sua migliore amica Scarlett, che si limitò a guardarlo senza dire nulla: in un altro contesto avrebbe replicato, ma non le poteva importare di meno del Quidditch.

“Fa’ come vuoi, a me non importa. Io vorrei fare la Cercatrice se non è un problema.”

“Tu odi il Quidditch, come mai questa richiesta?”  Domandò Declan inarcando un sopracciglio, mentre la ragazza scrollava le spalle:
“Non voglio prendermi la responsabilità di segnare visto che non ne sarei capace… come fai a ricordarti che odio il Quidditch?”

Scarlett guardò il moro accigliata, che si limitò a scrollare le spalle e ad incrociare le braccia al petto, senza dire niente.

“Ok, allora io faccio la Battitrice.”   Nessie sorrise a Declan, quasi implorandolo silenziosamente di autoproporsi per non farla stare insieme a Michela: non era assolutamente certa che non l’avrebbe colpita di proposito con un Bolide.

“Anche io, di certo sono più forte di Irina o Michela.”       Irina e Michela ignorarono le parole di Declan, guardandosi in cagnesco mentre invece Nessie tirava un sospiro di sollievo: sarebbe stata molto rilassata senza la cugina con una mazza in circolazione.

 

          
                                                                                                                                 *


“Io vorrei dirvi subito che non starò mai, mai in porta.”   Decretò Margaret alzando una mano facendo sorridere invece Haidi: era l’unico ruolo che l’attirava minimamente.

“Posso farlo io!”          Simone, William, Hydra e Stephen si guardarono e non notando segni di disaccordo negli altri, tutti e quattro annuirono.
“Io faccio la Cacciatrice… chi è con me?”    Domandò Hydra guardando Simone e William, che però si dichiararono più propensi a fare i Battitori anziché dover segnare.

“Beh, allora lo faccio io, non mi cambia molto.”    Stephen prese un manico di scopa e lo passò a Hydra, mentre tutti ne prendevano uno dall’armadio eccelsamente fornito posto nel “capanno degli attrezzi” di casa Malfoy.  Si, tra “   “ perché era grande quanto la Sala Comune di Grifondoro a detta di Haidi e Hydra.

I sei ragazzi tornarono da Scorpius, che li aspettava con il baule aperto, dentro al quale c’erano la Pluffa, i Bolidi e naturalmente il Boccino d’Oro.

“Immagino di non dovervi spiegare le regole del gioco, quindi possiamo cominciare direi… disponetevi in un cerchio intorno a me, Squadra 1 a destra e 2 a sinistra.”

I dodici ragazzi obbedirono e si disposero in un cerchio intorno a Scorpius, sul grande spiazzo che anticipava il labirinto di siepi sopra al quale avrebbero giocato.  Sei anelli luccicanti erano stati fatti magicamente comparire alle estremità del labirinto, rendendo il tutto piuttosto simile ad un vero campo da Quidditch.
L’anziano padrone di casa tirò fuori la Pluffa dal baule mentre i ragazzi si sollevavano da terra, fluttuando ad una decina di metri sopra di lui.

“Io conterò i punti e farò se necessario da arbitro… cercate di non buttarvi giù a vicenda.”     Gli occhi freddi di Scorpius si soffermarono appena sul nipote, conoscendolo fin troppo bene e sapendo come diventava in sella ad una scopa.

Fortunatamente anche i suoi ex compagni di scuola conoscevano Charles: sia Hydra che Stephen sapevano di dover stare abbastanza alla larga dall’ex Portiere e Capitano della squadra di Serpeverde.
Scorpius tirò con forza la Pluffa, che restò libera nell’aria per solo una manciata di millesimi di secondo prima che Stephen si lanciasse in avanti, afferrandola.
Charles schizzò a tutta velocità verso gli anelli, assottigliando gli occhi chiari e sorridendo: ora si che si sarebbe divertito… era nel suo campo, letteralmente e metaforicamente.

Scorpius liberò i Bolidi e il Boccino mentre Declan sorrideva, facendo roteare la mazza nella mano e seguendo con gli occhi i movimenti della Pluffa, che era passata dalle mani di Stephen a quelle di Hydra.

“Ora ci divertiamo.”   Declan sorrise passandosi una mano tra i capelli, mentre Scarlett gli sfrecciava affianco, inseguendo il Boccino e fuggendo allo stesso tempo da un Bolide:

“SHAFIQ, FA’ IL TUO LAVORO E DIREZIONA I BOLIDI INVECE DI TOCCARTI I CAPELLI!”

Margaret si lasciò sfuggire una risata mentre Declan sbuffava, destandosi e affrettandosi ad andare dietro all’ex Grifondoro per salvarla dal Bolide impazzito.

 

                                                                                                                 *


Haidi non riusciva a stare ferma.   Continuava a muoversi, andando da una parte all’altra davanti agli anelli: terrorizzata. Era quasi terrorizzata… non ricordava di essere stata così agitata dal primo giorno all’Accademia.

Era riuscita a parare due tiri di Nessie, ma si sentiva comunque a disagio: non voleva essere la causa di un’eventuale sconfitta! 
Nel frattempo Hydra era riuscita a segnare, fregando Charles con un passaggio molto rapido insieme a Stephen.

Il punteggio era di 40 a 30 per la sua squadra, mentre Scarlett e Margaret perlustravano il campo in lungo e in largo, cercando un luccichio dorato.


Hydra passò la Pluffa a Stephen, che l’afferrò al volo e volò verso gli anelli protetti da Charles.   Nessie prese la mira e batté con forza un Bolide verso di lui, che venne però colpito e direzionato verso Scarlett da Simone.

“SCARLETT!”    Al grido di Hydra la mora si voltò e sgranò gli occhi, chinandosi appena in tempo per evitarsi un’impronta a forma di bolide sulla faccia:

“Porca vacca… grazie! Simone, vuoi ammazzarmi?”

La mora si limitò a ridacchiare mentre rivolgeva alla Grifondoro un sorrisetto, sposandosi.      Declan imprecò a mezza voce e si spostò di qualche metro, piazzandosi nella piena traiettoria di un Bolide e alzando la mazza, pronto a colpirlo verso Hydra: Charles aveva parato il tiro di Stephen e aveva tentato di passar e la Pluffa ad Irina, che però era stata bloccata dal bolide di Simone e aveva fatto cadere la palla.   

“Oh, finalmente!”  La bocca di Declan si piegò in un sorriso vedendo la Pluffa che scivolava dalle mani della mora, che si era distratta per evitare il Bolide.

Michela afferrò la palla al volo e la lanciò ad Irina, che si era già avvicinata agli anelli, verso Haidi. 
La mora prese la palla e la lanciò subito verso l’anello destro, mandando mentalmente al diavolo tutto e tutti senza esitare: o la va, o la spacca.

“SI! Miracolo!”   Irina alzò le braccia esultando, affrettandosi a stringere di nuovo il manico di scopa per evitare di cadere.   Declan le diede una pacca sulla spalla mentre invece Haidi imprecava, andando a recuperare la Pluffa da una siepe per poi lanciarla con stizza ad Hydra, che approfittò nell’euforia generale per sfrecciare accanto a Declan e Michela, arrivando davanti a Charles nel giro di poco, tirando la palla che venne però parata dal biondo.

“Scusa Shacklebolt, magari la prossima volta. Michela!”    La mora afferrò la Pluffa mentre Hydra guardava male Charles prima di voltarsi, inseguendo in fretta l’avversaria.

Nel frattempo Margaret stava facendo vagare lo sguardo per il campo, speranzosa: ma dove si era ficcato quel maledetto Boccino? Ormai era da quasi un’ora che giocavano e ancora niente, l’aveva solo intravisto dieci minuti prima.

La bocca della bionda però finì con il piegarsi, sorridendo: beh, era anche ora.
Afferrò saldamente il manico di scopa e sfrecciò in avanti, chinandosi leggermente per sfruttare l’aerodinamicità.   

Sia Nessie che Scarlett se ne accorsero e mentre la prima lanciò un Bolide in direzione della Cercatrice, l’altra si affrettò ad inseguirla, mentre William ricambiava lanciandone un altro in direzione della Grifondoro.

“Occhio!”   Declan sfrecciò verso Scarlett e colpì il Bolide, facendolo sfrecciare di rimando verso William, che si salvò grazie a dei buoni riflessi, chinandosi per evitarsi la perdita della faccia.

“Grazie Shafiq!”   Gridò Scarlett mentre si allontanava in fretta, stando alle calcagna di una Margaret sorridente: finalmente l’aveva sotto tiro, era a pochi metri da lei.

Michela segnò un goal ma nessuno ci badò troppo: Margaret aveva preso il Boccino prima di Scarlett e ora lo teneva alzato, sorridendo e con delle ciocche di capelli biondi davanti al viso.

“Che bello, finalmente la tortura è finita!”   Haidi sorrise a trentadue denti planando verso terra, mentre Charles imprecava e Stephen invece sorrideva, dando a Declan una pacca consolatoria sulla schiena prima di raggiungere la sua squadra.

“Bravissima Meg, abbiamo vinto grazie a te!”   Simone sorrise e diede il cinque alla bionda, che sorrise mentre sia Stephen che Hydra si schiarivano la voce.  La mora roteò gli occhi mentre Haidi rideva, annuendo:

“Certo ragazzi, anche grazie a voi.” 

“E vogliamo parlare dei mie Bolidi allora?”

“Si si va bene Will, anche merito tuo… facciamo che è merito di tutti e chiudiamola.”

 

                                                                                                                         *


“Beh, i miei più vivi complimenti Abbott.”    Charles fulminò Scarlett con lo sguardo, che incrociò le braccia al petto e sbuffò appena, abbassando lo sguardo.

“Mi dispiace, ma non sono una giocatrice professionista.”

“Dai, non importa, ci sono Cercatori che giocano da anni e perdono comunque!”       Nessie rivolse un sorriso comprensivo a Scarlett, dandole una pacca su una spalla.

Charles guardò Irina e indicò la Grifondoro con un cenno del capo, come a volerle chiedere se volesse votarla o meno visto che avevano perso.

La mora però non rispose, limitandosi a spostare lo sguardo da Scarlett a Michela, riflettendo.


“Per la seconda volta di fila vince la Squadra 2!  Voi siete liberi ragazzi, mentre la Squadra 1 deve di nuovo seguirmi in salone per l’Eliminazione.”

“Evviva.”  Commentò Michela in tono acido, sbuffando mentre tutto il gruppo seguiva Scorpius sui gradini di pietra, dentro la villa.

“Irina.”      La mora, sentendosi chiamare, si voltò per trovarsi gli occhi di Nessie e Scarlett su di sé, mentre gli altri le superavano per entrare nell’ingresso.

“Si?”

“Possiamo parlarti un attimo?”


 
                                                                                                                        *


“Allora ragazzi, avete votato e l’eliminazione è piuttosto schiacciante, nel senso che eccetto due, avete votato tutti la stessa persona. Scarlett, hai ricevuto due voti ma sei naturalmente salva.”

La mora guardò in cagnesco Charles, che ricambiò mentre invece Irina sorrideva appena, lieta che Declan avesse seguito il suo consiglio e avesse votato Michela.  Ovviamente quel caprone testardo di Charles aveva fatto di testa sua, ma ormai ci era abituata.

“Ad aver ricevuto quattro voti e quindi a dover andare a casa invece… è Michela.”

Sia Irina che Nessie esultarono mentalmente, mentre Scarlett, Declan e Charles rimanevano impassibili e la ragazza invece contorceva la mascella, probabilmente trattenendosi dall’affatturare la cugina o Irina.

“Beh, ovviamente me l’aspettavo visto in che squadra sono capitata…”

Normalmente Irina avrebbe chiesto spiegazioni, ma era troppo contenta per fare troppo caso alle parole di Michela, così si limitò a sorridere.


La mora si alzò, rivolse un saluto a Scorpius e uscì dalla sala, seguita poco dopo dai compagni di squadra.     Hydra, che stava aspettando fuori dalla porta seduta su un divanetto, alzò lo sguardo su Scarlett con aria interrogativa e ricevette un sorriso come risposta:

“Salva! Michela è stata eliminata.”

“Beh, non è una tragedia. Scommetto che Nessie è tristissima.”      Nessie annuì e fece una finta smorfia addolorata prima di ridere e salutare le due, avviandosi verso le scale per andare in camera a riposarsi e chiacchierare con Haidi.

“Dai, andiamo anche noi così ci rilassiamo per bene.”   Hydra prese l’amica a braccetto e se la trascinò dietro verso le scale, mentre invece Irina e Charles discutevano sulla testardaggine di quest’ultimo, fermi nell’ingresso.
Declan invece sembrava non aver voglia di fare come al solito da mediatore tra i due e stava salendo le scale con le mani sprofondate nelle tasche.  Scarlett alzò lo sguardò sul ragazzo, ricordandosi di una cosa:

“Ahh… Shafiq.”

“Hm?”   Il ragazzo si voltò, abbastanza sorpreso dal sentire la voce di Scarlett che lo chiamava: in genere se si parlavano era per insultarsi reciprocamente o prendersi in giro.

“Grazie per non avermi votato.”

“Diciamo che Michela mi sta ancora più antipatica di te, il che è tutto dire… non pensare di starmi simpatica tutto ad un tratto Abbott.”

Scarlett sorrise appena, superando il Serpeverde insieme ad Hydra, che guardava i due con interesse crescente: non ricordava di averli mai sentiti fare un discorso civile…

“Rilassati, non lo penso. E comunque la cosa è reciproca.”
























Angolo Autrice:
E finalmente ce la fece a pubblicare!  Scusate il ritardo.
Spero che vi sia piaciuto, grazie per le recensioni come sempre. Michela se n'è andata, questa è l'ultima volta in cui voterete, vedremo chi se ne andrà.
Buonanotte!

Signorina Granger

   
 
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