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Autore: cin75    27/02/2016    8 recensioni
Lucifero, ancora nelle vesti di Castiel, si svela finalmente e lo fa nel modo più crudele. Uccidendo Dean.
Cosa farà Sam? Come reagirà?
Spoiler stagione 11. WARNING!!!
Genere: Angst, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“Cas ha ragione….” fece Sam, fissando l’amico angelo.

“Cosa?!” esclamò inorridito Dean che non avrebbe mai creduto che il fratello sarebbe stato in grado di un gesto simile.
“Cas ha ragione, ma questo non significa che faremo quello che dice!” asserì, poi, guardando Dean. E poi tornò a guardare l’angelo. “Tu non morirai. Nessuno morirà. Ho perso già troppi amici. Non ne perderò altri!” fece risoluto Sam.
“Sam..noooo!!” cercò di fermarlo e di richiamarlo Castiel, mentre vedeva anche Dean seguirlo verso uno scaffale poco lontano da loro.

“Sam, che vuoi fare? Che hai in mente?!” chiese Dean.
“Quando siamo usciti dalla gabbia , abbiamo portato via a Rowena tutto. Il libro dei dannati, il codex e anche il suo quaderno degli appunti.” gli ricordò Sam, frugando tra quei libri impolverati che facevano solo da copertura a qualcosa di più antico e potente.
“Ma Sam , non abbiamo tempo per tradurre l’incantesimo. Rowena sapeva dove guardare e dove leggere. Noi non…” cercò di fargli presente Dean, che teneva d’occhio il cerchio assicurandosi che le fiamme non si affievolissero troppo.
“Ma abbiamo il suo quaderno.” lo fermò Sam, fiducioso.
“Il quaderno…” ripetè Dean. Aveva capito le intenzioni del minore.
“Lì sopra c’è l’incantesimo che ha Rowena usato per rispedire Lucifero nella gabbia e che avrebbe funzionato se Cas non gli avesse detto di si , esatto?” fece Sam.
“Sì, è così. Ma noi, però, non siamo in grado di aprire la gabbia. Che….”
“No, ma se Castiel lo spinge dall’interno e noi dall’esterno, Lucifero sarebbe costretto abbandonarlo. E’ comunque un angelo che viene rifiutato dal suo tramite e non avendone un altro, dovrà darsi da fare in giro per il mondo perché qualcuno gli dica di sì. E oggi come oggi non è più così facile avere… compassione per il diavolo!!” fece sorridendogli fiducioso.
“Mi piace quando citi i grandi del rock, fratellino. Ok! Facciamo il culo a Lucifero!” lo assecondò Dean e tornò dall’amico angelo per metterlo al corrente.
 
“E’ una follia, Dean. E’ una follia. Non funzionerà e lui vi ucciderà!” cercò di farlo ragionare Castiel, ancora convinto di doversi immolare definitivamente per la causa.
“Ora stammi a sentire, Cas. Lo sai, ci conosci, e fin quando c’è una strada che possiamo tentare, noi la tentiamo. Soprattutto se è della pelle di un amico che stiamo parlando. Specie se quell’amico sei tu.” confessò il cacciatore.
“Dean, io…..io ho fatto un casino….ancora…” provò a giustificarsi Castiel, sentendosi fortemente in imbarazzo.
“Ascoltami!! Quando avremo finito qui e ci saremo liberati di Lucifero, ne avrai di tempo per cospargerti il capo di cenere. Ora, devi solo concentrarti e quando sarai di nuovo lì dentro, combattilo più che puoi, lotta con tutta la forza che puoi, ma spingilo fuori da te. L’incantesimo che sta preparando Sam, farà il resto.” volle rassicurarlo.
“Dean…”
“Castiel, per favore!” sussurrò l’uomo e l’angelo sapeva quando era dura per Dean mostrare quella debolezza , soprattutto quando lo chiamava “Castiel”. Capì che in quella supplica, c’era la tacita speranza di non voler perdere nessun altro.
“Lotterò. Te lo giuro!” disse infine l’angelo.

Un attimo dopo vennero raggiunti da Sam che aveva tra le mani una ciotola con gli ingredienti che sarebbero serviti per l’incantesimo e il quaderno di Rowena.
“Ok, Cas! Ora ascoltami. So che è strano che sia io a dirti una cosa del genere. Ma credimi so che cosa stai passando. So che stare lì dentro mentre è lui al comando è straziante.” fece Sam ricordandosi quando lui accettò ad essere il tramite di Lucifero ai tempi dell’Apocalisse.
“Lo è.” ammise avvilito, Castiel
“Già. Ma una volta che sarai di nuovo in quella sorta di inferno, puoi combatterlo, puoi resistergli, credimi.” lo incoraggiò il giovane. “Io l’ho fatto e di certo puoi farlo anche tu, amico!”
“Come, come posso fare?!”
“Aggrappati a qualsiasi cosa lui non possa portarti via. Un volto, un luogo, un ricordo, un’emozione…qualsiasi cosa. E poi sputa fuori quel figlio di puttana infernale!” fece cercando di rassicurarlo.
“Tu a cosa ti sei aggrappato?!” chiese Castiel, preoccupato di non avere un simile “background” a cui aggrapparsi.

Sam non rispose, ma si limitò a guardare il fratello al suo fianco.

Castiel comprese e capì a quali volti si sarebbe dovuto tenere, a quali ricordi, a quali emozioni…Quelle, Lucifero non poteva portargliele via.
“Ok! Facciamolo!” fece l’angelo tornando al centro del cerchio di fuoco sacro.
 
I due fratelli si spostarono appena. Dean versò gli ultimi ingredienti nella ciotola e poi accese le candele. Sam recuperò la formula dell’incantesimo e la lesse attentamente per essere sicuro di non sbagliarla.
Il maggiore fece appena in tempo ad accendere l’ultima candela che, i due , videro Castiel gemere e piegarsi in due. Un attimo dopo, un sorriso sghembo apparve sul volto dell’angelo e due occhi di brace sembrarono illuminargli il viso.
“Pronti a morire, ragazzi?!” fece con quella voce che non era più di Castiel.
“Non ancora , figlio di puttana!” ringhiò Dean e poi sperando che l’amico angelo lo sentisse, ovunque lui fosse, gridò: “Ora, Castiel. Ora!!”
Lucifero anche se non capì quell’esortazione, avanzò deciso verso il maggiore dei Winchester che era quello più vicino , ma non appena stava per oltrepassare il cerchio, qualcosa lo bloccò. Una forza quasi disperata che spingeva dal suo oscuro interno , che gridava furiosa e guerriera di voler riconquistare la sua libertà.
“Castiel…non è il momento…per fare i capricci….fratello!” ringhiò mentre cercava di tenere a bada l’angelo prigioniero dentro di lui. “Smettila di… gridare e di puntare…i piedi!” sembrava provare a sottometterlo ma nonostante tutto, quell’essenza reclusa in lui, non smetteva, anzi, si esasperava con ancora maggior vigore.

In quello stesso momento, Sam iniziò il rituale.
Si incise il palmo della mano e sputò nell’altro, esattamente come c’era scritto sul quaderno e come evidentemente aveva fatto anche Rowena. Battè insieme le mani e con voce forte gridò:

“  ANAN AVAR KARVAK !” 

Un grido furioso e rabbioso , sfuggì dalle labbra di Lucifero che poi erano le stesse di Castiel.
“Nooooo!!!” inveì l’arcangelo mentre cercava ancora di oltrepassare il fuoco sacro, ma nel momento esatto che cercò di farlo, l’ennesimo attacco di Castiel lo sconfisse del tutto e Lucifero , in un lampo di grazia immeritata, abbandonò il tramite di Castiel, rendendolo al suo legittimo proprietario.
 Il fuoco si spense immediatamente dopo e Castiel crollò esanime a terra.
 
I due fratelli gli corsero vicino per aiutarlo e quando, lentamente, gli videro aprire gli occhi , tirarono un sospiro di sollievo.
“Dov’è? Lui dov’è?” fu la prima cosa che domandò l’angelo, preoccupato.
“A caccia, oserei dire!” rispose Dean che, insieme al fratello, lo afferrarono per le braccia e lo aiutarono a rimettersi in piedi.
“Come stai, Cas?!” domandò premuroso Sam.
Castiel , per un attimo chiuse gli occhi, come se si stesse assicurando che ogni parte della sua essenza e della sua grazia fossero esattamente dove e come dovevano essere.
“Sto bene, Sam. Grazie a voi, sto bene!” lo rassicurò con una di quelle sue espressioni mezze angeliche e mezze umane che ancora non riusciva a comandare.

Dopo un breve momento di silenzio, fu Dean ad agire.
Con un deciso scappellotto, il cacciatore, colpì la testa dell’angelo che lo fissò perplesso , così come Sam.
“Ma cosa…” fece appena.
Dean lo fissò severo.
“Questo, è per aver detto di sì a Lucifero. Anche se con buone intenzione.” e prima che l’angelo potesse spiegare da sé, quelle buone intenzioni, Dean lo colpì ancora e un po’ più forte.
“Smettila, Dean!!” si lamentò l’amico.
“Questo, è per averci chiesto di farti fuori come se avessi chiesto un'altra birra al bar!!” lo rimproverò ancora.
“Avreste fatto fuori il diavolo, Dean. Prova a comprendermi!” cercò di giustificarsi Castiel.
“No, non voglio comprendere. Non una cosa come questa. Io e Sam ammazziamo mostri e tu…per quanto ora ti senta un mostro, non lo sei. Sei solo uno che ha fatto un gran casino. E pensa un po’?!…Hai di fronte due degli emblemi dei gran casini soprannaturali.” e poi fissando il fratello che lo guardava sbalordito per quelle affermazioni, precisò: “Senza offesa , Sammy!”
“No, figurati. Io lo avrei detto solo in modo diverso, ma va bene comunque!” convenne il minore , sorridendo appena.

Castiel annuì e accettò il rimprovero. Anche quello fisico.
“Che si fa adesso?!” chiese poi, pensieroso.
I due fratelli si guardarono e scambiandosi un veloce sguardo di intesa, annuirono a vicenda.
“Ci rimettiamo a lavoro. Cerchiamo Amara e teniamo gli occhi aperti in caso Lucifero trovi un nuovo passaggio. Infondo se il diavolo cammina sulla terra, tra gli uomini, non può passare inosservato a lungo!” suggerì Dean.
“Prima o poi farà qualcosa che lo metta di nuovo sul nostro radar!” fece Sam. “Ma nel frattempo…ben tornato, Cas!” disse sinceramente sollevato.
“Già!!” si accodò, Dean. “Ben tornato, gran casinista di un angelo!!”
 

Scampati all’ennesimo attacco del male, i tre si spostarono dalle grande sala, insieme.
“Sai, Dean…” fece l’angelo. “Sei stato molto …paterno….poco fa!”
“Come scusa?!” esclamò Dean, mentre Sam se la rideva sommessamente.
“Sì, il rimprovero, l’esortazione a reagire, perfino gli scappellotti. Saresti un ottimo padre!” asserì con decisione.
“Ehi! ho fatto da padre a Sam , il che è un impresa di notevole impegno!”
“Ehi!!” si lamentò Sam, offeso ma divertito.
“Perciò credo che riuscirei a fare da “padre” anche un moccioso con l’impermeabile di Colombo!” ironizzò. “Anzi, sai che ti dico? Che se vuoi vedere l’ultima stagione di “The Wire”, rimetti a posto il casino che c’è di là. O col cavolo che ti lascio accendere Netflix!”
“Ma è l’ultima stagione!!” si lagnò l’angelo.
“Fa’ brillare di nuovo quel parquet e ne riparliamo!”
“Andiamo Dean!” provò ad intercedere Sam.
“Tu sta’ zitto, Sammy. O le Cenerentole diventano due!!”
“Chiaro!!” fece il giovane alzando le mani in segno di resa. “Cas, c’ho provato, amico! Buona fortuna!!!”
   
 
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