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Autore: zaynseyes_    27/02/2016    1 recensioni
Alexander Sullivan è ricco, ha un bell'aspetto, ha carisma, è astuto ed ha sempre un costante senso di noia. Quando l'aggressivo Neo Bartosz cattura la sua attenzione, decide di farlo diventare la sua principale fonte di divertimento. Ma Alexander non sa quanto Neo sia complicato, testardo e perspicace. Inoltre Neo trova l'occasione perfetta per vendicare un suo amico, che Alexander in passato aveva ferito, quando Alexander incomincia ad avvicinarsi sempre di più a lui.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Leggere note a fine capitolo, per favore. Grazie dell'attenzione!

_________

"Scott" dissi avvicinandomi a lui.

"Alexander, so già cosa vuoi dirmi. Non ho intenzione di aiutarti a riprenderti Neo" rispose lui senza alzare lo sguardo dal telefono.

"Voglio ritornare con lui. Significa troppo per me per poterlo lasciare andare" risposi tenacemente.

Scott finalmente alzò lo sguardo su di me "Alexander, pensaci. Ti ha ferito. Più di Jake. Più di qualsiasi altra persona. Come sai che non lo farà di nuovo? Non ti rimettere con lui" disse.

"Scott, per favore, devi capirmi" dissi pazientemente.

"Guarda, solitamente non mi potrebbe importare di meno di quello che fai nella tua vita, ma questa è un'idea stupida." rispose alzando un sopracciglio "Non rimetterti con Neo"

"Devo almeno parlare con lui." risposi "Aiutami con questo"

"No." disse, cosa che mi sorprese: Scott solitamente acconsentiva a queste cose. Fece un passo indietro e si poggiò contro l'armadietto "Non ti aiuterò a farti ancora più male. Ho intenzione di andare a casa e giocare con il mio tritone"

"Va bene." risposi dopo una pausa "Ci vediamo"

Me ne andai via prima che comparisse Bennett e peggiorasse le cose. Entrai in macchina e misi la musica a tutto volume per coprire il rumore dei miei pensieri.

Guidai verso casa, sollevato di non aver visto la macchina dei miei genitori nel vialetto. Entrai dentro, salutando Link quando abbaiò è si tuffò su di me.

"Scott non ti avrà mai" dissi, abbracciando il suo collo mentre lui mi leccava il viso.

Vesper nel frattempo si arrampicò sulle mie spalle, sedendosi e rilassandosi su di esse. Dopo un pò mi alzai e mi diressi in camera mia, sedendomi sul letto.

Tirai fuori il telefono e composi il numero di Scott. Ascoltai mentre squillava, sperando che mi rispondesse.

"Sono nel bel mezzo di un gioco con Isaac" rispose.

"Lo so, lo so. Solo..." solo cosa? Non volevo restare da solo? Ma come potevo dirglielo?

"Dovresti fari ritornare a casa i tuoi genitori" disse Scott.

"No, stanno lavorando. E non ho bisogno che si preoccupino per me" risposi.

"Sono i tuoi genitori. Preoccuparsi per te è il loro lavoro. Se è per questo, i miei genitori fanno pure gli straordinari"

"Scott, questo è perchè tu sei disinteressato a tutto." roteai gli occhi "Ma i miei sono troppo impegnati. Non gli darò un altro motivo per stressarli"

"Sono interessato agli animali carini e a Netflix" rispose lui.

Il mio campanello suonò e sospirai, alzandomi "Ti chiamo dopo Scott"

"Vuoi venire da me?" chiese.

"Non lo so. Ti richiamerò" risposi e riattaccai.

Scesi le scale, spingendo Link da dietro la porta principale e aprendola subito dopo.

"Neo" dissi, del tutto scioccato.

I suoi pollici erano agganciati nei pantaloni e le sue spalle erano ricurve, a disagio "Avevi detto che potevo venire a cena da te in qualunque momento"

Mi misi di lato, annuendo "Si, l'ho fatto"

Lui entrò e accarezzò Link. Tolsi Vesper dalle mie spalle e lo poggiai sul pavimento, guidando il ragazzo verso la cucina.

"Cosa vuoi da mangiare?" chiesi.

"Qualsiasi cosa tu voglia cucinare" rispose, appoggiandosi contro il bancone.

Mi guardai intorno per vedere cosa avevo. Decisi di cucinare delle pennette al forno, e mi misi subito al lavoro.

"Alexander," incominciò Neo, guardandomi finalmente negli occhi "Avevi ragione, lo sai. Ti amo davvero"

"Lo so." mi inumidì le labbra nervosamente "Ti amo anch'io"

"Ma non possiamo frequentarci." disse "Io...io non posso. Non dopo quello che hai fatto a così tante persone. Non solo aver spezzato loro il cuore, ma anche per avere Bennett come ricattatore. L'ho capito, una relazione passata ti ha fatto uscire di testa, ma questo non ti dà il diritto di fare le stesse cose ad altre persone"

"Loro sapevano a cosa andavano incontro" risposi.

"Quindi? Pensavano di essere quelli a poterti cambiare. Si sono innamorati del tuo fascino tanto da dimenticarsi della tua lunga scia di cuori infranti"

"Non voglio che nessuno dei due abbia il cuore infranto" risposi, avvicinandomi a lui.

I suoi occhi si fecero più tristi "Lo so, neanche io vorrei. Ma non si può evitare. Ho preso la mia decisione e mi atterrò ad essa. Questo è tutto, Alexander. Ho capito di non essere migliore di te. Quindi questo sono io che chiudo la storia con te, cosa che tu non hai mai fatto con nessuno dei tuoi ex fidanzati"

"Non voglio una chiusura, voglio una relazione con te. Neo, per favore. Possiamo risolvere tutto" dissi, cercando di non far trapelare la mia voce supplichevole. Non avevo intenzione di pregarlo per ritornare insieme.

"No, non possiamo. Ho fatto troppi danni. E immagino sia una cosa positiva perchè altrimenti sarei stato così stupido da rimettermi con te"

Lo avvicinai a me lo baciai, con passione e disperazione. Lui ricambiò il bacio e mi afferrò le spalle, combattuto tra il portarmi più vicino a sè o allontanarmi. Ma si limitò solo ad aggrapparsi a me e baciarmi.

"Non farò sesso con te" mormorò contro le mie labbra, prima di chiudere le nuovamente le distanze.

Dopo un pò ci separammo l'uno dall'altro. Neo non mi guardava mentre indietreggiava, poggiandosi nuovamente contro il bancone.

Finì di cucinare la cena e apparecchiai il tavolo. Neo si sedette davanti a me mentre io nel frattempo gli avvicinavo un piatto ricolmo di cibo e me ne mettevo un pò nel mio.

Mangiammo in silenzio, entrambi troppo occupati a pensare a cosa stavamo facendo. Avevamo idea di cosa stavamo facendo, poi? Aveva importanza?

Qualcosa mi diceva che tutto quello che era successo stanotte sarebbe rimasto tra noi due. E una parte di me pregava di farlo ritornare con me prima che se ne andasse, o altrimenti sapevo di rischiare di perderlo davvero.

"Gattino" esclamò Neo quando Vesper saltò sulle sue gambe e si rannicchiò su di lui.

Lo guardai mentre accarezzava il gatto. Forse Scott e Bennett avevano ragione. Forse non dovevo rimettermi con Neo. Sarei capace di tornare a fidarmi di lui?

Ma comunque...non potevo permettere che uscisse dalla mia vita in questo modo. Mi importava di lui anche fin troppo per perderlo. Se solo potessi farlo rimanere in un qualsiasi modo...

"Ehi, fuckboy" disse Neo.

"Si?" chiesi.

"Dovresti smettere di frequentare qualcuno per un pò. Voglio sperare che tu abbia imparato la lezione, ma ti conosco e so che non l'hai fatto. Smettila di ferire le persone"

"Non voglio frequentare nessuno a meno che non sia tu" risposi sinceramente.

"Quindi suppongo che non uscirai con nessuno"

Ci fu un lungo silenzio mentre finivamo di mangiare. Neo mi aiutò a sparecchiare la tavolo e poi, senza dire una parola, mi seguì fino alla mia camera.

"Perciò abbiamo chiuso definitivamente?" chiesi.

Lui annuì "Si, abbiamo chiuso definitivamente"

"Non voglio" risposi.

"Non sempre si ottiene quello che si vuole" rispose lui.

Mi sedetti e lui mi copiò, mettendosi vicino a me. Si poggiò contro di me ed io sospirai mentre gli avvolgevo un braccio intorno alle spalle.

"Scusa, non dovrei essere qui. Pensavo di riportarmi sulla retta via almeno un pò, chiudendo una volta per tutte con te. Ma tutto quello che ho fatto invece è stato baciarti" disse.

"Non importa." risposi "Sono stato già lasciato una volta, in passato"

"Il tuo ex, Jake" disse e annuì "Sembra proprio un imbecille"

"Lo è. Ma sono sopravvissuto a quella rottura"

"E sopravviverai anche alla nostra" rispose.

Gli sollevai il mento e delicatamente lo baciai "Non voglio"

"Devi. Non possiamo stare insieme. Non sarà un bene per nessuno dei due, Alexander"

"Lo so." mormorai "Questo non la rende una scelta facile"

Neo sospirò "Devo andare. Non fa bene a nessuno dei due, Alexander"

"Neo," esclamai, afferrandogli il braccio prima che se andasse definitivamente dalla mia vita "Possiamo almeno parlare, qualche volta?"

Lui esitò "Non dovremmo. Potremmo, ma non dovremmo"

"Io lo voglio"

"Va bene, suppongo che potremo parlare qualche volta. Ma se ti dico di lasciarmi in pace, tu mi lasci in pace. E viceversa." rispose, mordendomi la mano fino a quando gli lasciai il braccio "Addio, Alexander"

Mi alzai e lo baciai, cercando di memorizzare la sensazione delle sue labbra screpolate pressate sulle mie. Era diventato molto più bravo nel baciare di quanto lo fosse la prima volta che l'aveva fatto.

"Ciao" dissi, separandomi da lui con riluttanza.

Neo mi diede un'ultimo sguardo, i suoi occhi pieni di tristezza e determinazione, prima di lasciare la mia stanza. Ascoltai il rumore della porta di casa chiudersi prima di far sprofondare la testa tra le mani, cercando di aggrapparmi a qualcosa.

Restai seduto in quella posizione per un pò, il tempo che passava velocemente come sempre aveva fatto. Il mondo non si sarebbe fermato perchè due adolescenti si erano lasciati.

Almeno non lo avevo perduto del tutto. Almeno potevo messaggiargli. Quello doveva pur significare qualcosa, no? Forse c'era la possibilità che un giorno...forse avremmo potuto...

La porta di casa si aprì e si richiuse. Probabilmente erano i miei genitori che erano ritornati a casa presto per vedere come stavo. Sapevo di dovermi spostare da questa posizione patetica, ma non riuscì a convincere il mio corpo a farlo.

"Sembri patetico"

"Bennett" borbottai tra le mani.

"E Scott" aggiunse l'altro.

Finalmente mi tolsi le mani dal viso per guardare i miei amici. Erano entrati nella mia stanza con a seguito un Link scodinzolante. Scott sorrise mentre lo accarezzava.

"è venuto qui, non è vero?" cercò di indovinare Bennett.

"Si" risposi, annuendo lentamente. Sospirai e raccontai loro cosa fosse successo.

"Non sperarci troppo. Non sembra che voi due ritornerete di nuovo insieme" rispose Bennett.

"Grazie per le parole di incoraggiamento" risposi ironico.

"Anche se tu avessi la possibilità di rimetterti con lui, saresti un idiota a correre il rischio." continuò lui "Non aveva nessun diritto di farti quello che ti ha fatto. E non aveva nessun diritto per ritornare qui e peggiorare tutto. Non è molto bravo in questo"

"Non so cosa fare, adesso" esclamai.

"Prenditi una pausa" rispose Scott.

"Si. Credo lo farò" risposi con un sospiro. Non potevo immaginarmi di uscire con qualcuno per un bel pò. Non potevo neanche immaginarmi di fare sesso con qualcuno.

"Diventerà tutto più facile" aggiunse Scott.

"Per te è facile dirlo. Non sei mai stato emotivamente legato a nessuno"

"Lo è stato." rispose Bennett "Non comportarti come se tu sia l'unica persona che ha attraversato una rottura, Alexander. Riuscirai a superarla. Non puoi lasciare che la tua vita si sgretoli per Neo. Lascia che sia la sua vita a farlo. Ha perso te, Donnie e Clifton"

"Questo dovrebbe farmi sentire meglio? No, perchè il dolore di Neo non mi fa sentire affatto meglio. Se è possibile, anche peggio" risposi.

"Non lasciare che ti faccia sentire peggio. Se non vuole affrontare le conseguenze delle sue azioni, allora non avrebbe dovuto uscire con te. O almeno non avrebbe dovuto lasciarti" disse Bennett con una scrollata di spalle.

Sia lui che Scott poi, si sedettero sul letto. Feci correre una mano tra i capelli, ricordando il modo in cui Jake era solito stringermeli forte mentre facevamo sesso e la sensazione delle labbra di Neo sulle mie, e realizzai che ero stato con tanti uomini nella mia vita ma i soli due che amavo e volevo che rimanessero, erano stati i soli due a lasciarmi. Ed entrambi si erano presi una parte del mio cuore con loro.

"Non è giusto" esclamai, sentendo le mie emozioni esplodere. All'improvviso ero esausto e ferito e confuso e arrabbiato e triste. Era un qualcosa di travolgente e opprimente.

Mi coprì nuovamente il viso con le mani quando sentì gli angoli degli occhi pizzicarmi. Non era giusto. Perchè potevo avere chiunque tranne il ragazzo che volevo davvero? Avevo dato il mondo a colui che me lo aveva portato via. Avevo messo il cuore in mani incuranti. Avevo esternato i miei sentimenti solo per far sì che mi si ritorcessero contro. Ero un bravo ragazzo, diventato cattivo ogniqualvolta qualcuno veniva ferito. Anche quando ero io quello ad essere ferito, ero sempre considerato il ragazzo cattivo, mai la vittima.

E forse me lo meritavo, o forse no, ma in ogni caso avevo perso Neo. Certo, avrei potuto continuare a parlargli ma non si sarebbe rimesso con me, e quella parte del cuore che mi si era indurita non voleva lasciarmi ritornare con Neo.

Soffocai un singhiozzo, odiandomi, sentendomi imbarazzato, desiderando essere solo a temere la sensazione di solitudine far capolino negli angoli oscuri della mia camera.

Sentì due dita intorno al polso e una mano sulla spalla. Mi lasciai cullare dal calore dei miei amici mentre liberavo il mio corpo da quelle sensazioni soffocanti che mi stavano consumando, il mio cuore che si rimpiccioliva al pensiero di aver perso Neo e la sensazione di vuoto della rottura.

 

***Neo's POV***

Mi sedetti sul pavimento, abbracciando le ginocchia al petto. Volevo così tanto rimettermi con Alexander, ma avevo mandato tutto a fanculo e me ne facevo una ragione. Era meglio per entrambi se non fossimo ritornati insieme.

Era così triste quando lo avevo lasciato nella sua stanza. Mi aveva amato davvero.

Tu pensa, tutti quelli che lo avevano frequentato pensavano di essere coloro a cambiarlo e a farlo di innamorare di loro. Ed io, che uscivo con lui con la crudele intenzione di ferirlo, ero stato il ragazzo a raggiungere il loro obiettivo.

Non sapevo più cosa Alexander si meritasse o no. Sapevo quanto non si meritasse quello gli era successo quando aveva quindici anni. Ma chi lo sapeva, ormai. Forse avevo torto, forse aveva torto, forse avevamo entrambi torto. Ma questo non cambiava quello che avevamo fatto. Non lo rendeva migliore o più facile.

Non dovevo più buttarmi a capofitto su Alexander. Certo, avrei continuato a parlargli. Avrei dovuto tagliare tutti i ponti con lui quando ero andato a casa sua, ma quell'orribile espressione triste mi avevano fatto perdere il sangue freddo. Lo amavo ancora. E quella parte di me voleva minimizzare il danno ed aveva accettato la sua richiesta di continuare a parlarmi. Dio, me ne sarei pentito. Ma me ne sarei occupato dopo di quelle conseguenze.

Mi domandavo se i suoi amici mi odiassero tanto quanto i miei. Scott Anderson era capace di odiare qualcuno? Sicuramente Bennett mi odiava. Lo faceva anche prima che frequentassi Alexander. Adesso di certo disprezzava con tutto se stesso la mia esistenza per aver ferito il suo amico.

Mi scappò un sospiro. Avrei dovuto evitare i suoi amici. Qualcosa sul pensiero del rilassato e indifferente Scott mi facevano temere la sua sola vista.

Piegai la testa all'indietro e chiusi gli occhi. I finali felici erano solo una stronzata. Nessuno lo aveva avuto veramente.

Io e Alexander avevamo chiuso, avevo perso i miei amici. Che casino. E non c'era nessun altro da incolpare se non me stesso.

"è finita" mormorai tra me e me, sperando che Alexander non reagisse alla nostra rottura allo stesso modo con quella di Jake. Il sesso e altri cuori spezzati non avrebbero risolto nulla. Non lo avrebbero mai fatto sentire meglio.

Aveva i suoi amici che lo confortavano. Io non avevo nessuno, e sapevo esattamente il perchè. Lo accettavo.

Mi alzai e mi poggiai contro il muro, osservando fuori dalla finestra la silenziosa notte. Delle nuvole si spostavano pigramente in cielo, coprendo occasionalmente la luna dalla mia vista.

"è finita" sussurrai, e non ero sicuro cosa intendessi con quello. La mia relazione con Alexander Sullivan? La mia amicizia con Donnie e Clifton? Aveva così importanza cosa intendessi, oramai?

Mi allontanai dalla finestra e spensi le luci, sdraiandomi sul letto. L'oscurità urlava da ogni parte della camera, e chiusi gli occhi. Alexander si allontanò dai miei pensieri nel momento in cui mi addormentai, il mio cuore afflitto sperava che non lo avessi spezzato irreparabilmente. E solo un unico pensiero mi ruotava in testa, a tempo con il mio battito del cuore.

è finita.

 

 

 

_______________

OKAY.

Il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Aiuuutoo

Per chiunque se lo chiedesse, sì c'è un continuo e sì tradurrò anche quello. Purtroppo però non aspettatevelo subito, dovrete essere pazienti-- non odiatemi-- e rispettare i miei tempi.

Se volete potete seguirmi e seguire gli aggiornamenti. Ad ogni modo vi farò sapere quando inizierò la nuova storia postando un altro capitolo qui con link a seguito ;)

Adesso, domanda inerente al capitolo: secondo voi c'è davvero la possibilità che si rimettano insieme, anche dopo tutto quello che si sono detti? Sono curiosa di sapere la vostra opinione!

Io ovviamente non posso esprimere la mia per ovvie ragioni (avendo già letto tutto il libro so cosa andrò a finire) e non posso spoilerare nulla, sorry :c

Comunque, solo secondo me a Bennett piace Alexander? è sempre così protettivo nei suoi confronti, forse anche un pò troppo e.e

Un piccolo commentino se avete gradito, grazie per il vostro costante supporto!

  
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