La missione

Il Sole ormai splendeva nel cielo, i nuvoloni caricihi di pioggia si erano dissipati, una leggera brezza soffiava attraverso le fronde degli alberi e "BLEEERGH...!" conati di vomito alquanto violenti rompevano la quiete presente sul treno partito da Magnolia.

Juvia era seduta davanti a Natsu e lo fissava leggermente divertita nel vederlo verde in faccia, con le braccia strette intorno alla pancia ed accasciato contro la finestra.

Lei era andata in missione diverse volte con Gajeel e anche con lui si ripeteva una scena simile quando salivano su qualche mezzo di trasporto.

All'improvviso, ebbe un'illuminazione e iniziò a cercare qualcosa nella sua borsa da viaggio, tirando poi fuori un barattolino di vetro pieno di palline verdastre.

"Natsu-san, prendi una di queste, ti aiuteranno a stare meglio." disse la ragazza porgendo il barattolo al ragazzo che, fissandola, chiese "Che cosa... blergh... sono?"

"Delle pastiglie per lo stomaco, Gajeel-san ne prende sempre una quando si sente male." spiegò Juvia. A Natsu si accesero leggermente gli occhi e ne prese una, buttandola giù in un colpo ma poi sgranò gli occhi per il disgusto "Ma sa di ferro!"

Juvia ridacchiò alla vista della sua sorpresa "Juvia le ha fatte fare apposta per Gajeel-san, perciò hanno quel gusto ma l'effetto dovrebbe essere lo stesso".

Natsu annuì malgrado il saporaccio che aveva appena assassinato le sue papille gustative e, con suo sommo sollievo, dopo qualche minuto, iniziò a sentirsi meglio.

"Woooh! Ha funzionato! Grazie mille Juvia!" esclamò Natsu sorridendo. Juvia sorrise solare a sua volta "E' Juvia che dovrebbe ringraziarti per essere venuto in missione... anche se Juvia avrebbe preferito compierla insieme al suo amato Gray-sama!" e i suoi occhi diventarono due cuoricini rosa mentre un gocciolone scese sulla testa del ragazzo.

Dopo qualche minuto, però, a Natsu venne un dubbio "Juvia... ma la missione in cosa consisterebbe? Io non ho neanche letto il foglio".

Juvia si batté un dito sul mento dopodiché gli disse "Non ricordo il nome esatto del cliente, ma dobbiamo andare a parlare col sindaco di una cittadina dove, da alcuni mesi, sono scomparsi molti bambini e la gente crede che si tratti di un mostro o di una gilda oscura".

"Ottimo! Un po' di azione mi ci voleva proprio!" esclamò Natsu accendendo un pugno.

"Tutto a suo tempo, Natsu-san, prima dobbiamo capire bene di cosa si tratta." disse Juvia con tono calmo e Natsu annuì. Benché fosse più legato a Lucy ed Erza, il ragazzo trovava alquanto piacevole la compagnia di Juvia, soprattutto perché lei non lo colpiva ogni tre secondi.

I due maghi volsero poi lo sguardo fuori dal finestrino, in attesa del loro arrivo a destinazione.

Il treno viaggiò rapidamente e, dopo circa tre ore, si fermò a Lotia, una cittadina famosa per i suoi ampi stagni pieni di fiori di loto e per gli enormi prati pieni di fiori e alberi secolari.

Dopo aver chiesto alcune indicazioni a punto informazioni della stazione, i due maghi si incamminarono lungo la strada principale della cittadina, notando molte bancarelle che vendevano fiori o qualcosa di inerente ad essi.

"Scusate!" esclamò un uomo avvicinandosi ai due maghi, facendo poi un breve inchino, dando una rosa blu a Juvia "Una rosa fresca per questa bellissima ragazza, come omaggio per essere venuta nella nostra umile cittadina!"

Juvia prese il fiore e sorrise all'uomo "Juvia lo accetterà volentieri".

L'uomo le sorrise e, dopo un altro inchino, tornò alla sua bancarella per servire dei clienti mentre i due continuarono a camminare.

"Juvia trova che questa cittadina sia molto bella. La gente è gentile e non sembrano esserci problemi." commentò la ragazza guardandosi attorno. Natsu annuì "Già, lo penso anche..." per poi starnutire con incredibile violenza, facendo sussultare Juvia.

"Natsu-san... tutto bene?"

"Sì sì... è solo che tutti questi profumi stanno mandando in tilt il mio olfatto." spiegò Natsu scuotendo la testa. La ragazza ridacchiò a quella spiegazione ma non disse nulla, evidentemente avere un olfatto sviluppato aveva anche i suoi lati negativi.

Dopo circa un quarto d'ora arrivarono nella piazza principale e videro il municipio, così vi entrarono senza perdere troppo tempo. La segretaria del sindaco li fece attendere pochi minuti e alla fine li lasciò entrare nel suo ufficio.

Si trovarono davanti un uomo sulla quarantina, dai corti capelli neri con due occhi verdi alquanto spenti. Aveva delle profonde occhiaie e la carnagione era pallida come la sua camicia abbinata a dei semplici pantaloni neri.

"Siete i maghi di Faity Tail?" domandò a bruciapelo l'uomo e i due annuirono, mostrandogli i loro simboli. L'uomo si asciugò una lacrima "Finalmente... credevo che non sarebbe mai arrivato nessuno".

"Signor sindaco..." iniziò Juvia ma l'uomo la fermò subito "Frank, chiamatemi Frank, non sopporto le formalità".

Juvia annuì e riprese a chiedergli "Frank, potrebbe spiegarci qualcosa riguardo alla missione?"

"Più precisamente chi dobbiamo pestare!" aggiunse Natsu con un ampio sorriso, ricevendo un'occhiata seria da parte di Juvia che lo fece tornare subito calmo.

"Ma certo, ma certo!" disse l'uomo andando a sedersi "Due mesi fa... una bambina è svanita poco fuori dalla città, mentre stava raccogliendo dei fiori. Mia moglie è il capo della polizia locale e ha condotto personalmente le ricerche della bambina ma nel giro di pochi giorni, sono scomparsi altri otto bambini, tre maschi e cinque femmine. Si sono completamente volatilizzati!"

Natsu e Juvia si accomodarono dall'altro lato della scrivania, lasciando che Frank continuasse "Dopo un mese dalla scomparsa della prima bambina, ben sedici bambini sono scomparsi nel nulla... e ora il numero è salito a ventisette e tra di essi c'è... la mia piccola Lucia..."

"Anche sua figlia è scomparsa?" domandò Juvia e l'uomo annuì "E' successo di notte. Molti bambini sono scomparsi di giorno mentre erano da soli, ma lei è stata portata via da camera sua nel cuore della notte. Io e mia moglie abbiamo sentito una finestra andare in frantumi e l'urlo di nostra figlia ma quando abbiamo sfondato la porta della sua stanza, era già svanita nel nulla..."

"Nessun indizio o traccia?" domandò allora Natsu aspettandosi qualcosa come impronte, oggetti o addirittura messaggi ma Frank scosse la testa "Niente di niente, ormai mia moglie passa tutto il tempo fuori per trovarla ma qua non ci sono molti luoghi dove poter nascondere dei bambini, perciò non sappiamo più cosa fare..."

"Lasci fare a noi, Frank." disse Juvia con un sorriso e uno sguardo serio "Juvia le promette che ritroveremo sua figlia e gli altri bambini".

Dopo qualche secondo, Frank scoppiò a piangere "Ve ne prego... Lucia è tutta la nostra vita!"

Natsu rimase in silenzio e si alzò poco dopo "Juvia... andiamo a vedere se riusciamo a trovare qualcosa." per poi uscire dalla stanza con passo secco.

Juvia salutò il sindaco dopodiché seguì il compagno. Dovevano trovare quei bambini, ad ogni costo.

* * *

Nella più completa oscurità, una lacrima-vision si accese e un volto apparve dentro ad essa "Allora?"

"Come previsto sono arrivati dei maghi di Fairy Tail ma il ragazzo è diverso da quello che ci avevate detto." disse un'altra voce nella stanza.

"In che senso?" domandò allora l'uomo mostrato nella lacrima.

"Questo qui ha i capelli rosa e il marchio rosso sul braccio destro".

"Natsu Dragneel... colui che ha sconfitto Gajeel-kun... oh beh, sbarazzatevi di lui ma fate attenzione alle sue fiamme, sono alquanto difficili da gestire." sibilò l'uomo per poi interrompere la comunicazione.

"Come desidera... Jose-sama".

Angolo dell'autore:

Ed eccoci qua anche con questa fic! Come sempre chiedo scusa per il ritardo e il capitolo breve ma per questa fic saranno tutti così i cap, non troppo lunghi.

Ora sappiamo in cosa consiste la missione e la prossima volta vedremo Natsu e Juvia in azione contro coloro che sono collegati a Jose!

Ah chiedo scusa per eventuali errori ma ho scritto questo cap con Notepad e il correttore non c'è ^^"

See you around and have a good day!