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Autore: aoimotion    29/02/2016    9 recensioni
1 - Più la guardava, più Nick si stupiva di quanto Judy Hopps fosse piccola.
5 - Nick tirò indietro le orecchie, leggermente offeso. «Le tue insinuazioni mi feriscono, Judy. Quale agente di polizia darebbe la colpa agli altri per la propria malasorte?»
11 - Nel buio, una voce a lei terribilmente nota sussurrò parole divertite ad un soffio dal suo orecchio. Judy si voltò di scatto e tentò di acciuffare le tenebre, ma ottenne solo di sbilanciarsi e finire col muso per terra.
«Nick!» gridò, al colmo della misura. «Vuoi darci un taglio, sì o no?»

13 - «Tu mi farai morire» le disse, sorridendo appena. «Sei una minaccia per la mia sanità mentale, Carotina.»
16 - Ma intanto le sue zampe erano già corse al telefono con l’urgenza di chi, annegando nell’oscurità, cerca disperatamente l’interruttore della luce.
20 - «È proprio questo il punto» le disse. «Che tu non capisci. Fino all’ultimo secondo, fino all’ultimo istante, tu non capisci.»
[Post-film] [I'm nothing but furry trash]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry
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~Coniglio~
3 - Macchia


 
 



«Agente Wilde, a rapporto.»
Nick non la degnò di uno sguardo.
«Agente Wilde» ripeté Judy, a voce più alta. «A rapporto. Immediatamente.»
«Mh» mormorò la volpe, «Carotina, lo sapevi che hanno appena aperto una nuova pasticcieria dietro la centrale?»
«Non mi interessa» tagliò corto Judy. «Wilde, dov’è il tuo rapporto sul furto di arachidi alla caffetteria del signor Jumbeaux?»
«Non ci posso credere» esclamò la volpe, sgranando gli occhi di fronte allo schermo del cellulare. «Per i primi duecento clienti… una coppa di gelato ai mirtilli extra-large gratis?!»
Judy inspirò profondamente. «Wilde… Nick, per l'amor del cielo!»
La volpe sussultò, quando la vide sbattere con forza le zampe sulla scrivania. «Vuoi ascoltarmi, per una buona volta? Metti via quel cellulare, altrimenti giuro che te lo sequestro.»
Nick la osservò in silenzio, come se stesse riflettendo su qualcosa. Forse un esame di coscienza? 
«Hai qualcosa sul naso» commentò seccamente la volpe. 
Ovviamente, no.
«Cosa? Non è vero!»
«Oh, invece sì. Va’ a vederti allo specchio, se non ci credi.»
«Questa volta non mi freghi, Nick» dichiarò lei, gonfiando il piccolo petto con orgoglio. «Ho imparato a vedere oltre le tue fandonie.»
Nick le sorrise con accondiscendenza. «La mia piccola Carotina è diventata grande!» esclamò. «Hai ragione, non hai nulla sul naso.»
Judy annuì, soddisfatta. «Ah-ha! Lo sapevo.»
Anche il suo collega annuì, sembrando ancora più soddisfatto di lei. 
Troppo soddisfatto. Cosa stava tramando, quella dannata volpe?
«… Ho qualcosa sul naso, vero?» Judy si toccò la punta del musino con le zampe. «Ho davvero qualcosa sul naso, Nick?»
«Ma no» rispose Nick, senza mutare espressione. «Non hai assolutamente una macchia di caffè sul tuo bel nasino rosa, Carotina.»
Quelle parole avevano il profumo di un fragrante menzogna appena sfornata. «Menti
«O magari fingo di mentire» propose la volpe, scrollando pigramente le spalle. «La vita è dura, agente Hopps. È difficile districarsi nel labirinto di verità e menzogne che è la società odierna.»
La coniglietta lo squadrò da capo a piedi, alla ricerca di un indizio che potesse rivelarle la verità.
Ovviamente, poiché il sospettato dell'indagine era Nicholas Wilde, la sua acuta analisi non la portò ad altro che ad un pugno di carote marce.
A questo punto non le rimaneva che una tattica...
«Nick, so bene come vanno a finire queste cose.» Judy abbassò le orecchie e si avvicinò a lui, sfoggiando la sua migliore espressione sconsolata. Nick incurvò le proprie in risposta e cominciò a scuotere il capo.
«Oh, no. Non ci provare, Carotina.»
«Lo so che tu stai solo aspettando che io corra a guardarmi allo specchio» continuò Judy, ignorando la sua reazione, «per poter fare qualcosa di poco professionale in mia assenza…»
«Agente Hopps, potresti smettere di fare quella faccia da–»
«Oh, Nick.» Judy gli prese gentilmente la zampa e la strinse tra le sue. «Ti prego, almeno per questa volta… potresti essere sincero, davvero sincero con me? Abbiamo taaanto lavoro da sbrigare, e così poco tempo per farlo… non vorresti collaborare con me, con la tua cara Judy, almeno stavolta?»
Nick deglutì, le pupille dilatate e la bocca deformata in un’espressione indecifrabile.
«Per favore…?» aggiunse infine, quasi in un sussurro, mentre gli accarezzava dolcemente il dorso della zampa. 
La volpe sussultò e si ritrasse da quel contatto come se fosse appena stato morso da un piranha.
Volpe ottusa.
«Ok, ok. Questo round l'hai vinto tu.» Nick le diede bruscamente le spalle e si avvicinò alla propria scrivania. «Vieni qui.»
«Eh?»
«Vieni qui e non fare storie, Carotina.»
Riluttante, Judy fece come le era stato chiesto. Quando Nick si girò nuovamente verso di lei, vide che aveva un fazzoletto tra le zampe.
«Lo sapevo!» esclamò la coniglietta. «Sei un bugiardo, Nick!»
«Sono una volpe» puntualizzò il collega, come se quello potesse spiegare ogni cosa. «Prendermi gioco di te è la mia raison d'être, Carotina. E adesso sta’ ferma e lasciati pulire il muso, da brava.»
Judy chiuse gli occhi, lasciando che Nick le strofinasse il fazzoletto sul naso. «Potevo fare anche da sola, eh…»
Nick fece spallucce. «Non sarebbe stato altrettanto divertente, non credi?»
Quando il partner ebbe finito, Judy esalò un profondo sospiro. «Perché è sempre tutto così complicato, con te?»
«Perché, se fosse semplice, non sarei così speciale» replicò lui.
«E cosa ti fa pensare che tu sia speciale?»
Nick le elargì un ampio sorriso. «Non lo sono?»
Aveva una gran voglia di rispondergli “no” solo per vedere quel dannato sorriso frantumarsi in mille pezzi.
Ma – Judy ne era pienamente consapevole – non avrebbe mai potuto farlo, perché questo avrebbe significato mentire spudoratamente.
Cosa di cui lei non era assolutamente capace.
Un sospiro rassegnato fuggì dalle sue labbra appena dischiuse. «Ti odio.»
Nick le passò una zampa tra le orecchie, rese basse dalla frustrazione. «L'amore è reciproco, Carotina.»

 
   
 
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