Film > The Big Four
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Autore: Evil Ulquiorra    01/03/2016    6 recensioni
In tempi recenti, alcuni individui apparentemente non collegati tra loro hanno sviluppato dei poteri speciali. Sebbene ancora inconsapevoli, queste persone saranno chiamate non solo a salvare il mondo, ma a cambiarlo per sempre, quando l'esper noto come Pitch Black metterà in atto un piano capace di ribaltare completamente l'ordine mondiale così come lo conosciamo. Ogni storia ha il suo principio. Il primo volume della loro epopea inizia qui...
-Coppie sicure ( potrebbero esserci anche dei triangoli amorosi): Jack Frost x Elsa,Hiccup x Merida.
note : Superhero AU . Se vi piacciono la Marvel e la Dc,questa storia fa per voi. Personaggi da :
- Le 5 leggende
- Dragon Trainer
- Frozen
- Ribelle the brave
- Big hero 6
- Rapunzel
- Gli incredibili
- Ralph Spaccatutto
- Kung fu panda e molti altri...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note: le informazioni che troverete in questo capitolo riguardo alla Teoria del Caos sono tutte vere e sono il risulatato di una ricerca approfondita sull'argomento.

Encicolpedia della fic :
 

Baka :
in giapponese significa " stupido ".


Frammenti di memoria

Il 21 Luglio dell’anno 2010, Elsa Fine era intenta ad ascoltare un piccolo spot sui cereali fruit n bran ,mentre osservava la signora Voris, una vecchia matta amante dei gatti che abitava nella vicina Feel Strett,attraversare in fretta e furia il marciapiede opposto.
Per un breve momento, la giovane fu molto contenta di essersi nascosto in un cespuglio, perché la donna ,di recente, aveva preso l’abitudine di invitarla a bere il tè tutte le volte che lo incontrava per strada.
Aveva svoltato l’angolo ed era scomparsa, quando la voce di sua zia Igrid rieccheggiò alle sue spalle
<< Elsa,qualcosa non va?>>domandò la donna,il tono di voce ornato da una lieve punta di preoccupazione.
Si voltò,prendendo una rapida occhiata alla nuova arrivata. Era alta e bionda,quasi come se fosse una copia più matura dell'infante.
Affianco a lei,lo sguardo fisso nei confronti del terreno,vi era un'altra bambina ,poco più piccola di lei,i capelli rossi raccolti in un paio di trecce.
Elsa porse alla parente un pupazzo di neve . La parte anteriore della mascotte aveva un piccolo taglio verticale lungo la pancia,da cui fuoriusciva dell'imbottitura.
<< Anna ha fatto del male ad Olaf>>sussurrò,ricevendo l'attenzione della sorella
<< Mi dispiace>>mormorò questa,prima di cominciare a piangere.
Igrid non perse tempo e afferrò delicatamente il giocattolo,osservandolo con attenzione.
Dopo circa un minuti buono,arricciò ambe le labbra in un sorriso sincero
<< Non preoccuparti,dopo starà bene>>
<< Davvero?>>domandò Elsa,visibilmente sorpresa.
La donna annuì di rimando
<< Si sentirà meglio se farete entrambe le bravi bambine>>ridacchiò.
Affianco a lei,Anna inclinò leggermente la testa
<< Pensi che Babbo Natale verrà a guarirlo?>>
( Babbo Natale? Ma siamo in primavera !) pensò Igrid,volgendo alla nipote un sorriso tirato
<< Glie lo chiederò,visto che quel vecchietto è un mio amico>>
<< è un tuo amico?!>>esclamarono all'unisono.
Igrid porse ad ambe le bambine un pollice in alto
<< Amicissimo!>>

Il giorno dopo,con grande gioia delle infanti,avevano trovato il pupazzo di neve perfettamente integro,con il ventre ricucito da un filo di seta bianca.
Elsa si lasciò cullare da quei ricordi,lo sguardo fisso nei confronti del cielo
<< Quando ero piccola,tutte le volte che piangevo...mia zia riusciva sempre a risolvere tutto mentre dormivo>>sussurrò,con fare malinconico
<< Se solo quegli esperimenti non fossero altro che un brutto sogno. Se semplicemente sparissero al mio risveglio...>>
Poco prima che potesse completare quel pensiero,tuttavia,un urlo attirò la sua attenzione.

10 minuti prima

Il martedì di quella stessa settimana si presentò all’insegna del bel tempo e dell’alta temperatura .
Gli abitanti di San Fransokyo brontolavano per il caldo e, ritrovandosi in gruppo al parco, sulle panchine di fronte al municipio, tutti dichiaravano che non era naturale.
Probabilmente era colpa di quei farabutti degli americani,o del buco nello strato di ozono di cui si faceva un gran parlare alla tv.
Alcuni fra i più anziani affermavano che quando erano giovani loro,non succedeva mai ci fossero più di venti gradi alle sette del mattino, nella seconda settimana di Gennaio.
Ovviamente non era vero ed erano ben pochi fra loro a non saperlo. Ogni due o tre anni accadeva che un’estate indiana si prendesse un bel po’ di libertà , cosicchè ,per quattro o cinque giorni, sembrava di essere a metà luglio.
Poi, un bel mattino, ci si svegliava con i brividi addosso e la sensazione di aver preso l’influenza, e, affacciandosi alla finestra ,si trovava il prato davanti a casa duro di brina e qualche fiocco di neve a far mulinello nell’aria gelida.
Tutto questo lo sapevano, ma il tempo era un argomento di conversazione troppo ghiotto perché a qualcuno venisse in mente di guastarlo confessando.
Nessuno aveva voglia di mettersi a discutere. Le discussioni non erano una buona idea quando prendeva a fare così caldo fuori stagione, perché gli animali manifestavano la tendenza a surriscaldarsi e se gli abitanti di San Fransokyo avevano bisogno di un monito sulle possibili conseguenze di uno scontro fra animali surriscaldati, non avevano che da andare al parco.
All'interno di uno di questi parchi vi era Jack Frost,il volto chiuso in un'espressione visibilmente irritata
<< Oh,andiamo! Almeno restituiscimi i miei soldi!>>esclamò,lo sguardo rivolto nei confronti di un distributore automatico.
Una voce familiare rieccheggiò alle sue spalle
<< Ehi,non startene li incantato. Se non hai intenzione di prendere niente,spostati>>
L'adolescente trasalì di colpo,volgendo la propria attenzione nei confronti della nuova arrivata
<< Eh? Ma io...>>
<< Se non mi reidrato subito,rischio di svenire>>commentò Astrid,arricciando ambe le labbra in un sorriso divertito.
Lo spirito inarcò un sopracciglio.
Poi,come dal nulla,un'idea maliziosa cominciò a farsi strada nella sua mente.
Decidendo di testare la sorte,prese un respiro profondo
<< Ehm...non per essere sgarbato ma...tu chi sei?>>domandò in tono piatto.
La reazione fu istantanea. Una lunga serie di scariche cominciò a protrarsi dal corpo della studentessa.
<< Ti ho già detto...che il mio nome è Astrid Hofferson !>>esclamò lei,riversando un torrente di energia in direzione del giovane.
Questi riuscì a evitare l'attacco per un pelo.
Girò la testa nei confronti della Level 5,il volto adornato da uno sguardo leggermente irritato
<< Cavolo,era solo uno scherzo. Perché diavolo l'hai fatto ?!>>
<< Tch. Non ho bisogno di giustificarmi con te>>ribattè l'altra,le guance adornate da un lieve rossore
<< Ad ogni modo,se non hai intenzione di prendere nulla,fatti da parte. Ho un conto in sospeso,con questo distributore automatico>>
<< Ti consiglio di fare attenzione. Quell'affare si mangia i soldi>>la avvertì Jack,il tono di voce ornato da una lieve punta di sconfitta
<< Anche quelli duramente guadagnati dal qui presente Jack Frost hanno fatto la stessa fine>>mormorò.
Al sentire tali parole,l'esper non potè fare a meno di sorridere
<< Ti ha mangiato i soldi?>>domandò,ricevendo un cenno rigido da parte dell'EVO
<< Davvero?! E quanto,esattamente?>>continuò l'altra,con sua crescente irritazione.
Dopo circa una decina di secondi,l'albino prese un respiro profondo
<< 100 dollari>>borbottò.
La studentessa scoppiò in una risata divertita
<< 100 dollari?! Vuoi dire che hai inserito una banconota da 100 dollari?!>>
Nonostante il bagliore che le inviò lo spirito,la bionda non si lasciò intimidire e continuò a ridere istericamente
<< Mamma mia,che ridere>>commentò,asciugandosi una lacrima.
Fatto questo,puntò lo sguardo in direzione dell'adolescente
<< Non preoccuparti,te li riprendo io>>
<< Eh?>>domandò l'altro,visibilmente confuso
<< Questo bastardo una volta mi ha rubato 300 dolla...ehm,lasciamo stare. Comunque sia,ho intenzione di fargli sputare quello che ti ha preso>>continuò Astrid, il braccio teso nei confronti della macchina.
L'albino compì un passo all'indietro
<< Non so perché,ma ho un brutto presentimento...>>
e poi accadde.
Una lancia di natura elettrica scaturì dalla mano dell'esper,andando a infrangersi dritta contro la superficie del distributore.
Per un attimo ,non accadde. Poi,come dal nulla,una lunga serie di corpi cilindrici cominciò a fuoriuscire dal dispositivo ,alla velocità di proiettili.
La bionda incrociò ambe le braccia,con fare compiaciuto
<< Ecco,vedi. 100 dollari di lattine. Meglio di niente,no?>>
L'adolescente indietreggiò una seconda volta
<< O cavo...>>
non ebbe neanche il tempo di completare la frase. Una delle lattine sparò dritta contro di lui,colpendolo in pieno volto.
La level 5 chiuse il volto in un'espressione di puro shock
<< Non era questo che avevo in mente !>>esclamò,prima di voltarsi in direzione del distributore
<< Smettila,stupida macchina!>>
Colpì il dispositivo con un calcio,ma questo,anzichè fermarsi,aumentò la velocità d'espulsione.
Astrid,ormai,era in preda al panico. In quel preciso istante,un paio di colpi di tosse attirarono la sua attenzione.
La studentessa si voltò di scatto,prendendo una rapida occhiata del nuovo arrivato.
Era una ragazza dal volto quasi angelico ,indossante l'uniforme della Esper Academy. Avevai i capelli biondo platino legati in una cosa di cavallo,mentre profondi occhi azzurri ne adornavano il viso.
<< Permettimi>>cominciò lei,prima di oltrepassare la figura di Astrid.
Poggiò la mano sulla superficie del distributore e prese un respiro profondo. Uno spesso strato di ghiaccio cominciò a protrarsi dall'arto della giovane.
Dopo circa una decina di secondi,la macchina cessò di funzionare.
Astrid non potè fare a meno di tirare un sospiro di sollievo
<< Ti ringrazio>>mormorò,ricevendo l'attenzione di Elsa
<< Dovreste fare più attenzione,sapete? Chissà quanti robot di pattugliamento avete attirato,con la vostra piccola bravata>>
<< Non è stata colpa mia>>commentò Jack,affiancando la coppia di studentesse.
Quasi come a un segnale,il suono di una sirena rieccheggiò per tutta la lunghezza del parco,seguito da una voce metallica
<< Allarme ! Allarme! Rivelata azione criminale nel distretto 2!>>
Lo spirito non perse tempo e afferò le mani di ambe le adolescenti
<< Correre!>>esclamò,mentre cominciò a trascinarle via.
Di fronte a tutto questo,la mente di Elsa sembrò bloccarsi
( Aspetta...perchè devo scappare anch'io?! )


 5 minuti dopo

 

Arrivarono nei pressi del parcheggio che circondava il parco,i volti segnati dalla stanchezza.
Jack girò la testa in direzione di Astrid
<< Perché devi fare sempre queste cose?>>
<< S-sta zitto!>>esclamò l'altra,il volto rosso come il carapace di un' aragosta.
Una volta resasi conto del proprio sfogo,compì un paio di colpi di tosse
<< Certo che,per essere uno così forte,sei un bel codardo. Visto che mi hai battuto,è piuttosto imbarazzante>>commentò,con fare disinvolto.
L'adolescente emise un sospiro rassegnato,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di Elsa
<< Ad ogni modo,piacere di conoscerti. Il mio nome è Jack Frost>>cominciò,per poi indicare la ragazza alla sua sinistra
<< E quello della biri-biri qui accanto è Astrid Hofferson>>
<< Non chiamarmi biri-biri !>>ribattè lei,il tono di voce visibilmente irritato.
La level 5 sembrò esitare.
Dopo circa un paio di secondi,tuttavia,prese un respiro profondo
<< Molto piacere. Mi chiamo Elsa Fine e...>>
<< D-davvero?>>domandò Astrid, interromepndola prima che potesse continuare.
Affianco a lei,lo spirito inarcò un sopracciglio
<< La conosci?>>
<< Baka! Come fai a non sapere chi è? Ti trovi in presenza di Elsa Fine,la terza classificata dei level 5,quindi mostra un po' di rispetto !>>
Visibilmente sorpreso dalla reazione dell'electromaster,il giovane puntò lo sguardo in direzione della Snow Queen
<< Sei davvero un Level 5?>>domandò,ricevendo un pugno in testa da parte di Astrid.
Volse alla studentessa un bagliore che prometteva morte
<< Perché diavolo l'hai fatto?!>>esclamò,il volto chiuso in un 'espressione irata.
Di fronte alle azioni della coppia,la Level 5 compì un passo all'indietro
<< Ehm...sì. Sì lo sono>>fu la sua risposta esitante.
Girò la testa nei confronti dell'unica altra ragazza presente
<< Se non sbaglio, Astrid Hofferson è il vero nome della Raligun. Presumo che si tratti di te>>commentò,ricevendo un pollice in alto ad opera della biri-biri
<< Jack-pot !>> esclamò lei,con un sorriso fiducioso.
E poi,la sentirono.
<< Onee-sama?>>

IL Suono di quella voce attirò l'attenzione del trio.
<< Eh? Onee-sama?>>domandò Jack,lo sguardo fissò in direzione della nuova arrivata.
Quando i suoi occhi entrarono in contatto con quelli della figura che aveva appena preso piede all'entrata del parcheggio,a mala pena riuscì a mantenersi in equilibrio
<< C-cosa? C'è un 'altra Elsa?!>>
La Level 5 in questione sembrò bloccarsi.
Il respiro le si mozzò in gola.
Di fronte al gruppo,infatti,vi era un adolescente tale quale ad Elsa Fine. Indossava perfino la stessa uniforme scolastica. L'unica differenza era un visore notturno posto sulla parte superiore del capo.
La sosia inclinò leggermente la testa
<< Riguardo alla somiglianza del nostro aspetto,siamo uguali a livello genetico, per cui è del tutto normale>>
<< A livello genetico? Siete per caso gemelle?>>domandò Astrid,visibilmente sorpresa.
Non sapeva che il n.3 dei Level 5 avesse una gemella. Le informazioni che potevano essere recapitate nella banca dati della città affermavano che aveva solo una sorella più giovane di nome Anna.
Anziché far luce sui pensieri che ballavano per la mente dell'electromaster,il clone riprese a parlare
<< Poco fa,ho rilevato l'utilizzo di un'abilità simile alla mia. Per questo motivo,sono venuta a verificare, ma tutto ciò che ho trovato è stato un distributore di bevande rotto e voi tre che trasportavate un gran numero di lattine>>continuò,prima di emettere un sospiro di delusione
<< Non avrei mai immaginato che Onee-sama si sarebbe fatta coinvolgere in un furto>>
<< In realtà,la vera colpevole è lei. Noi eravamo solo di passaggio>>commentò Jack,ricevendo un ringhio da parte di Astrid
<< Sta zitto>>sibilò lei,rilasciando alcune scintille.
Igrid inclinò la testa una seconda volta
<< Ho utilizzato il mio visore per analizzare la superficie del distributore,e ho identificato le sue impronte digitali come le più recenti>>
<< Come diavolo hai fatto a capirlo ?>>ribattè Jack,con fare sorpreso
<< Era una bugia>>continuò l'altra,con voce monotona.
All'udire tali parole,l'adolescente sentì una vena pulsargli sulla fronte
<< Che cosa?!>>esclamò,visibilmente irritato.
Poi,si accorse di qualcosa.
Affianco a lui,la Snow Queen era rimasta ferma e immobile,senza mai dire una parola.
L'esper in questione cominciò a incamminarsi in direzione della sosia
<< Perché...tu...>>
quando fu ad appena un passo dal clone,lo afferrò duramente per le spalle
<< Perché diavolo stai perdendo tempo qui?>>sussurrò,il tono di voce freddo come il ghiaccio.
La level 3 inarcò un sopracciglio
<< Mi sto allenando>>fu la sua risposta .
Il tempo parve fermarsi.
<< All...allenando>>ripetè Elsa,visibilmente sconvolta
<< Un allenamento? Per caso fa parte del Judgment?>>domandò Astrid.
Per nulla interessata dalle parole della level 5,la studentessa agitò una mano con noncuranza
<< Judgment? Oh,sì,è così>>mormorò,prima di afferrare il braccio della sosia
<< Vieni un attimo con me>>
<< Ma Igrid ha un programma da segui...>>
<< Fa lo stesso>>continuò l'altra,facendo una pausa per riprendere fiato
<< Andiamo>> e,detto questo,cominciò a trascinarla al di fuori del parcheggiò.
Dietro la coppia,Jack non potè fare altro che osservare il tutto con un'espressione leggermente accigliata
<< Una famiglia piuttosto complicata,suppongo>>

                                                                                                                       * * *

Elsa ed Igrid percorsero la panoramica che si trovava nella zona est del parco.
<< Onee-sama,dove stiamo andando? Sono già in ritardo di 38 secondi sulla tabella...>>
si fermò di colpo,non appena il corpo della level 5 cominciò a irrigidirsi.
Il clone inclinò leggermente la testa
<< Onee-sama?>>domandò,il tono di voce visibilmente preoccupata
<< Qualcosa non va?>>continuò,quando non ricevette alcuna risposta.
Un miagolio attirò la sua attenzione.
Sebbene fossero entità separate,ogni clone utilizzato per il progetto Level 6 era collegato ad una rete neurale che permetteva loro di condividere i sentimenti e le esperienze delle altre sisters. Igrid rammentò il giorno precedente,dove Elsa e il clone numero 9998 avevano giocato con un cucciolo di gatto.
<< Onee-sama. Guarda,c'è un gattino...>>
<< Basta!>>
<< ?!>>
Il grido dell'originale la interruppè all'istante.
Girò la testa in direzione della Level 5 e vide che questa aveva le lacrime agli occhi
<< Smettila>>sussurrò lei,nel tentativo di calmarsi
<< Quella voce...quell'aspetto...smettila di mostrarti di fronte a me in quel modo!>>esclamò.
Il clone compì un passo all'indietro,portandosi una mano al di sopra del petto.
Dopo circa una ventina di secondi ,prese un respiro profondo
<< Ok,scusa l'intrusione>>mormorò.
E,detto questo,cominciò a incamminarsi in direzione del centro città.
Elsa rimase ferma e immobile,aspettando che la sosia se ne fosse andata. Dopo che quel breve lasso di tempo giunse al suo termine,crollò in ginocchio.
( Sono... Sono orribile )

                                                                                                                            * * *
22:30 - Periferia di San Fransokyo

 

Il quartiere cominciava a farsi degradato.
Un terzo degli edifici aveva porte e finestre sbarrate da tavole di legno,e lungo i marciapiedi c’erano file di macchine bruciate. Giovani uomini ciondolavano davanti ai bar e ai negozietti.
Alcuni bambini giocavano attorno a un materasso in fiamme.
Una bassa impala con a bordo quattro afro s’infilò nello scarso traffico e proseguì lentamente dietro a un furgone.
La fabbrica più interna del quartiere Era una zona poco utilizzata del complesso,attraverso la quale venivano smaltite le perdite di metano,poichè la maggior parte delle tubature contenenti il gas passava proprio sopra quell'edificio.
Al suo interno,vi erano cinque figure, quattro delle quali erano uomini.
Due di loro avevano un aspetto distinto: uno indossava una maschera nera come la notte ed era alto quanto un armadio.
L'altro era relativamente più basso e aveva un contegno quasi nobile. Costui era James Farquad,uno dei più spietati boss mafiosi della città di San Fransokyo,responsabile del commercio di droga e di stupefacenti nell'intera costa orientale.
Di fronte a loro,legata ad una sedia di legno,vi era una giovane dai capelli rossi e ricci,indossante una maschera Oni all'altezza degli occhi .
<< Non volevo che la serata finisse così>>commentò Farquad,ricevendo uno sbuffo da parte di Merida
<< So come volevi che finisse. Credimi,meglio così>>borbottò lei,il tono di voce ornato da una lieve punta di sarcasmo.
L'uomo arricciò ambe le labbra in una smorfia.
<< Per chi lavori? Lotso,vero? È arrabbiato perché non gli abbiamo permesso di spostare il carico?>>
<< Credevo che ci fosse Weselton a capo delle esportazioni>>osservò la rossa,visibilmente sorpresa.
Il gruppo di criminali scoppiò in una piccola risata
<< Weselton? Un esattore. Una facciata. Informazioni superate. Ti sei tradita>>continuò il boss,compiendo un passo verso la figura della giovane
<< La famosa Freccia Rossa. Che,alla fine,è solo una ragazzina>>
Merida strinse ambe le palpebre degli occhi
<< Ti faccio vedere io cosa può fare una ragazzina,se le viene dato il giusto incentivo>>sussurrò.
Il mafioso inarcò un sopracciglio.
Fece alcuni passi in direzione del tavolo più vicino e iniziò ad armeggiare con vari utensili ,disposti ordinatamente lungo l'asse della scrivania . Affianco a tali strumenti,poggiava un arco in acciaio temperato,affiancato da una faretra ricolma di frecce .
<< Di a Lotso che non ci serve per spostare la droga. Bè...>>
tornò a posare lo sguardo nei confronti della detenuta e afferrò un piccolo martello in legno
<< Forse dovrai scriverlo>>ridacchiò.
Poi,come dal nulla,accadde qualcosa di decisamente inaspettato. Un suono acuto riecceggiò per tutta la lunghezza del magazzino.
L'uomo incappucciato non perse tempo ed estrasse un cellulare dalla tasca dei pantaloni,portandoselo all'orecchio.
Appena cinque secondi dopo,porse l'oggetto nei confronti del capo
<< è per la ragazza>>sussurrò,ricevendo uno sguardo sorpreso ad opera dell'uomo.
Questi afferrò il telefono con un rapido scatto del polso
<< Stammi bene a sentire...>>
<< Sei al 114 di Salem Street,terzo piano. Abbiamo un f22 a 4 miglia esatte. Passami la donna o farò saltare l'isolato prima che tu raggiunga l'ingresso>>ordinò una voce, dall'altro capo della cornetta.
Il criminale dilatò ambe le pupille,visibilmente scioccato.
Cominciò a scrutare il panorama oltre le vetrate dell'edifico,prima di porgere il cellulare all'orecchio della prigioniera.
Merida non potè fare a meno di chiudere il volto in un'espressione accigliata
<< Pronto?>>
<< Devi rientrare>>
<< Scherzi? Sto lavorando>>sussurrò,ricevendo uno sbuffo da parte dell'interlocutore
<< Alta priorità>>
<< Sono nel bel mezzo di un interrogatorio. Questi imbecilli mi stanno dicendo tutto>>
<< Io non sto dicendo tutto !>>ribattè Farquad,il volto adornato da una smorfia.
L'adolescente gli fece cenno di stare zitto,per poi prendere un respiro profondo
<< Senti,non posso abbandonare proprio adesso>>continuò,con fare impassibile.
Dall'altro capo della linea, Nicholas Nord emise un sospiro rassegnato
<< Merida...i caveu erano tutti vuoti>>borbottò.
Il tempo parve fermarsi.
La rossa strinse ambe le palpebre degli occhi.
<< Resta un attimo in linea>>
e,detto questo,strappò a mani nude i lacci che la tenevano legata.
Farquad non ebbe neanche il tempo di rendere nota la sua sorpresa. Un calcio allo stomaco lo mandò a volare oltre i sottoposti,facendolo svenire.
Merida Dumborch,meglio nota come Freccia Rossa,fissò il gruppo di fronte a lei.
Con una rapida capriola a mezz'aria,atterrò vicino al tavolo sopra il quale era stato riposto il suo arco.
Afferrò l'arma,alzandola al livello del volto . Con uno scatto del polso conficcò la prima freccia del petto di uno degli avversari,proprio accanto al cuore.
L’uomo si accasciò a terra,apparentemente vivo, poi l'arciere estrasse altre due frecce e le brandi in aria,entrambe nella mano destra.

L'uomo incappucciato avanzò,cauto. Teneva di traverso un machete,in attesa di avvicinarsi a collo dell'ex prigioniera.
Gli altri due suoi compagni si avventarono su di lei.
l'adolescente ne colpì uno sulla testa con il manico dell’arma. Il criminale barcollò all’indietro,momentaneamente stordito. Si portò una mano sui capelli,nel punto in cui si era aperta una ferita. Merida cercò di colpire anche l’altro,ma quello la aggredì al fianco.
L’arciere continuò a combattere,parando ogni colpo con la punta di un coltello. Con la coda dell’occhio vide l'incappucciato sollevare il machete. Lei fu più veloce.
Sparò una freccia. Con sua grande sorpresa,tuttavia,l'uomo la afferrò a mezz’aria,chiudendo il volto in un sorriso beffardo.
invece di essere spaventata,tuttavia,la rossa si voltò,colpendo l'altro uomo con un rapido pugno allo stomaco e facendolo volare dalla finestra.
Poi accadde. La freccia esplose ,facendolo indietreggiare di alcuni passi.
Appena pochi secondi dopo,l'incappucciato svenne sul posto.
Merida osservò il tutto con fare impassibile,prima di raccogliere il cellulare da terra,portandoselo all'orecchio
<< Dimmi dove sei ?>>

                                                                                                                 * * *
Altrove

All'interno delle Haddock Industries, Hiro Amada contemplò gli eventi che lo avevano portato alla situazione attuale.
A causa di un malfunzionamento nei dirottatori di energia utilizzati per scaricare l'algoritmo comportamentale di Yoaki,infatti,l'adolescente era rimasto fulminato sul lavoro,il fianco leggermente bruciato dalla scarica di neutrini.
Preso dal panico,Hiccup aveva subito chiamato Honey Lemon,amica fidata del giapponese e membro ufficiale dei Big Hero 6, nonchè esperta in medicina e biologia nanomolecolare
<< Sicura che se la caverà? Fingere di aver bisogno di lui è snervante>>commentò il giovane,ricevendo un bagliore da parte di Hiro.
Lemon emise una piccola risata
<< Non esiste possibilità di danneggiamento. La funzionalità nanomolecolare è istantanea. Le cellule ignorano che si uniscono per simulazione>>
<< Vedo. Stai creando del tessuto>>osservò l'orientale,visibilmente impressionato.
L'adolescente si strinse nelle spalle
<< Se lo aveste portato nel mio laboratorio,sarei riuscita a guarirlo in soli dieci minuti>>
<< Sentito Hic? Io vivrò in eterno>>proclamò l'altro,prima di bloccarsi
<< Bhe,sarò fatto di plastica ma...>>
<< Sarai fatto di te stesso,Hiro. Te lo prometto,la tua ragazza non noterà differenza>>
<< Sai che non ho una ragazza>>borbottò lui,il tono di voce ornato da un lieve pizzico d'irritazione.
Lemon ebbe la decenza di distogliere lo sguardo.
<< Mi spiace,non posso rimediare>>ridacchiò,prima di volgere la propria attenzione nei confronti di Hiccup
<< Questo è il prossimo futuro,hic. Le tue corazze di metallo finiranno nella polvere>>
<< Infatti è proprio questo il piano>>ribattè l'altro,per poi aiutare Hiro ad alzarsi.
Il giapponese puntò lo sguardo in direzione dell'amica
<< Grazie per l'aiuto. O e mi raccomando,voglio vedere te e il resto della squadra alla festa di lunedì>>
<< Contaci !>>esclamò l'altra,porgendogli un rapido bacio sulla guancia.
Non appena la scienziata se ne fu andata,la voce di Baymax rieccheggiò per tutta la lunghezza della sala medica
<< Signore,abbiamo un ospite in attesa nell'ala A2>>
La coppia inarcò un sopracciglio,dirigendosi in fretta e furia verso il laboratorio d' ingenieria meccanica.
Ad accoglierli fu la figura di un uomo di età probabilmente non superiore ai cinquant'anni ,tenente in mano un piccolo oggetto metallico .
<< UHM...Servomotori e cuscinetti magnetici >>>commentò questi,visibilmente impressionato.
Hiro non perse l'occasione per alimentare il suo ego
<< Spaziali,vero? Vuole vedere come funzionano?>>
<< Ehi,genio. Guarda che li ha inventati lui>>lo informò Hiccup,ricevendo uno sguardo di puro shock ad opera del giapponese.
L'adolescente puntò lo sguardo in direzione del nuovo arrivato
<< Lei è il professor Kallaghan? Colui che ha inventato le leggi della robotica?>>
Il vecchio strinse la mano al giovane, dicendo: << Rober Kallaghan, piacere. Mi occupo di robot e matematica>>
Hiro ebbe l'impressione che lo scienziato trovasse più che altro divertente l'idea di trovarsi qui.
Naturalmente ,l'adolescente lo conosceva di fama. L'uomo era uno dei più famosi rappresentanti di quella vecchia generazione di matematici che mostravano un vivo interesse per «i meccanismi del mondo reale». Questi studiosi, sotto molti e fondamentali aspetti, avevano rotto la tradizione di isolamento dei matematici.
Per prima cosa si servivano continuamente del computer, cosa che i matematici tradizionali non vedevano di buon occhio.
Poi lavoravano quasi esclusivamente con equazioni non lineari, nel campo emergente del cosiddetto caos.
Terza cosa, sembravano voler fare tutto il possibile affinché i loro sistemi matematici descrivessero qualcosa che di fatto esisteva nel mondo reale.
<< E sono completamente matto>> continuò allegramente.
<< Ma bisogna ammettere che queste non sono questioni banali. Viviamo in un mondo pieno di orride convenzioni. Si dà per scontato che ci si debba comportare in un determinato modo, che ci si debba curare di determinate cose. Nessuno pensa alle convenzioni di base. Non è straordinario? Nella società dell'informazione, nessuno pensa. Eravamo convinti che avremmo abolito la carta, ma in realtà abbiamo abolito il pensiero>>commentò,con fare disinvolto.
Hiro volse la propria attenzione nei confronti dell'amico
<< Come vi conoscete?>>domandò,visibilmente incuriosito.
Affianco a lui,l'uomo si strinse nelle spalle
<< Ero un grande amico di suo padre. Ho pensato di prestarvi alcuni delle mie attrezzature,così,tanto per velocizzare il vostro piccolo progetto scientifico>>
Al sentire tali parole,colui che vestiva i panni del supereroe noto come Night Fury non potè fare ameno di alzare gli occhi al cielo.
<< Secondo il nostro caro Robert,la creazione di Yokai è destinata a fallire, dico bene?>>
<< Esatto>>ribattè questi, attirando l'attenzione di Hiro.
Il giovane inarcò un sopracciglio
<< Alla luce di cosa?>>
<< Della teoria del caos>>
<< La teoria del caos?>>ripetè il giapponese,ricevendo un cenno da parte dello scienziato
<< Esatto. Per essere più precisi, a causa del comportamento del sistema nello spazio delle fasi>>
L'adolescente si porse in avanti
<< Può spiegarmelo in parole semplici? Le teorie matematiche non sono mai state il mio forte>>
<< Ma certo>> rispose Kallaghan.
<< Vediamo da dove si può cominciare... Lei sa cos'è un'equazione non lineare?>>
<< Si>>
<< Un attrattore strano?>>
<< No>>
<< Bene>> disse l'uomo<< Allora cominciamo dal principio>>.
Fece una pausa e guardò il soffitto.
<< La fisica è riuscita molto bene a descrivere certi tipi di comportamento: i pianeti in orbita, le navi spaziali che vanno sulla Luna, pendoli, molle e palle che rotolano, quel genere di cose. Il movimento regolare degli oggetti. Tutto ciò viene descritto con le cosiddette equazioni lineari, che noi matematici risolviamo con grande facilità. Lo facciamo da secoli>>
 << Okay>> disse Hiro
<< Ma ci sono altri tipi di situazione in cui la fisica non se la cava altrettanto brillantemente. Per esempio, tutto quello che ha a che fare con la turbolenza. Acqua che sgorga a fiotti. Aria che si muove lungo l'ala di un aereo. Le condizioni meteorologiche. Il sangue che fluisce attraverso il cuore. Gli eventi turbolenti vengono espressi con equazioni non lineari. Sono difficili da risolvere... di fatto, spesso sono impossibili. E quindi la fisica non ha mai capito nessuna di queste situazioni complesse. Sino a una decina di anni fa. La nuova teoria che li descrive si chiama teoria del caos. è nata negli anni Sessanta, a partire dai tentativi fatti per creare modelli meteorologici computerizzati. Le condizioni meteorologiche sono il risultato di un sistema complesso, e cioè dell'interazione dell'atmosfera con la Terra e il Sole. Il comportamento di questo sistema complesso aveva sempre sfidato le nostre capacità di comprensione. Ma dai modelli computerizzati i primi ricercatori appresero che, quand'anche si riuscisse a capirne i meccanismi, sarebbe stato comunque impossibile fare previsioni. Le previsioni del tempo sono assolutamente impossibili. E questo perché il comportamento del sistema dipende in larga misura dalle condizioni di partenza>>
<< Non la seguo>> commentò il giapponese.
<< Se uso un cannone per sparare un proiettile di un determinato peso, a una determinata velocità, con un determinato angolo di tiro... e se poi sparo un altro proiettile che ha approssimativamente lo stesso peso, la stessa velocità e la stessa angolazione, che cosa succederà?>>
<< I due proiettili finiranno più o meno nello stesso punto>>
<< Esatto>> confermò Kallaghan
<< Questa è la dinamica lineare>>
<< Okay>>
<< Ma se ho una situazione meteorologica in cui ho una certa temperatura iniziale e un certo vento e una certa umidità... e se poi riparto avendo praticamente le stesse condizioni di temperatura, vento e umidità, il modello non si comporterà nello stesso identico modo. Tralignerà e ben presto diventerà qualcosa di molto diverso. Temporali invece di sole. Ecco la dinamica non lineare. I processi sono sensibili alle condizioni iniziali: differenze microscopiche vengono amplificate>>
<< Capisco>> disse Hiro
<< Questo viene definito l'"effetto farfalla". Una farfalla batte le ali a Pechino e il tempo cambia a New York>>
<< E quindi il caos è del tutto fortuito e imprevedibile?>> chiese il giovane
<< No>> rispose l'uomo
<< Col procedere della ricerca, cominciammo a rilevare regolarità nascoste nelle situazioni più complesse. Per questo il caos è diventato una teoria che abbraccia i campi più disparati e viene usata per studiare di tutto, dalla borsa ai tumulti popolari, alle onde cerebrali durante le crisi epilettiche. Qualsiasi tipo di sistema complesso che presenti confusione e imprevedibilità. Cerchiamo di trovare l'ordine sottostante. Chiaro?>>
<< Sì>>
<< Ma cos'è questo ordine sottostante?>>
<< È essenzialmente caratterizzato dal movimento del sistema nell'ambito dello spazio delle fasi>> continuò lo scienziato .
<< Oh,andiamo !>> esclamò Hiro << Io volevo solo sapere perché secondo lei il nostro progetto non può funzionare>>
<< Ho capito,adesso ci arriviamo. La teoria del caos dice due cose. Primo: che sistemi complessi come le condizioni meteorologiche hanno un ordine di fondo. Secondo: il contrario di quanto ho appena detto, e cioè che sistemi semplici possono dar luogo a situazioni complesse. Prendiamo per esempio le palle da biliardo. Lei colpisce una palla e questa comincia a carambolare sui bordi del tavolo. In teoria si tratta di un sistema piuttosto semplice, quasi newtoniano. Poiché lei può calcolare la forza impartita alla palla e la massa della palla stessa, e può misurare gli angoli con cui incide sui bordi, dovrebbe essere in grado di prevedere indefinitamente il comportamento futuro della palla. In teoria, dovrebbe essere possibile prevedere il comportamento della palla che rimbalza da un lato all'altro del tavolo. In teoria dovrebbe poter prevedere dove andrà a finire tre ore dopo>>
<< Okay>> assentì il giapponese
<< Ma in realtà, non si possono fare previsioni per più di pochi secondi. Perché quasi immediatamente, elementi piccolissimi - imperfezioni sulla superficie della palla, piccole irregolarità sulla superficie del tavolo - incominciano a contare. E in breve sconvolgono tutti i suoi più attenti calcoli. Ne consegue quindi che questo semplice sistema di una palla che rotola su un tavolo ha un comportamento imprevedibile>>
<< Okay>>
<< E la creazione di una mente artificiale >>continuò l'uomo
<< è uno di questi sistemi semplici che, prima o poi, finirà con l'esibire un comportamento imprevedibile>>
<< Lei questo lo sa su una base...>>
<< Puramente teorica>> disse Kallaghan
<< Ma non sarebbe meglio che lei assistesse al nostro progetto, per vedere che cosa è stato realizzato in concreto?>>
<< No. È del tutto inutile. I particolari non hanno rilevanza. La teoria mi dice che la vostra intelligenza artificaiel presto comincerà a comportarsi in una maniera imprevedibile>>
<< E lei si fida della sua teoria>>
<< Nel modo più assoluto>> rispose l'uomo.
Si appoggiò allo schienale di una poltrona.
<< Yokai ha un problema. È un incidente in attesa di verificarsi>>
<< Un punto di vista piuttosto deprimente,non credi?>>domandò Hiccup,ricevedno una stretta di spalle da parte del vecchio
<< Sono solo realista>>ridacchio questi.
L'adolescente emise un sospiro rassegnato
<< Ad ogni modo,vuoi che ti prenda qualcosa al bar ?>>
<< Una birra sarebbe perfetta>>commentò l'altro,con fare disinvolto.
Il diciottenne annuì di rimando,facendo cenno al compagno di seguirlo
<< Hiro,vieni a darmi una mano>>ordinò.
Il giapponese sembrò sul punto di controbattere ma,alla fine,decise di acconsentire.
Robert li osservò attentamente,mentre fuoriuscivano dalla stanza.
Quando fu sicuro che se ne furono andati,estrasse una chiavetta USB dalla tasca del pantaloni.
<< A volte però...gli incidenti devi crearteli da solo>>sussurrò.
Cominciò a camminare in direzione del computer più vicino,prendendo una rapida occhiata alla parte esterna dell 'Hardwer .
Ricordò le parole di colui che lo stava costringendo a fare tutto questo:

<< Sua figlia...la posso salvare. Deve solo fare qualcosa per me>>

Prese un respiro profondo e infilò il dispositivo nella porta della macchina…

                                                                                                                               * * *
Centro Sezione Anti-Crimine

Nicholas Nord percorse la scalinata che conduceva al tetto della sezione anticrimine,seguito dalla figura di Easter.
Arrivarono a destinazione dopo un totale di dieci minuti
<< Mi hanno detto che hai ancora un destro micidiale>>commentò Nord,lo sguardo fisso nei confronti di Bunnymand.
Quando l'uomo non lo degno di una risposta,il vecchio emise un sospiro rassegnato
<< è un peccato che Lotso esca di galera>>
<< Sì,ma il bello della mafia è che ti da sempre nuove occasioni>>ribattè l'altro,prima di estrarre una mazzetta di soldi dalla tasca dell'impermeabile
<< Banconote leggermente irradiate. Roba sofisticata,devo ammetterlo>>
<< è tutto quello che hanno lasciato nel cavoue. Sapevano che stavamo arrivando>>continuò Nicholas,il tono di voce ornato da una lieve punta di stanchezza.
L'australiano gli inviò uno sguardo duro
<>
<< Bunny,ti prego..>>
<< Nicholas,sarò sincero con te. Non mi piace il fatto che tu abbia una propria unita speciale,piena di agenti su cui abbiamo indagato quando facevamo ancora parte degli Avengers>>
<< Se non lavorassi con quelli su cui abbiamo indagato per farci un nome,lavorerei da solo. A me non danno credito politico per essere un idealista,devo fare quello che posso con quello che ho>>ribattè Nord,visibilmente irritato.
Bunnymand distolse lo sguardo,visibilmente imbarazzato
<< Ti manca mai?>>domandò il vecchio,attirando l'attenzione dell'uomo.
Questi ,semplicemente,si strinse nelle spalle
<< Che cosa,indossare una calza maglia? Le stelle e strisce non sono un po'...antiquate?>>
Il direttore dello Shield scoppiò in una piccola risata
<< Con le cose che stanno succedendo ora? Forse qualcosa di antiquato è proprio quello che ci serve>>commentò,con fare divertito.
In quel preciso istante,un lampo rosso attirò lo sguardo di Easter
<< Sta arrivando. Mi raccomando,fa finta di non conoscermi>>ordinò,ricevendo un espressione accigliata da parte di Nicholas
<< Un giorno dovrai dirglielo,Bunny>>
Il procuratore fece finta di non sentirlo e si posizionò vicino al bordo del tetto.
Un rampino in carbonio agganciò le piastrelle in calcestruzzo,conficcandone la superficie.
Appena cinque secondi dopo,la figura di Freccia Rossa oltrepassò il cornicione,atterrando a pochi metri dalla coppia di agenti.
Nicholas porse una foto nei confronti della giovane e questa la osservò con attenzione.
L'immagine ritraeva la figura di un adolescente dalla pelle grigia e gli occhi dorati,vestito in abiti di colorazione nera.
La rossa puntò lo sguardo in direzione del vecchio
<< Ancora lui?>>
<< Già>>confermò questi
<< Chi sono gli altri?>>
<< Un nuovo gruppetto di ladruncoli. Questo è un altro deposito della mafia, e siamo a cinque>>commentò Bunnymand,visibilmente irritato
<< Dovremmo beccarli tutti contemporaneamente. Servono squadre,SWAT,rinforzi...E poi,scusa, come la mettiamo con questo Pitch Black ?>>
<< è meglio tutta la mafia o un solo uomo? Lui può aspettare>>ribattè Merida,il tono di voce freddo come il ghiaccio.
Nicholas porse la mazzetta nei confronti dell'adolescente,e questa la esaminò con con cura
<< Sono le banconote che ti ho dato io?>>domandò,ricevendo un cenno da parte del vecchio
<< I miei agenti ci compravano la droga da settimane>>
<< Era il momento perfetto per muoversi>>sibilò la rossa.
Easter emise uno sbuffo di rimando
<< Ti prego. Ho mandato in galera tutti quelli che riciclavano denaro,ma la mafia riesce ancora a ripulirlo. Credevo davvero che avessimo finalmente trovato il suo punto debole>>mormorò.
Nicholas emise un sospiro rassegnato
<< Qualcuno li sta aiutando a nascondere il denaro. Forse un membro del consiglio>>ipotizzò.
Merida sembrò prendere in considerazione le parole dell'uomo,prima di annuire a se stessa
<< Chiederò in giro>>fu la sua risposta.
Il procuratore inarcò un sopracciglio
<< E come pensi di...>>
poco prima che potesse terminare la frase,l'arciere si lanciò dal tetto,scoccando una freccia in direzione del grattacielo più vicino.
Utilizzando la corda come il pendolo di un orologio,percorse un arco attorno alla struttura,scomparendo nella notte.
Bunny volse al direttore dello Shield un'espressione leggermente accigliata e questi si strinse nelle spalle
<< Fa sempre così>>

                                                                                                                               * * *

La sala d’attesa, al secondo piano dell’edificio ,era molto piccola,molto lussuosa,molto intima. Era tutta per lui.
Edward Midium, membro della CONGREGA e finanziatore di molte attività criminali appartenenti al boss mafioso Salvatore Lotso.
All’uscita dell’ascensore,tre uomini erano stati portati di fronte a un tavolo rettangolare,la cui superficie pareva l’immagine sputata di un tavolo da bigliardo.
Una segretaria,che a Midium ricordava vagamente una delle vecchie star della gloriosa Tv viste quand’era ragazzino,sorrise al suo ingresso.
Era seduta a una scrivania,all’interno di una rientranza che sembrava una giungla equatoriale,circondata com’era da tante piante.
Quando il vecchio entrò all'interno della sal giochi ,prese una rapida occhiata agli occupanti della stanza.
Oltre alle sue guardie del corpo,infatti, vi erano anche due figure a lui del tutto estranee: una coppia di individui dall' aspetto grottesco e dalla capigliatura rossa,apparentemente gemelli.
Uno di loro portava una fascia bianca che gli percorreva parte dell'occhio sinistro.
Sopra il tavolo da bigliardo posto al centro dell'ala,infine,poggiava un sacco nero per cadaveri.
Il sottoposto più giovane compì un passo in avanti
<< Ehi, Midium. Chiedono di te. Dicono che hanno appena steso Pitch. Hanno portato il cadavere >>cominciò l'uomo,ricevdno uno sguardo di pura sorpresa da parte del vecchio.
Il conigliere non perse tempo e corse ad aprire il sacco di plastica.
Ciò che si trovò davanti lo sorprese a dir poco. comodamente riposto al suo interno,infatti,vi era la figura di Pitch Black,il volto chiuso in espressione impassibile.
Midium gli controllò il battito. Quando non lo sentì,volse la propria attenzione nei confronti della coppia di gemelli
<< Morto, erano cinquecentomila >>
<< E quant'era vivo?>>domandò una voce alle sue spalle.
Il tempo parve fermarsi.
L'uomo emise un grugnito e rimase come pietrificato ,alla vista di ciò che accadde in seguito.
Da sotto il cappotto nero di cui era vestito Pitch,infatti, iniziò a protrarsi verso l'esterno una nuvola color pece.
La massa informe andò a schiantarsi dritta contro le guardie del corpo,inchiodandole al muro.
Il vecchio,nel frattempo,cercò di estrarre la pistola.Pitch fu più veloce e balzò in avanti ,afferrandolo per il collo .
Sollevò l'uomo da terra senza il minimo sforzo,portandolo all'altezza degli occhi.
Midium cercò invano di liberarsi dalla stretta ,ma questa cominciò a farsi più insistente.
Fissò l'esper dritto negli occhi e questi fece lo stesso con lui
<< Vuoi sapere perché ho la pelle grigia?>>domandò il giovane,lo sguardo bloccato nei confronti del vecchio.
Quando questi non rispose ,girò la testa da parte a a parte della sala,prima di prendere un respiro profondo
<< Sai,non c'è niente di più...crudele dei ricordi. Con quelle piccole folgori appuntite. Imbucati indesiderabili che strillano nelle tue sinapsi. Inimitabili,implacabili...tutt'altro che amichevoli>>continuò,arricciando ambe le labbra in un sorriso agghiacciante
<< Non puoi nemmeno rifugiarti nella follia!>>esclamò,il volto chiuso in un' espression estatica.
Puntò lo sguardo in direzione di Midium e questi,una volta che i suoi occhi entrarono in contato con quelli dell'esper,a mala pena riuscì a trattenere un grido.
<< Mio padre... era... un alcolista. E un maniaco. E una notte... da di matto ancora più del solito>>cominciò,il tono di voce calmo e distaccato
<< Mamma prende un coltello da cucina per difendersi... ma a lui questo non piace. Neanche... un... pochetto>>sussurrò,prima di afferrare la testa del consigliere
<< Allora, mentre io li guardo, la colpisce col coltello...ridendo mentre lo fa. Si gira verso di me, e dice... "Perché sei così serio?" >>
A questo punto,il vecchio era visibilmente tentato di piangere.
Per nulla interessato dalla reazione dell'uomo, Pitch riprese a parlare
<< Viene verso di me con il coltello e ripete... “ Perché sei così serio" ?!>>continuò,alzando il tono di voce di alcune ottave.
Dopo circa una decina di secondi,prese un altro respiro
<< Mi prende per il collo...si avvicina alla finestra dell'attico...e mi fa cadere>>terminò.
Il sorriso dell'esper sembrò allargarsi
<< Caduta libera dal quarto piano! E non ho il paracadute>>ridacchiò,per poi sollevare da terra la figura del vecchio.
Questi tentò invano di liberarsi.
L'adolescente inclinò leggermente la testa,visibilmente divertito dalle azioni della sua preda.
<< E tu dimmi... perché sei così serio? >>domandò,con fare beffardo.
L'uomo non ebbe neanche la possibilità di rispondere.
Pitch non perse tempo e lo lanciò contro la vetrata più vicina. Il corpo del consigliere andò a sbattere dritto contro la parete di cristallo,frantumandola all'istante.
Poi,la figura di Midium cominciò a cadere alla velocità di 9,8 metri al secondo,prima di sfracellarsi contro il marciapiede che circondava il grattacelo.
Morì ancora prima di toccare terra,a causa di un attacco di cuore.
100 metri sopra il cadavere del vecchio, il n. 2 dei Level 5 si strinse nelle spalle.
Rivolse la propria attenzione nei confronti delle due guardie ,che stavano piegate al suolo con i volti pieni di lacrime.
L'esper si avvicinò alla coppia e incrociò ambe le mani
<< Ora,la nostra organizzazione è piccola ma ha un alto livello di,di...aggressività ed espansione!>>
Si mise davanti a loro e abbassò la testa, così che potessero vederlo in volto
<< Chi di voi vuole entrare nella nella nostra squadra,sentiamo?>>
Entrambi gli uomini si guardarono sconcertati l'un l'altro e alzarono le mani esitanti.
Pitch li fissò con attenzione e socchiuse gli occhi
<< Purtroppo c'è un solo posto libero,per adesso,per cui...>>
rivolse ai due giovani un sorriso psicotico
<< faremo delle ...eliminatorie>>
La coppia di guardie inarcò un sopracciglio
<< Cosa vuol dire?>>
L'esper emise uno sbuffo
<< Significa che uno di voi dovrà uccidere l'altro>>ridacchiò.
Il silenzio calò nella sala.
<< E come dovremmo fare senza le nostre armi?>> chiese uno all'improvviso.
L'adolescente drizzò la testa ,come colpito da un fulmine
<< Buon Dio! Come ho fatto a dimenticarmene!>>
L'uomo sperava di essere riuscito ad ingannarlo.Una volta ricevute le pistole sarebbero riusciti a scappare!
Poi ,accadde qualcosa che il privato non aveva previsto.
Pitch si chinò leggermente a terra e afferrò un'asta da bigliardo grande quanto una mazza da kriket ,spezzandola in due con un colpo di gamba.
Si voltò verso la coppia e gettò entrambe le estremità ai loro piedi.
<< Fate in fretta>>
I due si guardarono terrorizzati e afferrarono esitanti i pezzi di legno.
L'esper si avvicinò lentamente ad uno dei gemelli ,in modo che gli uomini non potessero sentirlo parlare
<< Una volta che tutto sarà finito,uccidete il vincitore>>
L'uomo annui ed estrasse la pistola .
Prima di uscire dall'ala, Pitch si fermò di colpo
<< Ah,e bruciate questo posto. Non mi piace come l'hanno sistemato>>
<< Come volete ,signore>


Com'era ? Spero bello! Mi raccomando,recensite in molti :)
Wow,in questo capitolo succedono un bel po' di cose,vero? Jack ed Elsa s'incontrano per la prima volta,anche se è dal prossimo capitolo che inizieranno a con oscersi meglio. Merida è in realtà una supereroina come il suo fidanzato. Bunny ne è a conoscenza ma lei non lo sa,e,prima di diventare procuratore,era un Avenger. Pitch uccide un membro della CONGREGA  ,mentre il suo piano va avanti. Cosa conterrà la chiavetta di Kallaghan? Svelato anche il misterioso incidente citato nel precedente capitolo,che portò Pitch a sostituire parte dei suoi organi con il Dark Matter.
I nuovi personaggi introdotti nel capitolo sono:
- Midium,antagonista della serie tv di Dragon Trainer.
- Gli Stabbington Brothers,i gemelli del film Rapunzel.
- Honey Lemon,dal film Big Hero 6.
- Farquad e la sua combriccola,dal film Shrek.
Nel prossimo chappy,scopriremo di più sul passato di Shen,mentre il progetto Level 6 gettà la sua ombra su tutta la città.
A presto !!!

 

  
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