Marzo
«Quindi.. Lui si chiama
Bibì?», chiese Hook piuttosto concentrato indicando
lo schermo della televisione alla donna che gli stava affianco. «E quella lì Raven? Perché diavolo una persona dovrebbe chiamarsi corvo?»
«Potresti fare la stessa domanda a Spugna,
lo sai questo, vero?», replicò sarcastica Emma. «Ed è Bb,
non Bibì.»
«Suvvia tesoro, è la stessa cosa.» , rispose Hook voltandosi verso di lei.
«No. Storpi la pronuncia.»
Erano entrambi seduti nel letto, poggiati alla spalliera.
Era stata una giornata piuttosto faticosa, considerato che Will si era di nuovo
ubriacato ed aveva causato un po’ di scompiglio in città.
..Oltre al fatto che Emma aveva dovuto pattugliare la cittadina da sola, visto
che David era stato tutto il giorno impegnato con Neal e Mary Margaret.
..E tralasciando volutamente il fatto che Killian non
avesse fatto altro che causarle altro stress per il suo solito modo di fare.
Quell’uomo l’avrebbe fatta esaurire. Ne
era certa.
«Il comportamento di quella Raven verso
l’esserino verde mi ricorda qualcuno.», continuò poi allusivo. «Non per fare
nomi..»
Emma gli diede un pugno sul braccio, al quale Hook replicò con un ‘ouch’ dettato più dal gesto che non si aspettava che da un
reale dolore. «Pft,
donne.», borbottò infatti scocciato.
«Zitto, questa puntata mi piace.»
«Agli ordini, comandante.», replicò sarcastico prima di zittirsi e continuare a
guardare verso lo schermo.
«Io sto andando a letto, mamma. Buonanotte.», avvertì Emma Henry, che appena
giunto davanti alla porta della loro camera e trovandola aperta aveva deciso di
farvi capolino. «Buonanotte Killian. E non fate tardi
come l’altra volta..», continuò ricordando di come, mesi prima, Emma era finita
per andare a letto alle cinque del mattino pur di finire una stagione di quel
cartone animato.
«Si, si.. Buonanotte ragazzino.», gli diede la buonanotte lei seguita a ruota
dal pirata.
Una volta rimasti di nuovo soli la
Salvatrice cliccò su play e ripresero la visione di quell’episodio che avevano
precedentemente interrotto per salutare il ragazzo.
Passarono le ore così, facendo battutine e vedendo una puntata dietro l’altra finchè ad alba inoltrata si appisolarono l’uno sulla spalla
dell’altro.
Inutile dire che Henry vedendo i due in quella posizione sospirò rassegnato.
Sua madre era davvero una bambina, a volte.
E Killian non era proprio da meno.
Deciso di porre fine a quel pisolino e colto da un momento di cattiveria così
pura da far paura anche ad un vero cattino, okay, meglio non esagerare,
il ragazzino si diresse in cucina e prese una padella con un cucchiaio.
Andò poi nuovamente verso la camera dei due…
E lascio a voi immaginare il finale.