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Autore: pandafiore    06/03/2016    4 recensioni
E se Katniss non si fosse offerta volontaria?
Gli sfortunati amanti del 12 sarebbero esistiti? Forse sì, una Prim ormai cresciuta dentro di sé, e un ragazzo del Pane che cercherà in ogni modo di salvarla.
Come reagirà Prim a tutto ciò? Ma soprattutto...
Chi ne uscirà vivo?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12

~Primrose♥


Siamo rimasti in quattro, quindi, oltre a me, potrebbero esserci Marvel, Tresh, Peeta o Glimmer; uno di questi quattro è morto, ma non so chi possa essere.
Mi fermo, nascosta dagli arbusti, ad una cinquantina di metri dalla Cornucopia; sembra essere tutto deserto. Mi avvio lentamente, con l'arco pronto, verso questo luogo e cammino, semi-accucciata, verso l'enorme oggetto di metallo nel quale potrebbe rifugiarsi chiunque. Purtroppo però questo è lo scontro finale, quindi questo chiunque deve morire.

Sto per giungere allo sbocco della Cornucopia, quando un rumore di passi, celeri ma molto silenziosi, attenuati dall'erba, mi fa voltare e scorgo, dietro di me, un ragazzo bruno con una lunga spada a sciabola racchiusa nella mano destra.
Incocco la prima freccia e mi rendo conto che le mie mani tremano, ma miro lo stesso verso quella figura; la freccia devia, forse per il vento, e va a conficcarsi sulla sua spalla, facendolo gridare, ma non fermare.
Inizio a scappare dal Tributo che, ad una distanza più ravvicinata, identifico come Tresh, e corro velocemente per salire sulla tettoia Cornucopia. Questa però è ustionante, perchè totalmente di metallo ed esposta al sole da ore, e mi provoca delle lievi bruciature sui palmi delle mani; sono in panico, bloccata, non so più cosa fare.
Così provo scoccare una seconda freccia, che, questa volta arriva giusto al centro del petto del Tributo, ma, nonostante la morte sia quasi certa per esso, ne tiro una terza, sempre all'altezza del cuore, così da potermi avvicinare e recuperare le mie preziose armi in tutta sicurezza.
Estraggo le frecce dal torace di Tresh dimostrando al pubblico una indifferenza lancinante, anche se dentro il mio cuore si sta logorando, perchè ho appena ucciso una persona che so che potevo salvare, se Peeta fosse morto, data la nuova regola. Ma se Peeta fosse vivo? O se Tresh non mi avesse risparmiato? Non posso permettermi di non vincere o di salvare Tresh e non Peeta.

Ora però devo andare via da qui, le mani mi fanno male e sono arrossate per le bruciature; inizio ad allontanarmi da cadavere al quale io stessa ho tolto la vita e sto per riaddentrarmi nella parte boschiva dell'Arena quando mi ritrovo di fronte un corpo massiccio dal petto largo e muscoloso... Marvel. Forse Tresh stava scappando proprio da lui, non stava inseguendo me... merda.

Un ghigno beffardo è sul suo volto, mentre carico velocissima una freccia nell'arco e arretro, tentando di porre una distanza accettabile tra me e quella spada che tiene tra le mani.
Mi guarda e mi domando perché non mi uccida immediatamente, dato che potrebbe farlo, anche se il mio arco è puntato verso di lui pronto a scattare.
Ma si sa, i Favoriti sono strani e assetati di sangue, ma non in maniera austera, anzi. Loro vogliono divertirsi mentre ci scuoiano vivi.
-Dov'è il ragazzo innamorato? Ti ha forse abbandonata nel momento del bisogno?- E ride, quello stupido. Il mio volto avvampa, ma non perché sta parlando di Peeta, piuttosto per la rabbia che provo nei suoi confronti; dalle sue parole non riesco a capire se Peeta sia vivo o meno.
Non rispondo, le mie labbra si chiudono in una linea dura, i miei occhi diventano fessure e osservo il mio nemico, con le dita che pungono e i muscoli che tirano per la tensione alla quale li sto sottoponendo.
-Ei, fanciulla...? Hai perso la lingua forse? Che peccato, volevo tagliartela io...-
Rabbrividisco e per un attimo il mio arco si muove, perdendo di mira il bersaglio, ed è giusto in questo istante che Marvel coglie l'occasione per assalirmi, e mi ritrovo con la schiena a terra, l'arco al mio fianco e le braccia immobilizzate dalle sue pesanti gambe.
-Mar.. Marvel... Marvel! Parliamone. Potremmo uscire entrambi di qui.- Sussurro, con il fiato che manca, dato che è seduto sul mio torace.
-Oh no, tesoro. Non me ne frega niente della nuova regola. Di qui uscirò solo io.-
Ecco cosa voleva Capitol; dimostrare che, anche se loro vogliono salvarci, a noi piace ucciderci a vicenda. E, a quanto pare, sta riuscendo nel suo intento.

Marvel solleva la spada, mirando alla mia gola e i miei ultimi pensieri vanno a Peeta, prego, scongiuro che sia vivo e che uccida Marvel... ed ecco che un felino biondo si scaraventa sul ragazzo che mi stava per distruggere e lo fa rotolare via dal mio corpo, permettendomi di respirare nuovamente.
Mi porto una mano alla gola e provo a fare respiri profondi, ma lo shock è troppo.
Quello è Peeta.
Quello è Peeta Mellark.

-Sta lontano da lei, stronzo!- Il ragazzo del Pane è una belva inferocita.
Combattono per lunghi istanti a terra, e Peeta riesce a levare la spada dalla mano di Marvel, scaraventandola via, vicino a me. In fondo i sacchi di farina, forse allenano di più di tutti quei costosissimi attrezzi che possiedono i distretti favoriti, dato che la muscolatura di Peeta è ben superiore a quella di Marvel...

Prendo tra le mani la spada del Favorito e noto che è abbastanza pesante, e non credo sarei in grado di usarla.
Ma Peeta ora le sta prendendo da Marvel, e non posso permettere che muoia, non se posso riportarlo a casa!
Il Favorito in questo istante è sopra a Peeta con tutto il suo peso e gli sta lasciando diversi pugni sul viso, che lo stordiscono, ma non gli fanno perdere i sensi; non posso colpirlo finché è così vicino a Peeta.
Il mio arco è troppo lontano da raggiungere, e l'unica arma che posso adoperare è proprio questa spada assassina; e così sia.
Marvel improvvisamente si alza barcollando per cercare la sua spada tra l'erba lì nei dintorni e ignora completamente il fatto che io possa essere alle sue spalle con essa. È già il secondo Favorito che mi ignora, contando Cato, e inizio a pensare che essere minuti e mingherlini in questo gioco aiuti.

Colgo l'occasione e, in un'attimo, sollevo la pesante arma e la conficco nella parte sinistra della sua schiena, tra la spina dorsale e la scapola. La spada affonda e ne esce moltissimo sangue, mentre Marvel cade a terra, in ginocchio, per poi schiacciare la faccia sul terreno d'erba, sporcando di rosso il verde smeraldo.

Getto a terra l'arma e corro immediatamente da Peeta, che è a terra, confuso, che mi osserva, con un rivolo di sangue che scende dal suo naso e dalle sue labbra, assieme a mille ematomi che gli incorniciano il volto e gli gonfiano uno zigomo.

-Sei... sei vivo.- Sussurro, accarezzandogli una guancia e osservando le sue labbra insanguinate, che si piegano in un sorriso di dolore, mentre annuisce.
-Te ne sei andata senza darmi un ultimo bacio. Non potevo accettarlo.- Mormora semplicemente, sorridendo sempre più vicino alla mia bocca.
Nonostante i graffi, nonostante le ferite, nonostante abbiamo appena vinto gli Hunger Games, non riesco a trattenere il mio desiderio di quelle labbra.
Peeta fa scendere una mano sul mio fianco e mi tira a sè; le nostre bocche a pochi millimetri, il nostro respiro affannato, una cosa sola.
Il suo sguardo cade sulla mia treccia che sembra una spiga di grano e la sfiora con le dita, osservandola con precisione maniacale, per poi concentrarsi nei miei occhi, azzurri, come i suoi.
-Ce l'abbiamo fatta.- È un sussurro, la voce debole e distrutta, le lacrime agli occhi, prima che ricongiunga le nostre labbra in un tanto agognato bacio, mentre l'inno di Panem risuona potente nel cielo e rimbomba nelle nostre orecchie.

È un bacio che sa di sangue e di vittoria, ma nel profondo anche di sconfitta, perché siamo diventati pedine del loro gioco. Un sistema dispotico che ci obbliga ad uccidere.
Ma questo ormai non ci importa, perché noi abbiamo vinto gli Hunger Games, possiamo tornare dalle nostre famiglie, possiamo mantenerle. E ora siamo più forti di prima.



___
Buona Domenica, zollettine♥
Perdonate l'immenso ritardo, ma ho avuto un blocco d'autrice (spero esista ahah)
Anyway, eccomi qui per voi♥
Spero che lo scontro finale vi sia piaciuto, la guerra non è proprio nelle mie corde di scrittrice, io sono più per le cose romantiche :/ quindi, se avete qualcosa di cui insultarmi, coraggio! Indosserò la mia armatura di ferro solo per voi;)♥
GRAZIE a tutti per il sostegno che mi date, siete meravigliosi♥
P.s. Se vi state chiedendo perché io non abbia posto la storia come 'Completa' è perché ancora non lo è, pulcini miei:3 Ci sarà ancora un capitolo, penso, massimo massimo due! Spero non vi dispiaccia troppo...
Ciao zuccherini,♥
Sempre vostra,
pandafiore
   
 
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