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Autore: Sophie_moore    13/03/2016    1 recensioni
Raccolta di song-fiction, la mia passione segreta. Passate a dare un'occhiata, non vi mangio mica =P
Gajevy: Better Than Me / In Your Room
Zevis: Demons
Levy se n'era andata e non sarebbe più tornata.
Gajil sospirò pesantemente, sedendosi sul letto. Non poteva di certo dire che era stata una novità, che non se l'aspettava. Era solo difficile accettare che il momento fosse giunto, solo quello.[...]
[...]Zeref stava seduto all'ombra di un grosso albero, gli occhi socchiusi ed il leggero venticello profumato di fiori selvatici gli solleticava le narici e gli smuoveva i capelli scuri. [...]
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mavis, Zeref, Zeref/Mavis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Never Too Late



Non è troppo tardi, non è troppo tardi, non è troppo tardi!”
Ad Erza quasi mancava il fiato mentre saliva le scale della Torre del Paradiso.
Doveva porre fine a quella pazzia una volta per tutte, non importava se sarebbe morta nell'intento.
˗ Gerard…
Strinse forte le palpebre e la presa sull'impugnatura della katana si fece più stretta, come se avesse avuto paura di perderla per strada.

This world will never be
What I expected
And if I don't belong
Who would have guessed it

Il momento era arrivato. Non poteva più mentire a se stessa, non poteva più fingere che andasse tutto bene: il suo passato la stava investendo con la forza di un treno in corsa, ma doveva resistere. Doveva salvare i suoi amici, gli stessi amici che aveva dovuto abbandonare per tenerli in vita.
Di certo non si sarebbe mai immaginata di vivere in mondo del genere, dove dei bambini venivano schiavizzati per costruire qualcosa di così malvagio e oscuro, ma non poteva farci niente.
O meglio, non aveva mai potuto farci niente, fino a quel momento. Non aveva idea di che piani avesse per lei Gerard, ma l'avrebbe fermato a qualsiasi costo.

*-*

Non entrava neanche un filo di luce nella sala, eppure il cristallo brillava.
Gerard lo vedeva brillare di rosso, come il sangue delle persone che aveva dovuto uccidere per realizzare il suo sogno, raggiungere la sua libertà. Erano un piccolo prezzo da pagare per una nobile causa, si diceva.
Zeref gli sussurrava cosa dire, come comportarsi, come soggiogare chi stava sotto di lui senza che neanche se ne accorgesse.

We don't want them, we want everything
We've stolen in this suffering
And we told them to want everything

Gerard rise, scostandosi il cappuccio dal volto. Quando sarebbe arrivata Erza?
Voleva davvero rivederla, riconoscere quegli occhi da bambina che mai avevano smesso di sperare e strappare loro ogni gioia. Voleva farla sprofondare nel proprio buio, per averla al proprio fianco quando Zeref sarebbe risorto e regnare su quegli stupidi esseri umani.
Voglio vedere la tua disperazione, Erza… arriva presto!”

*-*

˗ Gerard! Gerard, sono venuta a salvarti!
Ma quello che vede la giovane rivoluzionaria la lasciò senza fiato. Gerard stava legato ad una colonna, piegato in due senza più energie.
˗ Gerard! ˗ urlò, correndo a sorreggerlo. Lo slegò, permettendogli di muoversi di nuovo senza costrizioni e lo strinse forte a sé, felice che non fosse morto.
˗ Erza… sei arrivata…
Una scarica elettrica percorse la schiena della bambina, facendola rabbrividire. Istintivamente le venne da lasciare il suo più caro amico, ma si costrinse a tenerlo su, per aiutarlo a scappare da quella torre maledetta.
˗ La nostra libertà… la libertà non esiste! Anche se fuggissimo, non cambierebbe niente, lo sai?
La voce del bambino era ruvida, scoraggiante, gelida. Erza non credeva che delle parole così drastiche sarebbero potute uscire dalla sua bocca, quella stessa bocca che aveva incitato loro tutti alla fuga.
˗ Cosa stai dicendo? Quando andremo via di qui sarà tutto diverso! Lo dicevi tu, dobbiamo conquistarci la nostra libertà con le unghie!
Gerard la spinse via, rimanendo in piedi per miracolo.
˗ Tutto è inutile… non esiste… se tu potessi vedere cosa vedo io, Erza… lo vedi?
La bambina lasciò cadere spada e scudo per coprirsi la bocca, terrorizzata. Lo sguardo del suo amico era totalmente diverso, non aveva più quell'accezione gentile e rassicurante, ma sembrava quello di un pazzo, di un cattivo.
˗ Gerard…

Even if I say
It'll be alright
Still I hear you say
You want to end your life

˗ Eppure dovresti vederlo anche tu… dopo tutto il male che ci hanno fatto, dopo tutte le violenze, tu credi ancora che esista qualcosa di bello, fuori? Dobbiamo consacrare la nostra esistenza a Zeref!
˗ Smettila! Che cosa ti è successo? Perché parli così? ˗ Erza pianse forte, sentendo la guancia sinistra che veniva rigata dalle lacrime. Come poteva fare quei discorsi proprio lui?
Gerard rise, invece, e alzò la mano in direzione della sua vecchia amica, stringendola leggermente.
Erza si sentì soffocare.
˗ Quanto sei ingenua…

*-*

Perché le venivano in mente quelle parole? Doveva concentrarsi, non doveva perdersi d'animo! Non sapeva come avrebbe reagito a rivedere quel viso dopo otto anni di assenza, ma doveva comunque continuare ad andare avanti. Solo lei poteva scrivere la parola “fine” a quella storia durata troppo tempo ormai, doveva sbrigarsi!
L'Etherion stava per abbattersi sulle loro teste.
Sarebbe morta comunque, in ogni caso.
Beh, non che cambiasse molto dal suo obiettivo iniziale, alla fine. Sapeva che non sarebbe mai uscita viva da quella Torre, per cui il modo in cui sarebbe morta era totalmente irrilevante.

And I have left alone
Everything that I own
To make you feel like
It's not too late
It's never too late

Aveva lasciato tutto quello che possedeva per correre su quella scala. Aveva abbandonato tutto e tutti, i suoi amici di Fairy Tail, la sua nuova famiglia, per porre fine a quella storia, per far capire a Gerard che era una pazzia bella e buona, che non sarebbe cambiato niente.
Non era troppo tardi per cambiare le cose, lei lo sapeva. Doveva solo convincere Gerard della sua idea, l'avrebbe fatto rinsavire! Non era più una bambina, adesso era cresciuta, sapeva come fare, aveva la forza necessaria.

*-*

Che strana sensazione. Tenere Erza in pugno senza toccarla fisicamente era davvero particolare.
La teneva sospesa ad un paio di metri da terra, credeva che se solo avesse stretto un pochino di più l'avrebbe potuta schiacciare.
˗ Ge… rard…
Non le usciva più la voce. E continuava a piangere, a pregarlo di cambiare idea.
La cosa lo innervosiva terribilmente. Perché non riusciva a capire che la sua era l'unica esistenza possibile? L'unica scelta che non avrebbe portato alla distruzione dell'animo? Resuscitare Zeref avrebbe portato la libertà che lei tanto agognava, come poteva ancora credere che fosse pazzo?
La scaraventò a terra. Emise un piccolo gemito di dolore, poi si rialzò barcollando.
˗ Gerard! Come credi di fare? Nessuno vorrà più lavorare qui! Non puoi fare nulla!

When they're broken, and lost everything
They're so much easier to lead

˗ Non sarà così difficile, sai… sanno fare solo questo, io darò loro uno scopo, un obiettivo! E darò le pause, e del buon cibo… non faranno nessuna resistenza.
Erza continuava ad avere quell'espressione in volto, gli dava quasi la nausea.
˗ Tu vattene. Prova la libertà che hai sempre voluto. Ma se proverai a tornare indietro, ucciderò Sho e tutti gli altri, uno per uno.
˗ Perché… perché fai così…
La schiacciò con la sua forza, facendola piagnucolare.
Vedrai…”

*-*

Spalancò la porta, trovandosi di fronte a quella chioma blu che non poteva dimenticare.
˗ Gerard! Io ti fermerò! ˗ gridò, puntando in avanti la sua katana. Gli occhi erano determinati, non vacillarono neanche un secondo di fronte al volto del ragazzo che aveva amato.
˗ Non puoi nulla contro di me… sei debole!
˗ Non sono più la bambina di un tempo!
Ed era vero, Erza era cresciuta.
Aveva conosciuto il vero calore di una famiglia, aveva imparato a padroneggiare la sua magia, aveva studiato e si era allenata, solo per poter arrivare a quel giorno preparata. Il giorno in cui avrebbe sconfitto Gerard.
Ingaggiarono una lotta all'ultimo sangue lì, in quella sala dove lei aveva perso un occhio e lui la sua lucidità, sotto lo sguardo vigile di quel cristallo che aveva portato Gerard alla pazzia. Una volta sconfitto lui, avrebbe sicuramente distrutto quell'aggeggio malefico portatore di sventura.
˗ Solo con l'odio potrai vedere il sommo Zeref e capire pienamente le mie azioni! Odiami Erza, odiami!
˗ Non è ancora troppo tardi… puoi ancora fermare questa pazzia, possiamo farlo insieme!
Lei lo sapeva, era solo una vittima del mago nero, non era la sua volontà, non era il vero Gerard a parlare in quel modo.
˗ Devi odiarmi!
˗ Non posso!
Gli si sedette addosso, bloccandogli ogni movimento. No, non poteva. Non poteva odiarlo, perché ogni volta che incrociava il suo sguardo rivedeva quello del bambino che l'aveva sempre sostenuta, e protetta a modo suo.
Solo in quel momento si rese conto di non potergli fare del male, di non poterlo ferire sul serio.
˗ Ti prego… ˗ lasciò cadere la spada, appoggiando le mani sul suo petto.

*-*

Take their hope away
Take their life away
Leave them nothing left inside

Zeref gli stava parlando. Specchiato negli occhi scuri di Erza, Gerard sentiva la voce del mago nero che lo tirava a sé. Forse non era così che doveva andare, forse avrebbe dovuto ascoltare lei.
Si sentì strattonare più forte, perdeva la lucidità.
Quel castano scuro si allontanava da lui in maniera inevitabile. Se solo l'avesse capito prima!
Se solo avesse compreso che lei era l'unica persona che poteva salvarlo, forse Zeref non sarebbe riuscito a fagocitare la sua volontà, sputando indietro solo l'odio verso il genere umano.
Forse non avrebbe fatto del male a tutte quelle persone, non avrebbe tolto loro la libertà, la loro vita…
Erza… perdonami…”
˗ Uciddimi. Falla finita.
Erza scosse la testa, si asciugò quella maledetta lacrima solitaria prima che toccasse lui.
˗ L'Etherion ci colpirà a breve, saremmo morti comunque. Io non posso ucciderti.
˗ Non capisci…
˗ Va tutto bene! Sapevo che sarei morta qui dentro. L'ho sempre saputo, in fondo.
No Erza, non capisci, devi andare, l'Etherion, Zeref… io ti farò del male.”
Ma nessuna parola uscì dalle sue labbra. Non un sussurro, non un piccolo sussulto. Niente. Le labbra gli rimasero serrate, impenetrabili sia dall'interno che dall'esterno.
Zeref avrebbe vinto e Gerard non poteva più salvarla.

When your own have died
When there's no more pride
When your soul is frozen
Is that enough?


*-*

Erza stava bene, ora. La morte stava per sopraggiungere, ma almeno avrebbe liberato la Terra da quella maledetta Torre.
E aveva potuto rivedere Gerard.
Era arrivata in tempo, l'aveva salvato. Mentre lo abbracciava tornava indietro nel tempo, a quando da bambina dormivano vicini per scaldarsi un po', vicini anche a nonno Rob e agli altri ragazzini. Si ricordava dell'affetto e della forza che lui le infondeva anche solo standole vicino, toccandole una spalla, sprofondando la testa nei suoi capelli. Lui le aveva dato la forza per sopravvivere, era inutile negarlo.
Stava bene.
Anche se sarebbe scomparsa, stava bene, perché Gerard era con lei.
Non era troppo tardi, allora…”

Maybe we'll turn it all around
'Cause it's not too late
It's never too late







Sophie's space____
-schiva i pomodori-
No okay, me li merito tutti. Scusatemi.
Davvero… ho avuto trentamila cose da fare, impegni, e scadenze per contest, e un sacco di altre cose… mi dispiace T.T spero possiate perdonarmi!
Come promesso, ecco la Gerza chiestami da Bianka Babu.
Dio come sono pessima… comunque spero di diventare molto più rapida e mettermi decisamente sotto, quindi se in questo quasi anno vi è venuta qualche idea, non esitate a chiedermi! Sarà messa in scaletta e creata quanto prima!
Le canzoni sono:
- Never Too Late dei Three Days Grace;
- Enough dei Disturbed
Sophie vi ama tanto <3
  
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