Un piccolo scorcio di vita, un risveglio, dalle
tenebre della notte, dalle tenebre di una vita abbandonata e triste, che trova
finalmente la luce.
- Se Io NoN AvEsSi Te -
Sento
qualcosa sfiorarmi, qualcosa mi sfa facendo pizzicare il naso, lo arriccio infastidito, e muovo di un millimetro il volto,
appena un movimento, sono ancora nel mondo dei sogni, poi sento un bisbiglio,
un alito di voce, che sfiora e solletica il mio orecchio –adesso ti danno noia
i miei capelli?-
Se io non avessi te
La sua voce, leggera, calda, e solo leggermente maliziosa che mi sveglia la mattina
Forse mi
arrenderei
Che mi riporta al mondo, da un lungo e leggero sogno, in cui già
faceva parte.
Tu sei la prima
che
-voglio
dormire ancora- rispondo con la voce un po’ impastata del mattino, sapendo di stuzzicarla
Fa un viaggio
dentro me
-E’ no professore non si dorme più- la ragazza ride, e prende il
cuscino per sbattermelo in faccia, facendomi svegliare e reagire
E poi non molla mai
Mi
alzo a sedere di scatto, lei cerca di tirarmi ancora in cuscino per scappare,
-non molli mai eh?- le dico, ma fatica sprecata l’ho già presa e atterrata
sulle coltri della coperta spiegata del mattino. Le sorrido, abbassandomi su di
lei, e lasciandole un delicato bacio di buongiorno, la guardo, il suo giovane
volto, contornato da una chioma di capelli sparsi del colore che preferisce,
rosa.
No,
lei non molla mai…un anno per convincere questo pazzo di un licantropo che lei
era innamorata di me, che anche io lo ero, che potevo vivere e amare, smettendo
di tormentare la mia coscienza, perché
ci ho messo così tanto? solo ora me ne rendo conto,
meno male qualcuno di noi non molla mai.
Se io non avessi te
Mi
alzo dalla mia morsa su di te, e tu allegra e energica
di butti giù dal letto, e ti avvii verso la cucina
Che alternative avrei
Ti
guardo camminare nel corridoio, la tua canottiera bianca, i tuoi pantaloni della felpa troppo larghi e decisamente troppo lunghi
Qualcuno ha
detto già
Mentre
ti osservo, so cosa succederà, ti conosco troppo bene, l’ho detto i pantaloni
sono troppo lunghi, e eccoti infatti inciampare in
questi, come sempre, come ogni mattina, e riprenderti appena in tempo per non incontrare troppo da
vicino il pavimento
Che non funzionerà
Rido,
rido della tua ingenuità, del tuo cercare ogni volta di sembrare normale, di
provare ogni volta a camminare e mantenere l’equilibrio, ma tu non sei così, tu
sei quella che tutte le mattine mi regala questo siparietto, di dolce distrattezza
Ma io non cambio idea
Tu
ti volti verso di me, i tuoi capelli sono variati fino a
una versione quasi rossa, tu imbarazzata, mi sorridi, e entri nella cucina
uscendo dalla mia visuale, allora ti inseguo
Do retta solo a
me
Ormai
ho imparato, sono io quello che ti insegue, non posso
fare a meno nella mia testolina rosa, percorro il corridoi, diversamente da te,
sicuramente con più grazia, ma andiamo…a cosa serve camminare dritti, avere
capelli anonimi, se poi non hai lei
Scelgo e
riscelgo teeee
Appena
svolto, la trovi lì davanti alla mia vista, la cosa più bella che conosco.
Impegnata
in una lotta con il caffè per non versarlo, per non rompere tutto, ce la fa, vince la lotta Ninfadora Tonks. Accendi, il pulsante e
ti volti.
Ecco
la mia Alba, il sole non sarebbe mai altrettanto luminoso, vivrei nell’oscurità
senza i tuoi occhi brillanti e il tuo sorriso, ecco il mio sole, adesso è mattino!
Sai che amarti
non è mai abbastanza
È che tu sei
tutto
quello che mi manca
Dimmi un po’
Dimmi cos’altro
c’è
se io non avessi te
Mi
avvicino e ti avvolgo nelle mie braccia, le mie mani ti accarezzano la schiena,
mentre le tue si allungano sopra le mie spalle e intorno al mio collo, anche se
scalza ti alzi sulle punte, ti avvicini e mi stringi, prima ho visto il sole…
adesso ne sento il calore.
Se io non avessi te
Ammiro
il tavolo, caffè nella tazza, ciotola di latte, biscotti, pane tostato,
cioccolato per spalmare, la tavola è imbandita per noi, e mi siedo
Forse vivrei a metà
Ti
siedi davanti a me, e come ogni mattina, ti vedo assumere la più scomoda delle
sedute, o pieghi la gamba e la tieni sopra la sedia, o ti siedi sul piede, oggi
opti di sedere su entrambe i piedi
E un uomo chiuso in se
E’ diventata una consuetudine, guardare la posizione della
mattina, come il bacio, come la quasi caduta, come il tuo sorriso, sono una persona abitudinaria
io…
Vegeta e non lo
sa
Come
ho fatto perdermi tutto questo finora,
come vivevo le mattine, senza questi piccoli particolari, la risposta è
questa…Non vivevo…
Se non dai non hai
Comincio
a spalmare il cioccolato sulla fetta, mentre tu inzuppi i biscotti –Stamani
entri alle nove vero?- chiedo senza alzare lo sguardo
E ti convinci poi
-uhm-
rispondi col boccone in bocca –si ma esco alle una,
giornata corta, e poi posso tornare casa, possiamo fare qualcosa insieme- mi
dici con entusiasmo
Che solo non ce la faiii
Ti
guardo, farei qualsiasi cosa con te, sorrido –che ne dici di un pic-nic nel
parco, portiamo una coperta, ci leviamo le scarpe e zampettiamo un po’ nell’erba,
portiamo un libro, e poi sonnecchiamo un po’- propongo, sapendo già la
risposta, adori il parco, adori correre libera nell’erba. Mi guardi come se ti avessi fato un regalo, nel tuo volto di nuovo quel sorriso
smagliante, assomigli a una bambina, la mia bambina, la mia combina guai, la
donna di cui sono innamorato.
Sai che amarti
non è mai abbastanza
È che tu sei
tutto
quello che mi manca
E così…
Come una
scheggia te
sei entrata dentro meeee
Finito
di mangiare salti su come una cavalletta, e corri in camera, sicuramente arriverai in ritardo, inutile correre, potresti inciampare,
ma tanto perché ripeterlo, tu fai come vuoi e io non te lo impedirò.
Dentro meeee
Sparecchio la tavola, qualche gesto di bacchetta e le
stoviglie, la tavola…tutto è pulito, mi avvio verso la nostra camera, ti vedo, ti
stai infilando la giacca d’ordinanza, lottando contro i bottoni. Io mi fermo
sullo stipite appoggiandomi con la spalla a questo, rimanendo a guardarti.
Se io non avessi teeee
Corri
in bagno, un’occhiata allo specchio, riesco a vederti, mentre arricci il naso e
i capelli sempre della pigmentazione rosa, diventano corti, non c’è un filo di
trucco a turbare il tuo viso, come lo preferisco io, vero, giovane, e luminoso.
Ti volti, e ti avvicini, riavvolgendomi nuovamente nel tuo abbraccio –allora ci
vediamo dopo, prepara tu tutto il necessario, e fatti
trovare pronto- mi guardi sghignazzando, - perché sarei io, quello che arriva
sempre in ritardo?– fai la faccia offesa –iooo? Non
sia mai- piego la testa di lato –ah no allora perché,
sono le nove e ancora non sei in ufficio?- chiedo tranquillo, ti vedo strabuzzare gli occhi e imprecare
sottovoce, ti allunghi, e mi lasci un bacio veloce sulle labbra, poi afferri la
tracolla e parti spedita verso la porta. Ti guardo ancora dallo stipite della
porta cui sono appoggiato, mentre spalanchi il portone
di casa, ti fermi e ti volti, torni
su i tuoi passi correndo fino a me, e riallungandoti, mi baci, ma stavolta in
un vero, lungo e intenso bacio, sospiri, -ti amo- e corri via, stavolta
veramente.
Sai che amarti
non è mai abbastanza
È che tu sei
tutto
quello che mi manca
Ed andiamo avanti
Soli o in mezzo
a tanti
sempre accelerando
sempre fino in fondo
finchè vuoi…
-ah…se io non avessi te-
Ecco qui,
perché, vi chiederete questa canzone vecchia di Nek?...
Semplicemente,
ho preso in mano tutti i vecchi CD di alcuni anni fa e
ho trovato questo con i successi di Nek, e mentre lo
ascoltavo( non mi ricordavo che le canzoni fossero così belle *_*), in
particolare questa, mi sono venuti in mente questi due, la coppia che
preferisco due parti di un insieme Remus/Tonks o Tonks/Remus…
Ho voluto
immaginarli, in una situazione semplice come un risveglio solo una mattina,
niente scenate solo il gusto di saperli insieme, felici.
Sono
pronta per qualsiasi cosa, commenti critiche avanti tutta
Wotcher!
FunnyPink