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Autore: feffyna22    26/03/2016    5 recensioni
WHAT IF - Katniss vive nel distretto 12 insieme alla sorella e alla mamma. E' molto amata da Haymitch, che è la figura paterna di cui sentiva la mancanza dopo la morte del padre. Verrà estratta per partecipare agli Hunger Games insieme al suo amico Gale, lasciando dietro di sé sentimenti nuovi, che aveva appena iniziato a nutrire verso Peeta, un suo compagno di classe.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Black Pearl'
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CAPITOLO 15a - Addio
 


 
 
 
E’ ancora vivo.
Cato è ancora vivo.
 
Nessuno di voi può capire. In fondo, non esistete, non siete mai esistiti.
Sto parlando a chi?
So che non capirete, lo so.
Quello che provo: è tutto veloce, è tutto lento. E’ tutto nebuloso, sono molto lucida.
Fluttuo nell’aria, mi muovo ma non mi muovo davvero. Mi capite? No, no che non capite.
Mi vedo correre, vedo chiaramente i muscoli delle mie gambe contrarsi nei pantaloni.
I miei capelli, mentre mi sposto in avanti.
Le mie mani, il sudore e il sangue.
Mi vedo.
Sono il fantasma di me stessa.
Lo zaino quasi vuoto si alza e si abbassa sulla schiena ad ogni mia falcata.
Sento la bomba muoversi, sbattere contro le pareti della borsa, ripiombare sul coltello di Gale e stridere, mentre i metalli scivolano l’uno sull’altro.
Il rumore delle mie scarpe sulle rovine dell’arena, un rumore soffice, non percepibile da nessuno, solo da me e da Gale.
Per questo mi giro cercando il suo viso, perché siamo a caccia, perché Cato deve morire.
Ma quando mi volto non ci sono i miei boschi. Non c’è Gale. Gale è morto e non lo vedrò mai più.
E Cato morirà per questo, morirà per averlo ucciso.
Lo rivedo nella mia mente, lo rivedo mentre lo pugnala, mentre alza lo sguardo su di me con una smorfia di soddisfazione e stanchezza.
Vuole vincere.
Desiderava vincere fin dall’inizio.
Fanculo i Favoriti!
Mi blocco di nuovo.
Lui non ha altra scelta.
No.
Sì, Snow ci ha messo in un’arena. Snow ci vuole morti, tutti tranne uno.
Cato vivo o Cato morto.
Sento gravare su di me la scelta.
Meglio morire, uccidersi è un soffio.
Uccidersi dev’essere una bella sensazione adesso.
Io o Cato?
Lui non ha altra scelta, nemmeno io.
Io non ho altra scelta e lui ha ucciso Gale, ho un motivo in più.
Ma io ho ucciso quella del suo distretto.
Ma lei stava per uccidere me.
E noi stiamo qui perché Snow lo ha deciso.
 
Rivolta
 
Mi interessa?
No.
Sì.
Cato vivo o Cato morto?
Prim è morta.
No.
No.
No.
Non ci penserò finchè non sarò morta.
O finchè non sarò fuori da qui.
Sento entrare l’aria nelle narici, i peli rizzarsi e il freddo invadere il cervello. La bocca aperta, il cuore battere. Ecco, la mia preda.
Mi acquatto per terra, apro senza far rumore lo zaino e prendo il coltello, la bomba e il nastro adesivo.
Uno sguardo verso l’alto. La telecamera mi punta. Chiedo perdono, lo chiedo con gli occhi e spero che, anche se non siete nella mia testa, anche se non riuscite a sentire quello che penso, mi perdonerete.
Sono veloce.
Mi avvicino all’angolo del corridoio, il respiro di Cato è calmo e rilassato, devo colpire: adesso.
Gli pianto il coltello nel braccio. Lui si lancia verso di me, non se l’aspettava e l’adrenalina deve ovattargli il dolore. Lo colpisco ancora, gli trafiggo una coscia e lui inciampa e rotola sul pavimento.
Lo trascino fino ad un palo ed inizio a bloccarlo con il nastro adesivo. Lui blatera qualcosa ma non ascolto, le sue parole sono veleno.
Gli blocco con un pezzo di stoffa la bocca. Così quando tiro fuori la bomba, sgrana gli occhi ed inizia ad urlare in modo buffo. Ma non implora la mia pietà.
Non lui.
Non un favorito.
Non morirà nel disonore, per lui è chiaro che sto per ucciderlo.
Non chiuderà gli occhi, non mi chiederà di essere rapida.
Lui farà la storia degli Hunger Games, sarà ricordato per sempre.
Cato, mio eroe.
Gli sputo sul viso e lui si dimena, inutilmente.
Ecco, sta per finire tutto.
La cerco ancora, cerco la telecamera, è la fine.
 
“Avete ucciso Gale! Ci avete ucciso tutti! Nessuno vivrà, nessuno!”, Cato si agita di più, mentre io accendo la miccia e mi stringo a lui.
“Addio”, gli dico, senza troppo rancore. Per la prima volta i nostri occhi si incontrano senza nessuna difesa, nessuna maschera, nessun distretto a dividerci.
A quel punto, quando metà della miccia si è consumata, la voce di Crane piomba su di noi.
“Gettala! Gettala e sarete entrambi vincitori! Getta la bomba! Ripeto, getta la bomba!”
Io e Cato ci guardiamo ancora, Crane continua ad urlare, teme forse che non abbiamo sentito, ma lo sentiamo e non è facile tornare a scegliere la vita. Non so cosa succede tra di noi ma ci comprendiamo.
La getto, alla fine, in uno dei buchi che lacerano il pavimento. Esplode sotto di noi, mentre io impugno il coltello e lo punto contro Cato. Se non terranno fede alla loro promessa, ci ucciderò lo stesso.
“Ecco a voi i vincitori della settantaquattresima edizione degli Hunger Games!”
Sentiamo la folla esultare.
 
Passano diverse ore, non ho intenzione di slegare Cato finchè non sarò sicura di uscire da qui sana e salva. Gli libero la bocca, solo perché stare da sola adesso mi fa paura. Mi fanno paura i miei pensieri e le mie azioni.
Eppure non dice una parola. Che mi aspettavo? Ed è comunque un’ottima compagnia.
 
Ci vengono a prendere dopo molte ore, arrivata sull’hovercraft cado per terra.
Katniss Everdeen è rimasta lì, nell’arena. Chi sono io? Non Katniss.
 
Addio.
 
 
 
 
Spazio autrice
 
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la mia fan fiction, mancano due capitoli alla fine e devo dire che inizio già a sentirne la mancanza! Vi scrivo per chiedervi un parere: una volta finita questa storia, vorrei continuare con l’edizione della memoria, seguendo la divisione dei libri della Collins. Mi piacerebbe creare un secondo finale, in cui Katniss uccide Cato e semplicemente non sarà più il simbolo della rivolta.
Vorrei quindi realizzare due finali da cui prenderanno origine due storie diverse e ovviamente ognuno potrà scegliere la storia che preferisce. Cosa ve ne pare? Vi sembra una buona idea?
Grazie!!!
Un abbraccio a tutti!
Fede
 
 
 
 
 
 

 
 
 
   
 
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