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Autore: Occhi di nebbia    02/04/2016    3 recensioni
"Chi sceglierebbe una margherita in un campo di rose?"
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Margherita

 
 

Chi sceglierebbe una margherita in un campo di rose?

 

Gli occhi mormorano parole che le labbra non saranno mai capaci di pronunciare.
Implorano Amore, i tuoi occhi.
Saettano da una parte all’altra, impegnati ad osservare le montagne attraverso la cortina di lacrime che sfuoca e che amalgama i colori dell’orizzonte.
Il collo si allunga nella speranza di scorgere i segreti dell’infinito e gli occhi, affamati di curiosità, si stringono sempre più, fino a serrarsi per trattenere quanto più possibile la bellezza afferrata.
Le orecchie si tendono per cogliere un fruscio, un rumore appena accennato di passi immaginari che volgono verso la salvezza.
Nulla.
Il cuore spera, annega nella nebbia di un’impazienza sconfinata e freme nell’attesa di un giorno che verrà.
Le mani giunte solleticano le labbra;
poi non più unite si ritorcono nervose l’una contro l’altra, in una guerra di pressioni e ansie.
I denti lottano furiosi contro unghie fragili che pezzo dopo cedono sotto la crudeltà di quella morsa tagliente e inevitabile.
Musica corre nelle vene senza che il suo tocco benefico possa dividere il cuore dalla sua inseparabile follia. Non taglia il traguardo.
Vaso dopo vaso si tramuta in veleno e solo quello oltrepassa il campo in cui Amore dovrebbe essere seminato.
Ma quando, quando mai un campo avvelenato ha dato frutto?
Labbra appena socchiuse imitano il suono del veleno prima che diventasse tale.
Labbra mai dischiuse all’amore altrui.
Labbra che cercano e scrutano altre labbra, come a suggerire un incontro.
Melodia sfugge dalla gola per affrontare il tramonto di un giorno come tanti altri.
Come si può immaginare Amore se non lo si è mai incontrato?
Come si può anche solo pensare di poterlo scorgere se, fino ad ora, mai lo si è avvistato?
È forse forte e impetuoso come l’onda che incontra Morte Certa contro uno scoglio?
O delicato, come una piuma di cigno che sfiora il ventre del lago?
Potrebbe essere umido come la scia di un bacio sulla pelle oppure profumato come una margherita in un campo di rose, troppo rosse per essere ignorate.
Assomiglia ad una barca che solca sicura l’impervio oceano o ad una zattera che si appresta a cadere oltre l’infinito, senza speranza di essere salvata?
È complicato scrutare l’infinito ed è snervante.
Sfibra la tua mente come dita invisibili che separano i fili di una corda.
Mentre aspetti che scompaia il sole all’orizzonte, palpiti per un tocco sulla spalla e brami compagnia.
Compagnia per una vita da vivere, accanto ad Amore, tu e lui.
Vento graffia l’anima e porta via quel poco di speranza che vi era racchiusa dentro, come il tesoro più prezioso.
Tempo sgraffigna minuti dalla tasca della vita senza che tu possa rincorrerlo, senza che tu possa riaverli indietro.
Balli nel cuore, aneli la fine.
Finirà mai? Arriverà?
Se fossi sicura, non staresti là, sulla rupe dell’impazienza a guardare Tempesta che imperversa sotto di te. Lampi, tuoni e saette danzano, quasi a prendersi gioco di te.
Scendi Anima Pura, scendi.
Una cosa è certa, se si deciderà ad arrivare, lo vedrai prima che Lui veda te.
Lo riconoscerai? Forse no. Ma che importa? L’avrai visto. Tempesta non lo nasconderà, non da te. Sarà brillante come un corpo celeste appena nato e possente come il guerriero più forte di qualsiasi legione e tu lo riconoscerai; lo vedrai arrivare combattendo strenuamente contro Tempesta per farsi strada. Fino a Te.
C’è una vita che ti aspetta, fatta di dieci minuti in fila uno dopo l’altro.
Puoi passarla sulla rupe ad aspettare o puoi scendere e andargli incontro, affrontando Tempesta. Fino a Lui. Non lasciare che sia Amore a fare tutta la fatica.
Non sarai mai sicura di aver preso la strada giusta, è vero;
Nebbia ti farà smarrire, Pioggia ti inzupperà, Tempesta minaccerà ogni tuo passo.
Ma attenzione, Anima Pura, se non parti, sai quante cose ti perderesti lungo la strada?
Tramonti dietro le montagne e laghi in cui specchiarsi.
Cascate da attraversare e persone di cui prendersi cura.
Devi fare un passo, devi rischiare o sarà la vita a decidere quando arrivare.
Non permetterglielo, non darle questo potere.
La creatura sei Tu, e Tu conduci.
Tu dirigi le note danzanti sullo spartito della vita e nessuno, nessuno potrà mai avvelenare la tua sinfonia, a meno che tu non glielo permetta.
Non lo fare.
Sii forte, Anima Pura, Tempesta sta per finire.
Ed è noto al Mondo Intero, che se si combatte in due, Vittoria arriverà prima.
Quando meno te lo aspetti.
 

 
   
 
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