Cap.15 Explosion
"Allora,
abbiamo i libri, le mappe e dobbiamo portarli fuori di qui"disse Cato.
Camminava dietro un manipolo di uomini, tenendo gli occhi socchiusi.
"Loro
sono entrati, ma non sanno cosa li aspetta "disse a Katniss, indicando
i ribelli. L'ambiente era illuminato da delle luci elettriche. I passi
degli uomini risuonavano nei dedali dei tunnel sotterranei. "Hanno
armi, ma non sanno in che misura e per quanti chilometri sono
sorvegliati i tunnel" sussurró Cato, continuando a parlare
con la mora.
Si
rivolse ai ribelli: "Dove stiamo andando? "domandò.
Katniss
guardò i volti dei ribelli, alcuni di loro avevano la pelle
nera, quasi tutti avevano dei caschetti, intravide un numero inferiori
di donne e ne scorse una con il viso dipinto come un felino.
"Non
sembrano abbastanza organizzati, quindi" sussurrò a Cato.
"Siamo
diretti al tredicesimo distretto" rispose una donna dalla pelle scura
come il carbone.
"Ma
qui sotto i nostri GPS non funzionano" commentó.
Cato
iniziò a camminare con passo più veloce ed
iniziò a calcolare mentalmente bisbigliando numeri.
"So
la mappa di mezza Panem a memoria "disse tranquillo.
"Da
qui sono due giorni in superficie, l'arena finisce fra due chilometri"
spiegó alla donna dalla pelle nera. Una delle luci
elettriche saltò, spegnendosi.
"Avete
abbastanza munizioni per due chilometri?" chiese Cato.
Katniss
si portò una mano alla faretra e accarezzò la
punta metallica delle sue armi.
"Alcune
sono esplosive, ma dovrebbero bastare" sussurrò roca. Cato
superò il gruppo e si mise a camminare a capofila, gli altri
lo seguirono lungo due chilometri.
"Dio
benedica i libri"sussurró il ragazzo a Katniss "ma non
possiamo marciare allo scoperto due giorni, Snow ci starà
cercando tutti".
Katniss
sorrise alla paola di Cato e chinò il capo.
<
Si vede che viene dal primo, ha una cultura > pensò.
Si sentirono dei fischi, le bombe sganciate sopra di loro, fecero
tremare tutt'intorno.
I
tunnel vennero invasi da dei polveroni, pezzi di soffitto franarono.
Katniss si appoggiò a una trave portante, una frana travolse
un paio di persone.
Katniss
si tappò la bocca, i suoi occhi lacrimarono. I tremiti
cessarono e raggiunse nuovamente Cato, tossendo.
"Dobbiamo
muoverci, questa è solo la prima ondata di bombe e droni!"
gridò una di loro.
Cato
sostenne Katniss.
"Avanti!
"la incoraggiò, correndo.
"Avanti,
manca poco! Presto riemergeremo, lontano dall'arena" la
spronò tenendo il suo passo.
"Non
fermiamoci, avanti! " incoraggiò anche i ribelli.
<
Capitol starà già cercando i cadaveri. Questa
parte di terreno è finalmente libera >
pensò Katniss, iniziando a seguire Cato, alcuni ribelli
bisbigliavano, li indicavano e si misero a seguirli, trascinando i
feriti.
"Siamo
fuori dall'Arena, avanti! "li chiamò Cato.
"Fra
poco riemergeremo e medicherete i feriti" promise e si rivolse a una
donna con in mano un gps.
<
Qui dovrebbero tornare a prendere > pensò.
"Quanto
manca al tredici? "chiese.
"Fuori
da qui scatteranno altri bombardamenti e ibridi" spiegò
"quando riemergeremo dovremo essere pronti".
Katniss
rabbrividí e accelerò il passo. Ci furono altre
esplosioni, Katniss si caricò in spalla un ribelle rimasto
senza gambe.
"Non
sono pronti per gli ibridi, forse nemmeno noi".
Cato
si leccò febbrilmente le labbra sentendo un ringhio alle
loro spalle e corse portando in braccio un'altra ribelle ferita al
petto, aprì una botola e la fece uscire.
"Katniss,
qualsiasi cosa sia che ringhia, colpiscila appena sentì che
è a meno di trenta passi" sussurró e si mise ad
aiutare i ribelli a uscire.
"Avanti,
forza! "mormorò e poi si issó oltre la botola
quando sentì un ringhio più vicino.
"Ora
KATNISS! "gridò e quando udì il sibilo della
freccia esplosiva tese la mano, nel vuoto, alla ragazza.
Katniss
afferrò la mano di lui, furono entrambi sbalzati indietro
dall'esplosione. Katniss perse la presa sull'uomo sulle sue spalle, che
precipitò nella voragine che si aprí nel terreno
delle gallerie che crollarono.
Cato
issò fuori dalla botola Katniss, insieme si misero a
correre, mentre tutto dietro e sotto di loro franava.