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Autore: Jeo 95    05/04/2016    1 recensioni
Raccolta di drabble/one shot partecipante alla Challenge di Natale indetta sul gruppo facebook EFP- Fandom One Piece
Una storia al giorno tutte a tema festivo/invernale/natalizio che spero gradiate!
***
8 Dicembre- Mess
9 Dicembre- Sweater
10 Dicembre- Snow
11 Dicembre- Cold
12 Dicembre- Chocolate
13 Dicembre- Hot The
14 Dicembre- Influence
15 Dicembre- Cuddle
16 Dicembre- Pandoro
17 Dicembre- Snowman
18 Dicembre- Kiss
19 Dicembre- Plane
20 Dicembre- Frozen
21 Dicembre- Mistletoe
***
Un bacio e grazie a chiunque seguirà questa serie!
Jeo 95
P.S. PER MOTIVI PERSONALI LA RACCOLTA E' STATA CONCLUSA CON 14 CAPITOLI!!! CHIEDO SCUSA A TUTTI!!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Christmas Stories

~ Because even the Pirates, the Marines and

the Revolutionaries love to feast Christmas ~

 

Capitolo 14- Mistletoe

Prompt-
«A cosa serve quella cosa sul soffitto?»
«Quello è vischio, idiota!»


 

Tashiji camminava con le guance gonfie, rosse, fissando truce lo spadaccino che camminava poco avanti a lei. Come ci era finita in quella situazione era un mistero.

Un minuto prima era al fianco di Smoker-san, inseguendo i pirati Mugiwara per arrestarli una volta per tutte, mentre ora si ritrovava a camminare al fianco di Zoro, uno dei suddetti pirati, persi in un villaggio che era fin troppo pacifico per i suoi gusti, quasi romantico avrebbe detto, non esattamente la situazione ideale in cui trovarsi con un nemico. Soprattutto perché era tutta colpa del pirata.

«Ragazzina occhialuta vedi di muoverti, o ti lascio qui.» Tashiji gonfiò le guance ancor di più, aumentando il passo e affiancando lo spadaccino.

Nel tempo che passò con lui quel giorno, la ragazza notò qualcosa a cui prima non aveva fatto caso: Zoro non la guardava mai in viso, mai, continuava a fissare la strada avanti a loro anche quando le parlava, e questo la disturbava più di quanto avrebbe mai ammesso.

Ma perché prendersela tanto? Era solo uno stupido spadaccino, ed era pure un pirata! La capitana sapeva che non avrebbe dovuto provare certe emozioni verso Zoro, eppure non poteva far nulla per evitare che ogni volta, quando lui deviava lo sguardo per non incrociarla, il suo cuore dolesse.

Alla fine, com'era prevedibile, esplose.

Afferrò Zoro per la giacca e, con la scusa di ripararsi dalla neve per qualche secondo, lo portò dentro una taverna e attese qualche minuto, prima di esporgli i suoi dubbi.«Perchè non mi guardi mai in viso?! Sai quanto è frustrante parlare con qualcuno che non ti guarda mai in faccia?!»

Zoro sgranò l'unico occhio aperto, abbassando finalmente lo sguardo su di lei e sussultando appena. Provò a negare, distogliendo ancora lo sguardo, ma Tashiji era irremovibile e sicura di quel che diceva.

Alla fine, Roronoa sbuffò.«Perchè ti interessa tanto!?» e la ragazza non seppe davvero cosa rispondere.

Abbassò lo sguardo, rossa come un peperone e triste, terribilmente abbattuta e sconsolata, perché non poteva dirgli che provava qualcosa per lui e voleva essere notata. Qualcosa in quella visione smosse Zoro, che alla fine confessò.

«Le somigli davvero molto, troppo.» in un primo momento Tashiji non capì di chi parlasse.«Somigli alla mia amica d'infanzia, Kuina, la sola donna che abbia mai accettato come rivale, probabilmente l'unica che abbia mai amato, anche se eravamo soltanto dei ragazzini.»

La marine restò ad ascoltarlo, gli occhi sgranati e forse un po' invidiosi, perché questa Kuina doveva essere davvero una ragazzina speciale se quando parlava di lei, il viso di Zoro si illuminava in quel modo.

«Non riesco a guardarti, perché ancora la sua morte pesa sulle mie spalle. E quando ti guardo, non posso che ripensare a lei... a come sarebbe stato se lei fosse qui...» il cuore di Tashiji sussultò.

No, lei non voleva questo. Voleva che Zoro vedesse lei, voleva che riconoscesse in lei Tashiji, una spadaccina degna di affrontarlo, non che rivedesse il viso di un fantasma. Voleva che guardasse lei e la vedesse, che l'amasse come aveva amato e amava tutt'ora Kuina.

«Però io... non sono Kuina...» sussurrò.«Io sono Tashiji! Sono una marine, una spadaccina, perché non puoi guardare anche me con quello sguardo?!»

E forse per la prima volta, Zoro la guardò davvero. La fissò intensamente, dalla punta dei capelli sino ai piedi, e quello che vide lo stupì. Si lasciò scappare un ghigno.

«Hai ragione, tu non sei lei.» disse.«E vai bene così.»

Tashiji arrossì, i loro visi erano vicini, decisamente troppo vicini, talmente tanto che poteva sentire il fiato di Zoro sulle proprie labbra. Quasi per caso alzò lo sguardo sopra le loro teste, e quel che vide la imbarazzò ancor di più.

Lo spadaccino la vide abbassare lo sguardo, rossa come un peperone, subito sopo aver sbirciato sopra le loro teste. Guardò anche lui, ma non vide nulla d'insolito, se non un ramoscello d'erbaccia legato con un fiocco appeso al soffitto della taverna. Alzò perplesso un sopracciglio.

«A cosa serve quella cosa sul soffitto?» domandò perplesso.

Tashiji si schiaffò una mano sul viso, chiedendosi quanto potesse essere stupido quel marimo.«Quello è vischio, idiota!» lo afferrò per la calotta dal giaccone e lo tirò verso di lei.«E serve a questo!» e lo baciò.

Fu un bacio intenso, lungo, che coinvolse entrambi nel profondo. Per Tashiji, Zoro non era più un pirata, e per Zoro, Tashiji non era più la ragazza che assomigliava a Kuina.

Quando si staccarono, la Marine aveva il viso talmente rosso da non riuscire a sostenere lo sguardo di Zoro, lo abbassò quindi, mentre il pirata semplicemente la guardava. Alla fine sorrise, le alzò il viso e la costrinse a guardarlo.

«Devo ammettere che mi piace il vischio.» ghignò.«E anche tu mi piaci.»

Gonfiò le guance, distolse lo sguardo e bofonchiò qualcosa che sembrava un “anche tu”, affondando poi il viso nel petto di Zoro per nascondere l'imbarazzo.

Zoro le carezzò i capelli corvini, lanciò un altro sguardo al vischio e sorrise nostalgico. Lui sapeva cos'era, Kuina glielo aveva spiegato una volta, la volta che sorridendo canzonatoria gli aveva rubato il suo primo bacio.

Era da quel giorno che ricollegava quel germoglio al momento più felice passato con la sua migliore amica, ma era sicuro che da quel giorno non avrebbe più pensato a lei, guardandolo, e che se lei fosse stata ancora viva di certo l'avrebbe capito. Perché Kuina sarebbe stata sempre nel suo cuore, ma ora era Tashiji ad averne occupato il posto maggiore. Come sarebbe stato il ricordo di lei ad affiorare ogni qual volta avesse pensato al vischio.






*Note Autrice*

Lo so, avrebbe dovuto essere una raccolta molto più lunga e conclusa mesi fa, ma come ho detto ci sono stati alcuni imprevisti famigliari per cui non ho potuto finirla come desideravo >-< comunque avevo già pronta l'ultima, e mi sarebbe dispiaciuto non pubblicarla, quindi eccomi qui per l'ultimo aggiornamento!
Spero che nonostante tutto la raccolta vi sia piaciuta, grazie infinite a tutti, un bacio e alla prossima!
Grazie mille e a presto!
Jeo 95 =3

 

   
 
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