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Autore: Naomi Haruna Chan    07/04/2016    0 recensioni
Severus Piton, che ha appena sentito la profezia pronunciata dalla Cooman, è andato a riferire la profezia completa (in questa storia è diversa) a Lord Voldemort, che per fare in modo che la profezia non si avveri ha cecato in lungo e in largo gli Potter, ma non li trovò e per giunta non sa ancora chi sia l'altra bambina menzionata. Così decise di ritirasi, probabilmente in Albania, per trovare un'altra soluzione, così scomparve nel nulla.
Allora la maggior parte dei maghi credettero che la guerra fosse finalmente finita, ma non Silente, no, lui credeva fermamente che il Signore Oscuro sarebbe tornato, probabilmente ancora più forte e spietato. perciò continuò a ripetere ai membri dell'Ordine della Fenice che dovevano stare in allerta.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Cappello Parlante





–Era nello scompartimento dei Prefetti– aveva spiegato Ron quando il ragazzo dagli occhi verdi tornò al suo posto.
–Allora meno male che l'abbiamo trovato, alla fine!– commentò lui con aria un po' persa, ma né Ron né Neville ci fece caso.
–Qualcosa non va?– chiese Lucy notando l'atteggiamento dell'amico.
–Ehm... è solo che ho appena visto mio cugino.–
–Ma non avevi detto che l'unico tuo cugino è un Babbano?– chiese trovando la sua affermazione un po' strana e attirando l'attenzione degli altri.
–Ma potrebbe benissimo essere un Nato Babbano.– sugerì Neville.
–No, anche se lo fosse, cosa al quanto impossibile, lo zio non glielo permetterebbe mai di venire a Hogwatrs.– spiegò il moro.
–Dai, Harry, non ci pensare troppo, magari ha cambiato idea.– disse Lucy alla fine decidendo di appoggiare la versione di Paciock.
–Forse...– rispose lui ancora dubbioso della cosa.

Quando arrivarono nei pressi di Hogsmead, Hermione entrò nel loro scompartimento dicendo che sarebbero presto arrivati quindi era meglio cambiarsi.
Lucy andò a cambiarsi in bagno seguita dalla nuova amica, mentre i ragazzi si cambiarono nello scompartimento.
Quando scesero lasciando i bagagli sul treno come richiesto. Il sole era quasi del tutto tramontato e il cielo stava cominciando a farsi buoi e non c'erano più quelle nuvole estive che a Harry sembravano a volte rosa e altre arancioni e aria ormai gelida faceva sentire la fine dell'estate.
–Primo anno! Primo anno da questa parte!– stava ulrando a gran voce un uomo molto altro, decisamente più del normale, con una folta barba che non riusciva a nascondere il suo sorriso radioso –Corraggio, seguitemi.– aveva continuato quando un gruppo di ragazzini dell'età di Harry si era riunito accanto a lui. Il moro riusciva a distinguere tra la folla sia suo cugino che quello dell'amica e qualche viso famigliare che aveva visto da qualche parte.
Scivolando e incespicando, seguirono l'omone per un sentiero ripido e stretto per arrivare a un grande lago nero. C'era un grande castello sopra la cima di una montagna, Harry ne era certo quella non poteva che essere Hogwarts, la dimora in cui i suoi genitori avevano studiato e alloggiato per sette anni e ora, finalmente, anche lui era lì.
Nel lago c'erano delle piccole imbarcazioni su cui Hagrid, così si chiamava l'omone, li fece salire o per tre o per quattro. Harry, Ron e Neville salirono insieme, mantre Lucy e Hermioni andarono su un'imbarcazione con due gemelle.
Quando arrivarono nell'altra sponda del lago, salirono una scalinata di pietra e Hagrid bussò tre volte sull'imenso portone di quercia. Quella si spalancò all'istante. C'era una strega alta dai capelli corvini che li aspettavano.
–Ecco qua gli allievi del primo anno, professoressa McGranitt.– le aveva detto.
–Grazie, Hagrid. Da qui in avanti li accompagno io.–
La strega li condusse davanti a una porta da cui si sentiva parlare un centinaio di persone.
–Benvenuti a Hogwarts.– aveva incominciato la professoressa –Il banchetto di inizio anno avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre Case. Esse saranno, per tutti i sette anni a Hogwarts come una seconda casa per tutti voi.– aveva spiegato prima di andare via.
–Voi in che casa vorreste andare?– aveva chiesto Ron.
–Io penso che sia Corvonero che Grifondoro sono Case fantastiche.– commentò Hermione.
–A me basta non finire trai Serpeverde.– aveva detto Harry.
–Io non saprei.– rispose Lucy e Neville si ritrovò d'accordo con lei.
–Io sono quasi certo che sarò a Grifondoro.–disse infine Ron.
In quel momento la professoressa McGrnitt era ritornata e ordinò: –Mettetevi in fila e seguitemi.–
Entrarono nella Sala Grande, c'erano quattro lunghi tavoli già apparecchiati e tantissimi studenti seduti tutto a torno. C'era un altro lungo tavolo dove vi erano seduti gli insegnanti e la professoressa li accompagnò proprio lì vicino. Lei face apparire uno sgabello con la barcchetta e vi mise sopra un cappello molto vecchi tutto consumato e pieno di macchie.
E quello incominciò a cantare una filastrocca descrivendo se stesso e le varie Case.
Harry aveva capito che Grifondoro era per i corraggiosi, Tassorosso per quelli giusti e leali, Corvonero per gli intelligenti e infine Serpeverde per i furbi e astuti.
Quando quello finì la professoressa McGranitt disse: –Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete per essere smistati.
La strega prese una pergamena e incominciò a chiamare tutti in ordine alfabetico. Ci furono qualche Tassorosso e Corvonero prima di urlare: –Black Lucy–
La ragazza si sistemò il capello troppo largo in testa dopo essersi seduta, come tutti gli altri, sullo sgabello.
–Vediamo un po'... Dove ti mandiamo?– la ragazza sentiva una voce provenire dal cappello.
–Posso scegliere?– chiese lei di rimando.
–Per un certo senso sì, ma sarebbe meglio che sia io a decidere. Comunque sentiamo, dove vorresti essere smistata?–
–Grifondoro– rispose senza pensarci troppo, era da quella mattina che ci pensava, lei inrealtà voleva andare in quella casa, ma non lo aveva mai detto ad alta voce e a dirla tutta non ne aveva l'intenzione.
–Ehm... sì, c'è del coraggio in te, ma non abbastanza per questa casa. Corvonero o Serpeverde sarebbero molto più adatti a te, hai un gran cervello e sei anche molto furba, riesci così a ottenere ciò che vuoi.– ragionò con lei– Sicura di non voler andare in una delle due Case?–
–Ma io vorrei essere una Grifondoro come papà... altrimenti sarebbe molto deluso da me.– pensò lei tristemente.
Lui pareva non voler accettare di farsi convincere così i due continuarono a discutere per un bel po'.

Lucy aveva il cappello in testa da almeno sei minuti ormai e Harry non aveva ancora sentito il Cappello Parlante assegnarle la Casa.
–Ma è una Testurbante.– commentò sorpresa Hermione portando un mano alla bocca.
–Una cosa?– avevano chiesto Ron e Harry che erano accanto a lei.
–Un Testurbante è uno studente il cui Smistamento sia durato più di cinque minuti.– spiegò lei.

–Ne sei proprio sicura?– chiese alla fine il Cappello Parlante rassegnato dalla determinazione della ragazza.
–Sì– fu il suo ultimo pensiero.
–In questo caso allora sia... GRIFONDORO.– esso gridò finalmente l'ultima parola.
La ragazza si tolse velocemente il capello, lo lasciò sullo sgabello e corse al tavolo di Grifondoro.
Ben presto anche gli altri studenti furono tutti smistati: Harry, Ron, Hermione e perfino Neville e Dudley furono smistati a Grifondoro, mentre Malfoy finì a Serpeverde insieme ai suoi amici Tiger e Goyle.

   
 
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