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Autore: destiel87    07/04/2016    3 recensioni
- FF Jalec con accenni Malec e Clace -
Alec lo guardò a lungo, e come quando era bambino, Jace ebbe la sensazione che stesse leggendo la sua anima.
"Pensavo che non avrei mai amato nessun' altro, oltre a te." Disse piano, quasi come lo stesse dicendo a se stesso.
Jace annuì e abbassò lo sguardo, prendendosi un momento per riflettere su quelle parole.
"Io non credevo che sarei mai riuscito ad amare nessuno... Anche se, con te ci sono andato vicino! Anzi, credo che alla fine, il sentimento che mi lega a Clary è molto simile a quello che mi lega a te..."
Jace lo disse tutto d' un fiato, temendo che se avesse aspettato, avrebbe perso il coraggio per farlo.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Jace Wayland, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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* PARABATAI *
 
"A sacred bond between two shadowhunters to live, fight, and die for each other"


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NEW YORK - 5 YEARS AGO     

Alec Lightwood e Jace Wayland erano sdraiati sul prato della villa dei Lightwood, sfiniti dagli allenamenti del giorno e dal caldo estivo.
Avevano entrambi straordinarie capacità ed un animo coraggioso e forte, intelligenti e dal carattere ribelle, erano destinati ad essere due dei migliori combattenti tra gli Shadowhunters, solo che a quel tempo, ancora non lo sapevano.
Alec era troppo impegnato nel migliorare il suo presente per portare onore alla famiglia, mentre Jace era costantemente impegnato nel dimenticare il passato e la tragica morte del padre.
Era passato quasi un anno dal suo trasferimento dai Lightwood e sebbene nessuno potesse sostituire i suoi genitori, aveva trovato in Isabelle e Alec i migliori fratelli che potesse desiderare.
I tre passavano molto tempo insieme; Studiando, allenandosi e cercando di divertirsi nei ritagli di tempo...
In particolare, Jace si era affezzionato ad Alec: Il loro profondo legame cresceva con loro, completandoli e donandono loro una sintonia rara.
A volte non avevano bisogno neanche delle parole per capirsi, ma quando parlavano, riuscivano a tirare fuori dalla loro anima i sentimenti più nascosti...
Col passare del tempo, divenne evidente che la loro sintonia era più di una semplice amicizia, era un legame trascendentale e radicato in loro, che superava le loro differenze e le loro paure.
Capirono quasi subito che oltre ad essere fratelli, sarebbero stati Parabatai.
Fu in quel giorno assolato, che per la prima volta, pronunciarono quel giuramento che li avrebbe legati per l' eternità.
Jace si era abbandonato per un attimo al ricordo del padre, permettendo ad una lacrima di scendere sul suo volto.
"Perchè piangi?" Gli chiese Alec, asciugando quella lacrima con le dita.
"Mi manca mio padre..." Rispose il ragazzo, cercando di frenare il pianto.
Alec lo guardò a lungo, ed Jace ebbe la sensazione che stesse leggendo la sua anima, non il suo volto.
"Il mio cuore piange con il tuo fratello... Vorrei che tuo padre fosse qui, per vedere come stai diventando forte... Ma sono anche felice, perchè attraverso la la sua morte, mi ha dato la possibilità di conoscerti.... Ed ora che ti ho trovato, non ti lascerò mai più!"
Alec sorrise e allungò la mano verso di lui, aspettando che la stringesse.
Jace fu commosso dal suo affetto, ma la paura di perdere una persona cara, era l 'unica battaglia che non riusciva a vincere.
"Me lo prometti?" Chiese timidamente, mostrando al suo amico la sua parte più nascosta.
Jace Wayland non era certo un ragazzo che accettava di mostrarsi debole di fronte a qualcun' altro, se non ad Alec.
Alec strinse la mano di Jace, poi ripetè il giuramento sacro:
"Dove andrai tu, andrò anch' io;
Dove morirai tu, morirò anch' io, e vi sarò sepolto:
L' angelo faccia a me questo e anche di peggio,
Se altra cosa oltre la morte mi separerà da te."
Quando ebbe finito, Jace si sentì travolto da un emozione indescrivibile.
Si sentiva invaso da un amore che aveva provato solo poche volte nella sua vita, quando il padre gli aveva mostrato il suo affetto e lui si era sentito amato.
Ripetè anch' egli il giuramento, stringendo forte la mano di Alec, convinto che qualunque cosa gli fosse successa in futuro, entrambi avrebbero rispettato quel giuramento a costo della vita.


HOUSE OF MAGNUS BANE - PRESENT DAY

Il nuovo rifugio di Magnus Bane era riccamente arredato, elegante ed eccentrico come lo stregone che lo abitava, trasmetteva infatti personalità e stile a chiunque vi entrasse.
Seduto sul divano rosso, Magnus sorseggiava un bicchiere di vino, mentre chiaccherava amabilmente con Isabelle Lightwood e Clary Fairchild.
Gli eventi che li avevano fatto incontrare, avevano finito per creare di loro una squadra, e sopratutto degli amici.
Nel frattempo Simon Lewis era intento a prendere le pizze e il film che aveva affittato, deciso a portare un po della sua vecchia vita in quella nuova.
Nella stanza accanto, Alec guardava la neve cadere fuori dalla finestra, mentre con la coda dell' occhio fissava il viso sorridente di Magnus.
Quella nuova relazione stava mettendo in discussione tutto ciò che aveva sempre pensato di se stesso e dell' amore, e sopratutto del suo Parabatai.
Era da poco tempo che lui e Magnus erano diventati amici, tuttavia lo stregone gli aveva fatto capire chiaramente cosa voleva da lui, e Alec, sebbene ne fosse spaventato, ne era anche attratto.
"Il tuo ragazzo è un tipo un po strano sai?" Disse Jace appoggiandosi alla finestra.
"Non è il mio ragazzo! - Esclamò nervosamente, guardando Jace che rideva - "E comunque, anche la tua ragazza è parecchio strana! Del resto è cresciuta con i mondani..."
"Primo non è la mia ragazza, e secondo guarda con chi sono cresciuto io - Disse lui indicando Alec - Tra strani ci si capisce!"
Alec scoppiò a ridere, mentre Jace fingeva di avere il broncio.
"Non avrei mai pensato che ti saresti innamorato di uno stregone..." Aggiunse poco dopo.
Alec si voltò di scatto, sorpreso da quella affermazione.
"Oh andiamo! Sono il tuo Parabatai, ti conosco!"
Alec rise, arrossendo un po per l' imbarazzo, poi guardò verso Magnus, che in quel momento stava facendo sparire le pizze di mano dal povero Simon.
Poi guardò verso Clary, sospirando.
"E io non avrei mai pensato che ti saresti innamorato!" Rispose, indicando con gli occhi la ragazza al suo amico.
"Io non sono innamorato idiota!"
"Sono il tuo Parabatai, ti conosco, ricordi?"
Jace imprecò sottovoce, poi alzò gli occhi al cielo, sapendo bene che non avrebbe potuto mentirgli.
"Sai, all' inizio temevo che l' avresti fatta fuori, se non ti avessi tenuto d' occhio!" Rispose, con un sorriso che la diceva lunga su quello strano rapporto che si era creato tra i tre.
Alec per un attimo abbassò lo sguardo, perchè infondo, ne era ancora un po geloso.
"All' inizio, volevo farlo davvero..."
"E poi che è successo? Sei stato stregato da lei? O da Magnus?"
"No, è solo che prima pensavo che..." Si interruppe, incerto se rivelare all' amico tutta la verità.
"Che cosa pensavi?" Lo incalzò Jace, tirandogli un leggero pugno sul braccio.
"Non ha importanza..."
"Per me ne ha."
Improvvisamente si resero entrambi conto che stavano entrando in un territorio complicato, quel limbo fatto di sentimenti inespressi, da cui non erano mai riusciti ad uscire.
Alec lo guardò a lungo e, come quando era bambino, Jace ebbe la sensazione che stesse leggendo la sua anima.
"Pensavo che non avrei mai amato nessun altro, oltre a te." Disse piano, quasi come lo stesse dicendo a se stesso.
Jace annuì e abbassò lo sguardo, prendendosi un momento per riflettere su quelle parole.
"Io non credevo che sarei mai riuscito ad amare nessuno... Anche se, con te ci sono andato vicino! Anzi, credo che alla fine, il sentimento che mi lega a Clary è molto simile a quello che mi lega a te..."
Jace lo disse tutto d' un fiato, temendo che se avesse aspettato, avrebbe perso il coraggio per farlo.
Alec lo guardò profondamente, con gli occhi che diventavano sempre più lucidi.
"Non credevo... Non credevo che me l' avresti mai detto..." Balbettò Alec.
"Beh a te posso dirlo no? Sei il mio Parabatai del resto..."
"Si... Ed è per tutta la vita!"
"Già... Quindi sarà meglio che tu e Clary andiate d' accordo, se non vuoi che io diventi matto!"
Alec rise, sentendosi leggero come un uccello in volo.
Per anni, si era tenuto quel peso dentro, lottando contro i suoi sentimenti, sapendo che il suo amico non riusciva a ricambiarlo come lui avrebbe voluto, e ora finalmente, gli aveva rivelato quanto fosse importante per lui.
"A dire il vero sono ancora un po geloso di lei... Ma suppungo di poterla accettare." Rispose scrollando le spalle, cercando di evitare lo sguardo del suo amico.
"Grazie..." Jace guardò lo strano stregone, che adesso stava mostrando ad Isabelle una delle sue magie.
"Suppongo che io dovrò accettare Magnus, visto che ti rende felice..."
Alec sorrise, guardando verso quell' eccentrico stregone che gli stava cambiando la vita.
"Jace... C'è una cosa, una cosa che vorrei chiederti di fare, ma forse... Forse non dovrei farlo..." Alec non era sicuro di quello che stava per fare, solo che era un desiderio che aveva fin da quando era bambino, e ora gli sembrava il momento migliore per cercare di esaudirlo.
Ora che finalmente avevano entrambi tirato fuori i loro sentimenti e potevano essere sinceri l' uno con l' altro.
"Qualsiasi cosa sia, cercherò di farla... Dimmi di che si tratta..."
Alec indietreggiò, sentendosi invadere dal panico.
"Io... No, lascia stare, non voglio rovinare tutto!"
Jace gli bloccò il braccio con la mano, guardandolo con dolcezza.
"Sei il mio Parabatai... Se c'è qualcosa che posso fare per te la farò... Fidati di me!"
Alec fece un gran respiro e si preparò a pronunciare quelle parole che tanto lo spaventavano, con il cuore che sembrava dovesse esplodere da un momento all' altro.
"Io... E' solo che siamo arrivati ad un punto in cui le cose con Magnus e Clary stanno diventando serie e... Credo che se non te lo chiedo ora poi sarà troppo tardi!"
"Allora chiedimelo, coraggio! Non preoccuparti, resterà un segreto tra Parabatai!" Jace gli fece l' occhiolino e sorrise, conosceva fin troppo bene il suo amico per non sapere cosa volesse, e in cuor suo, non poteva negare di averlo desiderato.
Alec socchiuse gli occhi, poi disse quello che aveva racchiuso nel profondo di se stesso.
"Ti ho amato per tanto tempo Jace... E per tanto tempo ho sognato... Ho sperato che noi... Ora so che non potrà mai accadere, e che il destino aveva riservato per noi una strada diversa da quella che avevo pensato ma... Ma...
Ci terrei davvero tanto, se il mio primo bacio, se il tuo primo bacio... Fosse nostro... Ti chiedo solo questo momento, poi andremo avanti con le nostre vite..."
Quando ebbe finito si sentì come se il viso gli stesse prendendo fuoco, e una voglia improvvisa di scappare il più lontano possibile lo assalì.
Eppure, doveva sapere. Si fece coraggio e guardò Jace.
Lui teneva le braccia incrociate e lo guardava intensamente, i suoi occhi erano un mare in tempesta e il suo viso tradiva l' emozione del momento.
Diede un occhiata al divano dove erano seduti tutti gli altri,  poi guardò di nuovo Alec.
Sapeva quello che provava l' amico, aveva visto la sua sofferenza quando era arrivata Clary, sebbene non avesse voluto ammetterlo a se stesso per molto tempo.
Alec era per molti versi, quello che gli umani chiamavano anima gemella.
Tuttavia, sapeva che non avrebbe mai potuto amarlo come amava Clary Fairchild.
Avvicinò una mano al viso di Alec, perdendosi nei occhi profondi.
Accarezzò la sua guancia, sentendo il suo calore sulle dita, si chinò verso di lui, arrivando a sfregare il suo naso.
Non sapeva bene il motivo, ma sapeva che era giusto che quello rimasse per sempre il loro momento, a prescindere da cosa sarebbe successo dopo.
Si sporse un poco di più, fino a toccare le labbra morbide di Alec con le sue.
Lo sentì sussultare, poi tremare contro il suo corpo, al punto che gli fece tenerezza e lo strinse a se.
Si lasciò andare alle emozioni, a quel momento bellissimo che segnava l' inizio e la fine di qualcosa che non sarebbe mai riuscito completamente a capire.
Alec strinse le braccia intorno alla schiena di Jace, godendosi quel bacio che tanto aveva sognato...
Era più bello di come lo aveva immaginato, era un esplosione di colore e di vita dentro di se, un onda che travolge tutto al suo passaggio.
Era anche il primo e ultimo bacio che avrebbe potuto dare al ragazzo che per tanto tempo aveva amato, e che avrebbe sempre un posto speciale nel suo cuore.
Quando le loro labbra si staccarono, le fronti erano appoggiate l' una contro l' altra, mentre respiravano un ultimo istante la stessa aria.
"Dove andrai tu, andrò anch' io." Disse Jace.
"Dove morirai tu, morirò anch' io, e vi sarò sepolto." Continuò Alec.
"L' angelo faccia a me questo e anche di peggio,
Se altra cosa oltre la morte mi separerà da te." Ripeterono insieme, mentre i loro corpi intrecciati si univano per l' ultima volta.



 
  
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