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Autore: strayheart00    08/04/2016    2 recensioni
Quando, in una normale giornata di luglio, Logan Stuart si era svegliato non credeva che di lì a poche ore sarebbe diventato amico di Sam Ferrari. Non si aspettava nemmeno che nel corso dei mesi avrebbe perso la testa per lei fino a consegnarle il suo cuore. E di certo non poteva mai sospettare che quella ragazza gli avrebbe cambiato totalmente la vita, facendo crollare ogni sua certezza. Peccato che nella vita niente va come ci si aspetta e il destino ha sempre in serbo qualcosa. Così Logan si ritroverà coinvolta in una storia che lo porterà a toccare il cielo con un dito per poi fallo sprofondare nel gelo dell'inferno.
*Tratto da uno dei capitoli:*
«Vieni qui e guardiamo il sole sorgere brontolo. La nostra notte folle è finita» detto questo venne di nuovo a sedersi accanto a me e insieme guardammo il sole svegliare la città che non dorme mai. E insieme al sole si svegliò anche qualcosa dentro me.
Che fosse il mio cuore?
Sam Ferrari mi era entrata dentro più di quanto mi piaceva ammettere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Badboy vs Goodgirl '
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Quella mattina, quando aprì gli occhi e vidi Sam che dormiva accoccolata sul mio petto, mi sentì in paradiso. Ai ricordi della notte precedente un sorriso a trentadue denti si impossessò del mio viso. Sam si mosse un po' nel sonno e io mi persi a fissarla: i capelli erano un'unico cespuglio, aveva la bocca leggermente aperta ed era bellissima. Ad un tratto vidi quel azzurro cielo fissarmi da sotto le ciglia scure «Buongiorno amore» quando la sentì così felice non potei fare altro che sorridere ancora «Buongiorno brontolo. Com'è che mi hai chiamato?» lei diventò rossa come un pomodoro «Io... Ehm... Cioè se ti da fastidio... Fa finta di niente ok?» troppo divertito dalla situazione decisi di giocare un'altro po' con lei. Ribaltai allora le posizioni, Sam si trovò sotto di me e arrossì ancora di più «Mmm... Non credo di poter far finta di niente. Mi piace troppo questo nomignolo» le baciai una guancia e la sentì sospirare «Allora va bene se ti chiamo amore? Non ti da fastidio?» continuai con i baci lungo il collo «Lo adoro» arrivai al solco fra i seni e a Sam scappò un gemito di piacere «Logan... Puoi baciarmi?» subito feci scontrare le nostre labbra in un semplice bacio. Ci guardavamo negli occhi e io nei suoi vidi solo la mia felicità. Sam portò le mani dietro il mio collo spingendomi a baciarla ancora. Questa volta però fu diverso, appena le nostre labbra si scontrarono il fuoco si riaccese tra di noi. Scesi con le mani lungo i suoi fianchi nudi, poi sempre più giù, fino ad accarezzarle quel sedere che mi faceva eccitare come un dodicenne. Lei ansimò nella mia bocca per poi staccarsi e baciarmi il collo, lasciandomi un succhiotto alla base che mi fece venire mille brividi. Le sue mani, che avevo scoperto essere molto intraprendenti, si fecero spazio lungo il mio petto per arrivare lì dove le volevo «Sam... Sei sicura?» non so dove trovai la forza di fermarla «Me lo chiederai ogni volta che faremo l'amore? Comunque si sono sicura e smettila di parlare» mi piaceva la parola "amore" quando la pronunciava Sam. La notte precedente avevo scoperto che c'era una differenza immensa tra fare sesso e fare l'amore. Con tutte le ragazze che erano venute prima di Sam non mi era mai importato se il sesso con me per loro fosse bello o no, l'unica cosa che contava era il mio piacere. Invece quando fai l'amore con qualcuno che ami è diverso. Ti importa se a lei piace come te quel momento, se lei come te si sta perdendo in quel momento. Prima di risponderle ridacchiai a contatto con la sua pelle. «Sono stata così bravo ieri da farti svegliare con la voglia?» Sam mi tirò uno schiaffo sul petto «Sei uno stronzo! E non sei stato affatto bravo. Ho finto stanotte» scoppiai a ridere «Quindi tutte quelle urla "oh dio" "Logan non ti fermare" "più forte!" erano una finta?» nel dire quelle frasi avevo fatto una voce molto da chat erotica «Si stronzo che non sei altro» Sam era troppo acida per i miei gusti, dovevo farla calmare «Allora mi concedi un'altra occasione per provarci?» nel frattempo iniziai ad accarezzarle la pancia per scendere sempre un po' di più «Forse...» la mia mano arrivò a destinazione e a Sam scappò un imprecazione «Dicevi?» si aggrappò con le mani alle mie spalle «Sta zitto e non ti fermare» poteva star tranquilla, non l'avrei mai fatto.

****
Alzarsi da quel letto fu una vera e propria impresa. Ogni volta che ci provavamo finivamo a fare l'amore. Verso le due la fame ci costrinse ad alzarci per sfamarci dopo tutta l'attività fisica che avevamo svolto. Così in quel momento eravamo in cucina, io seduto comodo sullo sgabello e Sam sulle mie ginocchia. Indossava solo la mia camicia ed era tremendamente sexy. Più la guardavo e più mi sentivo fin troppo fortunato. «Secondo te cosa c'è tra Tom e Casey?» Sam se ne uscì con quella domanda dopo essere stata fin troppo tempo in silenzio «Non lo so davvero. Se Tom è uscito con lei per più di una volta può significare solo due cose: o le piace o è brava a fare po..» lei mi tappò la bocca con la mano alla velocità della luce «Ho capito. Te l'ho chiesto perché Casey dopo Capodanno parte e non vorrei che Tom si fosse affezionato troppo a lei» per poco non scoppiai a riderle in faccia «Tom con le ragazze è uno stronzo, lui non si affeziona! Non puoi nemmeno immaginare quante volte ci siamo scambiate quelle che ci scopavamo» mi pentì immediatamente di aver rivelato quel dettaglio quando sentì Sam irrigidirsi «Sam...» feci per toccarla ma si scostò da me, alzandosi dalle mie ginocchia «Logan so che non sei mai stato un santo, ma evita di dirmi certe cose!» e scappò dalla cucina. Rimasi lì impalato mentre lei al piano di sopra sbatteva la porta della sua camera. Presi coraggio e salì le scale, pronto a chiederle scusa strisciando in ginocchio. Bussai alla porta ma non ottenni risposta, così entrai direttamente. Sam stava cambiando il letto, lanciando le lenzuola sul pavimento «Brontolo scusa davvero... Non ho riflettuto prima di parlare! Non volevo ferirti» lei si voltò verso di me lanciandomi uno sguardo d'odio puro «Se io adesso venissi a raccontarti di quello che facevo a Cam e di quello che mi sono fatta fare da lui, tu come la prenderesti?» solo l'idea di quel coglione che la toccava e la vedeva così nuda come la vedevo io, mi faceva schizzare il sangue al cervello «Andrei a cercarlo per ucciderlo» lei sbuffò «Ecco è la stessa cosa che voglio fare anch'io se penso a quelle troie che...» la bloccai con un bacio a stampo «Con loro era solo sesso Sam... Con te è amore» mi guardò con talmente tanta dolcezza da farmi scogliere il cuore. Si buttò tra le mie braccia e io la strinsi forte al petto. Inspirai il suo profumo dolce che mi dava alla testa e le lasciai un bacio tra i capelli morbidi. «Sei la cosa più bella che ho brontolo e anche l'unica ragazza che desidero avere al mio fianco per sempre» quelle parole mi uscirono così spontaneamente che non sarei mai riuscito a fermarle, neppur volendo. Venivano direttamente dal mio cuore, quello che solo Sam Ferrari era riuscita ad aggiustare.
****

Dopo pranzo Sam mi trascinò in città. Ero stanco e non avevo la minima voglia di andare in giro come un zombie per le strade di New York, ma Sam aveva insistito. La mia brontolo doveva assolutamente comprare un regalo di "arrivederci" a Casey. All'inizio avevo fatto resistenza ma la stronza era riuscita a convincermi con poco, le era bastato un bacio e gli occhioni da cerbiatto per farmi alzare da quel letto che odorava ancora di noi. Manatthan era piena di gente che correva di quà e di là come al solito, quel casino non mi era mai piaciuto, ma ero sicuro che lontano da casa mi sarebbe mancato. Sam mi teneva la mano e ogni tanto si girava a guardarmi, come se non ci credesse che in quel momento fossi davvero lì con lei. Quando ritornava a guardare le vetrine io fissavo lei. Aveva legato i capelli in una coda alta e perfetta, si era truccata come sempre e indossava i vestiti di tutti i giorni: stretti e supersexy. Come poteva sembrarle assurdo che io fossi lì con lei se non volevo andare da nessun'altra parte nel mondo? Sam era diventata più preziosa dell'aria che respiravo e senza di lei mi sarei sentito vuoto come mai prima. I miei viaggi mentali si bloccarono quando finalmente brontolo scelse un negozio che aveva definito essere "quello giusto". Appena entrati mi colpì un'ondata di profumo talmente dolce che mi domandai se mi potesse cariare i denti. Iniziai a osservai intorno e fu anche peggio: il rosa e il pizzo erano i padrone indiscussi di quello stramaledetto negozio. Sam invece saltellava felice al mio fianco, ignara dello sforzo disumano che stavo facendo per non uscire di lì a gambe levate. In quel posto mi sentì per la prima volta in vita mia a disagio, avrei semplicemente voluto nascondermi in un angolino e non farmi notare, ma Sam, quella sadica ragazza, decise di coinvolgermi nella scelta nonostante le mie proteste «E come dovrei aiutarti sentiamo? é tutta roba per femminuccie Sam » lei mi lanciò uno sguardo da cheerleader spocchiosa e insopportabile «Sai dove siamo Logan? Da Victoria's secret ovvero un grande negozio pieno di completini intimi che la tua ragazza vuole misurare per avere un tuo parere» chissà per qualche strana ragione quel posto iniziò a piacermi «Se devo fare questo sforzo... » sforzo per non saltare addosso sia chiaro «Potrei sempre chiedere a qualche ragazzo più disponibile» strinsi le mani a pugno e quasi le ringhiai contro «Col cazzo che altri esseri umani ti vedano indossare completini intimi. Tu sei mia e gli altri non devono fissarti nemmeno la punta delle scarpe» lei si fece più vicina fino a sussurrarmi all'orecchio in maniera sensuale «Mmm geloso. Mi piace tante questa storia e se farai il bravo e mi aiuterai, ti dimostrerò quanto so essere riconoscente» quella ragazza mi voleva morto ne ero più che sicuro ormai, ma quale idiota si sarebbe tirato indietro davanti alla possibilità di vedere la sua sexy fidanzata con tanto pizzo addosso? Nessuno e di certo io non l'avrei fatto, e poi volevo la ricompensa per essere stato bravo.

****

Quel giorno mi innamorai dello shopping. Se Sam ogni volta che andava a fare spese, ovvero una volta a settimana, sarebbe andata anche a comprare completini l’avrei accompagnata molto volentieri. Mentre provava un capo dopo l’altro io me ne stavo seduto a godermi lo spettacolo, è che spettacolo ragazzi! Sam con solo pizzo addosso doveva rientrare tra le sette meraviglie del mondo. L’unica cosa che poteva superare quella vista era senza dubbio il ricordo indelebile di quella notta, quando lei si era abbandonata per la prima volta a me senza riserve. Stavamo passeggiando di nuovo per le strade della City abbracciati, come quelle coppiette che avevo sempre preso per il culo «Allora che ti va di fare adesso? Gelato, cioccolata calda, granita?» alla mia domanda lei mi tirò un pugno «Perché hai elencato cose da mangiare? Mi stai forse dando del pozzo senza fondo Logan?» ero abbastanza sicuro che con quella frase mi sarei giocato il sesso per il prossimo mese, quindi dovevo stare attento a quello che dicevo «Perché non abbiamo mangiato quasi niente a pranzo e mi preoccupo per te se non mangi» lei mi tirò un’altra gomitata «Ti preoccupi che non te la dia più stronzo» non resistetti e mi fermai tra la folla per poterla baciare e le sussurrai sulle labbra la verità «Hai perfettamente ragione amore» non c’è nemmeno bisogno di dire che quella fu l’ultima frase che uno di noi due pronunciò per diversi minuti. Sam però si staccò fin troppo presto, ma mi bastò vedere la sua faccia per capire che le era venuta un idea. Senza dirmi niente mi prese la mano e iniziò a trascinarmi tra la gente. «Sam mi dici dove cazzo stiamo andando?» lei però non si fermava «A fare una cosa bella» ecco ora avevo decisamente paura «Bella?» lei mi fulminò con lo sguardo prima di sbuffare «Dio fidati Stuart!» e così mi arresi alla sua corsa forsennata. Dopo dieci minuti per fortuna si fermò o avrei davvero rischiato di morire collassato a terra. Avevamo corso fino alla fermata della metro più vicina e quasi scoppiai a ridere quando mi resi conto dove mi aveva portato «Stai scherzando?» Sam sembrò offesa e la cosa mi fece sentire in colpa «Non ti piace l’idea? E che non abbiamo nemmeno una foto e sai che a me piacciono le foto…» ormai era partite per logorrandia e c’era un unico modo per fermarla. La presi in braccio fino a portarla nella cabina fotografica. Sam scoppiò a ridere, seguita a ruota da me, mentre la macchina scattava la prima foto. Poi mi baciò e nessuno dei due fece più caso a quello stupido flash, perché troppo presi l’uno dall’altra. Mi allontanai per poterla guardare negli occhi «Non lasciarmi mai. Fa che tutto questo sia per sempre, perché io ho bisogno di te più di ogni altra cosa Sam» lei mi baciò di nuovo «Per sempre Logan, te lo giuro. Non permetterò a niente e nessuno di allontanarmi da te» e io ci credetti a quelle parole. Mai decisione fu più masochista, se me ne sarei andato in quel preciso istante non avrei mai sofferto come un cane. Sam era il mio primo amore e l’amore della mia vita, ma io non ero il suo o almeno di questo mi ero convinto per dimenticarla. Uscimmo dalla cabina per ritirare le foto, era venute bene e sembravamo innamorati e felici. Raccolte le foto Sam mi prese di nuovo la mano e io la strinsi senza esitazioni. Ero innamorato perso di Sam ormai e non avevo intenzione di nasconderlo al mondo. Lei era mia e io suo, questa era l’unica cosa che importava davvero, il resto poteva anche andare a farsi fottere.









Angolo Autrice
Ho aggiornato! Adesso non so quando avverrà il prossimo aggiornamento perchè sono sommersa di compiti, interrogazioni e chi più ne ha più ne metta. Mi scuso già se l'attesa sarà troppo lunga ma non avrò proprio tempo. Ci tenevo ad informarvi perchè siete i migliori lettori del mondo.

Al prossimo capitolo! Spero di non farvi aspettare troppo.

 

   
 
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