Nelle settimane successive Regulus trascorse parecchio tempo al castello dei Lestrange, ambientandosi sempre di più tra i Mangiamorte. Non aveva avuto problemi a capire come ci si doveva comportare, e in questo sia Bellatrix sia Severus gli avevano dato una grossa mano.
Uno di quei giorni di fine agosto, Regulus si trovava ad una riunione di Mangiamorte, probabilmente l’ultima di quell’estate, almeno per lui. Verso la fine dell’incontro, Rodolphus e Rabastan Lestrange entrarono nella sala in cui tutti erano riuniti, trascinando quello che sembrava un sacco di patate, che però si agitava e squittiva come un forsennato.
“Mio Signore, perdonate
l’interruzione” esordì Rodolphus.
“Ne abbiamo catturato uno”.
“Avete fatto bene ad
interrompermi, invece” rispose Voldemort, guardando con
crudeltà il
prigioniero. “Portatelo al mio cospetto”.
“No, no, vi prego!”
strillò
quello, in preda al panico, mentre i due Mangiamorte lo buttavano a
terra con
violenza. Quello rimase inginocchiato ai piedi di Voldemort, senza il
coraggio
di alzare gli occhi.
“Dunque, tu sei un membro
dell’Ordine della Fenice, l’organizzazione segreta
creata da Silente per
combattere me e i miei seguaci, giusto?” domandò
l’Oscuro Signore.
Il prigioniero annuì freneticamente. Tremava come una foglia e Regulus non potè fare a meno di ritenerlo un po’ patetico.
“Come ti chiami?”
Quello farfugliò parole sconnesse.
“Ho detto” ripeté Voldemort, imperioso, puntandogli la bacchetta contro: “Come ti chiami? Crucio!”
La figura si rannicchiò su se
stessa e cadde all’indietro sul pavimento, dopo di che
iniziò a contorcersi e a
urlare di dolore. La maggior parte dei Mangiamorte rise e prese ad
insultare il
prigioniero. Regulus, nel dubbio, fece una smorfia.
Infine Voldemort interruppe
“Che questo ti serva di lezione.
Devi rispondere quando l’Oscuro Signore ti rivolge una
domanda”.
“M-mi chiamo”
squittì lui,
ansante e terrorizzato, “P-Peter Minus…”.
Regulus e Severus si scambiarono un’occhiata eloquente. Non potevano credere che quel ragazzo impaurito fosse lo stesso che sotto l’ala protettiva di Sirius e James Potter si sentiva tanto spavaldo.
“Vedo che inizi a capire”
commentò l’Oscuro Signore. “Ti
farò una proposta, Minus. Vuoi sentirla?”
“S-sì…”
“Bene. Quest’oggi potresti
sopravvivere, a patto che ti unisca a me e mi serva da infiltrato
nell’Ordine
della Fenice. Voglio tutti i nomi, i piani d’azione e le
mosse che faranno”.
Regulus scosse la testa. Conosceva – o meglio, credeva di conoscere – bene gli amici di Sirius, e sapeva che sarebbero morti piuttosto che tradirlo. E invece…
“Certo, mio Signore!”
esclamò
Minus, quasi sdraiato per terra. “Il Signore Oscuro
è tanto grande! Io l’ho
sempre pensato, ma…”
“E allora perché non sei
venuto
prima?”
“Bè… non sapevo
c-come…”
Voldemort rise, facendo rabbrividire tutti i presenti.
“Bugiardo. Tu hai solo paura di me. Devo dire che Silente ha fatto un pessimo acquisto con te! Guardatelo, è bastato un niente a farlo crollare. Tuttavia, Minus, come hai tradito lui, potresti tradire anche me. Perciò ho bisogno che tu mi convinca delle tue buone intenzioni”.
Minus singhiozzò per alcuni
istanti, poi si tirò su la manica sinistra e disse:
“S-sono pronto a ricevere il
Marchio Nero ma, vi prego, non mi uccidete!”
Di nuovo, i Mangiamorte risero. Stavolta Regulus non li imitò. Non sapeva perché, ma si sentiva piuttosto scosso dalla vigliaccheria di quel ragazzo. Sirius si fidava di lui, ma Minus era disposto a sacrificare i suoi amici per salvarsi la pelle.
In fondo a me che importa?
si disse, mentre Minus veniva marchiato
sul polso, come era successo a lui poche settimane prima.
Forse t’importa
più di quanto pensi gli parlò una
vocina nella sua
testa. E se Sirius morisse a causa di
quel vile che lui ritiene amico?
Regulus cercò d’ignorare la sua coscienza e di ricomporsi. Non era saggio pensare certe cose al cospetto dell’Oscuro Signore, che era una grande Legilimens, tra l’altro.
Intanto Minus era stato afferrato di nuovo dai fratelli Lestrange e gettato nella mischia dei Mangiamorte. Quando si accorse della presenza di Regulus e Severus, impallidì improvvisamente. Poi, con una notevole faccia tosta, si rivolse al secondo.
“Ehm… salve, Moccios… cioè, Piton… Ora siamo alleati, vero?”
Severus lo incenerì con lo sguardo.
“Non contarci troppo. Ho intenzione di vendicarmi per tutto quello che tu e i tuoi affezionati amici mi avete fatto. E qui nessuno ti aiuterà” lo minacciò.
Minus sbiancò e guardò Regulus, mordendosi il labbro convulsamente.
“Che c’è? Hai paura
che riferisca
tutto a Sirius?” lo sfidò Regulus.
“Sarebbe la mia parola contro la
tua, e Sirius crede più a me che a te. Sono
spiacente” rispose il traditore con
aria di trionfo.
Regulus strinse i pugni, ma non rispose, perché in quel momento vide che Bellatrix e Rodolphus si trovavano di fronte a Voldemort, che porgeva loro uno strano scrigno.
“Mi raccomando. Voglio che
quest’oggetto sia tenuto nascosto nella vostra camera
blindata alla Gringott.
Dovrete installare tutti gli incantesimi difensivi che conoscete.
Nessuno,
ripeto, nessuno dovrà impossessarsene. Per me è
di vitale importanza”.
“Sarà fatto, mio
Signore” disse
Rodolphus.
“Lo porteremo domani mattina alla
Gringott. Con noi è in buone mani” aggiunse
Bellatrix.
“Lo spero per voi. Ora potete
andare” concluse Voldemort, e la seduta fu sciolta.
Nei minuti successivi, sia Lui che i Mangiamorte andarono via, fino a che Regulus non rimase solo con i Lestrange.
“Questo lo porto io” sbottò Bellatrix a suo marito, togliendogli lo scrigno dalle mani. “Saresti capace di perderlo”.
Rodolphus non protestò, e Regulus fece un sorrisetto divertito. Dopo di che si accostò alla cugina.
“Cosa c’è
lì dentro?” chiese.
“Non ti riguarda”
tagliò corto
lei, incamminandosi attraverso le stanze del castello.
“Perché?”
insistè lui,
seguendola.
“Perché il Signore Oscuro
l’ha
affidato a me”.
“Ma anch’io sono un
Mangiamorte…”
“Ascoltami bene, signorino”
disse
Bellatrix, fermandosi e guardandolo fisso. “Sarai anche un
Mangiamorte, ma non
hai ancora imparato la regola fondamentale: zitto e obbedisci. Occupati
solo
degli affari tuoi, tranne quando capisci che qualcuno vuole rubarti il
posto.
Capito?”
Regulus annuì sbuffando e rinunciò a fare altre domande. Tuttavia volle vedere dove Bellatrix avrebbe riposto lo scrigno misterioso. Di solito non era una persona curiosa ma quella volta si sentiva come attirato da una forza sconosciuta verso il contenuto del cofanetto.
Bellatrix uscì pochi minuti dopo da una stanza all’ultimo piano, dopodiché tornò di sotto, lasciandolo solo. Regulus sapeva che sarebbe stato meglio lasciare stare ma voleva assolutamente sapere di cosa si trattasse. Dopo essersi assicurato che nei paraggi non ci fosse nessuno, s’infilò nella stanza e si guardò intorno.
Lo scrigno si trovava su un tavolo di marmo nero e, a quanto pareva, Bellatrix si era sentita tanto sicura da non installare anche in quel momento degli incantesimi difensivi.
Ma io in fondo non ho
cattive intenzioni pensò lui, estraendo la
bacchetta magica e puntandola contro la serratura chiusa.
“Alohomora”.
La serratura scattò, e Regulus
sollevò il coperchio. Si era aspettato di tutto, da un
mucchio di galeoni a
qualche pozione che rende immortali, ma non quello che vide.
Lo scrigno conteneva una piccola
coppa d’oro, con due manici elaborati. Incuriosito, Regulus
la prese in mano, e
notò che sul calice c’era un rilievo a forma di
tasso.
Trattenne a stento un sospiro
ammirato. Se per l’Oscuro Signore quella coppa era tanto
importante, allora
doveva essere di certo appartenuta a Tosca Tassorosso: la decorazione
con la
figura del tasso era inconfondibile.
Rimase un po’ ad ammirarla, poi
decise che fosse il caso di andarsene. Stava per rimetterla al suo
posto,
quando gli parve di udire qualcosa di simile ad un ticchettio. Si
guardò
intorno, ma non vide orologi. E poi quel rumore sembrava più
un battito
cardiaco.
Perplesso, si accorse che il
suono si faceva più sordo quanto più allontanava
la preziosa coppa da sé.
Sentendosi per la verità molto stupido, la
accostò all’orecchio e sobbalzò.
I battiti provenivano da lì! Era come se la coppa di Tassorosso fosse viva e al suo interno palpitasse un piccolo cuore di metallo.
Mentre se ne stava lì,
imbambolato, Regulus ebbe come un mancamento: gli parve che dalla coppa
si
sprigionasse un’immensa forza malefica, che lo
spaventò.
Sconvolto dall’inquietante
scoperta, si affrettò a riporre l’oggetto nello
scrigno e chiudere di nuovo il
coperchio. Poi uscì in fretta dalla stanza.
Non sapeva di cosa si trattasse, ma su una cosa era certo: doveva essere molto pericoloso. E nei giorni successivi non riuscì a togliersi dalla testa quell’orribile battito malefico.
Trilli
Call (meno male che sono riuscita a essere verosimile nel
colloquio con Voldemort...in effetti, nei libri quando lo sentiamo
parlare con i Mangiamorte è sempre arrabbiato per qualche
motivo, quindi non li tratta molto bene, che dici? XD Lo so che poi
Regulus non ha più parlato con Rachel, un po'
perchè è fatto così, un po' per...se
dico "esigenze di copione" mi sento un po' montata, ma in fondo il
concetto è quello! XD Spero davvero anche io di vederlo
negli ultimo film: se sono due, non dovranno per forza farlo apparire
per due secondi, no?)
Pepesale
(sì, bè, Bellatrix mi fa sempre questo effetto:
non so mai come reagire alle sue uscite! Hai ragione, anche a me ha
fatto molta impressione quando ho letto che Regulus era diventato
Mangiamorte a sedici anni, come Draco del resto, e ho notato che in
effetti quei due hanno alcuni punti in comune, almeno all'inizio,
perchè poi il primo si dimostra di gran linga migliore, e lo
devo ammettere, nonostante ami Draco! Mi stupisce il fatto che l'ultima
frase ti abbia impressionata, pensa che ero stata sul punto di
cancellarla!)
fuckinmind
(l'avevo detto che avrei fatto un gran salto! è vero che
forse qui lui è diventato Mangiamorte anche per distrazione,
ma ricorda che voleva farlo già da prima, quindi non
è solo quello!)
MEISSA_S
(brava, anche io detesto Bellatrix per questo, ma mi sembrava la
più adatta a fare una cosa del genere, perchè non
credo che Narcissa avrebbe chiesto a Lucius di donare suo cugino a
Voldemort...tra l'altro, ho una vaga intenzione di far apparire anche
Narcissa ad un certo punto, ma ancora è tutto da vedere! La
tua risposta alla mia seconda email mi è arrivata:
accidenti, dalle 9 alle 17 all'università tutti i giorni!
Che incubo! Comunque, anche io sto pubblicando capitoli già
scritti, per i prossimi ci vorrà più tempo, anche
perchè sto soffrendo di un'orrenda mancanza di idee...uffa!
Grazie ancora per i complimenti sulla storia!)
Pervinca
Potter 97 (davvero ti è piaciuto?
Bè, grazie mille! Le tue recensioni entusiastiche mi
sollevano sempre il morale! E complimenti anche a te per la tua storia
"One Gryffindor Unleashed" è davvero bella!)
Hermione
Jean Granger (e Sirius non si meritava un amico traditore,
ma che ci vuoi fare? Odio Minus...Grrr! Ti dirò, non
è stato nemmeno il mio capitolo preferito, ma spero di
recuperare con questo nuovo!)