Flushed
A
Oikawa piacerebbe poter definire Tobio una persona brillante e
complessa, ma la realtà è ben diversa; il suo kohai è
tanto talentuoso (in maniera irritante) quanto ovvio sul piano
emotivo. Limpido e incapace di nascondere il minimo cambiamento nel
proprio umore, il completo opposto di Oikawa.
Per questo lo
abbraccia da dietro, nonostante sia ancora fradicio dalla doccia
appena fatta; e, come ha previsto, Tobio si scansa mormorando che è
il suo turno di fare la doccia - senza neppure guardarlo in volto.
Oikawa lo lascia fare, sicuro che avrà modo di confrontarlo
riguardo qualunque problema abbia non appena lo raggiungerà
nuovamente; fa il giro del divano e accende il televisore,
sdraiandosi con solo l'asciugamano attorno alla vita a dargli un
minimo di dignità. Non ha bisogno di coprirsi ulteriormente:
sono solo lui e Tobio, nell'appartamento di Tokyo - Iwaizumi, che
abita con lui da quando si sono trasferiti nella capitale per
frequentare l'università, sarà via per qualche giorno
ancora. È stato proprio Hajime a suggerire, nella maniera più
velata possibile, che Oikawa chiamasse il suo non-proprio-ragazzo
perché passassero del tempo assieme: Tobio è all'ultimo
anno del liceo, Oikawa è all'università - tra loro
normalmente ci sono quasi quattrocento chilometri che impediscono di
definire esattamente il loro genere di relazione.
Stanno bene
assieme; meglio di come stavano quando Kageyama era al primo anno di
liceo, poco ma sicuro. Allora Oikawa era solito antagonizzarlo,
vederlo come una nemesi - rifiutandosi di ammettere quanto Tobio lo
ammirasse, quanto vedesse in lui qualcuno da raggiungere. Non ne
parlano mai, come non parlano del rapporto che li lega. Kageyama è
troppo stupido per chiedere, e Oikawa è troppo intelligente
per mettersi da solo in una posizione tanto scomoda.
Ma qualcosa
non va; Tobio è lì da due giorni, ma è come se
non ci fosse. Risponde a malapena, anche alle provocazioni, e quando
fanno sesso quasi evita i suoi occhi.
Cerca di pensare a una
ragione valida, ma deve esserci qualcosa che Kageyama non gli ha
detto, perché non riesce a trovarne una. Alza il braccio a
coprire il volto dalla luce pomeridiana, e continua a sforzarsi di
pensare; ma fa caldo, e le voci provenienti dal televisore sembrano
un ronzio che lo culla al sonno perso la notte prima - prima di
rendersene conto ha chiuso gli occhi, ancora intento a tormentarsi
circa il suo amante.
Non dorme molto: lo sveglia un tocco
leggero e insolitamente delicato. Sbatte piano le palpebre, prima di
comprendere cosa sta guardando - il volto di Kageyama, arrossato
dalla doccia calda, vicinissimo al suo. Ha le dita affondate nei suoi
capelli umidi, ed è inginocchiato sul pavimento. Ritrae la
mano quando Oikawa si solleva sui gomiti, ma non tenta di
giustificare il fatto che lo stesse guardando dormire; lo evita e
basta, come ha fatto finora. Oikawa ne ha abbastanza - lo blocca,
posando una mano ferma sulla sua guancia e voltandolo verso di sé.
- Parlami. - , mormora. Si morde il labbro, prima di
proseguire. - Ti prego. -
Tobio apre la bocca, ma poi scuote la
testa e tenta di allontanarsi da lui. - Non è niente. -
Fa
per alzarsi, ma Oikawa è più svelto; lo abbraccia di
nuovo da dietro e lo trascina con sé sul divano, lottando per
trattenerlo sotto di sé - Tobio scalcia e si lamenta, ma
debolmente; sa che non intende fargli del male, è solo
infastidito. Oikawa afferra entrambi i suoi polsi e li allontana dal
volto, prende a baciarlo - finché si calma, finché non
è di nuovo tranquillo e ragionevole. Con quella sua carnagione
pallida, e i capelli corvini che gli ricadono sul volto - sono più
lunghi dell'ultima volta che li ha visti, ma non l'aveva notato. Posa
un ultimo bacio sulle sue labbra e si risolleva, senza lasciarlo
andare.
- Qual è il problema? - , domanda. - Credevo
che ti avrebbe fatto piacere venire a trovarm- -
- Oikawa-san,
cosa sono per te? -
Oikawa tace immediatamente, colto alla
sprovvista da due occhi grigi, più intensi e penetranti di una
lancia al petto. Se prima non lo guardavano ora lo fissano,
pretendono una risposta; è Oikawa a volerne fuggire, ma fa del
suo meglio per ricambiare. Non riesce a formulare una risposta
abbastanza in fretta - Kageyama prosegue.
- Ho pensato molto a
noi. - , mormora. - Per.. Dei consigli che mi sono stati dati. Non
so... -
Sospira, e Oikawa lascia andare debolmente i suoi polsi
perché possa coprirsi il volto come evidentemente desidera
fare. È in difficoltà tanto quanto lui.
- Sono
più importante di Iwaizumi-san? -
Non ricorda quando sia
stata la prima volta in cui qualcuno l'ha colto così tanto
impreparato; o forse sì. Dev'essere stato sempre Tobio:
nessuno lo sorprende quanto lui. È uno dei motivi per cui gli
piace così tanto.
Scuote piano la testa, ma lui non può
vederlo; e quando fa per scostare le sue mani dal volto, perché
possa guardarlo, si rende conto con orrore che Tobio sta piangendo
piano - i denti stretti, il petto che trema. Sono lacrime di rabbia,
represse e frustrate troppo a lungo.
- Mi sento così
stupido. - , riesce a dire, la voce piegata dal pianto. - Ogni volta
che vedo una tua foto, e lui è con te... Ogni volta che parli
di lui, mi sento così stupidamente geloso, e vorrei correre
qui, e non posso. -
- Tobio. -
- Non posso neanche
odiarlo, ma non so cosa siete voi e non so cosa sono io... -
-
TOBIO. -
Stavolta richiamarlo funziona, e Kageyama scosta
le mani dal volto in tempo per vedere Oikawa chinarsi di nuovo su di
lui e baciarlo con prepotenza - è diverso dal solito; le mani
di Oikawa tremano, si aggrappano a lui come fosse l'unico appiglio
per rimanere ancorato al mondo. Corrono tra i suoi capelli, sul suo
corpo, sul suo volto - premendo, come per lasciare dei segni, come
potessero incidere sulla sua pelle i pensieri che Oikawa non sa
esprimere ad alta voce. I loro volti si fanno talmente vicini che,
rispondendo al bacio, il naso di Tobio si scontra contro quello di
Oikawa. Il suo corpo fa male, perché Oikawa non è
gentile - ma è un dolore che gli serve. Vuole continui a
toccarlo con quella necessità indescrivibile per sempre. Vuole
toccarlo allo stesso modo.
Si
separano solo quando l'aria inizia a mancare, e sospirano uno contro
il volto dell'altro - Tobio solleva una mano, afferra i capelli
ancora umidi di Oikawa e lo trascina di nuovo contro sé per
sfamare di nuovo il bisogno di baciarlo. Ogni volta potrebbe essere
l'ultima, ogni volta non vuole che lo sia.
- Non lo so. - ,
risponde Oikawa. - Cosa sei per me. -
Kageyama si ferma, le
pupille che tremano fisse sul volto paonazzo dell'uomo che ama; si
solleva sui gomiti e lo osserva, serio come non mai. Anche Oikawa è
serio.
- Iwa-chan è il mio migliore amico. - , prosegue.
- È sempre stato solo quello. Tu sei... -
Si ferma, e
col dorso della mano carezza il suo petto nudo - fino a fermarsi in
prossimità del cuore, dove volta la mano e preme. Preme così
tanto che Kageyama quasi si sbilancia e cade di nuovo sul divano,
come volesse trapassarlo e tenere il cuore di Tobio tra le dita.
Lo
sta già facendo, ma non lo sa.
- Ho bisogno di te. - ,
sussurra. - Ho bisogno che tu stia al mio fianco per tutto il tempo
che mi ci vorrà per capire. Puoi farlo? Sfamare il mio
egoismo? -
Tobio lo guarda fino a imparare a memoria i suoi
lineamenti. È così bello, e così triste; il
cuore sembra volergli esplodere dal petto, ed è sicuro che
Oikawa possa sentirlo - per cui sposta la mano dal suo petto, e lo
circonda con le braccia - tirandolo verso sè, affondando il
viso nella curva del suo collo e facendosi coraggio.
- Ti amo,
Tooru. -
Le sue braccia lo stringono così tanto che ha
paura di fargli del male, ma non si ferma. Sente le labbra di Oikawa,
premute contro la sua spalla, piegarsi in un sorriso.
- Lo so.
-
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Aaaaah, la prima OiKage che posto TvT
Spero di scriverne altre!
L'idea di questi due stronzetti che mi hanno rapito l'anima che intraprendono una relazione quando Tobio matura mi affascina tantissimo, tanto che ho in cantiere una specie di prequel spirituale di questa OS!
Devo chiedervi, se shippate iwaoi, di non prendere come un'offesa le insinuazioni che ho messo in bocca a Tobio in questa fan fiction. Mi è stato promptato “gelosia”, e Iwaizumi era la prima persona a cui ho pensato u.u
Grazie per aver letto e se vorrete commentare, alla prossima!
-Joice