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Autore: mati1999    17/05/2016    2 recensioni
-A proposito Mat, chi vincerà domani la partita di Quidditch?- chiese mio padre. Alzai un sopracciglio e anche la mamma lo fece
-Max...- disse infatti
-Oh andiamo, a che serve avere una figlia che vede il futuro se non puoi sfruttarla?- domandò mio padre facendomi l'occhiolino e facendomi ridacchiare. Eh già. Perché io vedevo il futuro. Avevo visioni. Più o meno quando volevo, anche se a volte arrivavano senza essere richieste. Nessuno sapeva di questa cosa. Solo i miei. Era iniziato per caso, quando a quattro anni avevo detto a mia mamma che le conveniva uscire con l'ombrello nonostante ci fosse il sole. Mi aveva sorriso dicendomi che non sarebbe piovuto. La sera tornò zuppa. Ridevo ancora a ripensare a quella scena.
-Punta sui Cannoni di Chudley. Vanno forte quest'anno- risposi. Lui mi schioccò una bacio sulla fronte
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Sveglia sveglia. Devi andare. È tardi. Dai alzati sorellona- Queste furono le parole che mi svegliarono quell'1 Settembre. Mi alzai di scatto
-Brutto mostriciattolo. Vieni qua che ti faccio passare la voglia di rompere a tua sorella a quest'ora del mattino- esclamai iniziando a rincorrerla mentre lei scappava ridendo. La presi, la buttai sul letto e iniziai a farle il solletico sulla pancia. Lei si dimenò molto
-Smettila. Per favore smettila. Lo dico alla mamma. Dai smettila- disse lei con le lacrime agli occhi
-Tanto la nostra creatrice non avrà tempo di mettermi in punizione dato che tra...- guardai l'orologio
-...un'ora e dieci sarò sul treno- dissi lasciandola libera di andarsene. Mi avvicinai alla mia scrivania. Presi la lettera che mi era stata consegnata tipo a Luglio con i risultati dei G.U.F.O. Naturalmente avevo preso tutte E. Insomma, ero la migliore studentessa di Hogwarts. Ed ero anche modesta. Sorrisi. Stavo per iniziare il mio sesto anno. Accanto ai miei migliori amici. L'unica cosa negativa era dover sopportare Potter ancora. Ma oramai la maggior parte degli anni era andata. Solo due ed addio Potter. Chiusi velocemente il baule che avevo fatto la sera prima e andai in bagno a cambiarmi. Scesi per fare colazione circa mezz'ora dopo
-Sbrigati. Ti rendi conto che mancano solo quaranta minuti??- Ogni anno la stessa storia. Mamma che gridava perché eravamo in ritardo, papà che beveva il suo caffè guardando la moglie un tantino spaventato, Elena che saltava per tutta cucina, e poi io che con calma finivo la colazione, sorridevo a mia madre a affermavo che ero pronta. E ogni anno arrivavamo a pelo, un secondo prima che il treno chiudesse le porte. Prima della fine dei miei sette anni, ero sicura, avrei perso il treno. Ma le abitudini sono dure a morire. Così mi ritrovai ad aver finito la colazione alle 10:45
-Ma io ti strozzo- mi urlò mia madre quando le comunicai che ero finalmente pronta. Mio padre la fermò in tempo, così che due minuti dopo ci eravamo smaterializzati in un vicolo della stazione. Cominciai a trascinarmi dietro il baule. Alle 10:55 attraversammo la barriera e alle 10:58 ero sul treno a sventolare la mano per salutare i miei. Mia madre si commosse, anche quell'anno.
Chiusi gli occhi. 
-Siamo qua Mat- mi gridò la voce della mia migliore amica. Avevo passato almeno due ore a cercare quel cavolo di scompartimento dove si erano infilati
Riaprii gli occhi e li raggiunsi
-Ma voi, un posto un po' più lontano no, eh?- chiesi sarcastica. Seth minimizzò con un gesto della mano.
-Non ti lamentare. Se ogni anno tu non facessi così tardi potremmo andare tutti insieme così da non perderci- esclamò infatti. Gli feci il verso aggiungendo anche qualche smorfia.
-Brutta ingrata- mi gridò saltandomi addosso e iniziando a farmi il solletico
-Ma che scenetta romantica. Da quanto è che va avanti questa storia?- chiese ironica una voce, che purtroppo riconobbi molto bene
-Più o meno da quanto va avanti quella fra te e tua cugina Dominique- dissi maligna ghignando. Lui perse il sorriso e mi si avvicinò minaccioso. Era ovvio che non avesse nessuna storia con sua cugina, ci mancherebbe. Ma avendo la stessa età ed essendo nella stessa Casa, quei due erano molto uniti. Così che, per divertirmi, avevo insinuato una volta che avessero una relazione segreta. La storia non era piaciuta molto a Potter, così avevo continuato. Sbuffai
-Non mi fai paura, Potter- 
-Vedrai Blake. Te la farò pagare-
-Se sei così stupido da provarci...- mormorai avvicinandomi ancora di più. I nostri nasi quasi si sfioravano, e i nostri occhi mandavo scintille.
-Solo io avverto tanta tensione sessuale qua?- chiese un'altra voce. Apparteneva a un ragazzo biondo, slanciato, con due occhi grigi da incantare chiunque. Chiunque tranne me. Scorpius Malfoy, del quinto anno di Serpeverde, cugino di Seth e migliore amico del fratello dell'imbecille.
-No, non sei l'unico- Accanto a lui si esibiva in un ghigno Serpeverde Albus Potter, detto Al, sopracitato fratello dell'imbecille e fiero di essere di questa Casa. Potter uno sbuffò. Si allontanò premurandosi di dare una spallata a Scorpius e uscì senza neanche salutare. Tornai con gli occhi sui due nuovi arrivati
-Ciao Scorp, ciao Al- salutai con un sorriso sincero i due ragazzi. Nonostante avessero un anno meno di noi ci eravamo trovati subito tutti d'accordo, così noi eravamo le cinque Serpi per eccellenza. Poi, avendo lezioni diverse capitava che stessero loro due da soli e noi tre per conto nostro, ma ai pasti specialmente eravamo insieme. Al mi aveva fatto ricredere sui Potter. Se prima pensavo che fossero una piaga, ora ritenevo che solo James Potter era venuto su male. Anche Lily (nonostante Grifondoro) era niente male.
-Ehi, guardate un po' qua- disse sorridendo Seth, mostrando a tutti la sua spilla da Capitano della squadra di Quidditch Serpeverde. Tris gli saltò addosso ridendo, felice per lui. Scorp e Al si congratularono. Poi lo sguardo di tutti si posò su di me che non avevo fatto nulla.
-Che c'è? Io già lo sapevo- ammisi lanciando uno sguardo eloquente ai miei due migliori amici. Gli unici a sapere del mio fantastico potere.
-Si, è vero. Deve essermi scappato in qualche lettera- disse Seth ad indirizzo dei due ragazzi. Loro annuirono. 
-Allora, quest'anno avete i G.U.F.O. Preoccupati?- chiese la mia amica, guardando più Scorp. Entrambi le sorrisero
-Mica tanto. Siamo i migliori. Ancora più di mia cugina Rosaline- esclamò Al. 
-Voi come siete andati?- chiese Scorp
-Qualche E ed alcune O- esclamò lei
-Io E, O e una A, in Divinazione- disse invece Seth, guardandomi all'ultimo
-Io tutte E- dissi tranquilla
-Ovvio- esclamò Al alzando gli occhi al cielo
-Che vorresti insinuare nanerottolo?- gli feci
-Sono più alto di te di almeno una spanna buona- disse
-Rimani il più piccolo- ribattei io. 
-Anche Scorpius ha la mia età-
-Veramente Albus, sono più grande di te- disse il biondo sedendosi composto, da vero Purosangue. Accanto a lui si buttò malamente il Potter in questione sbuffando. 
-Ehi gente. L'attenzione era su di me- esclamò Seth. Tris rise dandogli un pugno sul braccio. Mi alzai e detti un bacio sulla guancia a Seth.
-Dai, raccontaci le tue vacanze- dissi sedendomi accanto a lui. Tutti si misero in ascolto. Più che le vacanze in se era il modo in cui Seth raccontava. Ti faceva sembrare di essere con lui, che fosse una fiaba da bambini o il resoconto delle vacanze estive. Passammo il viaggio ad ascoltare il mio migliore amico che non chiuse la bocca un attimo. Arrivammo finalmente a Hogwarts. Io e i miei amici ci guardammo, prima di scattare veloci verso l'uscita. Era sempre stata una finta gara. Chi arrivava per primo alle carrozze aveva il diritto di scegliere il dolce per primo alla sera. Era nato tutto da Seth, con me e Tris che partecipammo solo per non far vincere Nott. Corremmo fuori spintonandoci. Di colpo mi fermai rallentando il passo. I miei amici, non accorgendosi di nulla, continuarono la loro corsa fino a che non caddero addosso a Potter, Weasley (Frederick) e Sam Baston, il ragazzo patito di Quidditch come suo padre che completava il trio. Li superai camminando lentamente sentendo i Grifondoro imprecare contro i miei amici che non lo ascoltavano per non perdere la gara. Ovviamente arrivai prima. Sfortunatamente nella nostra carrozza vennero a sedersi anche i Grifondoro di prima con Dominique in aggiunta
-Ma voi non vi separate mai? Da soli fareste schifo a tutti?- chiese Potter guardando me. Sbuffai. Ma perché voleva sempre attaccare briga. Io non volevo litigare. Ero una Serpeverde, non una la cui linfa vitale è il litigio
-Potter, perché non chiudi la bocca? Ci faresti più bella figura- gli dissi cattiva. Vidi Dominique tapparsi la bocca per non ridere. La cosa mi fece immensamente felice. Ghignai appoggiandomi con la schiena, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio aspettando una sua risposta. Lui, notata la cugina, mi guardò ancora più male
-Lo stesso vale per te. Credo che ci sia un motivo per il quale voi Serpeverde siete disprezzati da tutti. Fatti due domande- mi informò Potter ghignando cattivo. Tutti all'interno della carrozza si zittirono. Albus guardò molto male il fratello e anche Dominique lo guardò sorpresa dalle sue parole dato che con lei era tanto buono
-D'accordo. Mi farò due domande. Quale dolce sceglierò a cena? Tiramisù o profiterole?- chiesi sarcastica rivolta ai miei amici con l'intento di distogliere l'attenzione dalle parole di Potter, che dovevo ammettere, avevano colpito anche me. I Serpeverde presenti risero, tranne io che tornai a fissare James Potter impassibile. Finalmente la carrozza arrivò a destinazione. Scesero tutti, gli ultimi eravamo io e l' imbecille. Scesi e mi fermai così che lui dovesse aspettare mi spostassi
-Fanno male Potter. Le cose che hai detto- dissi serissima senza neanche voltarmi. Poi mi avviai verso il castello dietro ai miei amici. Sentii lo sguardo di James ma non mi voltai, anche se sapevo di aver colpito un minimo il suo buon animo da Grifondoro. Mi concessi un sorrisetto vittorioso prima di entrare nella Sala Grande. Molte teste si voltarono. Non me ne stupii. Io, Tris e Seth eravamo tra i più popolari. Anche Albus e Scorpius. E anche quei Grifondoro. Ma noi eravamo meglio ovviamente. Mi sedetti accanto alla mia amica che fissò un attimo Scorp prima di scuotere la testa e girarsi sorridendo verso me. La guardai dubbiosa prima de ricambiare il sorriso. I primini arrivarono. Mi appoggiai con i gomiti sul tavolo e sbirciai il futuro.
-Aperte le scommesse. Cinque falci a testa- annunciai. I miei migliori amici mi guardarono male. Che potevo farci se avevo un piccolissimo vantaggio?
-Il piccolo brunetto con i riccioli. Dico che sarà Corvonero- disse subito Scorpius. Fissai il ragazzino e ghignai.
-Secondo me sarà Serpeverde-
-Punto anche io Serpeverde- disse subito Seth
-Idem- subito dopo Tris
-Io invece dico Grifondoro- disse Albus. Il ragazzino venne ovviamente smistato nella nostra Casa. Io e i miei amici allungammo le mani ghignando (non se si era capito, ma a noi piaceva ghignare). I due del quinto sbuffarono sganciando quindici falci ciascuno. Continuammo a scommettere, ma stavolta scommisi per ultima, così che a fine cena mi arricchii parecchio. Parlammo molto, mangiando tantissimo, soprattutto Seth, che si ingozzava come uno che non mangiava da settimane. Alla fine arrivò anche il dolce. Nott allungò le mani sul profiterole che avevo già adocchiato io. Diedi un piccolo schiaffo sulle mani facendo no con il dito e prendendolo io
-No no. Ricordi chi ha vinto?- chiesi felice. Lui si mise a piagnucolare chiedendomi di darglielo. Mi supplicò così tanto che alla fine sbattei le mani sul tavolo
-Ok Seth, lo vuoi?- domandai esasperata. Lui annuì tutto contento.
-Bene- esclamai. Presi il mio piatto e lo porsi a lui. Ma prima che potesse prenderlo glielo spalmai in faccia. 
-Dimmi, è buono?- Aveva tutto il volto coperto di cioccolato. Leccò le labbra (e giurai di aver sentito ragazzine intorno sospirare, bah)
-Molto. Grazie- mi disse. Scossi la testa ma sorrisi
-Sai cosa mi ricorda?- chiese Tris cominciando a ridere
-Il nostro primo incontro- esclamammo in coro ridendo come pazzi. La cena finì con il discorso della preside che non ascoltai. Andammo nella nostra Sala Comune e lì ci separammo quasi subito data la stanchezza che colpiva tutti. Io e Tris ci avviammo verso camera nostra. Dai Serpeverde le stanze erano tutte da tre o da due. Io e Tris avevamo avuto la fortuna di occuparne una tutta nostra, mentre le altre tre del nostro anno un'altra. Misi un pigiama non troppo leggero, semplice e poi salutai Tris
-Ed ecco un altro anno- la sentii mormorare
-Già. Chissà cosa accadrà- risposi prima di crollare nel sonno
 
 
Helloooo
Eccomi con un ritardo pazzesco ma perdonatemi. Ora, spero la storia continui a piacervi e farebbe piacere a me se lasciaste qualche recensione, così a caso....no scherzo, non a caso. Ma lasciatele pleaseee
Detto questo vi saluto e al prossimo capitolo
  
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