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Autore: Potter4ever    20/05/2016    5 recensioni
Sono passati 11 anni dalla fine della guerra. Per Hermione e Draco molte cose sono cambiate e non in meglio. Lui è in prigione, condannato a vita, mentre lei è in esilio.
Ma una profezia cambierà tutto.........
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Mi spiace che la storia sia passata inosservata! Io mi sono divertita a scriverla e speravo che qualcuno si divertisse a leggerla! Ma fa lo stesso, io l'ho scritta e io la pubblico! Magari qualcuno riuscirò a tediarlo!

Questo è il secondo capitolo, quello dove viene spiegato quello che successe 11 anni fa!
A chi vorrà seguirmi, buona lettura!
Stefania






 
La guerra era finita da pochi mesi. Erano stati mesi concitati, assurdi, esaltanti in un certo senso.
I morti erano stati sepolti, come eroi coloro che avevano difeso Hogwarts, alla chetichella, per dimenticare, coloro che erano dall’altra parte della barricata.
Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger, universalmente riconosciuti come “I Salvatori del Mondo Magico”, erano stati portati in giro per essere – come diceva Hermione – esposti all’adorazione popolare e, se in un primo tempo, la cosa poteva sembrare divertente, dopo un po’ i tre si stufarono di quel teatrino, utile solo a ricostruire la credibilità del Ministero.
Dopo circa tre mesi di viaggi quasi ininterrotti, i tre amici decisero di smetterla, con sommo dispiacere degli adulatori che li seguivano ovunque andassero.
Harry e Ron erano tornati alla Tana, a piangere per la morte di Fred e a cercare di rimettere insieme i cocci della loro vita.
Hermione era tornata nella sua vecchia casa di Londra, trovandola desolatamente vuota e, proprio per questo, devastata dai Mangiamorte quando erano andati a cercare i suoi genitori.
La sua intenzione era di tornare a Hogwarts per frequentare l’ultimo anno, indispensabile per poter accedere all’Accademia Magica, ma prima voleva cercare di invertire l’incantesimo di memoria che aveva salvato la vita ai suoi cari.
Purtroppo, la sua ricerca di un contro incantesimo si rivelò più lunga e difficile del previsto e la strega si ritrovò sull’espresso per Hogwarts, il 1° settembre, senza aver ancora risolto il problema.
Fiduciosa di trovare dentro la scuola quello che le serviva, appena arrivata si recò dalla Preside, la professoressa McGranitt, esponendole il suo problema.
Ma i mesi passavano ed Hermione aveva l’impressione che ci fosse qualcosa di strano nel comportamento dell’anziana donna e anche in quello di Madama Pince che, invece di aiutarla nella scelta dei libri che avrebbero potuto esserle utili, inventava sempre nuove e futili scuse per impedirle la consultazione.
Era sola, Hermione, sola come mai.
Harry e Ron non avevano voluto saperne di fare l’ultimo anno e stavano seguendo il corso per diventare Auror.
Ginny era tornata, naturalmente. ma il loro rapporto si era come incrinato, troppe cose erano successe e le ferite non si erano ancora rimarginate.
Anche Neville era tornato, ma nonostante fossero amici, la confidenza con lui non raggiungeva i livelli che aveva con Harry e Ron.
“Ehi, Sanguesporco! Non sei in giro a gioire per la vittoria dei pezzenti?”
Il tono era il solito, arrogante e antipatico, di Draco Malfoy, che era nascosto dietro una delle colonne.
“Noto che la fine della guerra non ti ha fatto cambiare, furetto!”
“Perché dovrei? In ogni caso io sono un emarginato, ormai, tanto vale che mi diverta, nessuno mi direbbe mai niente, non vogliono avere a che fare con un ex mangiamorte.”
Il tono era strafottente, ma con una nota amara di sottofondo, cosa che Hermione non mancò di notare e, forse proprio per quel motivo, si avvicinò al ragazzo abbassando la bacchetta in segno di pace.
Già, strano a dirsi, ma fu proprio con Malfoy che la ragazza legò di più quell’anno.
Tra loro era nata una strana amicizia, fatta di battute pungenti ma anche di chiacchierate impegnative e soddisfacenti per entrambi, di lezioni ripassate e di scambio di nozioni.
Erano due anime solitarie che si erano trovate ed erano anche abbastanza intelligenti per non scambiare la loro amicizia per una pallida imitazione di amore, che avrebbe rovinato lo strano rapporto che si era instaurato.
Fu proprio durante una delle loro discussioni sull’ultima lezione di Pozioni che Hermione espresse a Draco i suoi dubbi e le sue perplessità sul comportamento degli insegnanti.
“Vedi, mi sembra che mi evitino di proposito, come se ci fosse qualcosa che non vogliano farmi sapere. In passato, avendo il permesso della McGranitt, madama Pince mi avrebbe fatto entrare tranquillamente nel Reparto Proibito. Adesso no, accampa sempre qualche scusa e io non sono ancora riuscita a consultare i libri che mi servono”.
“E’ strano quello che mi stai dicendo, pensavo che evitassero solo me. Sarebbe logico.
Ma tu no, tu sei l’eroina per eccellenza, dovresti trovare tutte le porte spalancate.”
“Trovo tutta questa situazione molto frustrante”.
“Dimmi, hai già idea di come fare per restituire la memoria ai tuoi genitori?”
“No, per questo volevo vedere se nel Reparto Proibito qualcosa mi potesse essere utile, ma finché non riesco ad entrarci sono bloccata. Ho consultato tutti i libri che parlano di incantesimi di memoria, tutti quelli che mi sono stati permessi, ma niente, nessuno spiega come invertire il procedimento.”
“Forse nella biblioteca di Malfoy Manor troveresti quello che stai cercando. Ma non penso che la vecchia megera ti darebbe mai il permesso di andarci.”
“Perché nella biblioteca di casa tua? Cos’ha di tanto speciale?”
“Dimentichi forse in cosa i Malfoy erano un’eccellenza? La biblioteca del Manor è piena di libri di Magia Oscura e, da quello che mi hai detto, è lì che dovresti cercare l’incantesimo che ti serve.”
“Ma io non ho nessuna intenzione di usare magie proibite, Malfoy!”
“Allora scordati di riavere i tuoi genitori.”
Dopo quelle parole, girò sui tacchi lasciando la ragazza da sola, a ripensare alle sue parole,
“No, non posso, non è possibile che non esista altra soluzione. Già il Reparto Proibito contiene incantesimi oscuri, non oso pensare un’intera biblioteca dedicata alla Magia Oscura.
No, Malfoy dev’essere impazzito.
Sicuro.
Ma.....se effettivamente......e se non riuscissi a trovare una via d’uscita.............
No. Assolutamente. No”
La mente di Hermione macinava pensieri simili a tutte le ore ormai, il tarlo che Malfoy le aveva messo nel cervello non la smetteva di trapanare e, a tutto questo, si aggiungeva il comportamento degli insegnanti, sempre più elusivo e, in alcuni casi, scostante.
Si avvicinavano le vacanze di Natale, che Hermione pensava di trascorrere al castello, non avendo nessuno da cui ritornare e non avendo nessuna voglia di andare alla Tana.
“Vieni con me. Sono solo e non ho nessuna voglia di rimanere qua dentro.”
“A casa tua?”
“No Granger! Ti lascio in mezzo al parco a gelare! Ma che domanda mi fai? Certo! Tu sei sola, io sono solo, almeno non passiamo due settimane a girovagare come i fantasmi per i corridoi del castello!”
Se Malfoy avesse tirato fuori di nuovo l’argomento “biblioteca”, probabilmente Hermione non avrebbe accettato, ma l’idea di cambiare aria, anche solo per un breve periodo, era troppo allettante per non acciuffarla al volo.
Fu l’inizio della fine.
A ripensarci, dopo tanti anni, gli avvenimenti erano ancora ben scolpiti nella mente della strega.
L’arrivo a Malfoy Manor, lo stupore nel trovare un palazzo completamente diverso da quello che si ricordava, con ampi saloni illuminati dal sole invernale e pareti di colore chiaro, che risollevavano l’animo.
I primi giorni spensierati, i discorsi con Malfoy, le passeggiate a cavallo, il tentativo di lui di insegnarle a guidare decentemente una scopa e l’ammissione di Hermione di soffrire terribilmente di vertigini, che avevano fatto sbellicare il mago dalle risate.
Il primo timido accenno alle ricerche che avrebbe potuto fare in biblioteca e la decisione di fare quel tentativo, l’ultimo, il più disperato.
La felicità di aver trovato una probabile soluzione e il terrore di vedere che apparteneva alla magia più oscura che ci potesse essere.
“Non posso Draco, non posso preparare questa pozione. E’ troppo.........troppo........Troppo!”
“Abbiamo passato intere giornate chiusi qui dentro, abbiamo consultato tutti i testi conosciuti e alcuni ignoti ai più, ma l’unica cosa che potrebbe funzionare è quella, lo sai anche tu.”
“Ho paura”
“Anch’io, sempre”
“Ci sono ingredienti che nemmeno a Nocturn Alley si possono trovare. E’ impossibile!”
“Se sai dove cercare, trovi tutto, ricordatelo Granger”.
Si era lasciata convincere alla fine, il desiderio di riavere i suoi genitori era troppo forte.
Avevano deciso, di comune accordo, di fare il tentativo finita la scuola, era troppo importante per tutti e due superare i M.A.G.O..
Oh, la pozione aveva funzionato, eccome! I genitori di Hermione erano tornati in possesso di tutti i loro ricordi, erano tornati in Inghilterra con la figlia e sembrava che, finalmente, tutto si fosse sistemato.
Ma la Magia Oscura esigeva sempre un tributo e quella praticata da Hermione, anche se né lei né Draco lo sapevano, pretendeva un tributo di sangue; in questo caso, avendo restituito due vite, ne voleva due in cambio
La pozione era stata preparata da Malfoy e, pertanto, fu lui ad essere trovato con i vestiti sporchi di sangue, un pugnale in mano e due cuori appena strappati dal petto delle vittime nell’altra.
Aveva gli occhi spiritati, sembrava in trance e furono necessari diversi schiantesimi e un incarceramus molto potente per fermarlo.
A quel punto, venuta fuori tutta la storia, scoppiò lo scandalo.
Il processo suscitò grosso scalpore, sia per i fatti che, soprattutto, per i personaggi che vedeva coinvolti.
Il Wizengamot al gran completo, presieduto addirittura dal Primo Ministro giudicò i due ragazzi e, in onore del “nuovo corso trasparente” preso dal Ministero, non fece sconti.
Draco Malfoy fu portato ad Azkaban condannato alla prigione a vita per duplice omicidio aggravato dall’uso della magia oscura, mentre Hermione, in virtù dei servigi che aveva reso al Mondo Magico, fu “semplicemente” coperta di ignominia e “invitata” a lasciare il paese.
Come ulteriore beffa, ai suoi genitori venne nuovamente cancellata la memoria e furono riportati in Australia, con il divieto assoluto, per lei, di tentare di invertire il processo e di cercarli ancora in futuro.
A nulla servirono i pianti e le giustificazioni della giovane strega, nessuno le credette; Malfoy neanche ci provò a difendersi, il suo destino era segnato.
Da un momento all’altro, da salvatrice del Mondo Magico era diventata una delinquente della peggior specie, addirittura la professoressa McGranitt e il Ministro Shackelbolt le girarono le spalle, non aveva più amici o quasi.
Solo Harry e Ginny le erano rimasti accanto, Ron si era defilato e non provò mai, negli anni successivi, a capire le motivazioni della ragazza, nonostante sua sorella e suo cognato gliel’avessero chiesto diverse volte.
Quello che le faceva più male non era tanto il voltafaccia di tutti, o quasi, ma il sapere di aver fatto incarcerare una persona innocente, perché Draco era innocente, la sua unica colpa era averla aiutata.
  
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