Libri > Fiabe
Segui la storia  |       
Autore: Freya_Melyor    24/05/2016    2 recensioni
Crossover parodistico, completamente folle e un po' demenziale delle fiabe della nostra infanzia (e non).
Chi dice che l'eroe della situazione debba spiccare per forza d'intelligenza?
Siamo sicuri che i "cattivi" siano veramente cattivi?
E se i "buoni" cambiassero idea?
Se i ruoli si invertissero, che accadrebbe?
Ecco un'ottica del tutto alternativa del classico ...e vissero per sempre felici e contenti!
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Alla strega di Hansel e Gretel,

la vecchietta più dolce del mondo delle fiabe.

 

 

 

 

Di Cacciatori, Lupi e Finali Alternativi…

 

- Le Rovine dei Tre Porcellini -





 

Il giovane non aveva la più pallida idea di dove tale bestia potesse trovarsi, ma essendo dotato della stessa fortuna di Gastone, il tanto odiato cugino di Paperino, non dovette far altro che aspettare che la dea bendata lo trovasse per poi indicargli la giusta via da seguire.

In un assolato pomeriggio, mentre stava percorrendo un viottolo in mezzo ad un bosco, impegnato com'era nell'ammirare il proprio riflesso in un frammento di Specchio delle Brame che era riuscito a recuperare prima che la Regina Biancaneve lo distruggesse definitivamente, non si accorse della graziosa bambinetta vestita di rosso che stava appollaiata sul prato – disseminato da coloratissimi fiorellini – costeggiante il viottolo.

«Ehilà, messere! Dove ve ne andate di bello?» chiesa la bimba, distogliendo così l'attenzione dell'uomo da se stesso.

«Sono alla ricerca di una feroce bestia, cara bambina – rispose lui, ammiccandole e mostrandole le sue preziose armi: spada e balestra – E, a tal proposito, non dovresti star qui nel bosco tutta sola. Non è prudente» rispose il Cacciatore in uno sprazzo di lucidità; per una volta aveva detto una cosa sensata! Ma subito dopo, dato che, si sa, ogni cosa bella è destinata a finire, ritornando lo sconsiderato di sempre le chiese «Non è che per caso sai che aspetto abbia questa bestia? Magari l'hai intravista tra i cespugli...»

La bimba corrucciò la fronte, arricciò le labbra e socchiuse gli occhi, dando l'idea di star pensando intensamente. Ma il suo sforzo di ricordare risultò vano, poiché la sua risposta fu negativa.

«Mi dispiace messere, ma proprio non lo so. Sto andando a far visita alla mia cara nonnina ammalata che abita qui nel bosco; le porto un mazzolino di fiori profumati ed i biscotti che ha fatto la mamma, ma di questa bestia non ho mai sentito parlare» disse d'un fiato la fanciullina, l'espressione dispiaciuta per non essere stata d'aiuto.

«Non importa, cara bambina. Ora ti lascio, l'avventura mi chiama» le disse, spronando poi il cavallo a continuare la placida cammina e ricominciando a specchiarsi.

«Messere, messere!» gridò la ragazzetta «Di questa bestia non so nulla, ma di altre creature ho sentito parlare. Se imboccate l'altro viottolo – e, così dicendo, indicò con la manina paffuta un sentiero che il Cacciatore non aveva notato, impegnato com'era a complimentarsi con se stesso – troverete le Rovine dei Tre Porcellini; di sicuro conoscerete la leggenda. Ecco, forse lì potrete trovare quel che cercate».

«Certo che la conosco. Grazie fanciulla vestita di rosso, il tuo aiuto sarà sicuramente prezioso» affermò, riponendo il frammento dello Specchio delle Brame nella bisacca ed incitando il purosangue ad un trotto leggermente più movimentato. Poi, esattamente come Mr. Incredibile, disse con un sorriso a trentadue denti «Si va in scena!», quindi scomparve alla vista della bambina.

Inoltratosi nel sentiero, dopo quello che parve un tempo infinito e che avrebbe potuto benissimo essere dimezzato se solo avesse spronato il cavallo ad un sostenuto galoppo – cosa che non fece per evitare che i ferri all'ultima moda di quest'ultimo si logorassero –, arrivò alle Rovine dei Tre Porcellini, dove le casette di paglia, di legno e di mattoni (o almeno quel che ne rimaneva) facevano bella mostra di sé nell'ampia pianura.

Passando davanti ad un catasto di paglia dove, un tempo, sorgeva la prima casetta, il Cacciatore immaginò il lupo Ezechiele che soffiava con potenza sull'abitazione; quasi percepì l'odore aspro dell'alito dell'animale, assumendo un'espressione schifata per poi ricordarsi con gioia di come il proprio alito profumasse invece di menta peperita. Mentalmente ringraziò la strega di Hansel e Gretel per avergli venduto quelle caramelle miracolose. Che cara vecchietta era quella!

Il Cacciatore trovava ingiusto che venisse giudicata solamente per le sue abitudini alimentari… in fondo, che cosa poteva mai farci la dolce nonnina se il suo piatto preferito erano i bambini al forno?

Lungo il tragitto per arrivare alla seconda casetta, quella di legno, il giovane pensò alla fuga del primo porcellino che, impaurito, corse a chieder riparo dal secondo fratello. Arrivato davanti ad un cumulo di pezzi di legno, immaginò nuovamente il lupo soffiare forte, sino a che anche la seconda casetta non venne spazzata via ed i due porcellini corsero dal terzo fratello a chiedere aiuto.

Giunto davanti alla terza casetta, quella di mattoni e l'unica ad essere ancora in piedi, il Cacciatore notò del fumo uscire dal comignolo.

Smontò da cavallo, si avvicinò alla porta e con fare inquisitorio gridò: «Chi osa profanare una delle Rovine dei Tre Porcellini? Fatevi vedere, stolto che non siete altro. Uscite ad affrontare il pericolo e a sfidare la morte!» e, detto ciò, impugnò saldamente Lungo Artiglio e si preparò all'imminente scontro con gli occhi che emanavano fulmini di rabbia.

Ma, passato qualche minuto, nessuno uscì dalla porta. Allora, con mossa decisa, il Cacciatore fece il proprio ingresso all'interno della casa, trovando così il lupo Ezechiele seduto su di una poltrona accanto al camino.

Precipitandosi davanti all'animale, lo sfidò nuovamente: «Alzatevi e combattete, oh fiera maledetta!»

«Ma quale fiera e fiera! Siete forse privo del dono della vista? Non vi siete accorto che sono un povero lupo obeso? Non esercito più la mia professione di “cattivo della fiaba” da anni».

Il Cacciatore, mettendo meglio a fuoco la vista nella penombra della stanza, osservò l'animale, notando che effettivamente le sue parole erano veritiere. Del bel lupo dal pelo nero del quale si narrava in passato, non era rimasto nulla, se non un enorme ammasso di grasso contornato da zanne cariate ed ingiallite.

«Cosa mai vi è capitato, povero disgraziato?»

«Fu colpa della mia fame vorace e di quei maledetti porcellini. Li mangiai uno dopo l'altro, non appena riuscii ad entrare all'interno di questa casa. Ma, sapete, erano tre animali molto grassi quegli sciagurati. Dopo averli mangiati mi ritrovai col colesterolo alle stelle e comincia a gonfiarmi come una palla. Sono anni, ormai, che sono in pensione. Il SaLuCaF (comitato per la “Salvaguardia dei Lupi Cattivi delle Fiabe”) si è occupato dei permessi di cui avevo bisogno per risiedere stabilmente in quest'abitazione: sono in regola» disse d'un fiato, sottolineando l'ultima frase per puntualizzare la propria onestà ritrovata.

«Vi chiedo allora venia, signor lupo Ezechiele. Deduco, quindi, che non siete voi la bestia che sta terrorizzando i regni qui intorno» azzardò il Cacciatore.

«Ma come siete perspicace!» rispose il lupo sarcasticamente; sarcasmo che non fu colto dal giovane avventuriero poiché sul suo volto si dipinse un'espressione compiaciuta, come quella di chi è consapevole della propria intelligenza.

Il lupo Ezechiele decise di lasciar perdere, capendo che non c'era alcuna speranza per un soggetto del genere.

«Perdonate la mia intrusione. Mi rimetto in marcia alla ricerca della feroce creatura. Tornate pure a crogiolarvi nel grasso. Addio, lupo Ezechiele» pronunciò infine il Cacciatore con fare decisamente drammatico.

Il lupo, per tutta risposta, gli rivolse uno sguardo di compassione.

 

 

 

 

NdA: Ciao a tutti! Ecco per voi il terzo capitolo.

Per prima cosa, i ringraziamenti:

 

GRAZIE a Melz, Elissa98 e NeroNoctis per aver letto e lasciato un commento;

mi fa enormemente piacere sapere cosa ne pensate di questo scempio.

In più RINGRAZIO chi ha messo la storia tra le seguite

e chi continua a leggere in silenzio.

 

In questo capitolo l'unico personaggio esterno al mondo delle favole è Gastone, il cugino fortunato di Paperino, proveniente dalla fumettistica.

Questa volta la dedica è andata alla strega di Hansel e Gretel, una vecchietta che adoro *.* sì, ok, mangia i bambini… ma almeno, prima di mangiarli, li rende felici con quella bellissima casetta di marzapane ricca di ogni tipo di dolciume e delizia!

Ho mitizzato la storia dei Tre Porcellini, modificandone il finale.

Per il resto non c'è molto da dire, se non che il Cacciatore è sempre più vanitoso quanto poco perspicace.

Vi aspetta una bella chicca nel prossimo capitolo :-)

Kiss,

Freya

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Fiabe / Vai alla pagina dell'autore: Freya_Melyor