Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: eppy    27/06/2016    7 recensioni
Esiste un punto zero, un momento difficilmente definibile e quasi impercettibile, che condiziona la vita di ognuno di noi.
Ovviamente, il mascalzone presenta una fisionomia che lo rende perfettamente simile a tutti i suoi gemelli, ma uguale a nessuno di loro. Il problema è che la differenza in superficie è talmente sottile, che il 99,9% delle volte non viene notata nè dal diretto interessato/a, nè da chi gravita intorno, e lo si attraversa con lo stesso atteggiamento di sempre, senza minimamente sospettare che nasconda il più profondo dei vortici, capace di deviare o addirittura invertire la rotta della nostra esistenza in modo talmente subdolo e al contempo meraviglioso, da non farcene nemmeno accorgere. E' sconvolgente pensare a quanto potere possa custodire un solo, apparentemente banalissimo istante: può condurti verso un porto, una spiaggia sicura, o mandarti alla deriva..e succede in un attimo, inafferrabile e irripetibile.
Jane e Chris, i protagonisti di questa storia, si erano incontrati proprio nei rispettivi punti zero, che per qualche motivo coincidevano a loro insaputa.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
" Jane..abbiamo girato questo benedetto parco in lungo e in largo, quindi rassegnati: Jonas se ne è andato!"
Con quelle parole Sophie decise di mettere fine a quella che era stata una faticosa e inconcludente ricerca.
" E' la seconda volta che lo fa" ammise l'altra 
" Cosa?" si informò a quel punto l'amica
" Scappare senza darmi la possibilità di replicare e finire il discorso. Odio quando si comporta così!" le confidò Jane
" Non se lo merita, di essere corso dietro" constatò Sophie
" Lo so, ma ti ho già spiegato il motivo per il quale lo sto facendo...non mi piace lasciare le cose insospeso" spiegò lei
" Però lo stai facendo" le fece notare l'amica
" Certo! Se non riusciamo nemmeno più a parlare civilmente..."
" E poi sinceramente io pensavo che dopo quello che ci eravamo detti a casa mia, non ci fosse molto altro da aggiungere" disse subito dopo
" E allora perchè diamine gli hai chiesto scusa?" domandò a quel punto Sophie, non ancora convinta di come effettivamente fossero andate le cose durante la sua asssenza, e facendo fatica a seguire il filo della conversazione
" Perchè..perchè..non lo so! Mi ha fatto sentire in colpa, e cercavo un modo per calmarlo...minacciava di picchiare Harry!" spiegò confusamente
" Già, Harry" ribattè l'amica
" Mi stai per caso rifilando una di quelle occhiate che dovrebbero aprirmi gli occhi su qualcosa?" 
Si ritrovò a domandarle lei, mentre entrambe passeggiavano nel parco, e Sophie prendeva decisoni per tutte e due riguardo il tragitto da seguire per tornare dai ragazzi.
" Esattamente" le rispose, rendendosi ancora una volta conto di quanto fossero ormai in simbiosi.
Jane riusciva a leggere tra le righe di ogni sfumatura delle frasi da lei pronunciate, senza guardarla in viso.
" Soph..io credo proprio di averci perso la testa" ammise candidamente
" E lo so che è assurdo, perchè lo conosco da pochissimo e non ho la più pallida idea di come sia fisicamente, ma è così dolce, divertente, gentile, e mi fa stare così bene...non posso non amarlo, capisci?
Di lui mi fido ciecamente, sento di potergli raccontare tutto..e quello che provo quando mi stringe a sè è indescrivibile. Sono una scema, perchè all'inizio non riuscivo a non paragonarlo a Chris, e non so nemmeno perchè, ma ora, quando mi bacia, esiste lui e basta. Mi sconvolge ciò che provo quando sono con Harry, e l'unica cosa che so in questo momento è che lo voglio accanto.
La verità è che avevi ragione su tutto, quando cercavi di farmi riflettere sul mio rapporto con Jonas..non che abbia improvvisamente cancellato ciò che mi ha legato a lui, e non posso nemmeno dire che lo odio, e non gli augurerei mai del male nonostante tutto, ma non lo amo, non l'ho amato e non credo di non poterlo amare mai.
Con lui non ho mai provato ciò che sto provando ora, e questa apparentemente semplice constatazione è sufficiente per spingermi a cercarlo e chiarire una volta per tutte. Perchè tengo a Annie, e anche a lui, seppur non così intensamente come mi sono illusa di credere, e non voglio che il tutto si concluda con un scenata di gelosia."
" E hai detto tutto questo a Harry?"
" Che mi piace da impazzire?"
" Che l'unico motivo per il quale stai rincorrendo Jonas è per chiudere con lui civilmente" asserì Sophie
" No..non ce ne è stato il tempo. Ma l'ho baciato e mi sono lasciata baciare, e penso che abbia capito che non lo farei con chiunque, e soprattutto non lo farei se non ne sentissi il viscerale bisogno" 
" Sai Jane, quando si è innamorati si ha un continuo bisogno di conferme, soprattutto all'inizio" la spiazzò a quel punto l'amica
" Quando ti accorgi di amare qualcuno, il mondo diventa improvvisamente un posto felice, totalmente diverso da quello in cui eri abitutata a vivere, e non puoi proprio fare a meno di chiederti se quello che stai vivendo non sia un sogno ad occhi aperti. E un pizzicotto può tirartelo chiunque, per rassicurarti sul fatto che non stai dormendo, ma l'unico al quale crederai sul serio è quel qualcuno che ami. Deve essere proprio quella persona a darti continue conferme, per tutti gli altri è fiato sprecato"
" Ora, Harry è innamorato di te, e tu lo hai mollato lì dopo averlo baciato, per rincorrere un altro: trai pure le conclusioni" 
A Sophie piaceva un sacco fare l'avvocato del diavolo, ma a volte, come in quel caso, lo faceva soprattutto perchè lo reputava necessario.
Nella maggior parte dei casi toccava a Jane farla ragionare sulla stragrande maggioranza degi argomenti e delle situazioni, ma quando si trattava d'amore, l'amica pareva essere totalmente e meravigliosamente inesperta. C'era qualcosa di alquanto bizzarro, e al contempo tenerissimo, nel semplice considerare che Jane non si fosse mai innamorata sul serio,davvero, profondamente e inequivocabilmente prima di conoscere un certo Chris, e non avesse perciò la più pallida idea di come comporarsi in situazioni delicate come quelle...addirittura contesa da due ragazzi, e chi se lo sarebbe mai aspettato!
" Sono una cretina" e nel pronunciare quelle parole, si colpì da sola la fronte facendo ridere l'amica
" Deve aver pensato che mi sono pentita del bacio..ma quanto sono stupida?!" continuò ad insultarsi da sola
" Mi dispiace dovertelo dire, ma non aveva una bella cera quando io e Scott siamo arrivati" le confidò Sophie
" Ho combinato un disastro" si lamentò a quel punto Jane, portandosi nuovamente le mani al viso
" Per il mio stupido voler a tutti i costi rincollare i cocci di un rapporto già rotto, rischio di lasciarmi cadere dalle mani quello che desidero proteggere e custodire"
" Non farla così tragica...sicuramente ci è rimasto male, ma ti basterà dirgli che ti sei innamorata di lui, e quel ragazzo non staccherà mai più le labbra dalle tue.
E' cotto Jane, ti assicuro che è proprio cotto a puntino!" le confidò l'attimo successivo
" E io mi chiedo ancora come sia possibile una cosa del genere! Insomma, come può un ragazzo così dannatamente perfetto, innamorarsi di una come me?" 
No, non se ne faceva proprio capace, era più forte di lei.
" Lui potrebbe pensare esattamente lo stesso" esclamò a quel punto Sophie
" Beh, io sono tutto tranne che perfetta..."
" Perchè non vedi? Ma fammi il favore Jane..hai un cuore talmente grande che compensa tutto il resto!
Probabilmente non te ne sei mai resa conto, e io non te l'ho mai detto chiaramente, perchè ...mi conosci, non sono il tipo che si perde in romanticherie, lo faccio a stento persino con il mio fidanzato...le odio quelle coppie sdolcinate, e le amiche che si chiamano 'amore' e 'tesoro', ma non c'è giorno in cui non sia felice di averti conosciuta.
Te lo ricordi quello che è successo a dicembre?
Non mi piace riparlarne, e tu lo sai meglio di chiunque altro, perchè pur conoscendomi da più o meno un mese, mi sei stata accanto come non mi sarei mai aspettata. I miei genitori litigavano in continuazione, in casa volavano piatti e urla, noi eravamo in periodo di esami e io non riuscivo nemmeno a studiare, e tu, senza pensarci nemmeno un secondo, mi ha proposto e hai insistito perchè venissi a stare da te al campus, fregandotene delle regole che ce lo avrebbero impedito. Ti importava solo di non sentirmi e vedermi così giù di morale. E' lì che ho capito di doverti tenere stretta, perchè sei speciale."
" Sei dannatamente impulsiva e testarda, questo non lo nego, ma sei una delle persone migliori che conosca. Non dovresti stupirti più di tanto se Ch-Harry si è innamorato di te. E poi neanche lui è perfetto, Jane, nessuno lo è davvero"
" Proprio non ti rendi conto di quanto hai fatto e continui a fare ogni giorno per me, eh?" sorrise lei, ma Sophie non ci trovò nulla da ridere
" Sono qui per te esattamente come tu sei stata lì per me quando ne ho avuto disperatamente bisogno.
E se vogliamo parlare di perfezione, io ne sono proprio lontanissima, fidati"
Ovviamente, si riferiva alle bugie che si era trovata costretta a raccontarle e alle verità che le aveva taciuto riguardo la doppia identità di Chris, ma Jane non poteva nemmeno lontanamente immaginarlo un discorso tanto contorto. Oltre ad essere impulsiva e testarda, era anche decisamente troppo ingenua.
Vedeva del buono anche dove non c'è ne era neanche l'ombra, e tendeva ad affezionarsi e fidarsi abbastanza in fretta della gente. D'altronde lo aveva dimostrato anche con Harry, seppur ci fosse una remota possibiltà che il suo cuore continuasse a riconoscerlo come Chris, senza minimamente preoccuparsi di far arrivare quell'informazione anche al cervello.
Per quanto riguardava invece l'episodio evocato da Sophie, beh, doveva ammettere che erano diventate effettivamente migliori amiche proprio durante il periodo natalizio, lo stesso in cui i genitori della ragazza parevano essere a un passo dal divorzio, che poi, per qualche miracolo divino, era stato scansato.
La sua amicizia con Sophie era praticamente nata dall'oggi al domani.
Quando si erano incontrate a lezione quel giorno di fine ottobre, entrambe avevano già conosciuto altre persone. Si erano semplicemente ritrovate a studiare insieme in un'aula prima dell'inizio di un corso che avrebbero dovuto seguire entrambe, e senza rendersene nemmeno conto, avevano iniziato a chiacchierare riguardo i programmi che avrebbero dovuto affrontare, e i futuri esami.
Quel giorno stesso, era un venerdì, si erano scambiate i numeri di telefono, e dalla domenica successiva, era iniziata quella che a loro piaceva chiamare 'conversazione senza fine' su whatsapp. Si erano messe d'accordo per studiare insieme il lunedì pomeriggio, e in quell'occasione avevano riso così tanto, che era stato naturale per entrambe darsi appuntamento per il giorno successivo, e quello dopo ancora.
Si erano legate l'una all'altra talmente in fretta, senza nemmeno avere il tempo di rendersene effettivamente conto, e prima che potessero darsi la possibilità di pensarci due volte, si erano raccontate tutto.
Quando a casa di Sophie l'aria era diventata pesante e la tensione tra i genitori era salita alle stelle, la ragazza glielo aveva confidato immediatamente; Jane era stata la prima persona a cui ne aveva  parlato dopo Scott, ed era stato esattamente in quel momento che senza nemmeno dirselo, avevano iniziato a considerarsi a vicenda 'migliori amiche'.
Se qualcuno glielo avesse domandato, non avrebbero saputo dire che cosa le avesse spinte inesorabilmente l'una verso l'altra, a partire da quel primo pomeriggio in cui avevano studiato insieme, ma entrambe avevano percepito la netta sensazione che si fosse instaurato tra loro qualcosa destinato a durare. 
Ne avevano passate così tante insieme in un lasso di tempo piuttosto limitato, che non potevano fare a meno di pensare a quanti altri guai avrebbero combinato continuando ad avanzare sottobraccio.
Dopo l'incidente, Jane pareva aver dimenticato il modo per assumere di nuovo quella prospettiva, ma c'era da ammettere che dopo più di un mese, cominciava ad accorgersi da sola di star tornando quella di una volta. E la maggior parte del merito era proprio della sua migliore amica, che l'aveva condotta al punto in cui Chris era riuscito a riafferrarle la mano, in tutti i sensi.

" Eccoli!" esclamò Sophie, riferendosi ovviamente a Chris e a Scott
" Allora?" le domandò immediatamente il fidanzato quando le due ragazze si furono avvicinate abbastanza
" Non siamo riuscite a trovarlo" spiegò Jane
" Deve essere già ripartito" continuò Sophie
" Quindi ora che hai intenzione di fare?" domandò ancora Scott, parlando al posto dell'amico, che di colpo, pareva essere diventato apatico e taciturno
" Boh..in qualche modo devo parlargli" rispose lei
" Non voglio che finisca così" aggiunse l'attimo successivo.
Ma fu soltanto dopo aver pronunciato quelle parole che si rese conto di quanto lontamente dal loro vero significato, potessero essere interpretate da Harry.
" Voglio dire...non mi va che tra noi resti rancore. In fondo, siamo stati l'una parte della vita dell'altro per diverso tempo, e anche se non abbiamo mai saputo amarci e non abbiamo mai saputo costruire ciò che credevamo di volere insieme, non posso odiarlo di punto in bianco.
Prima ha esagerato, perchè era arrabbiato, e persino quando mi ha confessato di avermi tradito...in fondo gli credo quando mi dice di non sapere nemmeno il nome di quella tizia. Tra noi evidentemente non ha funzionato, forse ci siamo invaghiti a vicenda dell'immagine che ci eravamo creati dell'altro durante quell'estate, e ci siamo sforzati di essere ciò che non eravamo solo per poter in qualche modo combaciare l'un con l'altra, sbagliando, sbagliando tutto, ma sono certa che nessuno di noi due lo ha fatto in mala fede..semplicemente è andata così, e io non voglio serbare un cattivo ricordo di lui"
" Allora è finita sul serio?" fu solo a quel punto che Chris trovò il coraggio di domandarglielo
" Era già finita, prima di oggi, per quanto mi riguarda" specificò lei, sperando che capisse, che intuisse da solo che era pronta a lasciarsi cullare proprio dalle sue braccia.
" Quindi possiamo tornarcene a casa" intervenne a quel punto Sophie, dato che sia Jane che Chris parevano non riuscire ad aggiungere altro
" Sì, penso di sì" le fece eco il suo fidanzato
" Jane, ti accompagniamo dai tuoi o al campus?" si informò il ragazzo subito dopo, e in quel momento 'Harry' sperò con tutto se stessso che lei propendesse per la seconda ipotesi.
Perchè aveva così tanto da dirle, e non sapeva quanto avrebbe resistito ancora.
Non era stato capace di farlo lì, nel parco divertimenti, con Sophie e Scott come testimoni e l'ombra di Jonas che incombeva ancora su di loro. Desiderava follemente restare da solo con lei.
Perchè nel giro di una mezzoretta al massimo, erano successe tante di quelle cose da fargli girare la testa. Come una trottola impazzita.
Era passato dal paradiso che aveva provato nel premere le labbra contro le sue, all'inferno anticipato dall'improvvisa apparizione del suo ex ragazzo e condito delle scuse che lei gli aveva rivolto, e da quella corsa che aveva intrapreso per fermarlo e parlargli.
Quando Jane aveva apertamente ammesso che tra lei e Jonas fosse finita, il suo cuore aveva ripreso il proprio regolare battito, ma lì per lì, su due piedi, era stato talmente felice e al tempo sorpreso di sentirle pronunciare quelle parole (perchè lui era stato così scemo da fraintendere ogni cosa prima di quella meravigliosa verità)  che non aveva trovato parole per confessarle ciò che provava.
E poi restava comunque il fatto che la ragazza non avesse mai accennato a lui, e la cosa continuava a tenerlo sulle spine.
Certo, aveva chiuso con il suo ragazzo, ma chi lo diceva che era pronta a buttarsi tra le braccia di un altro?
Però c'erano stati quei baci...e quella complicità, e tutte e due le cose non facevano altro che confonderlo ancora di pù. Perciò doveva assolutamente parlarle. Un parlare nettamente diverso da quello che la ragazza desiderava intraprendere con Jonas.
Dal canto suo, Jane sapeva di avergli confessato solo una parte della verità: avrebbe dovuto continuare dicendogli che non si era affatto pentita di quei baci, e che forse forse, aveva finito per innamorarsi di lui, totalmente e incodizionatamente. Si era innamorata della sua voce, della sua risata, del suo senso dell'umorismo, della sua dolcezza e della sua simpatia, ma non voleva sbatterglielo in faccia in quel modo.
Desiderava soltanto un momento intimo da trascorrere insieme a lui. Loro due e basta.
Ecco perchè aveva desistito dall'aggiungere altro, a parte il fatto che con Jonas, quella specifica sezione del suo cuore,  avesse chiuso da un po'. 
Probabilmente il ragazzo aveva anche un po' ragione a pensare che il loro rapporto non avesse funzionato perchè Harry l'aveva distratta. Certo, quello non era l'unico e il solo motivo per il quale si erano ritrovati a quel punto, e dare la colpa solo a Jane della fine della loro storia, era da vigliacchi..però, un fondo di verità in quelle parole c'era. 
E lui aveva sicuramente sbagliato i modi, ma non aveva proprio tutti i torti.
" Jane, ma ci stai ascoltando?" l'amica la riportò sul pianeta terra scuotendola delicatamente
" Eh?" domandò lei, come se davvero non ci stesse capendo nulla
" Vuoi andare a casa o al campus?" ripetè la domanda Scott
" Dopodomani riprendono le lezioni, giusto?" chiese conferma lei
" Sì" e fu Harry a risponderle, sperando tanto che non volesse tornare a casa. In quel caso, sarebbe stato quasi del tutto impossibile parlarle in tempi brevi, con pure i genitori di lei di mezzo, che tra l'altro lo conoscevano benissimo e potevano riallontanarlo dalla figlia senza battere ciglio. Come avevano già fatto una volta.
" Allora al campus" decise finalmente lei, concedendosi un mezzo sorriso, perchè sperava proprio che Harry sfruttasse l'occasione per starle incollato addosso.
Fu l'unica a non rendersi conto del sospiro di sollievo che lui tirò in quell'esatto istante.
" Perfetto, allora devi girare a destra per Belfast" disse Sophie al fidanzato, con tono pratico, ma a sua volta contenta di quella scelta.
Perchè era ovvio che quei due avessero bisogno di stare un po' da soli, e forse, finalmente, lo avevano capito entrambi.
Che poi ci fosse anche un altro tipo di discorso, ancora più spinoso, da dover affrontare prima o poi, in quel momento era un altro paio di maniche. E pur sapendo perfettamente di andare contro uno dei principi in cui aveva imparato a credere sin da piccola, ovvero la verità, Sophie proprio non riusciva a non spingere l'amica tra le braccia di Chris, che in fin dei conti, con quel giochetto della falsa identità era riuscito a starle accanto e riportarle il sorriso molto più in fretta e in modo molto più spontaneo di quanto avrebbe fatto chiunque altro.
Sophie non aveva idea di quanto quella bugia potesse reggere, ed era stata la prima ad intimare a Chris di darci un taglio con la storia di Harry, perchè voleva assolutamente evitare che Jane si affezionasse a una persona praticamente inesistente, ma non aveva avuto nemmeno il tempo di ragionarci su un secondo di più, che il danno era già stato fatto.
Che poi non era giusto nemmeno definire 'Harry' come inesistente. Lui c'era, era molto più presente di chiunque altro nella vita della sua amica. 
E in fondo, non era altri che Chris: i modi, le parole, gli atteggiamenti, la dolcezza, l'iralità, quel suo continuo prenderla in giro e provocarla, apparteneva solo a Chris.
L'unica vera differenza stava nel nome, per il resto Harry e Chris erano esattamente la stessa persona, e forse, sotto sotto, e in modo del tutto inconscio, il cuore di Jane  lo aveva capito.
" Ci siamo" annunciò poco dopo Sophie, scoccando un'occhiata significativa al ragazzo.
Perchè si era ormai resa conto che sarebbe stato da folli allontanare due persone che si volevano in quel modo. Non poteva farlo, nonostante tutte le implicazioni che ciò comportava.
Lei non aveva mai avuto niente contro Chris, anzi..era Harry a non starle del tutto simpatico per ovvi motivi, ma era più che certa che lui rappresentasse il meglio per la sua migliore amica, e in quel momento, non c'era nulla che le importasse di più di vederla finalmente felice, con accanto un ragazzo che l'amava e che si sarebbe preso cura di lei sul serio.
" Posso accompagnarti, Jane?"  le domandò Harry, la voce che tradiva una certa impazienza, quasi ansia nell'attendere una risposta
" Certo che puoi" sorrise la ragazza, un attimo prima che entrambi salutassero Scott e Sophie, incamminandosi insieme verso le residenze. 





BUONSALVEEE!!! :)
Eccomi qua con un nuovo capitolo che spero abbiate apprezzato. Non me ne vogliate per averlo concluso in questo modo: lo ammetto, un po' l'ho fatto perchè mi piace aumentare la suspance, ma questa volta è stata soprattutto una necessità. Il capitolo successivo a questo sarà importante e impegnativo, quindi preferisco avere più tempo per scriverlo, perchè penso che abbiate ormai capito che il mio, di tempo, scarseggia
causa esami. Proprio oggi ne ho dato uno, perciò vi lascio immaginare.
Grazie di cuore per tutto il supporto espresso attraverso le recensioni, vi adoro, davvero <3<3<3
Grazie anche a tutti coloro che hanno inserito la storia in una qualsiasi lista. Fatevi sentire se ne avete voglia ;)
Scappo, un bacione, e a prestooooooo <3<3





















 




















  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: eppy