Film > Captain America
Segui la storia  |       
Autore: AllisonHermioneEverdeen    06/07/2016    1 recensioni
Una ragazza misteriosa. Tony Stark. Gli Avengers. Lo SHIELD. Due omicidi in Francia. Come sono collegate queste cose? Cosa unisce, con un filo sottile, questi fatti? Cosa porta una ragazza a bussare alla porta della Stark Tower?
C'è un solo modo per scoprirlo...
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Not an ordinary life'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo quindici

Fury aveva già capito cosa aveva in mente di fare quella ragazzina: era una Stark, in fondo, e se somigliava anche solo un po' a Tony era testarda peggio di un mulo!
- Non farlo - disse, quando la vide passare davanti alla sua tenda. Lei si fermò.
- Non lascio andare mio padre da solo in una missione suicida... e poi, se falliscono, morirò lo stesso - affermò, e se ne andò. Fury scosse la testa, sconsolato: non bastava un solo Stark, doveva arrivarne un'altra!

Charlie aveva ascoltato con attenzione tutto il piano, sapeva esattamente dove suo padre e gli altri sarebbero andati, cosa avrebbero fatto e qual'era la missione, e aveva intenzione di seguirli. Aveva già in mente un piano...
Uscì dalla base sicura, tanto tutti gli agenti dell'HYDRA erano concentrati sul progetto Insight, e si avvicinò ad una guardia che era lì fuori.
- Presto! Una moto! Devo avvertire mio padre di una cosa importantissima! - esclamò, cominciando la sua recita. La guardia la guardò confusa.
- Lei chi è, signorina? - chiese. Charlie alzò gli occhi al cielo, fingendosi agitatissima.
- Charlotte Stark, e ora mi ascolti: non c'è tempo da perdere, se non mi dà subito una moto per avvertire mio padre, la missione fallirà! - esclamò. La guardia esitò un attimo, guardandola.
- Andiamo! Sia veloce! Ci sono delle vite in gioco! - lo esortò Charlie. Allora la guardia si mosse, correndo dentro. Tornò qualche minuto dopo con una moto.
- Ecco... ma forse dovremmo mandare un agente... - disse, ma la ragazza lo aveva già ringraziato ed era montata sulla moto, partendo a razzo.
Maria Hill, Natasha, Stark, Steve e Sam avevano un vantaggio di dieci minuti su di lei, doveva sbrigarsi! Trovò il furgone che avevano nascosto nel bosco, allora smontò dalla moto, nascondendola. Uscì dal bosco: la base dello SHIELD era di fronte a lei.
Riuscì ad arrivare alla base in venti minuti, adesso doveva entrare senza destare sospetti. Si compose ed entrò dalla porta pricipale, fingendosi tranquilla.
- Signorina, non può stare qui - la fermò la segretaria. Charlie si voltò verso di lei.
- Mi hanno chiamata per supervisionare il progetto Insight, se non eseguo gli ultimi controlli potrebbe esserci un malfunzionamento - afferma, incrociando le braccia. La segretaria la guardò scettica.
- Quanti anni hai? - chiese.
- Ventiquattro, e mi scusi, ma non ho tempo da perdere, il signor Pierce starà già ricevendo i membri del consiglio - rispose seria Charlie. Di fronte alla sua espressione seria lo scetticismo della segretaria vacillò un po', e Charlie sfruttò l'attimo per entrare nell'ascensore. " Devo prendere in considerazione la carriera di attrice! " pensò tra sè e sè la ragazza. Adesso, però, arrivava la parte difficile: finchè doveva prendere in giro una guardia e una segretaria era semplice, ma gli agenti dell'HYDRA la conoscevano, e non erano affatto semplici da ingannare! L'ascensore si aprì al penultimo piano, Charlie uscì e camminò per il corridoio, attenta a non fare troppo rumore con le scarpe. Girò l'angolo e vide che c'era un agente che si stava avvicinando, così, prima che lui potesse vederla, si nascose dietro l'angolo. Attenta, ascoltò i passi che si avvicinavano, tesa, poi, quando l'agente stava per voltare l'angolo, prese la pistola che si era presa prima di partire ( Fury ne aveva una collezione! ) e gliela sbattè in testa, tramortendolo. Agitata, controllò che fosse svenuto, poi trascinò con fatica il corpo in uno sgabuzzino, lo spogliò e si mise i suoi vestiti. Le stavano larghi, ma le stavano. Adesso doveva solo trovare gli altri, sapeva che erano nela stanza dei comandi, così si diresse lì. Mentre la stava cercando ( quel posto era un labirinto! ) sentì la voce del Capitano che parlava all'altoparlante. Accidenti, a quel punto sarebbe dovuta essere già arrivata alla sala dei comandi!
Finalmente la trovò, e aprì la porta proprio quando il Capitano finì il suo discorso.
- Ma il discorso te lo scrivi prima o improvvisi? - chiese Sam. La Hill si accorse subito che qualcun altro era entrato nella stanza, e le puntò contro la pistola. Charlie alzò le mani, poi, piano, si tolse il caschetto della tuta che le copriva il volto.
- Charlie?? - esclamò Stark, tra lo stupito e il furioso. Lei annuì.
- Che cosa ci fai qui? Dovevi stare alla base con Fury! - la sgridò Steve.
- Non potevo rimanere lì ad aspettare... e poi, se la missione fallisce, morirò - rispose la ragazza. Stark non aveva ancora detto niente, la guardava e basta. Lei sospirò.
- Papà... - cominciò.
- No! Non dovevi venire, non sei al sicuro! - la sgridò Tony.
- Se il progetto Insght non fallirà, non sarò comunque al sicuro - ribattè la ragazza.
- Maledizione Charlie! - imprecò Stark.
- Ragazzi, dopo continuerete la discussione, adesso pensiamo alla missione - li interruppe la Hill. Steve annuì, e lui e Sam uscirono di corsa.
- Stark, devi andare - disse Maria.
- Non farla uccidere - disse questo, poi si infilò l'elmetto e uscì in volo. Nella stanza rimasero solo la Hill e Charlie.
- Sei stata avventata - affermò l'agente, mettendosi al lavoro al computer.
- Sono una Stark - replicò la ragazza. - Io mi posso occupare del computer, tu pensa a non farmi sparare - affermò poi.
- Sicura di sapere cosa devi fare? - chiese Maria, prendendo la pistola.
- Si - affermò sicura Charlie, cominciando a mettersi al lavoro.

Fuori, Stark non si capacitava dell'impulsività della figlia: era furioso perchè non l'aveva ascoltato, ma dentro di sè era come se avesse sempre saputo che Charlie li avrebbe seguiti, volenti o nolenti. Non potevi chiedere ad uno Stark di tenersi fuori dai guai! Sperava solo che sarebbe uscita indenne dalla missione.
- Come facciamo a distinguere i buoni dai cattivi? - chiese Sam a Steve, mentre li raggiungeva in volo.
- Se ti sparano sono cattivi - rispose il Capitano. E lo scontro iniziò.
All'inizio le cose filarono lisce, Sam riuscì a entrare nel primo Helicarrier del progetto e cambiargli le impostazioni, il tutto senza essere colpito, Stark era riuscito ad occuparsi del secondo, adessi mancava il terzo, di cui doveva occuparsi Steve. Tony stava quasi per sospirare di sollievo per la fine della missione, quando arrivò lui: il Soldato d'Inverno.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ecco il nuovo capitolo! L'ho fatto più lungo, perchè il capitolo precedente era davvero corto, ma non potevo allungarlo ancora, sarebbe stato una forzatura. Spero vi piaccia!
Grazie a Rosa_puffetta_stelina, che non è mancata con il suo commento. Grazie mille, sono felicissima che la storia ti piaccia!
Grazie a tutti coloro che stanno continuando a leggere la storia. Grazie!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto
AllisoneHermioneEverdeen

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Captain America / Vai alla pagina dell'autore: AllisonHermioneEverdeen