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Autore: Alohomora    20/04/2009    15 recensioni
"Sì Hermione, credo che ormai l'avrai capito, Sirius era mio marito e il padre di mio figlio, ma lascia che ti racconti tutto dall'inizio..."
Vincitrice del primo turno dell'HP FINAL CONTEST per le seguenti categorie: Miglior FF Primo Turno - Miglior FF What If - Miglior Personaggio Maschile (Sirius Black) - Miglior Coppia (Sirius/Rebecca) - Miglior Scena Relativa al Tema Proposto - Miglior Scena in Assoluto
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Arthur/Molly, Harry/Ginny, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 35 - E la vita continua





E la vita continua

Erano passati quasi due anni dalla scomparsa di Sirius, e Rebecca piangeva nuovamente tra le braccia di Remus, ma stavolta per la gioia.
Teddy era nato da poche ore, e Remus, orgoglioso papà, era subito andato ad avvisare lei e Jupiter.
Finalmente una splendida notizia, un raggio di sole nell'oscurità dopo quella tremenda notte al Ministero che aveva segnato l'inizio della seconda guerra contro Voldemort.
Da 
allora era stato un susseguirsi di tragici eventi.
Severus Piton aveva ucciso Albus Silente, Harry era in fuga con Ron ed Hermione e, come se non bastasse, pochi mesi prima i Mangiamorte avevano ucciso il padre di Ninfadora, privandolo così della gioia di poter conoscere quel nipote che portava il suo nome.

Remus e Dora si erano sposati esattamente un mese dopo la morte la morte di Silente: quel tragico evento li aveva fatti riavvicinare dopo un lungo periodo di separazione.
A dir la verità era stato Remus ad allontanarsi da Dora, e per Rebecca, già devastata dal dolore, era stato un altro duro colpo: tutto il suo mondo era andato in pezzi nel giro di pochi mesi.
Avevano passato dei momenti difficili, momenti che Rebecca preferiva non ricordare, perchè non era stato solo il matrimonio di Remus a vacillare ma anche l'amicizia e la stima che da sempre lei aveva nei confronti Remus dato che si era schierata apertamente dalla parte di Dora.
"Vattene via, non ti voglio più vedere! Se Sirius fosse qui ti avrebbe fatto pentire di essere nato!" gli aveva urlato cacciandolo di casa senza sapere che anche Harry gli avrebbe presto riservato lo stesso trattamento.
Era stato il momento più brutto della sua vita dopo la scomparsa di Sirius, perchè non si stava privando soltanto di un amico prezioso, ma stava anche togliendo a Jupiter il sostegno del suo padrino.
Ma anche Tonks era un'amica preziosa, era la madrina di Jupiter, aspettava un bambino...
Fortunatamente tutto questo apparteneva al passato, Remus aveva recuperato la ragione ed era tornato ad essere un marito innamorato e un padre felice, e nel cuore di Rebecca da quel giorno ci sarebbe stato sempre un posto speciale anche per il piccolo Teddy.
"Mamma... non piangere..." l'aveva implorata Jupiter.
Vedere sua mamma in lacrime lo aveva spaventato, e Rebecca aveva subito preso in braccio il suo amato bambino, la sua unica ragione di vita, il piccolo angelo che l'aveva salvata dall'inferno in cui era piombata dopo che il suo adorato Sirius se n'era andato.
"Non piangere amore, va tutto bene... La mamma è felice perchè Teddy è uscito dal pancione di zia Dora e presto potrai conoscerlo, e quando sarete grandi giocherete insieme, e sarete dei bravissimi maghi ad Hogwarts!" gli aveva detto Rebecca, e Jupiter le aveva sorriso.
La nascita del piccolo Teddy sarebbe stato per Jupiter uno dei primi ricordi felici dopo la morte di suo padre, perchè il figlio di Sirius aveva già dimostrato di avere un potere speciale, Rebecca se n'era accorta quando Jupiter aveva iniziato a parlare e aveva cominciato a dirle, nel suo linguaggio di bambino, che ricordava "la casa grande di papà Sirius".
Aveva capito subito che suo figlio si riferiva a Grimmauld Place, ma non capiva come facesse a ricordarsene, era impossibile, era troppo piccolo, e così lo aveva riferito a Remus.
"Rebecca, tuo figlio sarà un grande mago!" le aveva detto Remus orgoglioso dopo aver verificato di persona quel singolare talento del suo figlioccio. “Alla sua età non dovrebbe ricordarsi di Sirius, eppure i fatti dimostrano il contrario! Probabilmente passare la sua prima infanzia in un luogo ricco di magia come Grimmauld Place circondato da tutti i Maghi dell'Ordine deve aver stimolato da subito i suoi poteri!”
"Jupiter... ha davvero dei poteri magici?" aveva chiesto Rebecca incredula.
Ma certo che era un mago, perchè se ne meravigliava? Era il figlio di Sirius...
Però era strano pensare che il suo bambino un giorno avrebbe usato una bacchetta magica, avrebbe studiato in una scuola di magia, avrebbe fatto parte di un mondo diverso... un mondo che, in quel momento, non aveva niente di buono da offrire.
Rebecca, dopo la scomparsa di Sirius, aveva provato una autentica repulsione per il mondo magico che le aveva tolto tutto ciò che di più prezioso aveva al mondo, e per un lungo periodo si era augurata che suo figlio fosse un Babbano come lei dato che non aveva alcuna intenzione di farlo andare ad Hogwarts.
E, se le cose fossero andate avanti in quel modo, difficilmente Jupiter avrebbe potuto frequentare la Scuola di Magia, perchè per il mondo magico lui era solo un Nato Babbano, e nel mondo governato da Voldemort ci sarebbe stato spazio solo per i Purosangue.
Dopo aver scoperto che suo figlio era un mago Rebecca si era sentita fiera e orgogliosa.
I poteri magici erano un dono di Sirius, e in questo modo una parte di lui continuava a vivere in Jupiter.
Remus, dopo la morte di Silente, le aveva proposto di nascondersi in un luogo segreto, protetta dai membri dell'Ordine della Fenice perchè temeva per la loro vita, ma Rebecca non aveva voluto sentire ragioni.
"Non voglio nascondermi da nessuna parte. Sirius era il nostro Custode Segreto, e ormai nessuno potrà torturarlo per fargli confessare dove ci troviamo. Voldemort vuole Harry, è lui che bisogna proteggere adesso, io e Jupiter non corriamo nessun rischio, cosa potrebbe volere Voldemort da noi? Lo so, Bellatrix ha giurato di uccidere i rinnegati della famiglia Black, ma non può trovarci, l'Incanto Fidelius ci protegge! Ti ricordi Sirius a Grimmauld Place? Ti ricordi come soffriva perchè era costretto a nascondersi? Io voglio che il mio bambino sia libero, anche Sirius lo vorrebbe! Tu sai quanto è stata dura per noi... Jupiter ha vissuto la mia sofferenza, ha sofferto a sua volta, ma ora ha trovato un equilibrio, ha i nonni che gli vogliono bene, può giocare con i bimbi della sua età... Non voglio portarlo via di qui, non voglio che la sua vita venga stravolta di nuovo! Lasciamolo in pace, Remus, ti prego!"
Remus aveva rispettato la volontà di Rebecca, e lui e Tonks avevano aggiunto ai loro impegni con l'Ordine della Fenice anche la sorveglianza della famiglia di Sirius, e a volte Remus pensava che forse Rebecca aveva ragione, forse avrebbe dovuto nascondere anche lui la sua famiglia tra i Babbani.
"Ho visto anche Harry a Villa Conchiglia... E' molto provato dagli avvenimenti però sta bene! E ha anche accettato di fare da padrino a Teddy!" disse Remus e Rebecca tremò per il sollievo perchè da mesi nessuno aveva più avuto sue notizie, e Rebecca viveva con l'angoscia di perdere anche lui.
Le mancava molto Harry, avrebbe tanto voluto averlo accanto dopo la scomparsa di Sirius, sarebbe stato di grande conforto per lei, ed era sicura che anche per Harry sarebbe stato lo stesso.
Insieme avrebbero potuto condividere quel dolore ed essere un valido sostegno l'uno per l'altra, ma ancora una volta Silente aveva ritenuto opportuno tenerli separati e tenere Harry all'oscuro della sua esistenza e di quella di Jupiter.
Rebecca ancora non riusciva a credere che Sirius non ci fosse più e a volte, quando era in casa, rimaneva in attesa di un segno, di un rumore, di un qualsiasi piccolo segnale che annunciasse l'imminente Materializzazione di Sirius nel salotto, e anche Jupiter continuava a giocare vicino alla poltrona di Felpato in attesa di quel segnale che non sarebbe arrivato mai più.
Quando Jupiter compiva un nuovo progresso Rebecca d'istinto afferrava un foglio e iniziava a scrivere a Sirius quello che aveva fatto il loro bambino con l'intenzione di inviarlo via gufo a Grimmauld Place, salvo poi ricordarsi che non c'era più nessuno a Londra ad attendere le sue lettere.
A volte scriveva lo stesso quello che aveva da dire a Sirius anche se quelle lettere non sarebbero mai state spedite, fingendo che fosse solo partito per un lungo viaggio e che un giorno sarebbe tornato da lei, anche se sapeva che era solo una disperata favola che non poteva fare a meno di raccontarsi per trovare il coraggio di andare avanti giorno dopo giorno.
Per fortuna c'erano Remus e Dora, il cui aiuto si era rivelato prezioso e fondamentale.
Remus stava pian piano diventando un punto di riferimento importante per suo figlio, mentre Dora ormai era a tutti gli effetti una fantastica madrina che faceva sempre ridere Jupiter con le sue buffe trasformazioni.
E ora c'era anche il piccolo Teddy a far parte della famiglia.
Pochi giorni dopo Rebecca potè finalmente conoscerlo, e Jupiter osservò incuriosito quel piccolo fagottino dai capelli blu che dormiva tranquillo nella sua carrozzina mentre zia Dora e la mamma chiacchieravano nel parco del castello di Alphard.
Era il 2 maggio 1998.
   
 
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