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Autore: LorasWeasley    09/07/2016    7 recensioni
AU [Solangelo|Caleo|Percabeth|Frazel|Jasper]
"-Prima di iniziare voglio ricordarvi che questo non è un gioco, non vi state allenando, qui se sbagliate siete morti. Siete i migliori ragazzi in addestramento che siamo riusciti a trovare, venite da diverse parti del mondo, ma ci servite tutti.
...
Spero di non aver sbagliato a fidarmi di voi. Riuscite a portare a termine questa missione e tutto il mondo vi ricorderà come degli eroi."
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo/Calipso, Nico/Will, Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
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43.Strani animali


Quella giornata non era iniziata esattamente nel migliore dei modi.
Erano le otto di mattina quando l’urlo acuto di Piper fece svegliare tutti gli altri.
 
Percy e Annabeth dormivano abbracciati, si alzarono di colpo.
Non erano più nel divano, da questo si erano trasferiti in una delle tante camere da letto quando circa a metà notte la posizione scomoda aveva iniziato a dare fastidio.
Lei afferrò le armi riposte sul comodino, lui cercò di mettersi in piedi, ma non aveva ben calcolato l’ampiezza del letto e finì con la faccia a terra.
Annabeth sbuffò quasi divertita, poi lo tirò su afferrandolo per la maglietta e gli mise in mano qualche arma. Lasciandogli poi un velocissimo bacio sulle labbra per il buongiorno.
I due ragazzi si precipitarono fuori dalla stanza.
 
Per Frank fu ancora più imbarazzante, perché quando accadde era tranquillamente seduto al gabinetto.
Il sangue gli si gelò nelle vene e iniziò a rivestirsi velocemente, saltellando verso la porta.
Peccato che questa si aprì di scatto e lo prese in pieno.
Era Hazel che lo stava cercando.
La ragazza non era ben certa se essere sollevata, constatando che il suo ragazzo non fosse in un immediato pericolo, o preoccuparsi e imbarazzarsi per il livido sulla fronte che gli stava gonfiando. Senza tralasciare che Frank era ancora mezzo nudo.
 
Anche Will e Nico si svegliano di scatto.
Il primo si mise subito in piedi, il secondo riuscì semplicemente a mettersi seduto, il movimento brusco però gli procurò comunque un mugolio di dolore che il biondo non poté ignorare.
Will si girò verso di lui e gli mise una mano sulla spalla, cercando di farlo sdraiare nuovamente. Era preoccupato, Nico lo capì dagli sguardi che lanciava alla porta della camera ancora chiusa.
-Non ti muovere da qui Nico, ci pensiamo noi.
Stava per allontanarsi e correre via, per capire cosa stesse succedendo, quando Nico lo afferrò saldamente per un polso, guardandolo terrorizzato.
E Will fraintese quel terrore. Pensando che Nico stava semplicemente ricordando quello che aveva passato, tutto quello che gli avevano fatto.
Così gli accarezzò i capelli sussurrando  –Shs… Va tutto bene, nessuno ti farà più nulla, te lo prometto Nico. Nessuno verrà più a prenderti, non ti toccheranno.
Leo irruppe nella stanza proprio in quel momento, facendoli sussultare per lo spavento, era preoccupato anche lui.
-Che diavolo è successo?- Domandò.
-Non ne ho idea, sono quasi certo che l’urlo provenisse dalla cucina.
Leo annuì velocemente per poi lanciare una delle due pistole che aveva in mano a Will, incitandolo a seguirlo.
Il biondo si liberò delicatamente ma fermamente dalla presa del più piccolo, gli disse un ultimo “sta tranquillo” e “non muoverti” per poi seguire l’amico fuori.
Ma Nico non poteva davvero stare tranquillo perché ricorda perfettamente tutto ciò che gli hanno fatto, i suoi incubi non smettono di ossessionarlo e Will era corso loro incontro.
Era terrorizzato si, ma non per quello che potevano rifare a lui.
Ignorò la gamba che pulsava, ignorò le ultime parole di Will e zoppicando lo seguì fuori.
 
Jason fu il primo a raggiungere Piper, la ragazza si era arrampicata sopra una delle sedie della cucina, guardando un punto impreciso del pavimento.
Il biondo si guardò un po’ intorno, cercando un immediato pericolo che era apparentemente inesistente.
Abbassò l’arma e fissò la sua ragazza –Si può sapere che è successo?
Lei portò lo sguardo su di lui, poi sussurrò –C’era un topo enorme. ENORME.
Scese il silenzio.
Jason non sapeva se scoppiare a ridere non credendole o infuriarsi per avergli fatto prendere un colpo.
Mentre lui decideva come rispondere, Reyna prese il suo posto.
-Cosa!? Ti prego dimmi che non sei seria.
-Io…- la ragazza divenne tutta rossa –Non volevo urlare in quel modo, ma giuro che mi ha spaventato un sacco, mi è spuntato davanti dal nulla e … Mi spiace per avervi fatto preoccupare così tanto.
Jason sospirò, posando la pistola sul tavolo della cucina –Va bene, non preoccuparti- disse infine.
Piper si morse un labbro e mentre scendeva dalla sedia commentò –Ma non possiamo lasciarlo girare libero per la casa. Dobbiamo assolutamente trovarlo.
-Cosa dobbiamo trovare?- Domandò Leo arrivando nella stanza.
 
Reyna stava camminando spedita lungo il corridoio, borbottando maledizioni contro quello stupido topo.
Girando per poco non si scontrò con Nico.
Entrambi i ragazzi si fissarono a vicenda con occhi sgranati.
Reyna perché non pensava di trovarlo in piedi, Nico perché era ovvio che ancora nessuno lo avesse aggiornato sulle nuove novità.
Fu proprio quest’ultimo ad attaccare, lanciandosi in avanti verso la ragazza, reprimendo un urlo di dolore per tutto lo sforzo al quale costrinse la sua gamba.
Nico però non aveva nessuna arma, solo le sue mani, che la ragazza riuscì a schivare velocemente.
Il moro si accasciò contro il muro dietro di lei, appoggiandosi solo a esso e alla gamba sana.
Reyna intanto aveva alzato le mani con i palmi rivolti verso l’esterno.
-No, no, no! Aspetta! Stiamo dalla vostra parte, non è come sembra, lascia che ti spieghi.
Nico non le avrebbe mai dato una possibilità, ma era stata lei, insieme a quell’altro ragazzo, ad averlo aiutato a contattare i suoi amici.
Rimase in silenzio per qualche secondo e la ragazza ne approfittò per spiegare in linea di massima –Io e Chris abbiamo aiutato gli altri a farti uscire vivo di li quando sono venuti a prenderti. La CIA ci sta dando una possibilità, stiamo dalla vostra parte adesso.
-Abbiamo sentito una ragazza urlare- sibilò Nico stringendo gli occhi, il dolore stava diventando quasi insopportabile.
Reyna sbuffò divertita, rilassandosi e abbassando le mani –Si, Piper dice di aver visto un topo enorme, si stanno mettendo a cercarlo. Ma sbaglio o tu dovresti essere a letto? Il biondo stava tornando da te, dopo aver capito che non c’era nessun problema. Ti serve una mano?- Domandò infine notando come il ragazzo faticasse a stare in piedi.
-Non mi serve il tuo aiuto.
Reyna strinse le labbra, ma non rispose e si limitò ad allontanarsi.
Quando scomparve dalla sua vista, Nico si lasciò scivolare contro il muro sedendosi a terra.
Rilasciò un sospiro di sollievo mentre il dolore si attenuava e si appoggiò con la testa al muro.
Un piccolo sorriso spuntò sul suo volto pensando alla scenata che gli avrebbe sicuramente fatto Will una volta scoperto che aveva disubbidito al suo ordine.
Poi un movimento fuori dal suo campo visivo attirò la sua attenzione.
 
-LEO VALDEZ!
Calypso si lanciò sul suo ragazzo, atterrandolo e togliendogli velocemente dalle mani l’arma.
-Ma… Dobbiamo prendere quel topo!- Protestò lui con un broncio.
-Non lo farai di certo con un enorme lanciafiamme, bruciando tutta la casa. Soprattutto non sarai tu a utilizzare un lanciafiamme.
-Ma…
Lo sguardo di fuoco che gli rivolse la ragazza fu più eloquente di qualsiasi parola.
Mentre i due ragazzi si rimettevano in piedi (Calypso teneva saldamente tra le mani l’arma appena sequestrata), Frank entrò in stanza cercando di tamponarsi un taglio sul volto.
-Si può sapere che vi ho fatto? Perché tutti cercate di uccidermi?
-Scusa!- Arrivò l’urlo lontano di Percy, molto probabilmente impegnato in qualche altra stanza.
Frank si accorse dei due ragazzi e loro due si resero conto che il ragazzo aveva anche un livido sulla fronte.
-Che è successo?- Provò a indagare Leo.
-Oh! Solite cose- rispose il cinese ironicamente –Tutti che hanno voglia di uccidermi accidentalmente scambiandomi per quel topo, ti sembro forse un topo?
Né Calypso né Leo risposero, era una domanda retorica, giusto?
 
-Ciao- sussurrò Nico increspando le labbra in un principio di sorriso –Sei il topo più tenero che abbia mai visto.
Tamburellò poi le dita sul pavimento, cercando di far avvicinare il gattino senza spaventarlo.
Perché si, quello era decisamente un gatto e non un topo.
Certo, era relativamente piccolo per essere un gatto, si sarebbe potuto nascondere tranquillamente tra le mani di Nico, ma era decisamente un gatto.
Il manto completamente nero, gli occhi gialli che lo fissavano con sospetto.
Nico non si mosse, aspettando i suoi tempi.
Passò qualche minuto prima che il piccolo gattino decidesse di avvicinarsi, ignorò la mano che Nico gli stava porgendo e si avvicinò ai suoi pantaloni, più precisamente alla gamba con la ferita.
Lo annusò, miagolò pianissimo e si leccò una zampa.
Nico notò che era ferito.
-Oh- mormorò prendendolo in braccio e posandoselo in grembo, il gatto non protestò –Ti fidi perché solo come te, eh?
Il gatto fece le fusa quando il ragazzo decise di coccolarlo, Nico sorrise.
Fu così che li trovò Will dopo qualche minuto, il biondo era visibilmente infuriato, come aveva ben immaginato il moro.
-Una cosa ti avevo detto! Di non muoverti da quella stanza! Ma hai mai …
Si bloccò quando vide cosa stava facendo il ragazzo, rimase anche abbastanza sconvolto per la risata che si liberò dalle labbra del moro quando la piccola palla di pelo che teneva tra le mani gli leccò il viso.
-Cos’è quello?
Nico lo fissò senza far scomparire il sorriso dal suo volto.
-Questo è il motivo per cui state cercando di distruggere la casa.
Come a dimostrazione di quello che aveva appena detto il più piccolo, si sentì in lontananza il rumore di vetri infranti e la voce di Annabeth che urlava contro il suo ragazzo.
Will sospirò –Okay, forse è il caso che qualcuno li fermi.
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Buongiorno! State passando una bella estate?? :)
Non lo faccio da un pò in effetti, ma vorrei ringraziare di cuore tutti quelli che sono arrivati fin qui, anche senza aver mai commentato, grazie davvero.
Parlando del capitolo, diciamo che è abbastanza spensierato e forse potrebbe sembrare inutile, ma non lo è così e vi spiegherò le mie motivazioni.
Prima di tutto volevo un pò tornare agli inizi, un pò quasi a ricordare i primi giorni di allenamento... direi che ne è passato di tempo.
Poi volevo anche mettere in evidenza il personaggio di Piper. Lei è una semplice ragazza cresciuta in un normale contesto. Quindi è abbastanza normale che se vede un ""topo"" per casa inizi ad urlare, sono abbastanza certa che tutti noi l'avremo fatto. Quindi insomma, il mio scopo era ricordare che lei non fa ancora parte di questo mondo, non si ricorda che se inizia ad urlare, altre 10 persone penseranno al peggio entrando nel panico più totale. Ma nonostante questo... lei ha scelto volontariamente di far parte di questo mondo che forse un pò le va stretto, tutto per amore di Jas, quindi volevo solo un pò mettere in evidenza tutto questo, che magari si era ignorato nei capitoli precedenti.
Poi bè, diciamo che ci sono un pò tutte le principali ship ahahah
E Nico sta finalmente bene, cioè la febbre gli è passata e riesce a connettere il suo cervello. Ovviamente la gamba gli fa ancora male, ma per quella devono passare un paio di giorni. Nel prossimo capitol quindi aspettatevi il ricogiungimeto tra Nico e il resto della squadra. Che dite? Li perdonerà o li odierà? ;)
A prestoooo
Deh
  
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