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Autore: Lady Chryseiss    11/07/2016    0 recensioni
Nicole, Chloe ed Amy sono tre adolescenti amiche per la pelle nonostante le personalità molto diverse tra loro. Frequentano la stessa scuola superiore, dove sono abituate a passare inosservate; questo perchè non sono dotate di talenti speciali, nè di una intelligenza fuori dal comune o di una bellezza stravolgente. Ecco il motivo per cui da parte loro sorge un po' di invidia nei confronti dei componenti della "Legione del demonio", un gruppetto di ragazzi loro coetanei che sembrano essere provvisti di una pura perfezione. Su di loro è stata inventata la storia che abbiano venduto l'anima al diavolo in cambio di quella perfezione per cui sono famosi, condannandoli però con un' arroganza e una superficialità sena pari. Nicole, Chloe ed Amy stanno attente a non aver niente a che fare con loro, ma quando gli eventi le porteranno una alla volta ad entrare in contatto con la Legione del demonio, scopriranno che l' apparenza talvolta inganna.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Quel pomeriggio Nicky poté sfogare le sue preoccupazioni a lezione di danza. Praticava danza classica dall’età di quattro anni e danza contemporanea da quando ne aveva otto. Nicky viveva per danzare. Dopo essersi cambiata entrò in sala. Le sue compagne stavano ridendo tra loro in un angolo, mentre ripassavano gli esercizi. Nicky si avvicinò al gruppetto, le salutò e si mise a ripassare con loro, ma senza ridere o fare battute. Era consapevole che sarebbe potuta risultare antipatica, ma anche se si sforzava, se la sua coscienza non le assicurava che quelle che aveva davanti erano belle persone, lei a fare la “simpaticona” e a lasciarsi andare non ci riusciva proprio. Iniziarono con gli esercizi alla sbarra, per poi proseguire con quelli al centro della sala. Nicky continuava a pensare che avrebbe potuto parlare un po’ di più, tentare di farsi amico qualcuno che nutriva la sua stessa passione, qualcun altro oltre ad Amy e Chloe. Le sarebbe piaciuto tanto, così, finita la lezione, nello spogliatoio si avvicinò a Kate e rimase a guardarla mentre si sfilava le scarpe da punta, in cerca di una frase di esordio. Kate si accorse dello sguardo della compagna. -Ti aspetto- disse Nicky. “Pessima frase di esordio”, pensò. Si sentì subito stupida per aver detto una cosa così scontata, ma non le era venuto in mente nulla di più. -Grazie- rispose Kate –So che hai avuto il compito di filosofia oggi. Sei nel corso insieme a Chris, giusto?- continuò. -Sì, sì, è così- Nicky ripensò a Christopher Brown che avrebbe potuto ricattare Chloe da un momento all’altro. -E come è andato?- -Bene credo, spero- Ma quanto erano faticose per lei le conversazioni! Quando Kate finì di vestirsi, le due ragazze scesero le scale e uscirono dalla scuola insieme. Kate si mise a correre verso un ragazzo seduto su un muretto poco distante; lui si alzò in piedi e lei gli saltò in braccio. -Ciao amore mio! Vieni, ti presento una mia compagna. Lei è Nicole- disse Kate trascinando il ragazzo per un braccio verso Nicky. Lui le strinse la mano e sorrise. Se c’era una cosa che lei non aveva mai capito, era proprio quella: perché quando ci si presenta a qualcuno, bisogna per forza toccarsi? Per lei era fastidioso. -Ciao, sono Nigel- si presentò. Ovviamente, lei sapeva bene chi era; ed era normale saperlo, se lui dava spettacolo nei corridoi della scuola. -Ciao. Puoi chiamarmi Nicky- ricambiò la stretta, ma cercando il meno possibile il contatto con la pelle del ragazzo. –Allora io vado. Ciao Kate, Nigel- Nicky si congedò e scappò via. Odiava conoscere persone nuove almeno quanto odiava il contatto fisico. Appena Nicky si allontanò, Kate e Nigel iniziarono a camminare nella direzione opposta. Lei gli prese la mano, ma il ragazzo la ritrasse quasi subito. -Potresti evitare di essere sempre così appiccicosa- le disse. -Nigel! Tutte le coppie camminano mano nella mano!- -Non significa che dobbiamo farlo per forza anche noi- Kate sbuffò –Si può sapere cosa ti prende?- -Niente, semplicemente mi dà fastidio. Anche la sceneggiata del bacio davanti a tutti si poteva evitare stamattina- rispose seccamente. Kate si zittì. –Non fare l’offesa Katy, lo sai che sono un tipo particolare. Per questo mi vuoi bene, no?- Lei non rispose, così Nigel provò a cambiare discorso: -Sembra carina la tua amica, Nicole- -Non siamo amiche, è un’asociale del cazzo- esclamò. Stavolta fu lui a restare senza parole. –Fa la nostra scuola, è iscritta a filosofia con Chris, l’avevi mai notata?- chiese, visto che lui non diceva nulla. Nigel scosse la testa. -No, a dir la verità- ammise. Rimase un istante in silenzio, poi le domandò: -Balla bene?- -No. Il tuo gatto balla meglio. E poi scusa, ma cosa ti importa di lei?- Kate stava urlando, le poche persone che ancora camminavano per strada si giravano a guardarli. -Niente, era solo per chiedere, Katy, ma stai calma!- -Non dirmi quello che devo fare!- ribatté lei. Camminarono in silenzio ancora per qualche minuto, fino a quando non arrivarono a casa di Kate. –Ci vediamo domani- le disse Nigel, avvicinandosi per darle un bacio e riappacificarsi; ma lei si ritrasse ed entrò in casa sbattendo bruscamente la porta. “Che isterica” pensò Nigel. Si incamminò verso casa sua di pessimo umore. Quando arrivò e aprì la porta d’ingresso trovò Christopher seduto sul divano coi piedi allungati sul tavolino di vetro, mentre guardava la tv. -Ti dico una cosa, fratello: lascia perdere le donne, gli uomini sono meno complicati- Christopher non capì il motivo di quell’uscita –Mi stai dicendo di diventare gay?- -Dovresti tenerlo in considerazione- -Colpa di Katy?- -Di Katy e di Nicole- -Chi diavolo è Nicole?- -Non lo so, ma mi ha incasinato la serata!- E sparì dietro la porta di camera sua, lasciando il fratello a fissare il punto dove era stato in piedi fino a un attimo prima. –Non facciamo domande- si disse Christopher, tornando a guardare la tv per scacciare quel pensiero fisso che lo tormentava da più di un anno, e che Nigel aveva riportato a galla ancora una volta. La mattina seguente Amy uscì di casa di ottimo umore. Si buttò sulla spalla lo zaino color argento e salì sulla sua nuovissima Mini, con il tetto decorato da una rappresentazione della “Old Glory”. Quando avviò il motore, sentì qualcuno chiamarla a squarciagola. Attraverso lo specchietto retrovisore vide il suo vicino di casa, Kyle, correre verso la sua auto. Normalmente sarebbe partita ignorandolo, ma quel giorno era di buon umore e lo aspettò. -Buongiorno Amy- la salutò. Amy si limitò ad inarcare un sopracciglio. -Farò un’eccezione solo perché oggi pomeriggio vedrò Juliet- -Okay, grazie- Kyle salì in macchina senza commentare o chiedere nulla. Sapeva che Amy stava parlando della sua cavalla, purosangue inglese, grigia pomellata. Posò lo zaino tra i piedi e si slacciò il Colmar arancione acceso. -Hai qualche interrogazione o compito oggi? Io no, giornata tranquilla. Meno male, perché ieri ho dormito tutto il pomeriggio, non avrei avuto voglia di fare nient’altro- disse Kyle, mentre Amy non poteva fare a meno di lamentarsi silenziosamente della sua dannata parlantina. -Buon per te. Io ho l’interrogazione di inglese e di fisica e spero con tutto il cuore di non essere chiamata in nessuna delle due- rispose. Kyle annuì. Continuarono a parlare di cose superficiali; o meglio, Kyle parlava di cose superficiali ed Amy ascoltava, o provava a farlo senza distrarsi troppo. Il berciare ininterrotto del vicino la innervosiva, ma niente poteva rovinarle quella giornata dedicata a Juliet, tanto meno le stupidaggini del ragazzo. Arrivarono a scuola dopo circa un quarto d’ora di viaggio. -Grazie del passaggio Amy, buone interrogazioni!- esclamò Kyle con un po’troppo entusiasmo scendendo dall’auto. Fece per chiudere la portiera quando aggiunse: -Mi piacciono i tuoi jeans, hanno un bel colore!- -Sparisci!- gli ordinò. Lui raccattò il suo zaino e filò via obbediente. Amy scese dopo aver parcheggiato la Mini e raggiunse Chloe, che la stava aspettando all’ingresso. -Ehi, bei pantaloni, ti dona l’arancione!- le disse l’amica. -Vorrei potermeli strappare e buttarli in un cassonetto- -Wow, e perché li hai messi?- -Perché mi piacevano fino a mezz’ora fa, poi Kyle si è presentato per l’ennesima volta chiedendomi un passaggio. Aveva un Colmar dello stesso colore e ha apprezzato i miei pantaloni- spiegò Amy. Chloe sospirò –Capisco. Dai, andiamo- la prese sotto braccio e la trascinò dentro. Nicky era seduta, come sempre, sul pavimento sotto il suo armadietto. Stava aspettando le sue amiche con le cuffiette dell’ iPod nelle orecchie. Per un attimo chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla musica: una sinfonia di Chopin, che avrebbe voluto provare a coreografare. Appoggiò la testa all’armadietto, e capì che stava per addormentarsi quando si sentì chiamare da una voce che non riconobbe subito. Qualcuno le stava toccando una spalla, ma non era né Chloe né Amy: loro non avevano una stretta così forte, e soprattutto non l’avrebbero mai toccata senza prima avvertirla con un rumore, sapevano della sua fissa del contatto. -Nicole, sveglia, stai bene?- era Nigel Brown. Nicky aprì gli occhi e fu stupita di vederlo inginocchiato accanto a lei con uno sguardo preoccupato. Annuì. -Certo, mi ero solo… mi stavo addormentando- rise nervosamente. -Meno male, ho pensato che non ti sentissi bene. Non è normale sedersi per terra in corridoio e dormicchiare- anche Nigel sorrise e sembrò rilassarsi. Nicky trovò strano che uno come lui si interessasse a qualcun altro al di fuori di se stesso o di qualcuno “alla sua altezza”. Nigel le prese le mani e l’aiutò a rialzarsi; lei gli sorrise, ma non apprezzò quel gesto: l’aveva toccata di nuovo. Due volte. Amy e Chloe arrivarono a braccetto proprio in quel momento. –Tutto bene?- chiese Chloe, notando che Nigel stava ancora tenendo le mani di Nicky. -Certo, Nigel mi ha dato una mano ad alzarmi- rispose Nicky sottraendosi alla stretta del ragazzo. “anzi, due mani” pensò. Nigel, sentendosi addosso lo sguardo indagatore di Chloe, indietreggiò di due passi, poi se ne andò. -Poteva almeno salutare!- urlò Amy per farsi sentire dall’interessato. Nigel si voltò un istante, ma non disse niente, solo un cenno con la mano. Amy alzò gli occhi al cielo. Chloe sbuffò. -Come mai ora stringi alleanze segrete con Nigel Brown? Non avevi giurato di combattere lui e i suoi amichetti fino alla morte?- -Non ho mi detto una cosa del genere Chloe! E poi tu l’alleanza segreta l’hai stretta con suo fratello, quindi sta zitta- rise Nicky. Chloe sorrise. -Hai ragione. Ma ora devi spiegarci cosa è successo- Nicky raccontò la storia di Kate della sera precedente mentre andavano in classe per la lezione di inglese.
   
 
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